Italia – Ricetta Ammazza-Crescita

Mercoledì, Ottobre 3rd/ 2012

– di Mario Luongo –

Italia / Giorgio Napolitano / Euro / Crescita impossibie / Mariano Rajoy / Paul Krugman /Integrazione politico – economica / Abbandono Euro /  Scandalo Regione Lazio / Francesco Fiorito / Andrea Augello / Sfaldamento Pdl / Commissariamento regione Lazio / Angelino Alfano / Silvio Berlusconi / Andrea Augello / Mario Mauro / Laziogate / Parentopoli 

Italia – Ricetta Ammazza-Crescita

La Crescita è impossibile con euro, austerity e

sprechi delle caste 

Il monito irrazionale di Napolitano da Madrid 

L'Eco chiara e forte di Krugman da New York

lo sfogo di Mario Mauro da Bruxelles

Roma, Madrid, Bruxelles, New York – Giorgio Napolitano nelle scorse ore ha approfittato della visita a Madrid (per il ritiro del premio Nuova Economia Forum e l’incontro con il premier Mariano Rajoy e il Re Juan Carlos) per lanciare un nuovo appello e spezzare una nuova lancia in favore della "questione euro". “Se dobbiamo salvare l’Euro – ha dichiarato – non dobbiamo commettere l’errore di esaurire l’Europa nella moneta unica” aggiungendo poi che  "la  sua stabilità va unita ad una più stretta integrazione, sia economica che politica, tra i paesi dell’Eurozona". In pratica il Predidente Napolitano avrebbe auspicato a chiare lettere la nascita di un "Nuovo Superstato Ue", e sulle macerie degli stati nazionali anichiliti e prostrati dalla crisi indotta, e tra l'altro – come ormai acclarato – provocata dalle banche e dagli stessi eurotecnocrati che ora chiedono nuovi poteri. Il tutto dietro la sapiente regia di super-logge mondialiste.

  L'inganno della crescita attraverso l'austerity 

Di parere totalmente opposto a quello di Napolitano (tra i tanti e crescenti euroscettici, in Europa come oltreoceano) si è dichiarato il Premio Nobel per l’economia Paul Krugman che dalle colonne del New York Times ha lanciato per l’ennesima volta il suo appello all’abbandono dell’Euro e ad un conseguente ripristino delle valute nazionali. Inoltre è stata forte la sua critica verso le politiche perseguite da Francoforte e da Bruxelles sulla stabilità dei prezzi e le misure di austerità imposte agli stati, soprattutto ai malvessati Piigs. Le prime vittime di questa dittatura finanziaria. "Francoforte dovrebbe iniziare ad accettare un’inflazione in aumento del 3,4 %, – secondo Krugman – e i Paesi per affrontare quella che "da recessione è diventata crisi", non possono pensare di uscirne fuori attraverso misure restrittive che stimolino la crescita; la parola austerità – ha concluso il Nobel – fa a botte con quella sviluppo”. 

  Tagli al Welfare e sperperi delle caste – Ricetta per l'autodistruzione 

E in effetti sembra davvero un ossimoro questo – non solo linguistico ma anche pratico – del voler creare benessere  attraverso tagli iniqui e lineari alla spesa pubblica, a settori importanti come la cultura, l’istruzione e la ricerca; e d'altrocanto continuando a sperperare i fondi pubblici: come ci insegnano i nostri rappresentanti politici. In questo, davvero grandi maestri di "coerenza e trasparenza". Vedi il caso Lazio; ma anche – per non dimenticare – il caso degli stratosferici compensi dei consiglieri regionali della Calabria, o le spese del governo Monti in caccia da guerra ed armamenti, e non solo. La lista è davvero lunga ed imbarazzante. Per tacere poi sullo scandalo degli scandali: i circa 80 miliardi annui di interessi  bancari passivi che regaliamo alle banche grazie all'euro ed allo spossessamento della nostra sovranità monetaria. La vera e principale colpa della voragine del debito pubblico nel bilancio nazionale. Cosa che a Napolitano sembra però stranamente sfuggire, nel suo ennesimo – e cieco – tentativo di difesa dei magheggi dell'eurocasta. 

 Pdl, sperperi e un milione di voti in fumo 

In tal senso – sempre nell'ambito della voce "sprechi e caste" – quest'oggi vogliamo soffermarci anche sulle ultime dichiarazioni del berlusconiano Andrea Augello (Pdl) che nelle scorse ore ha criticato i protagonisti dello scandalo nel Consiglio della Regione Lazio (cioè suoi colleghi di partito) definendoli come personaggi ai quali “avrei chiesto di fare le fotocopie e prendere il caffè, invece si sono portati alla Pisana le loro liti personali”. Augello  ha imputato loro la perdita di più di un milione di voti, connesso al drastico calo di credibilità popolare nei confronti del Pdl.

 Silvio il "Bozzettaro" 

A tentare di tappare le falle di questa barca alla deriva – che sta diventando il Pdl – ci ha pensato ieri Angelino Alfano, mentre Silvio Berlusconi nel contempo pare stia preparando decine di bozzetti con simboli e nomi diversi, forse per dare l’impressione di aver cambiato rotta e di volersi discostare (almeno simbolicamente) dagli avvenimenti recenti. Per Alfano il compito non è facile: i buchi da tappare sono molteplici, dalla balcanizzazione del partito, all’emorragia dei voti, al possibile commissariamento della regione Lazio, al post scandalo Fiorito e soci.

 Mauro, il Rottamatore belga 

Insomma in casa Pdl non si respira sicuramente un’aria rilassata e a complicare le cose ci ha pensato Mario Mauro, senatore e capo delegazione del Pdl all’Europarlamento; una persona rispettata e le cui parole sono tenute in gran considerazione negli ambienti del Popolo della Libertà. Parole a cui dare il giusto peso, in quanto rivolte – con toni di malcelata critica – proprio a Berlusconi e alla sua leadership in decadenza: “Abbiamo bisogno di qualcuno che non abbia esaurito la sua carica, che non abbia terminato la sua parabola. Il partito per continuare ad esistere ha il disperato bisogno di un nuovo leader. Se non lo troviamo è meglio chiudere bottega”. Ogni riferimento non solo a Berlusconi, ma anche ad Alfano, non è puramente casuale.

Mario Luongo (Copyright © 2012 Qui Europa)

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