Venerdì, Gennaio 25th/ 2013
– Associazione Culturale La Torre –
Cristiada: il film che in Italia non possiamo [...]
Venerdì, Agosto 2nd/ 2013
– Iniziativa di Libero Confronto, Pensa e Scrivi – Comunicato Stampa –
– Articolo di Gianni Lannes –
Pescherecchio Francesco padre, Giuliana Gualà, Gianni Lannes, Su La Testa, Stragi NATO in Mare di Pescatori, Articolo-Appello, Procura della repubblica di Trani, Usa, Nato, Roma, Giulio Russo Krauss, Napoli, Attentato, Documentario, La Storia Siamo Noi, Rai, Segreti di Stato, Patto Atlantico, Marinerie Toscane, Siciliani e Calabresi, Rita Evelyn di San Benedetto del Tronto, Cosimo II di Gallipoli, Sirio
Amici, Il Nostro Sostegno a Gianni Lannes.
"Stragi Nato in Mare di Pescatori"
Le Verità Occultate sulle stragi indotte dalla Nato
a dalle Flotte marine USA in Italia
Un esercito di Abbandonati senza volto aspetta giustizia:
articolo-appello di Gianni Lannes
Iniziativa di Libero Confronto, Articolo-Appello
di Gianni Lannes
NATO – Colpito e Affondato
Italia, Stragi Nato in Mare di Pescatori, di Gianni Lannes – Il caso più emblematico è quello del peschereccio Francesco Padre: una barca affondata da un sommergibile USA il 4 novembre 1994. Sono stati assassinati 5 pescatori ed il loro cane Leone. Nel 2009 ho pubblicato il libro "NATO: Colpito e Affondato", che ricostruisce nei dettagli la strage. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2010 la Procura della Repubblica di Trani ha riaperto l'indagine archiviata nel 1997. Recentemente i magistrati hanno presentato una rogatoria internazionale: gli Stati Uniti d'America non hanno fornito alcuna informazione. L'unica possibilità per rompere il muro di gomma è realizzare un film sulla vicenda.
Il Documentario, l'Attentato e la Censura
4 anni fa per conto della Rai (La Storia Siamo Noi) stavo realizzando un documentario. Il 2 luglio 2009 subii il primo attentato: ignoti durante la notte fecero saltare in aria la mia mia automobile. L'indomani avrei dovuto intervistare a Napoli il professor Giulio Russo Krauss, docente di naviglio minotre all'Università Federico II, nonché consulente della Nato. Allora la Rai pensò bene di modificare il lavoro di indagine a suo piacimento, ossia censurarlo. Non ho accettato l'imposizione! Occorrono almeno 20 mila euro per portare a termine il film documentario. A distanza dalla pubblicazione del primo annuncio la settimana scorsa, sono giunte varie donazioni per una somma complessiva pari a 975 euro.
L'Appello di Lannes
Il mio diario internautico offre informazione gratuita con dovizia di materiali e documenti dal novembre 2011. E' una sorta di banca dati a disposizione del bene comune. Non ho mai chiesto nulla a nessuno: ora, però è il momento di aiutarmi a completare questo lavoro per rendere giustizia a pacifici ed onesti lavoratori del mare! non posso fare sempre tutto da solo: ho esaurito tutte le mie riserve economiche con l'inchiesta autofinanziata sulle navi dei veleni (5 anni di ricerche sul campo). Chiunque può volontariamente finanziare questa iniziativa destinando qualsiasi somma disponibile, mediante un bonifico bancario sul seguente conto corrente di Poste Italiane numero 93227742 (Iban: IT80 J076 0115 7000 0009 3227 742), motivando contestualmente in entrambi i casi la donazione con l'invio di una mail all'indirizzo sulatestaitalia@libero.it, specificando la causale: "Francesco Padre: contributo per documentario". Tutti i versamenti saranno debitamente registrati e pubblicati integralmente sul mio blog (http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/) . Grazie!
La Morte nel Blu e la Bandiera a Stelle e Strisce
Nei mari d'Italia spesso si muore per cause avulse dall'attività lavorativa, e prevale l’oblio umano, ma soprattutto il Segreto di Stato del Patto Atlantico. Accade soprattutto in ragione dei giochi di guerra della Nato. A farne le spese, a causa di questa mancanza di sovranità, uomini pacifici e barche da pesca. Incredibile il caso del peschereccio Cosimo II di Gallipoli trascinato sul fondo senza tanti complimenti da un'unità nordamericana, o del Sirio, agganciato due volte da un sommergibile Usa e quasi affondato e di altre unità da pesca delle marinerie toscane, siciliane e calabresi. Nell'elenco dei dispersi e mai più tornati alle proprie famiglie, ai propri cari, alle mogli, ai figli c'è anche la motobarca Angelo Padre di Giulianova, inabissata 31 anni fa nell'Adriatico, a circa 90 metri di profondità. Scomparvero tra i flutti in circostanze nebulose tre persone, compreso un ragazzo. Giuliana Gualà che in quella tragedia ha perso il padre ed il giovane fratello non ha avuto giustizia. Il battello fu individuato, ma stranamente i corpi non sono mai stati recuperati. E tanti altri casi, purtroppo come il peschereccio Rita Evelyn di San Benedetto del Tronto, colato a picco nel 2006 in circostanze nebulose.
Gianni Lannes – Sulatestagiannilannes.blogspot.it
Iniziativa di Libero Confronto, pensa e Scrivi, di www.quieuropa.it
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