Deriva Mondialista Italia: Cambiare tutto per non cambiare nulla!

Trilateral Commission - Enrico Letta - Qui Europa

Venerdì,  Aprile 26th/ 2013 

– di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile –

Monti, Bilderberg, Trilaterale, Aspen, Imposimato, Giorgio Napolitano, Enrico Letta, Aspen Institute Italy,  Fisichella, Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione 

Deriva Italia: Cambiare tutto per non

cambiare nulla! 

Ebbene sì, è Successo Ancora! La bestia apocalittica

della Trilateral ha partorito un altro eletto

di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile

 Bilderberg chiama Bilderberg! Trilateral chiama Trilateral!                            

 Avanti con la Nuova Generazione!                   

Roma – Nei mesi  scorsi sono state riempite pagine intere a proposito delle affezionate ed intense frequentazioni del signor Mario Monti presso alcuni celeberrimi “gruppi di potere” come il Bilderberg, la Trilaterale o l’Aspen. Il gruppo Bilderberg, di cui abbiamo parlato più volte nei nostri precedenti articoli, in più occasioni è stato accusato di voler soverchiare il potere democratico dei singoli Stati (addirittura, nel suo ultimo libro, il giudice Imposimato ha riportato un documento in cui il gruppo Bilderberg è stato accusato di essere il fautore di alcune delle più violente stragi avvenute in Italia alcuni anni fa). Già un decennio fa si gridò allo scandalo in seguito alla presentazione di una interrogazione al Parlamento Europeo circa la legittimità del fatto che un membro della Commissione Europea, Mario Monti appunto, frequentasse le riunioni del gruppo Bilderberg. Allora si cercò di far tacere la cosa, ma tutto tornò in auge quando il signor Monti ricevette il mandato di Presidente del Consiglio dei Ministri da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ad inizio 2012, infatti, Monti risultava ancora sul sito ufficiale della Trilateral Commission (cui simbolo, ricordiamo, è un triplice sei stilizzato) addirittura come Presidente per l'Europa del colosso mondialista. Pazzesco! Poco dopo, in seguito ad una serie di lunghe gaffe, come i nostri lettori ricorderanno, Monti rassicurò le proprie dimissioni, anche se (come visto) tutti gli ex presidenti della Trilateral dimissionari,  rimangono presidenti onorari praticamente a vita… Ciò la dice lunga sull'autonomia e sull'assenza di qualsiasi tipo di condizionamento in seno a tali ambigui personaggi.

 L'Ultima di Re Giorgio, Imperatore d'Italia  su Commissione                        

Ancora una volta scoppiò lo scandalo, visto il reiterarsi delle frequentazioni non solo di Monti (ricordiamo, uomo Bilderberg italiano con più presenze in assoluto negli ultimi 30 anni: anche più di Mario Draghi e Gianni Agnelli) ma anche di parte del suo staff al governo, alle riunioni del Bilderberg Club, ospitate addirittura in Campidoglio. Dopo le sue dimissioni sembrò che il problema fosse risolto e che, quanto detto a proposito della chiara volontà di questi gruppi di potere di gestire la cosa comune, fosse solo un  bluff giornalistico o la mera elucubrazione di pochi estremisti. Tutti erano felici del fatto che si fosse tornati alla normalità, con un Presidente del Consiglio nominato dopo delle consultazioni con le parti sociali e i responsabili dei maggiori partiti. Ora, dopo settimane di "vibrante" e trepidante attesa per la democratica scelta del Re-Presidente Napolitano (lo stesso, che, in pochissimi giorni prima nominò senatore a vita Monti e poi gli conferì il mandato di capo del governo) ecco spuntare dal cilindro magico il nome di… Enrico Letta.  

 Letta?  Una questione di Famiglia                                                                            

In realtà, a ben vedere, già qualche stranezza era stata notata. Vediamo. Pierluigi Bersani, segretario del partito di cui fa parte il  neo capo del governo, dichiarava di voler presentare le proprie dimissioni da questa carica dopo il  conferimento del mandato al signor Letta. Altra stranezza, il fatto che non fosse stato dedicato, nei principali telegiornali, alcuno spazio ai commenti all’evento da parte dei responsabili del primo partito (in termini di voti ricevuti), il Movimento 5 Stelle. E così molti altri. In realtà una cosa avrebbe dovuto destare grande sorpresa al termine del discorso nel quale il Capo dello Stato comunicava il nome del nuovo Presidente del Consiglio: non il fatto che Letta Enrico (Pd) fosse nipote di un altro Letta, Gianni (uomo di punta del Pdl e braccio destro di Berlusconi, con un passato a cavallo tra massoneria ed altri poteri forti) ma piuttosto che il Signor Enrico Letta fosse anche lui membro del gruppo Bilderberg. Il suo nome, infatti, compare tra i partecipanti ad alcune riunioni dell'élitario club pseudo-massonico, tra cui quella tenutasi a Chantilly, in Virginia, negli USA dal 31 maggio al 3 giugno 2012.

 Enrico Letta – L'uomo della Provvidenza Mondialista                                     

Ma non finisce qui! Il nome di Enrico Letta compare anche tra gli elenchi dei membri della Commissione Trilaterale: gruppo di potere mondialista per eccellenza, accusato di voler scavalcare (con le sue riunioni nelle quali verrebbero prese decisioni importanti sulle strategie politiche da seguire in molte parti del mondo) l’autorità dei singoli Stati sovrani e dei singoli governi. Chi volesse verificarlo potrà consultare il sito http://www.trilateral.org/download/file/TC_list_11-12_%282%29.pdf. A questo punto non sorprenderà scoprire come sempre il signor Letta faccia  parte anche dell'Aspen Institute (club mondialista di derivazione Usa di cui abbiamo detto in numerosi articoli) per il quale, nel 2004, è stato addirittura vicepresidente per l'Italia (Aspen Institute Italy: con doppia sede nel Paese, a Roma e a Milano  https://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo ). Bene! Alla luce di quanto asserito, chi dovesse affrettarsi a sostenere e controbbattere che non si tratti di Enrico, dirigente del Partito Democratico, ma di Gianni, lo zio – lo stesso che Maurizio Gasparri del Popolo delle Libertà in tempi non sospetti non esitò a definire "una delle più preziose risorse di cui l’Italia e le sue istituzioni si possano avvalere” – farebbe bene a  frenarsi, nella consapevolezza che non uno dei due, ma entrambi facciano parte dell'Aspen Institute. Ciò a riprova (se mai ce ne dovesse essere ancora bisogno) che da anni/decenni  ormai stiamo assistendo ad un sistematico passaggio di tutti i poteri dai singoli Stati sovrani a soggetti “esterni” che si sono prepotentemente arrogati il diritto di assumersi il potere decisionale reale al di sopra e al di fuori di qualsiasi partito politico, movimento, ideologia e volontà popolare.

 Istituzionalizziamo le lobby                                                                                        

Dopo aver illustrato l'idilliaco quadretto non dovrebbe stupire più nessuno il fatto che ad investire il prode Enrico Letta del mandato più prestigioso (ovvero del potere di costituire il nuovo governo: il XVII della storia della Repubblica) sia stato chiamato di nuovo Napolitano, lo stesso politico responsabile di aver gettato la ricca e florida Italia nelle grinfie di Monti, con le drammatiche conseguenze che oggi sono sotto gli occhi del mondo intero. Così come non sorprende l'ultimo geniale suggerimento del think thank di cui fa parte Enrico Letta: l’adozione di una legge sulle lobby che contenga “norme di trasparenza dei processi decisionali, anche attraverso l’istituzione di un elenco dei lobbisti; un accesso ai decisori pubblici uguale per tutte le lobby; l’obbligo, per le lobby e i decisori pubblici di relazionare periodicamente sull’attività svolta; il divieto di “revolving door”, ossia l’impossibilità per chi ha ricoperto incarichi pubblici (non solo politici) di diventare un lobbista, e viceversa, se non dopo un certo "periodo di raffreddamento” (??). Micidiale! A metà strada tra il comico ed il melodrammatico. Roba che a confronto, gli accordi segreti tra destra, sinistra e centro per il mantenimento ad oltranza del "Porcellum", sembrano roba da dilettanti! Come si dice: da oratorio! E chi si aspettava che tolto finalmente  di mezzo il governo dei banchieri di Monti e Passera – e le sue decisioni pro Europa e contro Italia – il peggio fosse ormai passato, ora farebbe bene a mettere il cuore in pace. Anche perchè – apprezzerete la chicca – a guidare il governo c’è una persona che, nel lontano 1997, giunse a scrivere un libro dal titolo “Euro sì. Morire per Maastricht”. Salvo poi, in un rigurgito di coscienza e a conferma della sua coerenza,  tornare sui propri passi e scrivere nel 2010 un altro libro dal titolo “L’Europa è finita” (?).

 Diavolo di un Fisichella!                                                                                               

Concludiamo – non per essere superstiziosi – nella speranza che, visti i presupposti, il 17 della XVII legislatura non porti male agli Italiani e all’Italia. Certo, possiamo sempre pregare! Anche se non possiamo che storcere il naso dinnanzi all'ennesima uscita di quella parte di Chiesa modernista e mondialista che sempre più sembra contrastare con la Chiesa di Cristo e del Vangelo che conosciamo. Infatti ci duole constatare come tra i primi a commentare positivamente l’incarico a Enrico Letta sia stato Monsignor Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e uomo da sempre molto ascoltato nel quadro politico italiano. Fisichella nelle ultime ore ha invitato il neo nominato al mantenimento degli impegni comuni: “Sono molto contento! – ha dichiarato l'alto prelato – Spero che sia veramente un momento di impegno, di rinnovamento, di responsabilità e soprattutto di corresponsabilità da parte di tutti”. Fisichella ha poi concluso: “Ora possiamo solo aspettare”. Ci chiediamo: Che cosa mai dovremmo aspettare? Beh, in verità un'idea ce l'abbiamo!