Mercoledì, Febbraio 12nd/ 2014
– Redazione Qui Europa –
Venerdì, Giugno 29th / 2012
– di Sergio Basile e Silvia Laporta –
Parlamento europeo / Bruxelles / Europarlamento / suicidi / Crisi economica / Fine dello Stato sociale / Grecia / Stati Uniti d'Europa / Roberto Bertolini / Madrid / Josè Luis Ayuso Mateos / Organizzazione mondiale della sanità / Commissione All'ambiente / Indifferenza dei media / Anarco-capitalismo / Mario Monti / Parlamento italiano / Democrazia / Morte del welfare / Ronald Reagan / Margaret Thatcher / Bersani / Alfano / Casini / Berlusconi / Skt TG24 / Rai / Mediaset / La7 / Media / Onestà intellettuale
I cittadini europei piangono la morte dello
Stato Sociale, mentre gli eurodeputati
"chiacchierano" sulla crisi
Aumenta il tasso di suicidi e malattie mentali nei
paesi europei a causa della crisi economica
Gli euro-ipocriti rispondono con disarmante
superficialità
Bruxelles, Roma – Durante il workshop organizzato dalla Commissione Ambiente dell'Eurocamera il 19 Giugno scorso, si è parlato finalmente di problemi sociali. In termini – ovviamente – tutt'altro che confortanti. Secondo alcuni studi europei, infatti, numerose patologie psicologiche – che si spingerebbero spesso addirittura fino al suicidio – sono aumentate considerevolmente negli ultimi tempi: tempi di crisi e di contestuale quanto assurda delegittimazione di un modelo di welfare che dal dopoguerra ad oggi aveva contraddistinto il benessere e la ripresa della società europea, nei diversi stati e specie in Italia: fino a qualche mese fa tra le prime 10 economie del mondo, ma poi – inspiegabilmente – degradata da insane politiche di austerity antiwelfare, e dunque ridotta – nei fatti – a Paese da quarto mondo.
Il prezzo dell'Anarco-capitalismo europeo
In considerazione di ciò, pertanto, c'è da ribadire come l'attuale società "iper-liberista", "mercatista" o "anarco-capitalista" targata Ue sia fondata non sulla roccia dell'umanesimo e dei valori cristiani, ma bensì sulle sabbie mobili della mercificazione del lavoro e (spesso e volentieri, per statuto e contro ogni costituzione democratica e morale) anche delle stesse persone: ormai considerate solo nella loro mera ed avvilente dimensione di consumatori o produttori. Cosa che evidentemente non giova sulla psicologia e sulla salute degli stessi cittadini. Questa è la sconcertante e più autentica testimonianza della fine della Democrazia (o dell'illusione di essa) e dello Stato Sociale: privatizzazioni, disoccupazioni, nessuna tutela sul lavoro, tagli alle spese pubbliche e alle istituzioni ecc.. Tutti chiari sintomi che questa società non è fatta a misura di uomo, ma si ispira ad altri “principi”, quelli diabolici del “dio denaro”: evidentemente contrari a qualsiasi principio morale, cristiano ed umano.
Il Vangelo di Monti e degli euro-tecnocrati
Principi che sono però diventati – con la complicità della casta politica italiana e dietro i diktat di quella europea – il vangelo di Mario Monti e dei suoi impresentabili seguaci. Politiche che stanno portando al disfacimento dell'uomo e della stessa aurea di umanità che dovrebbe avvolgere chi ha la responsabilità delle leggi e delle azioni di governo. Dall' "ex-comunista moderato" (o presunto tale) in "odore di Tav", Pierluigi Bersani, al "cattolico dichiarato (della domenica)", Pierferdy Casini; dai paladini "delle libertà" (o del libertinaggio) Silvio Berlusconi e Angelino Alfano (suo fedelissimo avatar) a tutti coloro che, malgrado le vuote chiacchiere in tv, continuano a permettere che i predoni dello stato italiano continuino a depredare le ricchezze del Bel Paese, in nome di un balla, di una bugia assurda, di un inganno generazionale chiamato "crescita". Ciò mentre – ad esempio – i cantieri della Tav vanno avanti e continuiamo a gettare "letteralmente nel cesso" (scusate per l'audacia del termine, ma non trovavamo espressione migliore) miliardi di euro per treni supermoderni che potranno permettersi solo i membri delle caste e delle consorterie di vario tipo (che tra l'altro ne hanno avuto i miliardari appalti). Personaggi appartenenti ad una élite di illuminati che hanno preso il sopravvento affibiando in sorte alla povera e malcapitata Italia, ed in tempo di una crisi indotta e senza eguali, 4 dei 10 miliardari eurocorridoi europei. Eurolinee che potranno trasportare a velocità siderale le loro sporche merci. Si sporche: sporcate ed intrise dal rosso vivo del sangue di pensionati, disoccupati e padri di famiglia disperati e morti suicidi. E' questo il macabro e abominevole "contro-vangelo" in cui crede Mario Monti: espressione di un paganesimo selvaggio e becero.
Propaganda e uso distorto delle parole
Ma i montiani si sa, sono abituati in puro stile "Seconda Repubblica" (o meglio in puro stile Trilateral) a modificare e cambiare il senso delle parole. Allora il termine "recessione" diviene sinonimo di "Fase Uno della crescita" (evidentemente della loro miserabile e parassitaria crescita); la parola "povertà" diviene sinonimo di "rilancio economico"; "tassazione disumana delle classi più povere" diviene una sorta di "atteggiamento eroico" dovuto per il bene del Paese. Ma l'economia e la politca, in origine, non dovevano servire a permettere una redistribuzione equa delle risorse in favore dei più poveri? Lo era, di certo, negli intenti e nelle azioni della stragrande maggioranza dei nostri padri costituenti. I primi deputati e senatori della Repubblica Italiana che per "Servire la Patria" non percepivano alcuno stipendio. Anzi prendevano quotidianamente l'autobus (o il tram) a loro spese. Non lo è stato assolutamente – come la storia ci insegna – nelle distruttive esperienze liberali e liberiste degli anni Ottanta di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher: esperienze allora propagandate come "miracolistiche", ed oggi riproposte in maniera ancor più violenta e subdola dal tecnico Mario Monti (e dall'Unione europea dei banchieri e delle consorterie) e malgrado lo strascico delle pesantissime sperequazioni sociali che esse causarono (allora come oggi) impoverendo senza misericordia le classi "deboli" inglesi e statunitensi (oggi gli Europei del Sud Europa) in favore della solita élite.
Un mondo a parte
Ma in che mondo vivono Monti e la Fornero? Chi è il dio minore che anima la loro indole e detta le loro scellerate scelte. Che fine hanno fatto l'orgoglio e l'onestà intellettuale del 90-95% dei giornalisti italiani? Perchè un giornale che si spaccia di essere "filo-cattolico" come Avvenire non ascolta – a questo punto – il "consiglio sanremese" di Adriano Celentano e chiude definitivamente i battenti? A chi giova tutta questa disinformazione? Di certo non a noi cattolici credenti! Di certo anon a noi Italiani onesti, ed a prescindere dal credo o dall'orientamento politico: ammesso che ancora esista un orientamento politico, o che ne sia mai esistito uno.
Tutto ha un prezzo?
Di fronte a ciò, a questi disagi ed a questi morti, ci chiediamo se tutto nella vita abbia un prezzo. ma la risposta che noi di "Qui Europa" ci diamo, è unica ed incontrovertibile. No! Non tutto e non tutti hanno un prezzo! Che schifo! Scusate lo sfogo – poco giornalistico – ma è un vero schifo credere e vivere per il contrario. Ma apparentemente i Tg fanno finta di nulla. Per loro tutto è normale. Anche per Sky lo è! Certo, non si può pretendere che il multimiliardario boss di Sky, il carissimo Rupert Murdoch, sia dalla parte delle classi plebee e subalterne. Sarebbe troppo! Queste devono solo "servire" – ovviamente – a rinnovare gli abbonamenti mensili alla Pay Tv, finendo per vivere in un continuo stato di alienazione mentale e per "svagarsi" dalle continue vessazioni dell'onorata società, vivendo in un mondo immaginario, fatto di fiction, suoni, colori e vuote immagini. Magari sperando di cancellare dalla mente le "lacrime da coccodrillo" della Fornero o il robotico fare del professore del Bilderberg. Ma la vita!? Quella è un'altra cosa evidentemente! Pagare in cambio di bugie, dunque! E' questo il solito paradigma. Ed anche Sky TG24 sembra essersi adeguato perfettamente al sistema. Addirittura forse meglio della Rai, di La7 e Mediaset e dei salotti di Floris e Vespa! D'altra parte Murdoch ci chiede solo una cosa: di stare buoni e di rinnovare l'abbonamento. Ma sicuramente da questo mese noi della redazione di "Qui Europa" non seguiremo questo consiglio. Malgrado l'incombere dello straordinario spettacolo delle Olimpiadi di Londra. Non più davvero! A tutto c'è un limite!
Suicidi e Disagio sociale – Le chiacchiere di Bruxelles
Ma torniamo ai suicidi e a Bruxelles, assumendo come riferimento "parole" che si rispecchiano bene e pienamente nelle cifre: in Grecia il tasso di suiciidi è aumentato del 40%-50%. Su questa stessa percentuale si attesta approssimativamente la situazione in Italia. Un problema da non sottovalutare. La soluzione, dovrebbe essere l’annullamento della crisi economica, della recessione e della disoccupazione mediante la de-finanziarizzazione dell'economia e il bando delle società di rating (per esempio); ma gli eurodeputati arrivano a un’altra conclusione: un rafforzamento dei servizi sociali per formare una struttura sociale più forte, che faccia da sostegno ai cittadini. Il professore di psichiatria all’Università autonoma di Madrid, Josè Luis Ayuso-Mateos, ha infatti sottolineato come "la storia ci dimostri che i paesi in cui i servizi sociali sono stati presenti, il tasso di omicidi non è aumentato durante i periodi di crisi". Che conforto! Che sospiro di sollievo! Grazie professore! Ci verrebbe da dire. E’ intervenuto, durante l’incontro dell’Assemblea di Bruxelles, anche il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità presso l’Ue, Roberto Bertolini, il quale ha precisato che per ridurre il rischio di omicidi legati alla crisi è necessario creare dei programmi per il lavoro e l’alleviamento del debito, il miglioramento dei sistemi di sanità e il rafforzamento delle reti familiari. Tutto cio – sempre a detta di Bertolini – sarebbe necessario per garantire una giustizia sociale all’interno del nuovo Stato Federale: si riferisce agli Stati Uniti d’Europa. Cioè stanno già avvisandoci – in pratica – di che morte dovremmo morire! Schiacciati come asfalto fresca sullo stradone dell'Unità del Super-Stato Ue. Quello che Alexis de Tocqueville avrebbe chiamato il "Nuovo mostruoso Leviatano".
Il più grande Peccato
Interventi interessanti nella forma, dunque, ma non nel contenuto. Invece di commentare la situazione, la cui tragicità è palese agli occhi di tutti, sarebbe meglio affrontarla con i mezzi adeguati per evitare che essa si aggravi ulteriormente. E gli eurodeputati, sanno benissimo a cosa questi interventi dovrebbero mirare; ma pare più comodo organizzare convegni, il cui unico risultato pratico è quello di scambiarsi delle opinioni inutili. Una grande ipocrisia: sono stati loro a creare questa crisi a tavolino e adesso, “chiacchierano” comodamente seduti in poltrona, su come far finta di volerla risolvere. Un bello spettacolo di facciata, mentre le famiglie di tutta Europa, piangono. Mentre siamo a pochi giorni dalla ratifica del diabolico e dittatoriale Mes. Ma a Bruxelles, come in Italia, nessuno sembra accorgersene, mentre si continua a morire.
Sergio Basile, Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)