– di Vincenzo Mannello –

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa

Redazione Quieuropa, Sicilia, Ragusa, Comiso, Vincenzo Mannello, Magliocco, La Torre, Aeroposto di Comiso, Ezra Pound 

Balletto politico – Magliocco, La Torre e

l'aeroporto di Comiso

La casta unita, la memoria e la propaganda infinita:

l'aeroporto di Comiso in cerca d'identità

►Video in allegato

Premessa – Redazione Quieuropa

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa

 Premesso che da tre secoli i politici sono i camerieri dei banchieri…       

Premessa – Redazione Quieuropa – Gentili lettori, vi giriamo l'articolo che segue, giunto stamane in redazione, senza voler entrare nel merito della vicenda, evitando di aggiungere commenti che possano in qualche modo sostenere interessi politici di parte  in maniera gratuita; nonché inutili e fittizi alterchi partitici. Contrasti teatrali  che (malgrado le presunte divisioni) in questo momento storico di piena ed imbarazzante vicinanza programmatica della casta europeista e mondialista unita, dimostrano in pieno l'avverarsi della profezia-denuncia del poeta Ezra Pound secondo il quale "i politici sono i camerieri dei banchieri"… da tre secoli a questa parte: e cioè dall'istituzionalizzazione della Banca d'Inghilterra (1717) e dalla contestuale legalizzazione della truffa dell'emissione della moneta-debito.

La Redazione di Quieuropa

Articolo di Vincenzo Mannello 

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa

 L'aeroporto, la propaganda e il Balletto infinito                                              

Ragusa, Comiso – di Vincenzo Mannello, Iniziativa di libero Confronto – In questi giorni si è concretizzato l'ennesimo balletto propagandistico della politica: protagonista assoluto, l'aeroporto di Comiso, in cerca d'identità… So bene che il fattaccio è passato in carrozza e che l'argomento può considerarsi di "scarso interesse mediatico" nell'Italia di oggi ma, assieme a pochi altri, ritengo non possa "scomparire nel nulla". Antefatto : da sempre ( cioè dal 1939 ai giorni nostri) l'aeroporto di Comiso (Ragusa) è stato titolato alla medaglia d'oro (piú 2 d'argento ed 1 di bronzo) del Gen. Vincenzo Magliocco, ricordato su più fronti come "eroe dell'aviazione morto in Etiopia nel 1936". La titolazione non è stata mutata neppure dopo la cosiddetta "Liberazione" (vedi qui – Vecchie e Nuove Ombre Coloniali – Da Dulles ai giorni nostri) e quando lo scalo di Comiso è stato convertito da militare a civile, in varie fasi e date. Nel 2007 la giunta di sinistra di Ragusa ribattezza "Pio La Torre" lo scalo, dedicandolo al segretario regionale del Pci assassinato dalla mafia nel 1982. Ribaltata la situazione al comune di Ragusa il nome di "Vincenzo Magliocco" ritorna ad indicare l'aeroporto di Comiso.

 Il balletto – loro malgrado – tra La Torre e Magliocco…                                 

Tornata al potere la sinistra "ufficiale", il terzo tempo vede rimesso in sella "Pio La Torre". Lo scorso 7 giugno, alla presenza del Presidente del Senato e di altri politici (tutti di appartenenza Pd) viene ufficialmente ribaltata la "nuova" titolazione all'eroe dell'antimafia al posto di quella "vecchia" dedicata a Magliocco. Inoltre, assieme ad una campagna mediatica celebrativa dei meriti civili (che non metto in discussione) di La Torre, si è pure massacrata la figura del generale Magliocco per renderne la memoria perlomeno "indegna". Indegna cioè di essere ricordata ulteriormente… Si è scritto (ed a quanto pare pure parlato in televisione) che trattavasi di un "gerarca fascista"  e pure massacratore di etiopi innocenti in guerra, contrapponendone la (presunta) "brutalità" all'attività "pacifista" di La Torre quando a Comiso stazionavano i Cruise americani. Ad oggi…fine della storia!

 Il luogo della… "non-memoria"                                                                             

Governando il Pd (in Italia e Sicilia) la buonanima di "La Torre" si gode il suo "luogo della memoria" in quel di Comiso. "Degradato" di fatto sul campo (d'aviazione) il generale Magliocco starà forse riflettendo, ovunque si trovi, sulla validità delle motivazioni che lo portarono a sacrificare la vita in una sperduta località dell'Etiopia nel lontanissimo 1936. Se arriverà alle stesse conclusioni cui sono arrivato io (l'Italia di oggi è un stato di m…) sicuramente farà pervenire a Grasso (e con lui a Crocetta, al sindaco di Ragusa, all'Enav, alle associazioni d'arma,ai media ed alla Rai) la medaglia d'oro al valor militare piú le altre due di supporto. Per buttarle nella latrina piú vicina….

Vincenzo Mannello (grazie per l'attenzione)

Iniziativa di Libero Confronto, "Pensa e Scrivi" di Quieuropa

Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com

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