Ue, Bilderberg e Laqueur: Profezie Avverate
Venerdi, Giugno 22th / 2012
– di Federica Santoro e Sergio Basile –
Unione europea / Eurozona / Euro / Accentramento / Stati Uniti d'Europa / Walter Laqueur / Nuovi modelli d'integrazione / Trilateral Commission / Bilderberg Club 2012 / Nigel Farage / Herman Van Rompuy / Super-stato Ue fine a se stesso / The Last Days of Europe / Spagna / Italia / Usa / Cina / Fed / Dollaro / Rating / Declassamento / Rating
Le profezie del Bilderberg Club 2012
e la profezia di Walter Laqueur:
Eurozona, una strage predetta
Lo storico tedesco: "Si a nuovi modelli
nazionali d'integrazione; No a
Super-stato Ue fine a se stesso
Le "azzeccate previsioni" dei signori del
Bilderberg Club su Spagna, Eurozona,
Cina ed Usa
Roma, Berlino – Ebbene sì, la nostra cara e grande Europa – anche nella crisi indotta – ha trovato posto nella mente di storici e scrittori. Come sempre del resto! E’ diventata fonte di ispirazione anche nel disastro e nell'indecente spettacolo offerto negli ultimi mesi, una musa a trecentosessanta gradi insomma! Nelle ultime ore ci ha molto incuriosito una intervista pubblicata sul Corriere della Sera, fatta al celebre scrittore "europeo" Laqueur. Ad offrirci interessanti spunti di riflessione sul disastro in cui incorre questa grande famiglia denominata Europa è dunque proprio lui, il noto storico Walter Laqueur, nato in Germania da famiglia ebrea e considerato uno dei massimi studiosi della storia europea del Novecento. Laqueur si è occupato, nei suoi molti libri – tra l'altro – di fascismo, sionismo, terrorismo, antisemitismo ma anche del disastro e del declino europeo targato Ue. E questo lo faceva già 5 anni fa, in The Last Days of Europe (Gli ultimi giorni dell’Europa) con uno spirito alquanto profetico. Perché troppo presto? Beh, perché fino a 5 anni fa non si parlava di disastro, tragedia, declino dell'Eurozona e del progetto europeo di accentramento. Pertanto possiamo tranquillamente ammettere che quella di Laqueur è stata un’anticipazione di quello che poi è realmente accaduto: una vera profezia dell'era contemporanea.
L'intervista al Corsera: "Un'Europa senza basi!"
In un’intervista lasciata per il Corriere della Sera, lo storico 91 enne, parla di un’Europa costruita senza le basi, ironizzando legittimamente sulla moneta unica, l’amato-odiato euro. Lequeur nel suo libro oltre a parlare di demografia sempre incerta, denuncia anche l’allargamento del progetto di Unione europea come fine a se stesso e, – sempre nell’intervista rilasciata per il Corriere della Sera – afferma che l’Unione europea si è inventata delle strutture superflue come la presidenza, occupate da personaggi non all’altezza. Aggiungiamo "rigorosamente non elette" (ma nominate per chiamata diretta) e spesso e volentieri pescati in contenitori di promiscuità ed ambiguità come quelli della Trilateral Commission e del lobbismo internazionale. Credibilità zero!
Ricordate l'attacco di Nigel Farage?
Vedi Herman Van Rompuy, ad esempio: criticatissimo – circa tre mesi orsono – da un inviperito e coraggioso Nigel Farage (eurodeputato inglese indipendente) in una Parlamento europeo strapieno quanto basito, in un video che ha fatto ben presto il giro del Web, con un record di visualizzazioni mai visto (vedi galleria multimediale di "Qui Europa".
No al Super-Stato Ue, Si a modelli nazionali d'integrazione
Laqueur – nell'intervista – continua dicendo che l’Europa ha perso credibilità e deve ridimensionarsi e quindi i Paesi membri dovranno fare una serie di scelte. Scelte che non sono ancora chiare. Che si arrivi a una Unione a più velocità o che alcuni Paesi decidano di staccarsi del tutto dall’Unione, secondo Laqueur è forse impossibile. Nella trama del suo libro è spiegato come con l’arrivo di popolazioni straniere provenienti dall’Asia, dall’Africa e dal Medio Oriente in Europa, esse non riescano a integrarsi ai servizi sociali, all’assistenza medica convenzionata, ai sussidi di disoccupazione che vengono offerti loro dai Paesi ospitanti. Ecco perché secondo Laqueur per affrontare questo cambiamento radicale bisogna riformare la politica e ogni paese deve valutare con maggior attenzione i suoi interessi nazionali adottando nuovi modelli di integrazione.
Altre Profezie? – Indiscrezioni dal Bilderberg Club 2012
Gli Usa manipoleranno la caduta del dollaro?
Ma accanto alla profezia (avveratasi dopo 5 anni) dello storico tedesco, altre recenti sibilliache rivelazioni hanno destato il nostro interesse, riguardanti sempre l'Europa ed il futuro del progetto "Eurozona". Infatti, secondo fondate indiscrezioni trapelate dall’ultima riunione del "famigerato" Bilderberg Club (vedi nota) dietro una svalutazione del dollaro si nasconderebbe la precisa volontà della "casta che domina il mondo" di "sacrificare" il potere d'acquisto del dollaro – d’intesa con Pechino – al fine di aiutare Washington ad inflazionare i suoi debiti dando più voce a Pechino nell'economia globale. Tra l’altro, lo confermerebbe il fatto che Fu Ying – vice ministro cinese agli Esteri – è stato eccezionalmente invitato (è la prima volta che accade) alla conferenza 2012 del Bilderberg , assieme a Huang Yiping, professore universitario di economia del "Cina Center for Economic Research" di Pechino. Una ragione potrebbe essere quella di giungere alla svalutazione del dollaro ed al contestuale default (pilotato) sulle obbligazioni nazionali ed internazionali. Una sorta di choc “Lehman Brothers Bis” che interesserebbe, evidentemente, anche l’Eurozona. Staremo – nostro malgrado – a vedere! Un’altra indiscrezione (profezia) interessante riguarderebbe poi quel che è accaduto in Spagna. Secondo Daniel Estulin – fonte autorevole del Bilderberg – in occasione del recente meeting 2012 i potenti del gruppo, avrebbero deciso di "sacrificare" la Spagna, di fatti poi declassata impietosamente da Fitch il giorno seguente alla suddetta dichiarazione. Inquietante!
Bilderberg 2012 – Disastro Spagna: una profezia già avveratasi
Un altro fatto degno di nota riguarda il terribile declassamento intervenuto a poche ore dalla chiusura del meeting Bilderberg 2012, letteralmente "profetizzato" (ma guarda un pò!) da Daniel Estulin, autorevole membro dell'élitario club di illuminati ed eletti, giusto il giorno prima che l'agenzia di rating Fitch entrasse in azione. Poi sarebbe stato – come visto – il momento di Moody's. Ulteriore declassamento che – come trattato da “Qui Europa” nei giorni scorsi – si sta ripercuotendo in modo devastante sull’economia iberica – ed il resto dell'Eurozona – con dei tassi d’nteresse da usura che la Spagna (gli Spagnoli e non solo: se verrà azionato, come pare, il MES – vedi nota) dovrà corrispondere per i 100 miliardi di "liquidità" ottenuti dalle sue banche (non dai suoi cittadini). Al Bielderberg la sanno proprio lunga. Ed il nostro Mario Monti, membro abituale di Bielderberg (nonché, oggi, membro onorario di punta della Trilateral Commission, dopo aver diretto fino a qualche mese fa la Commissione trilaterale per l'Europa) lo sa bene. Non è che per caso lo sappia anche il suo grande amico e fan, Giorgio Napolitano? Magari si "saranno parlati"!
Federica Santoro, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
Appendice Tecnica – Le Parole chiave
Bilderberg Club
Il Bilderberg Club è un circolo (fondato nel dopoguerra) di carattere mondialista, ristretto ed élitario, costituito da personaggi – invitati di anno in anno – che rappresentano il gota della finanza, dell'economia, della politica, della stampa, dei media e del lobbismo mondiale. esso è composto da ex membri dell'alleanza Nato, Usa, Canada ed Europa. Nell'ultima riunione 2012, anche Cina. Nel 1990, dopo la caduta del Muro di Berlino (1989), gli ex membri del Patto di Varsavia (ad eccezione dell Russia) sono stati inseriti nell'organizzazione. Nel 1950 il Bilderberg era un elemento molto importante delle strutture oligarchiche del periodo della guerra fredda, perché si trattava di un veicolo attraverso il quale interessi finanziari privati oligarchici imponevano le loro politiche sui governi sovrani. In pratica molti osservatori internazionali e studiosi del fenomeno "Bilderberg Club" sostengono che esso (cosi come la più potente ed istituzionalizzata Trilateral Commission) tiri nei fatti le fila dei burattini che muovono (per loro conto) l'economia degli stati, e non solo. Oggi, come allora, il Bilderberg è un potentissimo mezzo "informale e rapido" per riunire e – pare – guidare le istituzioni finanziarie, politiche ed economiche che dovrebbero esprimere gli interessi dei popoli che rappresentano (in teoria) ma che finiscono per rispondere ad un unico disegno mondialista ed egemonico, sull'onda di una dilagante "modello neo-liberista" nato ad opera di "falsi profeti" dell'anarco-capitalismo generati in alcune delle più prestigiose università americane: le stesse dalle quali per tradizione si sono formati una buona maggioranza di presidenti Usa. In questo momento, è questa élite che sappresenta il peggior nemico dell'umanità e della democrazia reale, e con il beneplacido degli stessi leader occidentali ed europei, che ne affollano le fila in buona percentuale. vedi il "liberale" e "liberalista" Mario Monti.
Rating e Spread
Il rating può essere definito come un "giudizio" sulle condizioni generali o particolari di un'azienda, una società e (da quando l'Ue ed i politici europei hanno permesso questa gravissima ingerenza dei privati nella vita e nella stessa sovranità delle nazioni) anche degli stessi stati: ex-sovrani. Il rating è emesso da agenzie private (guidate da multinazionali e lobby) in base all'esame di indicatori di carattere economico e finanziario analizzati da vere e proprie équipe di analisti. Certo credere alla loro trasparenza ed autonomia (soprattutto dopo gli scandali dei "rating sballati" scoppiati nel caso Lehman Brithers negli Usa; dopo le gravissime accuse di brogli piovute da ex-analisti dimissionari delle suddette agenzie; dopo le inchieste e le indagini portate avanti da molte procure; e dopo i disastri che tali agenzie stanno provocando nell'Eurozona) è davvero paradossale. Finora ci ha creduto solo l'Ue ed i grandi burattinai dell'economia mondiale. E ne abbiamo visto i risultati. Lo spread è invece il differenziale d'interesse tra gli interessi sui titoli del debito pubblico di uno stato (es.: BTP italiani) ed i Bond tedeschi (perchè sembrerebbe considerati i più solidi d'Europa, visto che l'economia tedesca dovrebbe essere la più "forte" d'Europa. Ma – come ha dimostrato in più articoli "Qui Europa" – sappiamo che non è proprio così. Almeno fino all'ingresso nell'euro). Più aumenta lo spread più saranno gli interessi sul debito che gli stati dovranno pagare, e maggiori i "sacrifici" cui dovranno andare incontro i cittadini per ripagarlo (grazie a questo assurdo sistema fittizio e speculativo) a sottoscrittori, speculatori e banche.
Come funziona il Rating – Il rapporto con lo Spread
Più il rating si abbassa (quindi più il giudizio delle agenzie di rating è negativo) più una società o (purtoppo) una nazione è considerata "a rischio" e maggiore è il tasso di interesse che deve corrispondere a chi investe sui propri titoli. Cioè maggiore è lo "spread"e più soldi andranno nelle casse dei sottoscrittori e degli speculatori. Un meccanismo, dunque, perverso (tenuto in piedi dalla stessa speculazione internazionale e dalle stesse lobby che controllano le agenzie di rating) che non può che affossare definitivamente un paese già instabile o reso tale in maniera artifiziosa (vedi il caso dell'Italia: paese ricchissimo primo della scorsa estate. Poi grazie al rating negativo fatto cadere in disgrazia).
Come funziona il Rating – Un facile esempio
Un esempio. E' come se ad una famiglia che deve pagare un mutuo e che è già in difficoltà (perché ad esempio il padre di famiglia ha perso il lavoro) la banca (o uno strozzino) decidesse di aumentare il tasso degli interessi che la famiglia deve pagare, perché – essendo in difficoltà – è cresciuto il rischio di insolvenza. Sembra assurdo ma è proprio ciò che avviene nell'Eurozona tra l'indifferenza dei nostri politici nazionali ed europei, che per mesi hanno fatto finta di niente pur conoscendo la realtà delle cose. Stessa cosa (ad esempio) per la Spagna, la Grecia e l'Italia. Nel momento in cui avrebbero più bisogno di ottenere liquidità per riprendersi (ottenendo finanziamenti a tassi agevolati) al contrario tali nazioni dovranno corrispondere interessi più elevati. Effetti collaterali frequenti di tali politiche sono ad esempio le svendite e privatizzazioni facili; o l'intervento distruttivo del Fondo Monetario Internazionale (che presta fondi – "cosiddetti aiuti" – ad altissimi tassi d'interesse, approfittando dei drammi e delle difficoltà degli stati e dei suoi malcapitati cittadini).
MES – Meccanismo Europeo di Stabilità
MES ("Meccanismo Europeo di Stabilità'" o Nuovo "Fondo "Salva Stati Permanente") è un ente dotato di personalità giuridica, (poteri simili a quelli di uno stato sovrano e dotazione illimitata) che agisce con lo scopo – almeno quello dichiarato – di aiutare gli stati dell'Eurozona in Crisi. Un "Fondo" finanziato dai cittadini, ma anche con la partecipazione di ricchi lobbisti ammessi come contribuenti e difesi da una sorta di immunità legislativa – già approvata dai leader Ue: con in testa il caro Mario Monti – che saranno i nuovi creditori diretti degli stati soggiogandone l'autonomia e la sovranità. E' lo stesso meccanismo dei mutui casa: così come le banche che concedono un mutuo "posseggono di fatto la casa" fino a mancata estinzione del debito o in caso di inadempimento del debitore; ambigui personaggi privati saranno i nuovi "padroni" degli stati. L'aggravante questa volta però e che gli stessi stati non sono debitori per loro "natura" o "volontà" ma lo sono diventati in maniera indotta, forzosa e fraudolenta per imposizione degli stessi ambigui personaggi di cui sopra. Gli stessi che – in una struttura di potere rigidamente piramidale e "ritualistica" detengono le fila dei burattini delle logge-partitiche. Il MES dovrebbe entrare in vigore il prossimo luglio 2012. Tra pochi giorni, cioè, sarà pieno regime! Gli Italiani, per volontà di uno "scandaloso" professor Mario Monti, contribuiranno alla formazione di questo "Fondo" – dotato come detto di personalità giuridica e diritti equiparabili a quelli degli stessi stati – con la "modica cifra" di circa 150 miliardi di euro. Tra i tanti lussi e stranezze che ne contraddistinguono l'ambiguo funzionamento, anche il privilegio del divieto assoluto di perquisizione e controllo presso le sedi dello stesso MES. Pura dittatura!