Martedì, 12 giugno / 2018
– di Roberto Pecchioli –
Martedì, Maggio 6th/ 2014
– di Sergio Basile –
Bruxelles, MES, Fondo Salva stati, Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Klaus regling, Elsa Fornero, Mario Monti, 80 miliardi di euro pubblici, Outright monetary transactions, Mario Dragh, Ecofin, Eurogruppo, Tobin Tax, Global Investment Conference, OMT, BCE
Continua la propaganda europeista su MES, OMT e Tobin Tax
L'euforia di Regling, il MES avrebbe raggiunto
il suo obiettivo
Raggiunta quota 80 miliardi di euro, rubati alle casse degli stati
Ecofin e Consiglio ripropongono sul tavolo la decisione sulla Tobin Tax
di Sergio Basile
Il MES avrebbe raggiunto il suo obiettivo?!
Bruxelles, Francoforte – Sergio Basile – Due anni fa, nell'estate del 2012, mentre in Italia Elsa Fornero si apprestava a precarizzare il mercato del lavoro e Mario Monti avviava la svendita del Paese col pretesto della "cosiddetta crisi economica" (generata dal golpe mondialista) l'élite europeista (liberal-capitalista e social-comunista) unita al potere, tirava fuori dal suo cilindro, dal cuore dell'impero, l'arma "vincente": il MES o ESM. Il presunto "Fondo Salva Stati Permanente" (o "Meccanismo Europeo di Stabilità) ribattezzato da "Qui Europa" – per il suo marcato carattere recessivo e debitocratico e per la sua irriverenza verso le costituzioni – con l'espressione di "Fondo Ammazza Stati Permanente". Nelle uktime 48 ore il MES è stato irrazionalmente portato agli onori della cronaca dagli stessi personaggi che oggi chiedono a 500 milioni di europei di cerarsi alle urne per rinnovare il patto fiduciario verso questa "unione criminale". Il fondo è stato salutato con favore dall'eurocasta, che ha sbandierato l'avvenuto raggiungimento dell'obiettivo dichiarato dai padri del MES stesso: il raggiungimento di 80 miliardi di euro pubblici, sottratti alle già disastrate casse delle famiglie e versati a Regling e soci, per la costituzione dello stesso fondo (vedi qui – Fondo salva-Stati Esm fa il pieno di munizioni anti-crisi ). Costituzione avvenuta – come avvenne per gli schiavi d'Egitto con le piramidi – ad opera dei cittadini dei malcapitati 18 Paesi del'Eurozona. La sola differenza con quattro/settemila anni fa e che di tutto ciò oggi, tra gli ignavi europei, manca la contezza e l'assoluta consapevolezza… mentre in Egitto, almeno gli schiavi, come magra consolazione, potevano vedere il frutto del loro lavoro, proteso – allora come oggi – a celebrare le glorie dei faraoni.
L'euforia di Regling
A dare la "felice" notizia con estrema enfasi (fonte ANSA – vedi qui – Fondo salva-Stati Esm fa il pieno di munizioni anti-crisi ) è stato lo stesso reggente tedesco del MES, Klaus Regling, secondo il quale "ora il MES avrebbe una "potenza di fuoco", in termini di prestiti concedibili a Paesi in difficoltà, per 500 miliardi di euro, di cui 450 ancora disponibili". Ma come spiegato in più sedi dal nostro osservatorio sulle politiche UE, il meccanismo di funzionamento del fondo è tutt'altro che limpido ed efficace per l'economia degli europei. Anzi! Ricordiamo, prima di entrare nei dettagli che l'Italia resta il terzo azionista del MES con la sua percentuale di contributo obbligatorio pari al 17,86%, avendo versato ad oggi – nel silenzio più totale dei media di regime – 14,3 miliardi di euro.
Propaganda su MES e OMT
Secondo la propaganda europeista l'European Stability Mechanism sarebbe stato creato "per dotare l'Eurozona di uno strumento-bazooka per fronteggiare la crisi da debiti sovrani da affiancare eventualmente all'Omt (Outright monetary transactions) varato dalla Bce" (ANSA). Cioè, detta in altri termini (più realistici e consoni), da affiancare alle bizzarre operazioni (cosiddette OMT) della Banca Centrale Europea che implicano l’acquisto diretto da parte della stessa di titoli di stato a breve termine emessi da paesi in cosiddetta "difficoltà" macroeconomica (cioè sotto usurocrazia indotta e fittizia) grave e conclamata (requisito di condizionalità). La situazione di difficoltà economica grave e conclamata – secondo il board della BCE e lo stesso Mario Draghi, come ribadito nel discorso di Londra dello scorso 26 luglio 2012 alla Global Investment Conference – sarebbe identificata dal fatto che "il paese abbia avviato un programma di aiuto finanziario o un programma precauzionale con il Meccanismo Europeo di Stabilità o con la Struttura Europea per la Stabilità Finanziaria". Detta in parole povere, abbia accettato di buon grado di mettere il cappio al collo. Quello che la BCE non dice è che questi acquisti (stile MMT per intenderci) avverrebbero e avvengono sempre ingenerando altro debito connaturato all'emissione… Quindi – mi chiedo – a che servono? Beh, rispondetevi da soli!
Il siparietto euro-tedesco
Come qualche nostro lettore ricorderà, al momento della costituzione del MES, i suoi padri-ideatori (tra i quali Mario Monti, sempre lui…) contemplarono anche la possibilità che lo stesso avesse potuto ricapitalizzazione in maniera diretta le banche dell'Eurozona in presunta crisi. La questione fu tuttavia sospesa a tempo indeterminato, per dar credito al siparietto tedesco del finto dissenso o dissenso controllato, proteso a gettare la colpa di questo sistema usurocratico sulla sola matrigna Germania, anziché su Bruxelles, Berlino e il resto dell'allegra brigata. Fu deciso infatti di non permettere al MES di intervenire direttamene in merito alla ricapitalizzazione delle banche in presunta crisi, a causa dell'opposizione fittizia della Germania, e in attesa del completamento della famigerata Unione Bancaria. Ovviamente la verità è completamente diversa da quella presentata. Infatti – premesso che gli accordi di Basilea 3 hanno di fatto imposto alle banche di chiudere il rubinetto del credito ai cittadini dell'eurozona e che le stesse banche ad oggi godono degli extra-profitti illegittimi provenienti dall'esercizio criminoso del cosiddetto signoraggio di secondo grado o da "riserva frazionaria") per salvare l'Europa dall'usura basterebbe uscire dalla gabbia usurocratica chiamata UE, o almeno pretendere che l'euro venga emesso dalla stessa BCE a credito e non sa debito dei cittadini europei, così come previsto dal disegno di legge sulla proprietà dell'euro, presentato dal professor Giacinto Auriti e dai suoi studenti nel 2002 al Parlamento Italiano.
La verità che banchieri, disinformatori, giornalisti di regime e politici odiano
Così facendo verrebbe meno l'insulso meccanismo di vendita, acquisto e rivendita dei titoli del debito pubblico da parte delle banche private nei confronti degli stati membri; verrebbero meno gli interessi illegittimi sul debito pubblico e quindi sarebbe vanificato lo stesso alibi posto a sostegno della presunta crisi, che in tal modo svanirebbe in un sol colpo. Lo stesso MES non avrebbe alcun ragione di esistere, fermo restando che la sua esistenza è un mistero irrazionale anche oggi. Ma ovviamente i cittadini non devono sapere questo, non devono cioè sapere che il denaro pubblico è loro di diritto e non deve essere loro né prestato da una banda di criminali privati, né prestato ad interessi… Né tantomeno gli stessi devono essere costretti ad indebitarsi con altri fondi debitocratici inestinguibili (come proprio nel caso del MES) per fingere di pagare i suddetti debiti originari creati ad arte dall'UE.
La legittima e provvidenziale moratoria del Debito
Nell'antichità – in Italia, nel Medioevo di san Bernardino da Siena ed in Medioriente durante l'epoca pre-cristiana di Mosè – dinanzi a palesi casi di usura – come questo – si proponeva saggiamente e si ricorreva – non di rado – semplicemente ad una moratoria del debito, cioè ad una sua semplice e legittima cancellazione (vedi qui – Giacinto Auriti – Origini della Moneta). Ma questo ad oggi nessun politicante di destra, sinistra o centro lo dice: ci si limita a sostenere il dibattito tra pro-euro e no-euro, senza dire che in entambi i casi sopra descritti il sistema continuera ad inondarci ed affogarci in una mare di carta-moneta-debito emessa senza nessuna copertura aurea che ne possa legittimare l'esistenza stessa.
MES – Italia penalizzata tre volte
Quindi col MES, ribadiamo, l'Italia è penalizzata tre vole: 1) Paga interessi sul debito illegitimi e maggiorati – in aggiunta – dallo spread; 2) Partecipa al fondo come terzo azionista 3) Finisce attraverso lo stesso MES – come visto in un articolo dello scorso 31 Ottobre 2013 – vedi qui Dittatura MES – per finanziare la Germania. Infatti la Germania – come detto – ha la doppia A, e quindi il MES può acquistare titoli tedeschi contribuendo a tenere bassi gli interessi e speculando sulla pelle degli Italiani, e non solo. Questo perchè i paesi con un rating inferiore alla doppia A restano esclusi dai suoi presunti e sia pur discutibili "favori". Ma pur giungendo un dì all'allargamento delle garanzie del fondo ai paesi oggi esclusi, il sistema resterebbe – come spiegato ampliamente sopra – comunque usurocratico e non assolutamente risolutivo. Insomma, ribadiamo: l'Italia instabile e vessata presta soldi alla ricca e stabile Germania e all'UE dell'usura. Ancora una volta i "Crimini contro l'Umanità" si chiamano "Meccanismi di Stabilità". E' il solito giochetto dell'inversione tra male e bene, tra bianco e nero, tanto caro alle élite occulte. Nulla ni nuovo insomma.
Uno schiaffo alla dignità e all'intelligenza
Per contro, bisogna ricordare come il MES è e resta un vero e proprio schiaffo alla dignità e all'intelligenza umana. Il suo meccanismo di funzionamento anti-costituzionale pretende infatti che europei ed italiani: 1) Paghino Subito e Senza Discutere: L’Art. 9.3, afferma (come ricorderete – vedi qui Dittatura MES) che i paesi membri s’impegnano irrevocabilmente e incondizionatamente a pagare on demand ogni richiesta di capitale fatta dall’amministratore del Fondo, e a versare il capitale richiesto entro 7 giorni dalla ricezione della richiesta; 2) Paghino anche di più di quanto stabilito inizialmente e Senza Discutere – L’Art. 10 autorizza il C.d.a. del MES a decidere di cambiare lo stock di materiale autorizzato, cioè ad esigere più denaro dai governi nazionali senza consultarli; 3) Contraggano nuovi Debiti, autorizzandone la messa in Circolazione sottoforma di eurobond (anche il M5S appoggia questo strazio, come dimostra il suo programma stilato per le europee, al punto 3 "adozione eurobond": vedi qui Ecco perché non voterò il Movimento 5 Stelle alle elezioni europee) – L’Art. 21 del MES, infatti, rende possibile la creazione di Eurobond, e cioè la messa in comune del debito, con tutte le anomalie di cui sopra; 4) non abbiano alcun potere di rivalsa legale contro il MES, fondo ipergarantito ed inviolabile, grazie ad una Assoluta Immunità – L’Art.32, 2 garantisce all’Esm la piena immunità legale, da ogni forma di procedimento giudiziario; 5) non possano rivalersi in alcun modo sugli stessi membri del MES, per "legge" non perseguibili per qualsiasi atto posto in essere mediante il MES stesso – L’Art. 35 stabilisce che l’amministratore e gli altri membri dello Staff saranno immuni dalle procedure legali rispetto ad atti da essa compiuti nella loro funzione ufficiale e godranno dell’inviolabilità rispetto ai loro documenti e alle loro carte ufficiali.
MES – I Reali Obiettivi
Unici, reali, obiettivi del MES, quindi – come detto nei precedenti articoli – restano essenzialmente 3: 1)Elevare il grado di debito dei paesi dell'Eurozona; 2) indebolire, in forma vertiginosa e senza alcun riparo, la moneta unica e passare magari con estrema nonchalance alla moneta elettronica, alla moneta unica mondiale (vedi qui – ) o alla lira (ma sempre emessa a debito dagli stati, come avvenuto fino al 2002, malgrado la vana opposizione di uomini come Aldo Moro); 3) Privare i singoli Stati della propria sovranità e dei propri diritti costituzionali.
Nessuno parla di moneta-credito
Vista la gravità della situazione, ci si aspetterebbe una reazione dai vari euro-candidati all'Europarlamento carichi di buoni propositi (e demagogia…). E invece, nulla! Nessuno parla di moneta-credito (vedi qui – Nell’era della moneta-debito, tutto il male viene raccolto dentro un simbolo) ! Anzi il cruccio principale dell'euro-casta, nelle ultime ore, è quello di riproporre l'introduzione in Europa di una tassazione comune sulle transazioni finanziarie (Tobin tax) per raccimolare qualche altro spicciolo proteso a ripagare parte del debito da essi stessi creato. La tassa, infatti, ieri è tornata con "urgenza" sul tavolo de ministri delle Finanze dell'Unione dopo essere rimasta in stand-by per oltre un anno.
Fumo Tobin Tax
Una decisione in merito potrebbe giungere tra lunedì e martedì prossimi prima presso l'Eurogruppo e poi presso l'Ecofin. Il progetto varato dalla Commissione Ue a febbraio 2013 – dopo l'accordo a undici – prevederebbe un'imposta minima comune dello 0,1% sulle transazioni relative a tutti gli strumenti finanziari ad eccezione dei derivati, sui quali verrebbe applicata una tassa dello 0,01%. In pratica l'ennesimna presa in giro! Mentre il signoraggio bancario continua a mietere vittime. Infatti il gettito complessivo dell'imposta è stato stimato in circa 35 miliardi di euro l'anno, una bazecola dinanzi agli attuali oltre 90 miliardi di euro di interessi passivi che solo l'Italia paga ogni anno agli usurai ed agli speculatori-usurai sui titoli del debito pubblico. Una bazecola rispetto alla scadenza delle stesse rate del MES e del Fiscal Compact ed all'inganno del patto di stabilità (vedi qui – Patto di Stabilità – Come l’Europa dal 97 chiede il suicidio dell’economia italiana).
Cosa fare di concreto?
Cosa fare dunque? Nell'immadiato almeno due cose: 1) Sputtanare i "nostri" (loro) euro-candidati in tutti i comizi elettorali dove essi si radunano per dar fiato alle loro pochezze ideologiche, mettendoli in difficoltà con la sacrosanta verità del paradosso monetario (vedi qui – Il Vero Volto del Consumismo e l’inganno del Rapporto Debito/PIL ); 2) incontrarsi in tutti i luoghi e parlare di questa situazione insostenibile, facendo rete attraverso liberi comitati di cittadini, coinvolgento gruppi, associazioni e parrocchie e scardinando ogni ideologia politica e partitica di regime, precostituita. Magari dedicandosi con impegno a studiare gli scritti del professor Giacinto Auriti, liberamente accessibili negli archivi del nostro sito. In tutto ciò, lasciamo agli "europeisti" le loro euro-cavolate! Elezioni europee comprese: tanto questa gabbia non si cambia dall'interno, non ve ne sono né i mezzi, né i presupposti. Da essa si può solo evadere al più presto, per conservare la pelle.
Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
Partecipa al pubblico dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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