Giovedì, Luglio 11st/ 2013
– Comunicato Stampa di Angelo Iervolino –
Giovedì, Giugno 13rd/ 2013
– Qui Europa, Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" –
Strasburgo, 13 Giugno 2013 – Comunicato di M. Borghezio
e Interrogazione alla Commissione Europea
Interrogazione alla Commissione europea, Unione europea, Mario Borghezio, Strasburgo, Agricoltura, Turchia, Erdogan, Siria, Iran, Iraq, Finanziarizzazione dell'Economia, Speculazioni sul mercato delle derrate agricole, Capitali fittizi, Nuovo Ordine Mondiale, Primavere Arabe, Nuovo Ordine Mondiale, Geopolitica, Deregulation
Borghezio: Ecco il Regime UE tra Geopolitica e
Speculazioni finanziarie anche in Agricoltura
Un sistema ideato per Accentrare ancor di più: la
finanziarizzazione del mercato delle derrate
– L'Interrogazione alla Commissione Europea
– L'Analisi e i Dubbi della redazione di Qui Europa
sull'involuzione e la possibile strumentalizzazione
delle legittime proteste del popolo turco in chiave di
Nuovo Ordine Mondiale. Come mai questo improvviso
voltagabbana dell'élite atlantista verso Erdogan?
Ci sarà anche stavolta l'intervento strumentale di Otpor?
Comunicato Stampa di Mario Borghezio, Eurodeputato
Interrogazione alla Commisione Europea
Turchia-UE – L'Implementazione del Sistema Erdogan in Europa
Strasburgo, Ankara – La crisi del regime di Erdogan non rappresenta solo il probabile epilogo di uno tanti satrapi del mondo arabo-musulmano: è la fine di un sistema, quello di un partito-Stato caratterizzato dall’occupazione totalitaria del potere, dalla corruzione diffusa, dall’asservimento delle più importanti reti di comunicazione e dalla sistematica violazione delle libertà, a cominciare da quella di manifestare. Per non parlare dell’elemento più caratterizzante e pericoloso di questo regime e cioè l’utilizzazione dei simboli religiosi islamici a fini politici. E questa Turchia, oggi fortemente contestata dai giovani che si battono nel parco di Gezi, è esattamente quella che gli imbecilli che comandano oggi nell’UE, volevano, irresponsabilmente, portare all’interno dell’Europa. Per ottenere, fra l’altro, un bel risultato geopolitico, quello di farci confinare direttamente con Siria, Iran e Iraq… Ma in queste ore oltre alle strategie geopolitiche per l'accentramento un occhio particolare va gettato su quello che accade sul mercato dei prodotti agricoli. Evidentemente è tutto correlato. Vediamo!
Osservazione della Redazione di Qui Europa al Comunicato di Borghezio
Osservazione: come mai tale preoccupazione sulla situazione turca (espressa nelle ultime ore anche attraverso una risoluzione votata dall'Europarlamento a Strasburgo) non è stata espressa per la situazione greca e per ciò che accade in Italia e nei restanti Paesi Ue dell'Eurozona dall'élite europea? Ci viene un dubbio: Erdogan è stato forse mollato dall'élite mondialista e dai suoi "fedeli partner" che finora ha affinacato portato avanti i crimini in Siria? Si tratta di una rivoluzione nazionale autentica, oppure qualcuno sta cercando di strumentalizzare le proteste legittime dei Turchi contro l'imperialismo di Erdogan ed il suo appoggio alla NATO per portare acqua al "suo mulino", in chiave di New World Order? Come mai d'improvviso l'élite filo-NATO di Bruxelles sembra scaricare Erdogan, l'atlantista Erdogan? Ci sarà anche stavolta l'involuzione dello zampino mondialista di Otpor e di george Soros? Mah! Vedremo!
Dalla geopolitica all'Agricoltura – Speculazioni e strategie d'accentramento
Nelle scorse ore sono intervenuto sul tema delle speculazioni sui prodotti agricoli con un’interrogazione nella quale ho fatto osservare che “la banca tedesca DZ Bank, quarta per volume d'affari in Germania, ha annunciato che non offrirà più prodotti finanziari legati alla speculazione sulle derrate alimentari. Lars Hille, presidente dell'istituto, domanda inoltre che i mercati delle materie prime agricole siano regolamentati in modo più severo. Quanto emerso con chiarezza in un recente rapporto di Oxfam France, ovvero che la finanza basata sui mercati delle commodities agricole specula in realtà sulla fame dei ceti meno abbienti ha fatto sì che i primi gruppi bancari europei abbiano iniziato a ritirarsi da questo tipo di speculazioni".
Deregulation, Geopolitica, Agricoltura e Finanza
Come noto – anche se probabilmente a pochi – alcuni strumenti finanziari in agricoltura avevano, in origine, un significato non meramente speculativo come i cosiddetti “futures”, che potevano di fatto assicurare i diversi operatori (agricoltori da un lato, mangimisti, molini, industrie dall’altro) rispetto ai rischi di sbalzi dei listini al di sopra o al di sotto di determinate soglie. Ma la completa de-regolamentazione ha favorito la proliferazione di strumenti complessi, sempre più lontani dal mercato reale e difficili da verificare (quanto a funzionamento e garanzie).
Un Crimine – La Finanziarizzazione dell'Economia e le Derrate
Infatti negli ultimi dieci anni si è innescato un pericoloso sistema di scommesse sull’andamento dei listini delle derrate agricole di base. Questa crescita esponenziale del mercato finanziario non corrisponde però alla realtà degli scambi il cui incremento è per lo più lineare essendo collegato all’andamento demografico e dei consumi nei paesi emergenti: su un bushel di grano (unità di misura) gravitano capitali fittizi sino a 80 volte il suo prezzo, e basta una pur modesta diminuzione dei raccolti, a causa di alluvioni o siccità o incendi, per fare volare i prezzi delle materie prime. Alla Commissione Europea nelle scorse ore tramite interrogazione ho chiesto: ”la Commissione ha intenzione di proporre la regolamentazione degli strumenti finanziari sulle derrate alimentari? La Commissione, alla luce delle recenti scelte di BNP Paribas, Crédit Agricole, Landesbank Berlin, Landesbank Baden-Württemberg e Commerzbank e Österreichische Volksbanken di abbandonare le speculazioni di fondi d’investimento basati sulle commodities agricole, non intende rendere tali fondi illegali nell'Unione europea?”. (D'altra parte – aggiungiamo come redazione di "Qui Europa" – l'accentramento del Nuovo Ordine Mondiale, passa anche e soprattutto tramite la speculazione agricola e la finanziarizzazione dell'economia. Non solo attraverso False Primavere Arabe, Debiti fittizi, Signoraggio Bancario e bombe!)
Comunicato Stampa di Mario Borghezio – Deputato al Parlamento Europeo
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Articoli Correlati – Approfondimenti
Disordini in Turchia – Comunicato – Lavori dell'Europarlamento – Strasburgo
Strasburgo – Intanto nelle scorse ore da Strasburgo i deputati europei hanno preso posizione verso i disordini della cosiddetta "Rivoluzione Turca". Ecco il testo prodotto: "I deputati hanno espresso preoccupazione per l'uso sproporzionato ed eccessivo della forza da parte della polizia turca in reazione alle proteste pacifiche e legittime al Gezi Park di Istanbul. In una risoluzione votata giovedì, il Parlamento mette in guardia contro l'uso di misure severe contro i manifestanti pacifici e chiede al primo ministro Recep Tayyip Erdogan di adottare " una posizione unificante e conciliante". I deputati chiedono che i responsabili delle azioni violente della polizia siano assicurati alla giustizia, i manifestanti pacifici arrestati rilasciati immediatamente e le vittime risarcite. Pur accogliendo con favore la risposta moderata alle proteste del presidente Abdullah Gül e le scuse del vice primo ministro Bulent Arinc, i deputati criticano la mancanza di volontà del governo turco e del premier Erdogan di compiere passi verso la riconciliazione, di scusarsi e di comprendere le ragioni di una parte della popolazione turca. Per i deputati, i manifestanti sono sempre più preoccupati che le voci della loro minoranza non siano rappresentate nel paese e una parte della popolazione turca si dice insoddisfatta della recente regolamentazione dello stile di vita. Pertanto ricordano che in una democrazia pluralista e inclusiva la maggioranza ha la responsabilità di includere l'opposizione e la società civile nel processo decisionale. L'organizzazione di manifestazioni legittime e pacifiche dimostra la vitalità della società civile turca, ma la Turchia, si legge nel testo approvato, deve migliorare ulteriormente le sue istituzioni democratiche, lo Stato di diritto e il rispetto delle libertà fondamentali. I deputati sono anche preoccupati per il deterioramento della libertà di stampa e per gli atti di censura e autocensura nei media turchi. I media turchi principali non hanno dato risalto alle manifestazioni e le autorità hanno arrestato utenti di Twitter. Garantire libertà d'espressione e dei media – Il Parlamento sottolinea, citando l'alto numero di giornalisti in carcere e sotto processo, l'importanza di una stampa indipendente in una società democratica e il ruolo della magistratura nel garantire la libertà di stampa".
Osservazione della Redazione di Qui Europa
Osservazione: come mai tale preoccupazione non è stata espressa per la situazione greca e per ciò che accade in Italia e nei restanti Paesi Ue dell'Eurozona? Ci viene un dubbio: Erdogan è stato forse mollato dall'élite mondialista e dai suoi "fedeli partner" che finora ha affinacato portato avanti i crimini in Siria?
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