Economia Italia – Saccomanni dà i Numeri

Giovedì,  Ottobre 31th/ 2013

– di Sergio Basile –

Italia, Saccomani, Limitazione del contante, Legge di Stabilità, partitismo, Ideologie, 1861 unità d'Italia, Santuari bancari, Sacrifici umani, Bollettino di Guerra, Eni, Fuori dal Tunnel, obitorio, Mario Monti, Cina, Discorsi della casta vanno letti sempre in codice 

Economia Italia – Saccomanni dà i Numeri

Italia – Il Bollettino della Crescita e il Tunnel di Monti

e Saccomanni

►Ideologia e Partitismo: il controllo di massa parte da qui 

►Idea nuova limitazione del contante: lo esige il "Nuovo Ordine"

 

di Sergio Basile

 Tutto Ok per Saccomanni – Il Ministro dà i Numeri                                       

Roma – di Sergio Basile – E' Saccomanni Show! Nelle ultime ore la propaganda di regime ha superato ancora una volta se stessa, raggiungendo nuovi picchi di lucida follia da record del mondo. Chi aveva nostalgia delle uscite montiane può dormire sonni tranquilli, ora c'è un nuovo profeta! Davanti a questo ennesimo tristissimo, insulso, sconcertante ed irritante spettacolo mi chiedo come certi personaggi possano ormai permettersi di dare qualsiasi cifra e qualsiasi annuncio e economico-statistico in TV e di ingannare da due anni (per non dire dal 1861) a questa parte, puntualmente, oltre 50 milioni di cittadini senza andare incontro ad alcun provvedimento della magistratura. O forse dovrei dire della supercasta rinchiusa nei tribunali? Mah, fate voi! In un mondo normale parlare di "crescita" imminente dinnanzi al seguente bollettino di guerra, mi sembra non solo beffardo ed intollerabile, quanto criminale.

 Il Bollettino della "Crescita"                                                                                     

Bollettino di guerra – Svendita del glorioso ed impareggiabile patrimonio aziendale italiano. N.B.: Gli utili provenienti dalla nuova proprietà delle seguenti storiche grandi aziende andrà, ovviamente, a finire nelle tasche degli "investitori esteri". Che ovviamente prima o poi inizieranno a delocalizzare e a licenziare migliaia e migliaia di italiani ad oggi impiegati. D'altronde abbiamo già migliaia di esempi con le Pmi. De Tomaso – Auto – (ai Cinesi); Ferretti-Yackt – (ai cinesi di Shig-Weichai);  Scotti – (agli spanoli Ebro foods); San Pellegrino, Buitoni, Perugina, Motta, Antica Gelateria del Corso, La Valle degli Orti, Maggi – (agli Svizzeri della Nestlè);  Gancia – (al russo Roustam Tariko); Parmalat, Galbani, Cademartori, Invernizzi, Locatelli  (ai  francesi di Lactalis); Algida – (alla Unilever, multinazionale anglo-olandese); Bertolli, Carapelli, Sasso, Minerva Oil – (agli spagonoli della Deoleo); Fiorucci alimentari – (agli Spagnoli Campofrio Food Holding); Peroni – (ai sudafricani di SABmiller); Ar Alimentari, leader nei pelati – (alla multinazionale anglo-nipponica Princes-Mitsubishi); Star – (agli spagnoli Agrolimen); Rigamonti salumi – (ai Brasiliani della Jbs); Bulgari, Emilio Pucci, Fendi, Acqua di Parma (ai francesi di  Lvmh); Chianti Classico Casanova ''azienda Gallo Nero'' –  (ai Cinesi); Gucci – (ai francesi Pinault-Printemps-Redoute); Pernigotti – (ai Turchi Sigh); Alitalia – (ai francesi); Coin –  (ai francesi di Pai Partners); Standa – (agli austriaci Billa); Gianfranco Ferrè – (al Paris Group di Dubai); Valentino – (agli ingressi di Permira); Fiorucci – (ai giapponesi di Edwin International); Bottega Veneta, Sergio Rossi calzature – (ai Francesei di François Henri Pinault); Safilo  – (agli olandesi di Hal Holding); Fastweb – (agli svizzeri Swisscom); Wind – (oggi ai russi di VimpelCom); Ercole Marelli, Fiat Ferroviaria, Parizzi,  Sasib Ferroviaria, Passoni & Villa –  (ai Francese di Alstom); Acciaierie Lucchini – (ai Russi di Severstal); Fiat Avio – (ai lussemburghesi di Bcv Investments sca); Benelli – (ai Cinesi di QianJiang); Sps Italiana Pack Systems – (agli statunitensi Pfm Spa); Edison – (ai francesi Eléctricité de France); Loquendo – (agli statunitensi di Nuance); tutta la grande distribuzione italiana è praticamente in mano ai francesi di Carrefour, Auchan, Castorama e Leroy Merlin, Leclerc. Senza scordare la leadership di aziende tedesche come Lidl ed Eurospin. Infine le Ciliegine Telecom – che come noto ha preso il volo verso Madrid – e quella ENI, in corso d'opera… (chiedo scusa se ho omesso qualche azienda dal bollettino di guerra, ma nessuno è perfetto: gli aggiornamenti della lista nera sono quotidiani e difficilmente fotografabili nel loro complesso).

 Presto Fuori dal Tunnel                                                                                           

Ascoltando l'eco distorta delle parole di Saccomanni alla TV (anche l'eco a quanto pare non ne può più..) mi sembra di riascoltare il disarmante sproloquio di Mario Monti dalla Cina, nella primavera del 2012, ed il suo storico annuncio secondo il quale l'Italia "sarebbe stata prossima all'uscita dal tunnel". Ma ovviamente i discorsi della casta vanno letti sempre in codice, e per comprendere il reale significato dei concetti bisogna puntualmente e scientificamente ribaltarli. Una sorta di codice magico-esoterico escluso al popolino. Pertanto, se con Monti eravamo quasi fuori dal tunnel, cioè con un piede nella fossa, con Saccomanni e l'allegra brigata "illuminata" e "rossa" saremmo completamente fuori dal tunnel, cioè con due piedi nella fossa…. evidentemente per tunnel s'intende quello che porta dalla sala operatoria all'obitorio, dopo un intervento "mal riuscito". Mah! Ci diranno che nessun medico è perfetto!

 La Buona Notizia                                                                                                       

Dunque per Saccomanni la recessione è finita e la crescita dell’economia sarà più vigorosa nel 2014, ma… ovviamente "la politica economica deve restare prudente". «Chi è favorevole a misure più incisive dovrebbe indicare quali spese ridurre, ovvero su quali maggiori entrate fare affidamento» ha dichiarato il "Ministro dell’economia e passeggio", Fabrizio Saccomanni, facendo il punto in Parlamento sulla legge di Stabilità. Noi un'idicazione modesta la diamo da anni: i "piccioli" (come si dice in Sicilia) è noto a tutti dove siano finiti illegittimamente, ma le banche oggi sono divenute una sorta di cattedrali inviolabili, di tempi pagani, sacri santuari neri innalzati al dio del danaro… Mammona. O Satana, che dir si voglia. Questo almeno è il senso del brano dell'Evangelista che identifica il denaro ed il suo principe in Satano e il suo sterco. 

 Accecati dall'Ideologia e dal "partitismo"                                                          

Frattanto, dunque, mentre i "sacrifici" (in tutti i sensi) vanno avanti con la complicità ideologica di buona parte degli Italiani ancora accecati dalle bandiere e dalla "passione partitica", il buon Saccomanni ha confermato al Senato la disponibilità del governo Letta a riconcertare la politica fiscale sulla casa e quella fiscale-finanziaria sui titoli di Stato – fissata al 12,5% sugli interessi – valutata evidentemente «troppo bassa». Ma il podio probabilmente spetta all'idea di introdurre nuovi vincoli sull’uso del contante (attualmente il limite è di mille euro).

 Riduzione/Eliminazione del Contante e Controllo Totale                         

 ovviamente si mira alla  progressiva e completa sparizione dello stesso. Con la moneta ed un click nessun pazzo andrà più in giro a parlare di "lira", "sovranità monetaria" e soprattutto di "proprietà popolare della moneta", ma tutti gli Italiani saranno facilmente controllabili da un semplice terminale. In un click appunto. D'altronde il controllo globale del "Nuovo Ordine" non può non passare dalla moneta, e Saccomanni in questo sembra aver studiato piuttosto bene. Almeno questa è la mia impressione. Non so la vostra… Comunque non siate pessimisti su! Non fate i soliti Italiani! C'è da fidarsi… Lo ha detto Saccomanni: l'Italia tra 2014 e 2017 recupererà due punti di Pil. Cosa volete di più?

Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)