Lunedì dell'Angelo, Aprile 6th/ 2015
– di Sergio Basile –
Lunedì, Agosto 13th/ 2012
– di Sergio Basile –
Italia / Iperliberismo / Mario Monti / Svendita del Paese / Patrimonio Pubblico Nazionale / Maurizio Bianconi / Angelino Alfano / Ronald Reagan / Reaganomics / Castelli / Speculazione / Banche / Goldman Sachs / Setta / Pensionati / Palazzi nobiliari italiani / Fronte comune / Faraoni / Piramidi / Debito illegale / Sergio Basile
La "Banda Monti" e lo stupro dell'Italia:
un crimine contro l'umanità
L'insurrezione del pidiellino Bianconi
Oltre 350 gioielli del Patrimonio Nazionale
regalati alla speculazione per fingere di
pagare un Debito illegale ed inestinguibile
di Sergio Basile
La banda Monti e lo stupro dell'Italia
Roma – Con l'approssimarsi del Ferragosto, ormai possiamo dire che la festa dei settari fanatici del liberismo e dell'iperliberismo è giunta nella sua fase più calda ed attesa. Sono ormai centinaia, infatti, i palazzi storici dei più gloriosi e noti borghi italiani e delle città d'arte ad essere stati letteralmente gettati nelle tentacolari braccia degli speculatori. Centinaia di "gioielli" svenduti col pretesto (perchè di un assurdo pretesto si tratta) per fingere di ripagare un debito (illegale), che si autorigenera e che è stato gonfiato ad arte con le diaboliche armi della finanza, complici le istituzioni comunitarie (tutte) e la famigerata "Banda Monti". Ci sembra di rivivere, come una sorta di film horror, i capitoli più bui della celeberrima Reaganomics di Ronald Reagan, negli Usa degli anni Ottanta, dove una sorta di "pseudo-crisi" permise al governo Usa di trasferire – attraverso il solito copione ormai ampliamente rodato – l'80% della ricchezza statunitense nelle mani del 2% della popolazione. Ma evidentemente la fame dei padroni del mondo non ha mai fine! Anzi!
Un crimine contro l'Italia e gli Italiani
Ma com'è possibile che oggi questo scempio sia stato provocato dinnanzi a migliaia di occhi "vigili" di giornalisti, politici, economisti e noti commentatori tv italiani? Semplice! La setta iper-liberalista ed i suoi arcani progetti e disegni sembrano aver trovato molti adepti che – pur di restar fedeli alla causa e di guadagnare la stima dei vertici di queste organizzazioni criminali e mondialiste – non hanno esitato a rottamare il proprio cervello e la propria coscienza. Nulla da recriminare e da far corregere dinnanzi agli abusi delle istituzioni comunitarie e del professor Monti (il nome premier, in questi mesi, non lo abbiamo volutamente mai usato). L'importante è ingenerare e promuovere la svendita dell' "oro" di famiglia. Non bastavano i migliaia di punti vendita "compro oro" spuntati come funghi in tutta la penisola per speculare sulla crisi indotta e succhiare il sangue a pensionati e disoccupati in difficoltà, costretti magari a dilapidare fortune economiche ed affettive (collane, fedi, bracciali o cornici) pur di sopravvivere all'imbroglio della "Banda Monti" e dei loro degni compari.
350 Pezzi d'Italia "rubati" per colmare un debito illegale
Davvero no! E allora via libera alla vendita "diretta" di antichi castelli, musei, casolari, palazzi nobiliari, caserme dismesse, ospedali, strade, ecc.. Circa 350 solo nelle scorse settimane, e per un valore corrispettivo di circa un miliardo e mezzo di euro. Una bazzecola, un buco nell'acqua: si pensi che oltre 40 miliardi l'anno sono gli interessi sul "debito fittizio ed illegale" che paghiamo alle banche degli strozzini. Per non parlare del 5-6% del nostro Pil che viene dirottato a finanziare Ue e MES. Senza dimenticare che il 40% delle risorse di bilancio nazionale vengono impiegate ogni anno in guerra e in diaboliche e vergognose guerre: anche contro popoli sovrani ed impunemente attaccati dagli Usa e dai suoi alleati. Vedi Siria di Assad.
La "Banda Monti" stupra l'Italia
Una sorta di "prostituzione" forzata, di abuso, di violenza contro l'Italia, e proprio a ridosso del suo 150° compleanno. Un colpo di stato insomma! Ma d'altra parte, si sà! Vendere le proprie ricchezze in un periodo di recessione equivale ad un vero e proprio suicidio economico, finanziario e sociale. Un qualcosa di abberrante che molti giornalisti intervistati dalla casta dei media (Rai, Mediaset, La7, Sky, ecc..) hanno dall'avvio della calda estate, addirittura consigliato – in palese mala fede – come panacea per "Salvare l'Italia". Altri professoroni hanno addirittura consigliato di disfarsi delle succulenti ed ambite riserve auree nazionali (le terze del mondo). Come dire ad un padre di famiglia vittima di un furto – e mentre i ladri continuano a scorrazzargli di fronte, ed a svaligiargli le stanze con le mani nel sacco, impuniti, spavaldi e tra l'indifferenza delle guardie – che per evitare di essere buttato in mezzo alla strada con tutta la sua famiglia (visto che d'improvviso si è trovato in stato di povertà) la cosa da fare immediatamente è vendere la sua casa (magari alle grandi società finanziarie della City e di Wall Street) per poter mangiare. Ma in che razza di Paese viviamo? Dov'è l'orgoglio nazionale?
Un crimine anti-storico contro l'umanità
Di sicuro c'è che siamo di fronte al più alto livello di immoralità mai toccato dai nostri pseudo-governanti. Che ne sarà infatti di quella famiglia finita sul marciapiede in stato di povertà, una volta che i soldi della "svendita" necessari per sopravvivere ai morsi della fame saranno esauriti? Risposta scontata anche questa: diverranno schiavi alla mercè dei capricci dei loro padroni. A completa disposizione dei burattinai e dei costruttori di questo sistema criminale finanziario-mafioso. Saranno alla merce di chiunque possa garantire loro un pezzo di pane. Un dì, nel Dopoguerra, per combattere l'esclusione sociale e le sue connesse piaghe riconducibili alla povertà imperante ed alla distruzione (prostituzione, malaffare, criminalità organizzata, furti, omicidi e corruzione dilagante) il Parlamento legiferava attivamente per far risorgere gli Italiani, riuscendo a fare dell'Italia la settima potenza economica al mondo. Un'impresa titanica, per un Paese di 60 milioni di abitanti. Oggi, invece, con il pretesto dei tagli agli sprechi e della "crisi" creata a tavolino si legifera per aumentare il livello di esclusione sociale, criminalità e corruzione. Vergogna!
L'insurrezione del Pdl? Bianconi contro Monti e Alfano
Allora finalmente – ogni tanto, anche per sbaglio, magari accade – qualche irrigimentata recluta del berlusconismo più cieco ed insolente (ricordandosi che a tenere in vita e legittimare la "Banda Monti" è oggi proprio il Cavaliere, con la sua maggioranza parlamentare e con ben 32 fiducie accordate) illuminato da un tardivo ma pur sempre provvidenziale raggio di umanità ha osato – nella settimana appena conclusasi – "insorgere" contro ABC, ed in partocilare contro il suo segretario (Pdl) Angelino Alfano, reo – questa volta – non solo di aver continuato ad appoggiare il governo dei banchieri, ma di aver addirittura (udite udite) proposto la costituzione di un fondo immobiliare con gli immobili di proprietà dei Ministeri. E' stato il caso del tesoriere del Pdl Maurizio Bianconi, che dopo aver inveito contro Alfano e le scellerate speculazioni in atto, ha definito Mario Monti come "il più classico degli strozzini".
Monti? Il più classico degli strozzini
Per Bianconi, infatti "l’idea di aggredire il debito mediante la vendita del patrimonio dello Stato, in questa circostanza, non rappresenta altro che il completamento dell’opera di Monti e dei suoi noti mandanti, mirata a rovinare l’Italia”. Secondo Bianconi il professore avrebbe in pratica toccato il fondo: “Monti ha prima distrutto la produzione industriale, ridotto il reddito dei cittadini e contratto i consumi, ha fatto svalutare il valore immobiliare dei beni pubblici e privati, e poi ha svilito il valore delle aziende nazionali al solo scopo di procurare i soldi per pagare gli interessi a chi lo ha mandato a rovinare l’Italia”. “Ora – continua Bianconi – con il valore del patrimonio statale ridotto all’osso, Monti propone di mettere in vendita beni che neanche un anno fa valevano assai di più, con l’obiettivo evidente di svendere l’Italia ai suoi mandanti: la stessa manovra che si verifica nelle aziende private quando la ditta indebitata viene affidata all’avvocato degli strozzini”.
Necessita un fronte comune: la politica dei carrozzoni è morta
Insomma, una cosa è certa, assodato che la politica è ormai morta, non resta che ammainare le vele dei partiti dei banchieri, uscendo in massa da queste piramidi di potere marcio. Pena, la certrezza di restare, come schiavi impotenti e con i giorni contati, a vedere lo spettacolo della nascita di questi nuovi faraoni del XXI secolo e delle loro infauste piramidi di vergogna. Pdl (e alleati), Pd (e alleati) Udc e Sel ci stanno portando alla rovina. E' l'ora della nascita di un fronte comune trasversale contro i falsi profetti ed i neo-colonizzatori dell'iper-liberismo e dell'anarco-capitalismo. E tu con chi stai con i banchieri o con gli Italiani? Decidi in fretta! In un prossimo futuro, presto, molto presto, potresti non aver più alcuna scelta. Dio, dall'alto della Sua immensa Misericordia vede e provvede, suscita in molti uomini sentimenti di giustizia. Tuttavia sta a noi dimostrare la più cieca e biasimevole indifferenza, lasciando che il male vinca, oppure decidere di cooperare con Lui al fine di cercare ogni giorno verità e giustizia, scardinando i piani diabolici dell'Avversario: il dio del denaro, della corruzione e di ogni ingiustizia. D'altra parte l'Italia è nostra madre. Non dimentichiamolo! Lascereste vostra madre nelle grinfie di una banda di approfittatori?
Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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