Eurocamera – Audizione da Brividi del Soviet Supremo Manuel Barroso
Parlamento europeo – Strasburgo
Sessione Plenaria – 3, 4, 5 Luglio 2012
– Venerdì, Luglio 6th/ 2012 –
L'Audizione di Manuel Barroso
– La Cecità dei Tecnocrati
– Verso un Super-Stato assoluto?
– Barroso: il boss dalla memoria corta
– Rehn loda il MES ed i Project Bond
– Idea "Zar d'Europa"
Parlamento Europeo - Audizione di Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea
Strasburgo – Mercoledì scorso, 4 luglio, dalla sede del Parlamento europeo, Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha affermato la necessità per l’Europa e le sue istituzioni di "fare quadrato nei prossimi mesi per arrivare a risultati stabili e vincolanti". Secondo il presidente (non eletto) dell'esecutivo, "ci vuole maggiore unità e niente retromarce". Ciò Barroso lo ha dichiarato facendo implicito riferimento ai tentativi di retromarcia, appunto, di Finlandia e Olanda, rispetto alle conclusioni raggiunte nel vertice di Bruxelles della scorsa settimana. Barroso ha aggiunto che "sono stati fatti molti passi avanti nell’affrontare la crisi" (peccato che li veda solo lui ed i suoi amici tecnocrati) ma ha sostenuto, comunque, (non poteva fare diversamente) che la situazione resta grave e che c'è da fare ancora molto in futuro, visto che – aggiunge – "le manipolazioni del mercato continuano ed il contribuente non deve pagare per questo". Peccato solo che il tecnocrate dalla memoria corta, sia ad oggi uno dei principali co-responsabili dell'esplosione del debito. Barroso ha invero una bella responsabilità, nella qualità di inerte esecutore dell'haimè poco noto "Pacchetto Barnier": il pacchetto che circa 6 mesi orsono avrebbe dovuto delegittimare l'operato delle agenzie di rating contro gli indifesi e succubi stati sovrani dell'Eurozona, bloccando sul nascere quest'insana ed atroce emorragia senza fine, che sta dissanguando le famiglie europee. In quell'occasione, però, il boss della Commissione Ue non si presentò in aula (motivazione ufficiale: altri impegni improrogabili) e pertanto anche grazie a lui il rating e lo spread hanno continuato a mietere vittime in Grecia come in Spagna, in Portogallo come in Irlanda e nella povera Italia. Ex-Giardino d'Europa, oggi pieno di crisantemi.
Strasburgo – Benvenuti al "Festival dell'Ipocrisia"
Ma Mercoledì Barroso, non si è limitato a scontate e patetiche osservazioni sulla crisi, ma ha finito per sfociare nel ridicolo e nel paradossale, ammettendo dinnanzi alla plenaria: "ancora una volta dobbiamo fare i conti con atteggiamenti irresponsabili e manipolazioni finanziarie". Vien da dire, quante belle parole, sembrano anche convincenti. Peccato però che esternazioni di questo tipo le si sentono ormai da troppo tempo e – anche se può sembrare terribilmente banale – sarebbe arrivata l’ora di concentrarsi sui fatti, sui problemi reali e imminenti. Ma Barroso – che a quanto pare è un attore navigato – ha recitato fino in fondo il suo bel copione dinnanzi alle telecamere di tutt'Europa. Magari c'è stato anche il rischio concreto che qualc'uno da casa gli avrà pure creduto! Ma guarda un pò questi tecnocrati! Sfasciano la baracca e poi lanciano l'S.O.S.
Barroso – Nuovo "Sovrano Assoluto" degli "Stati Uniti d'Europa"
Del resto la crisi non è sicuramente Barroso a sentirla, il quale ha infine ribadito la decisa volontà della Commissione di realizzare l’Unione Bancaria; creare un fondo di risoluzione bancaria; rafforzare la governance e avviare la Tobin Tax. Insomma ha esposto le sue linee per la nascita del suo nuovo impero assoluto, denominato (con davvero poca fantasia) "Stati Uniti d'Europa". Roba da far accapponare la pelle! Ma come più volte ripetuto, tutti questi meccanismi, tutte queste nuove istituzioni (si pensi alla recente istituzione del MES), dovrebbero essere funzionali a fatti, “debiti” e “compiti da svolgere a casa” che in realtà, però, non dovrebbero essere svolti. Si basano su un "Debito illegale”, "fittizio" ed "autorigenerante" che riguarda le “società-nazioni” e lo "strapotere dei mercati", e non certamente i cittadini (specialmente quelli del Sud Europa) che si trovano a dover stringere sempre di più questa maledetta cinghia; a dover pagare sempre più tasse e a dover fare i conti con una disoccupazione dilagante. Una “strategia del debito” che, vale la pena ricordarlo, è stata costruita ad arte, ed è il frutto di precisi interessi economici.
Rehn benedice la Gabbia del debito e la Speculazione
Nella stessa direzione vanno inquadrate le parole di Olli Rehn, il Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari, che nella stessa giornata si è pronunciato a favore del progetto pilota dei project-bond e del potenziamento della Bei (Banca Europea per gli Investimenti) per riuscire a stimolare la crescita, affermando che il fondo MES dovrà poter ricapitalizzare direttamente le banche. In pratica il danaro sudato con santa fatica dagli Europei dovrà essere gestito dai privati e dagli speculatori. Magari gli stessi che si stanno arricchendo grazie allo spread ed al pazzesco meccanismo del rating (sugli stati sovrani); o magari le stesse banche che ci stanno (per assurda volontà del Trattato di Lisbona – art. 123) vendendo al tasso del 6% il nostro stesso denaro. Ma che razza di gabbia è mai questa? una gabbia di matti!
Parigi e Berlino – Idea "Super-Mister Euro"
Ma in questi giorni, a far sorridere, è anche l’idea di un Super-Mister Euro con funzioni che l’asse Parigi-Berlino auspica "di pari grado" rispetto al presidente della Bce ed al direttore generale dell’Fmi. un superman che partecipi al G20 e sia capace di dotare la moneta unica di quella forza politica che le manca. Questo secondo quando riportato da "Le Figaro". Ma che siano proprio Parigi e Berlino a spingere in questa direzione non ci sorprende affatto. Questa è la nuova figura che dovrebbe “salvarci dalla crisi”? Ma anche solo l’idea e il pensiero di una siffatta euro-bufala (molto totalitaristica per altro, a differenza di quella "D.O.C." Campana di Battipaglia) non fa che aumentare l’imbarazzo e il disgusto verso l’incompetenza di chi ci guida come “popolo europeo”. Scusate ho sbagliato.
Una Pazzia imperialistica "Contagiosa"
Non penso si tratti di incapacità, purtroppo, ma di lucida consapevolezza nel volersi servire di qualsiasi mezzo per renderci sempre più schiavi, schiavi di una finanza economica “astratta” che fluttua sulle nostre teste. Ed ora addirittura – in un impeto di "Superionismo Novecentesco" e decadente – attraverso l’idea di un Super-Uomo Europeo. Temiamo seriamente che l'assù tra Bruxelles e Strasburgo qualcuno è impazzito. E la novità è che stavolta (a differenza degli anni Quaranta) questa pazzia imperialistica è contagiosa. Anche Roma, Parigi, Berlino, Madrid e gran parte delle capitali europee sembrano esserne state contagiate.
Urliamo con Forza il Nostro Dissenso
Aggiungiamo che, secondo fonti francesi e tedesche, questo progetto per la nascita dello “Zar dell’euro” dovrebbe essere discusso Domenica 8 Luglio dal Cancelliere Angela Merkel e dal Presidente francese Francoise Hollande a Reims, in occasione del 50° anniversario dell’incontro tra De Gaulle e Adenauer. Tutto ciò è avvenuto a poche ore dall’incontro romano tra Mario Monti e la stessa Angela Merkel – incontro sviolinata del quale abbiamo ampliamente parlato ieri – dove tra sguardi dolci, cuoricini e fiori, sono risuonate (impropriamente) parole come “unità” e “solidarietà”. Il tutto condito, a più riprese, da complimenti e cortesie reciproche. "Io e Mario abbiamo sempre trovato l’intesa" ha affermato la Merkel. Questa intesa la dobbiamo trovare anche noi, possibilmente tutti insieme, quantomeno per urlare il nostro dissenso, e mandare a casa questa tecnocrazia e chi la sostiene nel Parlamento Italiano. mediante il sostegno al tecnocrate – non eletto – Mario Monti. D'altro canto le elezioni spono vicine. Passate parola! Ancora non tutto è perduto! Lo sarà se vinceranno su di noi l' inerzia e l' indifferenza. Cari amici lettori, riprendiamoci insieme il Nostro Futuro!
Osservatorio Nazionale Indipendente – "Qui Europa"
Vincenzo Folino, Sergio Basile