Giovedì, 3 Novembre/ 2016
– San Pio da Pietrelcina / Scritto tratto dall'Epistolario, vol. IV –
Lunedì, Novembre 12th/ 2012
– Sergio Basile –
Italia / Inno di Mameli / Patriottismo / Roma / Palazzo Madama / Unità Nazionale / Agenzie delle Entrate / Equitalia / Udc / Pd / Pdl / Pierluigi Bersani / Pierferdinando Casini / Matteo Renzi / Rosy Bindi / Debiti / Tradimento / Sacco del Britannia / Silvio Berlusconi / Giuliano Amato / Iva / Imu / Giuseppe Mazzini / Lega Nord / Massoneria / Washington / Bruxelles / Londra / Regina Elisabetta / Giuseppe Mazzini / Giuseppe Garibaldi / Movimenti Meridionalisti / Saccheggio del Sud / Marketing / Equitalia / Agenzie delle Entrate
2012 – L'anno del Patriottismo Italico, e si
vede!
Palazzo Madama ora si ricorda che l'Italia è una Nazione
Ma è solo l'ennesimo specchietto per le allodole in preparazione della
definitiva svendita della nazione al Piano Massonico-Mondialista
degli Stati Uniti d'Europa
Roma – Natale è ormai prossimo, il pagano Carnevale è ancora lontano, ma evidentemente dopo tanta austerity, lacrime e sangue, per tirare un pò su il morale alle famiglie, l'italica casta ha pensato bene di giocare agli Italiani l'ennesimo scherzo (se di cattivo gusto o no giudicate da soli). Allora è accaduto che Giovedì scorso, Palazzo Madama ha approvato una legge che istituisce, udite udite, la nuova festività dell’Unità Nazionale per il 17 marzo. La festa secondo i senatori sarà obbligatoria e dovrà essere festeggiata in pompa magna in tutti i luoghi pubblici, specie nelle scuole, dove l’Inno di Mameli dovrà risuonare per tutti i corridoi, riempiendo di un'ondata di provvidenziale ed edificante orgoglio italico i cuori di studenti in erba e professori navigati. Che patriottismo lettori! Che meraviglia! Un brivido ci avvolge. Lodi e approvazioni per la legge sono piovute in abbondanza da tutti gli schieramenti politici (o quasi) e specie da quei partiti "centro-destrorsi" di sinistra – come Udc, Pd e Pdl – dove evidentemente il patriottismo è più vivo e sentito, specie in questi ultimi scampoli di 2012, quello che sarà ricordato dai posteri come l'anno del "patriottismo italico" per eccellenza.
Una legge di cui andar fieri
Tra i luoghi dove l'orgoglio italico, evidentemente, dovrebbe risuonare con maggior forza, l'Agenzia delle Entrate ed Equitalia. I nuovi patiboli contro-rivoluzionari dove un momento prima di affogare nei debiti il cittadino "italico" potrà – in tal senso – abbeverarsi alla sacra e pura fonte del patriottismo. E magari così soffrire meno, o con patriottica sottomissione. Tutto integerrimo è lodevole! Non c'è che dire. Chissà come avranno esultato Rosy Bindi, Matteo Renzi e Pierluigi Bersani alla notizia. Per non parlare del "sedicente cattolico" Pierferdinando Casini. Certo, tra i pù soddisfatti è parso sicuramente il pidiellino Maurizio Gasparri, che ha manifestato apprezzamenti per la nuova ventata di patriottismo, parlando testualmente di "valori che ci rendono Italiani”. Allora cari amici, dopo tante leggi disastro e masochiste (per la plebe s'intende) finalmente "una legge di cui andar fieri". Almeno se non fosse per un paio di piccolissimi dettagli, sisntetizzabili in una parolina di 10 lettere: "tradimento".
Tradimento!
Tradimento verso gli Italiani – perpetrato con diabolica tenacia – nell'approvazione silenziosa di leggi vergogna come il "Fiscal Compact"; del "Si" senza batter ciglio al dittatoriale "Fondo Salva Stati Permanente" ( o "MES"); IMU; accisocrazia dilagante; nel votare l'IVA al 22% (inizialmente addirittura proposta al 23%); nell'accordare quasi 40 fiducie ad un governo di ladri e golpisti. Un governo ed un Parlamento che anziché chiedere a Bruxelles di delegittimare i "privati complottisti" delle agenzie di rating (Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings) che abbattevano l'Italia con l'accetta di incredibili declasamenti (presi – ovviamente – come oro colato dal mercatista Monti & compari) hanno accettato di buon grado questo nuovo antidemocratico diktat come Vangelo, utilizzandolo per i loro sporchi ed occulti scopi, e contribuendo in maniera essenziale a svendere la baracca alle "divinità minori e spietate" del mercato. Ma i tradimenti, evidentemente non si esauriscono nel 2012. L'anno orribilis che stiamo vivendo, è solo una delle tappe di un cammino di tradimenti ed azioni disonorevoli che hanno contraddistinto e costellato la storia della penisola italica fin dalla sua unificazione. Passando, ad esempio, per il 1981: quando Ciampi e Andreatta delegittimarono prima il Tesoro e poi Bankitalia dall'acquisto dei titoli pubblici nazionali, aprendo la porta alla speculazione privata; ed anno in cui Mario Monti iniziò a collaborare sottobanco con i governi succedutisi da allora, come consulente finanziario; dal 1992 (anno del Sacco del Britannia: orchestrato – come documentato da un articolo del Corsera dell'epoca – da Mario Draghi e dai suoi "amici inglesi ed italiani", sul panfilo della Regina Elisabetta, al largo di Civitavecchia) e della privatizzazione di Bankitalia intervenuta per mano dei "fratelli" Guido Carli e Giuliano Amato; al 2005 (anno in cui nonostante la votazione della Legge Tremonti sulla Tutela del Risparmio, che imponeva alle banche private di restituire le quote maltolte a Bankitalia, la legge fu si votata dal governo di Silvio Berlusconi, ma subito dopo gettata nel dimenticatorio e paradossalmente mai eseguita dal "fratello" Berlusconi Silvio);
Risorgimento?
Inoltre, chi conosce il Risorgimento, non può non sapere – malgrado la sistematica contro-propaganda ufficiale divulgata e raccontata nei libri di storia, che ci parlano di un'unità d'Italia rose e fiori – come l'unità in realtà fu un'operazione sistematica di saccheggio. Una sorta di specchietto per le allodole, di antica "Primavera Araba". Allora ci chiediamo con un briciolo di onestà intellettuale e onore: ma cosa c'è da festeggiare? Se l'Unità d'Italia, favorita e programmata dalla massoneria inglese, in più riprese ( massonieria che allora finanziò – d'intesa col gran maestro della massoneria europea, Mazzini Giuseppe – la missione del massone Garibaldi Giuseppe e dei suoi Mille, a suon di uccisioni, furti e saccheggi ) fu realizzata attraverso il tradimento storico del Sud (fino ad allora locomotiva dell'Europa e centro del Mediterraneo) ed il "pignoramento forzato" (stile Equitalia) delle sue regioni più ricche, cosa festeggiamo? Se il Piemonte trasformò con quest'operazione l'intero Mezzogiorno in una colonia da sfruttare, e nel contempo l'intera Italia divenne colonia dei poteri forti europei, di cosa dovremmo andar fieri? Se questa unità di cui andar fieri apportò morte, distruzione, migrazione, sudditanza e impoverimento generale, cosa stanno facendo?
La reazione della Lega e di Salvini
In controtendenza all'approvazione in oggetto – ovviamente sia pur per altri fini e scopi – la Lega Nord, che ha preso nettamente le distanze dalla nuova legge carnevalesca. L'eurodeputato Matteo Salvini, ha commentato con sarcasmo la legge approvata, parlando come di “una delle emergenze del Paese; un qualcosa di cui la gente sentiva il bisogno”, proponendo la diffusione quotidiana dell’Inno “in tutte le sedi dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia”.
The Casta Marketing e l'Impero nascente
Ma siccome nulla accade per caso, ma tutto è programmato con spietata meticolosità, qual'è dunque la sottile e subdola strategia dei nostri aguzzini? Certo, ci vuole stomaco a proporre con tanta e tale sfacciataggine la diffusione sistematica e continua dell'inno dopo tante e tali porcate commesse contro la stessa Italia e contro noi Italiani; e mentre sul'altro piatto della bilancia i vari Casini, Renzi, Bersani, Alfano, si accingono a portare avanti il progetto mondialista-massonico-federale degli Stati Uniti d'Europa. Tutto ciò ci sembra davvero curioso, amici! Allora, dopo una naturale reazione di pubblico sdegno, ciò potrebbe trovare altre chiavi di lettura, altre interpretazioni, e ciò mentre crescono a vista d'occhio, movimenti separatisti anche al Sud. La prima manovra di marketing, a nostro modesto avviso, consisterebbe nel far credere agli Italiani che i parlamentari attuali – votanti la legge – amano la nazione. Falso! (Ma tanto ormai non ci crede in fondo più nessuno! sono rimasti davvero quattro ignoranti o disinformati a crederlo!); La seconda è quella di convincerli che se Monti deciderà di rottamare definitivamente l'Italia – "che pur ama" – in favore dell'impero europeo nascente (e sottoposto all'egemonia elle super-caste di Washington, Bruxelles, Berlino e Londra) sarà per amore degli stessi Italiani e per combattere la crisi. Falso anche questo! La terza – evidentemente – per tentare di bloccare le spinte separatiste dei nuovi movimenti meridionalisti nascenti: movimenti che stanchi di subire simili angherie e vessazioni, si stanno organizzando ormai in tutte le regioni del Mezzogiorno. Certo, per regalare definitivamente l'Italia (ed i suoi schiavi docili, poveri ed ignoranti) nelle mani dei padroni di Bruxelles, c'è bisogno, prima, di un'ultima triste messa in scena. Ma andate a quel paese, che è meglio! E restateci!
Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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