– di Antonio Bassi –
Iniziativa di Pubblico confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa
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Europee 2014 – Buoni motivi per non votare
In un sistema completamente marcio, anche il Non-Voto
è un diritto/dovere. Parola di Dossetti.
Esercitiamo il diritto alla resistenza, torniamo a pensare
col nostro cervello!
►Video in allegato
Giuseppe Dossetti: "Sentinella, quanto resta della notte?"
di Antonio Bassi
Iniziativa di Pubblico confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa
Legittimazione popolare per mantenere lo status quo
Bruxelles, Roma – di Antonio Bassi – In vista delle prossime imminenti elezioni europee, vi invito a riflettere bene su ciò che segue: il motivo per cui i partiti e le istituzioni politiche, soprattutto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, stanno facendo propaganda per mandarci tutti a votare è perché hanno bisogno di una decisa partecipazione al voto e quindi della legittimazione popolare per mantenere lo status quo. Dopodiché, chiunque vinca, si mettono d'accordo, come ampiamente dimostrato dalla nostra storia politica degli ultimi 20 anni.
Il solito copione e i soliti falsi eroi
Non fatevi ingannare dalle solite promesse mai mantenute, dai proclami elettorali e dalle urla dai palcoscenici; anche Beppe Grillo ed il suo movimento fanno parte del circolo del potere, infatti viene consentito loro di parteciparvi, in quanto chi sta sopra di loro sa di poterli controllare, come vi dimostrerò nelle righe che seguono. Chi, in passato, ha sfidato il potere e ha cercato a suo modo di far incamminare il paese sulla strada dell'autodeterminazione e difendere i princìpi di libertà sanciti dalla Costituzione o stimolare le persone al pensiero critico, è stato eliminato, anche fisicamente (Aldo Moro, Enrico Mattei, Pierpaolo Pasolini, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Ilaria Alpi, Peppino Impastato, Papa Giovanni Paolo I, per ricordarne solo alcuni). Bisogna incominciare a ragionare in modo critico e non prendere come oro colato quello che vogliono farci credere i rappresentanti di questo sistema ormai irrimediabilmente corrotto e marcio sin dalle fondamenta.
Gli incontri particolari di Giuseppe Piero Grillo
Per chi non lo sapesse, nel 2008, agli albori della nascita del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Piero Grillo ha avuto un incontro privato a Roma con l'allora ambasciatore americano Ronald Spogli (vedi qui – Grillo“stregò” l’ambasciatore Usa “Interlocutore politico credibile”), il cui incontro ha prodotto un documento inviato via fax alla Segreteria di Stato di Washington DC, che identifica il comico genovese come "interlocutore credibile nella politica italiana" (link sotto). C'è da chiedersi perché gli americani abbiano bisogno di un "valido interlocutrore nella politica italiana", visto che l'Italia dovrebbe essere uno stato sovrano. Dopo poco nacque il Movimento Cinque Stelle, che di fatto ha portato alle urne il 25% degli italiani ed ha mantenuto lo status quo, impedendo all'astensionismo di raggiungere e superare il 50%, cosa che avrebbe invece fatto saltare lo status quo e creato non pochi problemi al sistema politico. Il fax dell'ambasciatore alla Segreteria di Stato è stato reperito e reso pubblico dal quotidiano La Stampa grazie al FOIA (Freedom Of Information Act). Vedi qui l'allegato
Casaleggio, associati.. & Co
Il potere non può permettersi di far entrare nei suoi circoli chi è imprevedibile e non controllabile, indi per cui il Movimento 5 Stelle è controllabile proprio grazie alla presenza dei suoi due padroni fondatori, Grillo e Casaleggio, che hanno il potere di decidere su tutto e su tutti. Casaleggio ha chiari rapporti con gli stessi poteri forti che Grillo dice di combattere, basta scandagliare un pò il sito della Casaleggio Associati e fare una piccola ricerca sui suoi partners (per esempio la Enamics). Ma Grillo cosa ha ottenuto dall'incontro con l'ambasciatore Usa, dai rapporti con Casaleggio e dalla fondazione del M5S? Ce la fate ad indovinare?
Che ne parliamo a fare…
Vogliamo anche riflettere su Silvio Berlusconi? Non credo ci sia bisogno di farlo.. Matteo Renzi non merita attenzioni particolari ed è difficile discutere del "nulla che avanza", come argutamente lo ha definito Crozza. Ma se volete spendere due soldi per arricchire le sue tasche e farvi fare un pò di lavaggio del cervello, basta andare in libreria e comperare i suoi libri, che affollano già gli scaffali dopo appena qualche mese di non-governo.
Anche il Non-Voto è un diritto/dovere. Parola di Dossetti
Il voto è un diritto/dovere, ma anche il non-voto lo è, nel caso in cui la politica faccia palesemente interessi contrari a quelli del cittadino; come diceva un grande padre costituente, Giuseppe Dossetti, "la resistenza, individuale e collettiva agli atti dei pubblici poteri, che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino." E ancora: "qualora il Governo violi le libertà e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza sotto ogni forma è il più sacro dei diritti e il più imperioso dei doveri." Queste le parole di un padre costituente, su cui vi invito a riflettere profondamente (Vedi link qui – Dossetti e il Diritto di Resistenza – http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2010/1/29-30_ALIDORI.pdf).
Il Diritto alla Resistenza
Quindi amici, abbiamo la possibilità di esercitare questo diritto di resistenza attraverso la chiara asserzione di rifiuto delle attuali classi dirigenti tutte, corrotte fino al midollo, siano esse italiane o europee, attraverso il Non-Voto. Non sprechiamo questa opportunità di dimostrare che il popolo è ancora in grado di ragionare in modo indipendente e il nostro cervello non è ancora totalmente obliterato dalla propaganda. E ricordate una cosa: i politici non arrivano dal cielo come la pioggia, nascono dal nostro sistema e li legittimiamo noi; se continuiamo a legittimare chi fa palesemente gli interessi di poteri che poco hanno a che spartire con i bisogni del popolo, poi non abbiamo più il diritto di poterci lamentare.
Goebbels e il paradigma del quadrato e del cerchio
“Non sarebbe impossibile dimostrare, con sufficienti ripetizioni e un’adeguata conoscenza psicologica delle persone coinvolte, che un quadrato in realtà è un cerchio. Dopo tutto cosa sono un quadrato ed un cerchio ? Sono solo parole e le parole possono essere modellate fino a fare di loro una copertura di idee travestite”. (J. Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich – vedi qui Parola di Goebbels)
Antonio Bassi
Iniziativa di Pubblico Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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Allegati e note
Dossetti – Diritto di Resistenza
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Video e Articoli in Allegato
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