Sabato Maggio 12th / 2012
– di Sergio Basile –
Parlamento europeo / Esteri / Commercio / Primavera araba [...]
Venerdì, Maggio 23rd/ 2014
– di Vincenzo Mannello e Sergio Basile –
Redazione quieuropa, Vincenzo Mannello, Sergio Basile, Unione europea, Parlamento europeo, Elezioni 2014, partito del non voto, europeismo dogmatico, non votare, il fico sterile non si cambia ma si taglia dalle radici, usurocrazia legalizzata, impero europeista, paneuropeizzazione del continente, 25 Maggio 2014
Europee 2014, la nostra non-lista
Intanto i burattini dei banchieri continuano a sbandierare
ipotetici "cambiamenti" e tra mille promesse continuano
a dirsi europeisti e a predicare l' "europeismo" dogmatico
di Vincenzo Mannello e Sergio Basile
Malgrado tutto loro continuano a predicare l'europeismo…
Bruxelles, Roma – di Vincenzo Mannello e Sergio Basile – In tutti i talk show, non si parla d'altro che delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. Domenica è dunque il "gran giorno"… Gli appelli al voto si moltiplicano e si perdono, da Napolitano agli altri membri della casta. Da Renzi a Berlusconi, via Grillo, Salvini, Meloni e Vendola è un tripudio di grandi promesse, impegni categorici, richiami morali, appelli civici e pure anatemi fideistici per ottenere un solo scopo : andare a votare. Sapete com'è… E' la Democrazia!!!
Il diabolico dogma europeista, da "difendere" a tutti i costi…
E già! Perchè alimentare l'illusione europeista di "pace e fratellanza" è il loro cruccio principale. Guai, in un modo o nell'altro, a non mandare avanti la baracca! Nessuno ovviamente parla del problema principale, e cioè delle vere origini dell'UE e di una UE nata per distruggere le nazioni, la loro millenaria cultura e impoverire gli uomini in un mare di usura legalizzata e sistematica demonizzazione di tutto ciò che di più sacro ed alto ci possa essere… Ad iniziare dalla difesa della vita… E allora accade che molti, ancora troppi, pur toccando con mano lo sfacelo, continuano a dirsi "europeisti" e a predicare – quasi si tratti di un sacro dogma – l'europeismo. Legittimando così il prossimo parlamento UEista di Bruxelles e perpetuando l'infausto UEismo, il regime euro-burocratico-capitalista che opprime l'Europa.
L'unica vittoria è l'astensionismo
Nel 2009 – come detto in altre sedi – non si recò a votare il 60% degli elettori chiamati alle urne nelle varie entità nazionali e, da perfetti democratici quali si vantano di essere, i parlamentari, espressione di una minoranza, hanno continuato imperterriti a legiferare contro gli interessi dei popoli dell'impero UEista. Peraltro su mandato di quei poteri economici e finanziari (vedi Bce) che nessuno ha mai eletto e che sono espressione della finanza mondiale globalizzata (si fa per dire, dato che una collocazione precisa la finanza la ha: Wall Street e las City of London). Risultato? Siamo tutti scontenti, se non incazzati neri. C'è forse qualcuno che abbia il coraggio di difendere l'attuale assetto dell'UE? Evidentemente chi cede a questa insana tentazione, o lo fa o per tornacontismo personale, o per mala fede o per evidente ignoranza in materia…. continuando a vivere di slogan e illusioni. Ma questo non è il paese delle favole. Qui si muore davvero cari amici lettori! Qui si fallisce e ci ci ritrova dall'oggi al domani sul bordo di una strada, con famiglia a carico. Il clientelismo pre-elettorale non regge più! Le vane promesse pre-elettorali non devono reggere più! La chimera dei fondi europei nati per alimentare il clientelismo deve essere dissolta ed eclissata, una volta per tutte.
Non si può cambiare una macchina nata per distruggere…
Ma c'è chi continua imperterrito con la propaganda fine a sé stessa… I più solidi pilastri della struttura (Napolitano, Merkel, Hollande, Cameron e soci) affermano che "occorre cambiare"….evidentemente "perché nulla cambi", sono tutti volponi di vecchia data. Ma, sapendo di essere poco credibili, si affidano alle nuove leve : Marine Le Pen, Matteo Renzi ,Tsipras, Grillo e tanti altri nei singoli stati. Mischiamo capre e cavoli? Non crediamo di farlo! Per nulla! Formalmente si presentano tutti, o quasi, per cambiare la politica UEista soltanto relativamente all'euro ed agli effetti della moneta unica. Chi propugna meno rigore, chi lo stesso ma più bilanciato, chi indica nell'abbandono della moneta la soluzione del malessere. Nessuno, specie in Italia, chiede l'uscita dalla UE e la fine dell'UEismo. Nessuno mette in discussione il patto di stabilità nato per commissionarci a vita, nessuno nota che a fronte del 3% del nostro PIL che regaliamo all'impero di Bruxelles ogni anno, non ce ne viene nulla in cambio. Tranne che fondi clientalari che vanno a gonfiare i portafogli dei soliti noti… I soliti amici (e amici degli amici) delle caste regionali e delle stesse logge massoniche che, vendendosi al sistema, per definizione, disprezzano – non di certo amano – le loro terre di origine.
Andare alle urne vuol dire rafforzare l'impero europeista
Questo è esattamente il punto di discrimine tra chi andrà a votare e chi no. Chi si recherà alle urne, populista o meno che si dichiari, rafforzerà con la propria presenza la struttura di "questa" Europa dei banchieri. E tutta questione di legittimazione politica! Magari otterrà una cospicua rappresentanza parlamentare anti-euro, ma la moneta (falsamente) unica non è il solo male che ci ritroviamo noi sudditi bistrattati e umiliati. Il problema principale, infatti, è la moneta-debito… (vedi qui – Nell’era della moneta-debito, tutto il male viene raccolto dentro un simbolo). E poi, cosa faranno euroscettici e populisti dagli scragni (lautamente compensati) su cui siederanno a Bruxelles?
Una rivoluzione che non può venire dagli scranni di Bruxelles
La rivoluzione? Un solo europeo ci può credere? Non parliamo di noi italiani. Se all'estero sono presenti formazioni che una minima speranza di affidabilità potrebbero farla venire in chi non si senta rappresentato, in Italia non vediamo alcuno che voglia o possa realmente cambiare le carte in tavola. I riformisti alla Renzi? Dai, siamo seri….quelli non sforano neppure il 3% (vedi qui – Patto di Stabilità – Come l’Europa dal 97 chiede il suicidio dell’economia italiana)! Berlusconi? Non facciamo….piangere! La Meloni e la Lega e la loro non-denuncia del vero cuore del problema che alimenta l'usura, cioè del cancro in metastasi della moneta-debito? Lo stesso economista leghista professor Claudio Borghi, in un recente confronto con Mauro di Sabatino (Presidente della scuola di Studi Giuridici e Monetari, Giacinto Auriti) e Daniele Pace (ricercatore e studioso indipendente di scuola auritiana: vedi video in allegato) ha dimostrato di non saper nulla del problema della moneta-debito e della vera soluzione alla cosiddetta crisi, e cioè dell'emissione a credito dei cittadini della moneta. A chi dovremmo affidarci, dunque? Forse ai Serenissimi e a Crosetto col moschetto di legno? Ai sovranisti che disconoscono la teoria auritiana e protendono per la cinesizzazione dell'Italia? (vedi qui – Diego Fusaro e la Cinesizzazione dei Sovranisti). O a Beppe Grillo ed ai 5stelle addirittura favorevoli agli ingannevoli e debitocratici eurobonds? (vedi qui – Ecco perché non voterò il Movimento 5 Stelle alle elezioni europee). Ha dichiarato lui stesso (Grillo) anche recentemente, di essere l'unico freno contro la sovversione in Europa (vedi qui – Grillo, Vespa e lo Zoo della Disinformazione): ce lo vedete incendiare bandiere ueiste o scendere in piazza a Strasburgo?
Per il momento, l'unica cosa da fare è questa…
NON VOTARE, ecco l'unica cosa da fare. Gli Italiani dovranno piuttosto maturare una provvidenziale cultura finanziaria e comprendere che la moneta-debito (euro o lira che sia) è la vera radice del problema e della distruzione indotta dell'Italia e dell'Europa. Una prospettiva utile all'impero: la prima condizione necessaria e sufficiente per accentrare ancor più (Stati Uniti d'Europa) ed esercitare un dominio totale sull'uomo, è quella di indebolire l'economia, distruggere, privatizzare. Questo il senso delle "famose riforme" che gli europeisti vanno sbandierando da tre anni a questa parte, ingannando milioni di povere ed illuse famiglie.
Distaccarsi completamente da questa gente!
Distaccarsi completamente da questa gente, dunque! E un obbligo morale e civile. Nessun sostegno di alcun tipo a chicchessia. Nessun sostegno di alcun tipo agli usurai! L'Europa Unita non esiste! Non è mai esistita e non esisterà… non per il bene comune! Kalergi la pensò infatti in vista di un fine esattamente opposto a quello propagandato dai falsi "padri" dell'europeismo. Non illudiamoci! anche perchè a pagarne le terribili conseguenze saremo noi! Non potranno mai esistere pace e giustizia in Europa se prima non cadrà l'Ueismo al potere grazie a Wall Street e alla City of London. Non votando si permette ai soliti noti di decidere in nome e per conto di chi non vota? Balle! Quando si vota male – come in qesto caso – si da fiducia ad un sistema di ladri ed affamatori dediti all'usura legalizzata ed alla paneuropeizzazione del continente. E che, spessissimo, tra l'altro, cambiano pure bandiera alla faccia di chi li ha eletti. Occorre delegittimarli togliendo loro il consenso, moralmente e fisicamente. Chi di voi, ad esempio, anelerebbe a votare per la mafia? Per cambiare occorre far crollare dal basso un regime o una istituzione marcia fino al midollo. Un fico sterile e marcio – come ci insegna il Vangelo – non si cambia… Si taglia e basta! La "nostra non lista" è pronta : NON VOTARE !
Vincenzo Mannello, Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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