Dati sensibili: a rischio l’accordo Usa-Ue siglato dal Consiglio Europeo
Mercoledì, Febbraio 1th / 2012
Parlamento Europeo / Accordo Ue-Usa / Consiglio Europeo / Veld / Privacy
Dati sensibili: a rischio l’accordo Usa-Ue
siglato dal Consiglio Europeo
Contraria l’eurodeputata Sophie in’t Veld: troppi rischi.
Prioritario salvaguardare privacy
Bruxelles – Stamane all’Europarlamento la deputata olandese in't Veld, con una raccomandazione in aula, ha fatto il punto sull’accordo Ue-Usa relativo alla controversa questione della gestione dei dati personali nei viaggi transatlantici, osteggiando il patto siglato dal Consiglio Ue nel 2011, reo di violare la legislazione comunitaria. “Ho studiato attentamente l’accordo e non sono riuscita a trovare una ragione sufficiente per accettarlo – ha dichiarato la Veld – in quanto il nuovo accordo presenta molti elementi negativi, tra i quali il trasferimento alle autorità americane di informazioni sui passeggeri aerei in viaggio verso gli Stati Uniti (…) D’altra parte – ha fatto notare la deputata – il Trattato di Lisbona dà al Parlamento europeo il potere di dare o di rifiutare il proprio assenso agli accordi internazionali firmati dal Consiglio Ue”. La questione sarebbe in effetti più delicata di quanto sembri, in quanto la trasmissione spropositata ed illimitata di tali dati sensibili avrebbe in effetti inevitabili ripercussioni anche economiche, superando i necessari visti tra Usa ed Europa. Ciò alienerebbe dalle mere e sacrosante misure di sicurezza. “Il consiglio – ha precisato la signora in’t Veld – ci sta chiedendo la nostra benedizione ai rapporti transatlantici”. Inoltre secondo la relatrice questo accordo potrebbe creare un precedente difficile da gestire anche verso paesi come Cina o Corea del Sud: di certo non celebri per il loro regime di tolleranza democratica e correttezza commerciale (vedi prodotti cinesi contaminati). Ad avvalorare le preoccupazioni della Veld, è doveroso osservare che in effetti l’Ue in tali raffronti internazionali presenta spesso molte lacune e punti deboli, godendo di poteri negoziali limitati e non informati a criteri di reciprocità. La raccomandazione verrà ora messa al voto in commissione il 20 marzo. Poi la palla passerà all’assemblea, che si pronuncerà sulla questione nel prossimo aprile 2012.
Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)