– di Nicola Arena e Sergio Basile –

Redazione Quieuropa, produzione, Pil, Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan, inganno alchemico, massoneria, controllo della moneta, sionismo, stime di Bruxelles, Giacinto Auriti e la verità sulla moneta, usura di stato, democrazia, paravento democratico, Pil, pareggio di bilancio, Re Mida 

Il Grande inganno alchemico coperto da Renzi & Co.

La bugia che sta dietro la moneta

Dal concetto di proprietario allo "stato di debitore" della "propria"

moneta: la spiegazione del più oscuro inganno della storia. 

La spiegazione della "crisi" dietro l'utilizzo distorto della moneta

 

di Nicola Arena e Sergio Basile

 Il Pil italiano è peggiore delle attese                                                                      

Roma, Bruxelles –  di Nicola Arena e Sergio Basile – Nelle ultime ore la cricca europeista al potere – e insediatasisi senza alcun mandato popolare a Palazzo Chigi – è stata costretta a constatare quel che tutti gli amici e compagni (massoni, politici, falsi dissidenti, banchieri, giornalisti di regime e clericali corrotti, infiltrati e traditori di Cristo e della sua Chiesa) sanno, ma non ammettono: il Pil italiano è "peggiore delle attese"! Ma d'altra parte l'usura legalizzata e il peggior regime fiscale al mondo non potevano che sortire questi "provvidenziali" risultati, anche se Renzi, Padoan e i loro alleati lo scoprono solo adesso… Ma guarda un pò! Giusto il tempo, insomma, per assicurarsi che l'Italia possa essere assoggettata a nuovi commissariamenti stile Grecia, da parte della Commissione Europea. L'eco belga, infatti, non si è fatta attendere e già da Bruxelles si preannuncia per l'Italia un autunno caldo, caldissimo, considerando quello che la Commissione ha definito un "impatto negativo sulle finanze pubbliche" (fonte ANSA) e che avrà sicuramente un contraccolpo sul deficit pubblico. Ma cosa vuol dire questo, traducendo dal politichese? Che senso ha in parole povere?

 La "logica" punizione di Bruxelles                                                                        

Semplice: siccome siamo in recessione (per colpa delle tasse e dell'usura) l'Europa dell'usura si appresterà a punire gli Italiani con altri tagli e privatizzazioni. Tutto logico no!? Insomma la solita strategia criminale e truffaldina che si serve dei tecnicismi per delegittimare un popolo e impoverirlo "legalmente". Eppure basterebbe smetterla di acquistare dalle banche il proprio denaro, e dichiarare illegittimo l'operato delle agenzie di rating per fermare l'usura degli interessi sui titoli di stato, facendo risparmiare agli Italiani centinaia/migliaia di miliardi di euro da dirottare su lavoro, sanità, scuola e opere pubbliche. Ma nell'impero delle banche sovrane – che controllano e manovrano le agenzie di rating – questo ovviamente è impossibile! L'anti-Dio – e dio del denaro – "Mammona" non lo permetterebbe. E chi a Mammona ha giurato fedeltà sulla propria anima, evidentemente, deve compiere la sua opera diabolica fino in fondo…

 Il luogo del non senso e i penta-steccati                                                            

Il Parlamento, dunque, ha le mani serrate, legato com'è a questo oscuro patto. L'unico modo per muovere qualcosa nell'immediato sarebbe quello di dire la verità: cioè dichiarare il Parlamento (o quel che ne è restato) illegittimo e scioglierlo. Opera che spetterebbe (anzi spettava… visto che l'ultimo treno l'ha perso già da tempo…) soprattutto al cosiddetto "dissidente" Beppe Grillo e ai suoi eroi penta-steccati. Ma dubitiamo che Enrico Sassoon, Washington, Casaloggia & Co dettino dalla base direttive in merito. Meglio andare avanti con il solito teatro squallido del dissenso controllato, delle urla e delle offese gratuite da commedia di terza categoria. Meglio continuare a fare proselitismo di comodo e ad illudere le masse, dando materiale fresco ai giornalisti di regime per riempire le loro prime pagine.

 I siparietti di Palazzo Berlaymont                                                                         

Ma i siparietti delle ovvietà continuano anche a Palazzo Berlaymont: "sfortunatamente – ha lamentato nelle ultime ore Simon O'Connor, portavoce del commissario Ue agli affari economici – i dati di oggi indicano che la ripresa in Italia è nuovamente ritardata". E ciò come avevano per altro previsto quei geni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca d'Italia. La sorpresa della Commissione deriverebbe dal fatto che il Pil del secondo trimestre fotografato dall'Istat (-0,2%) sarebbe diametralmente opposto alle improbabili ed aleatorie stime che Bruxelles definì qualche mese orsono che davano il Pil italiano in crescita dello +0,3%: scostamento che fa rima, come detto, con "nuovo commissariamento".

 Verso la soppressione indotta di nuovi servizi pubblici                                

E ciò anche sulla scia di altre due spade di Damocle che pendono sulla gola degli italiani: il raggiungimento del cosiddetto "pareggio di bilancio" (spostato dal Governo al 2016) e il rispetto della cosiddetta "regola del debito" che scatterà nel 2016 ma che già dal 2015 ne chiederà una discesa repentina a suon di tasse e tagli. Senza escludere – in questa logica perversa – magari anche la chiusura di nuovi ospedali, in linea con le "raccomandazioni" di giugno della Commissione che chiedavano "sforzi aggiuntivi" e con le cosiddette "riforme" (dei demoni). Tutto questo pandemonio che di logico e umano non ha nulla, merita in tal sede una riflessione aggiuntiva, che possa aprire nuovi orizzonti e nuovi spiragli di luce, aiutandoci a demolire il castello dell'usura che sta dettando le regole da troppo tempo.

Approfondimenti

L'inganno alchemico dietro l'usura di stato

 Democrazia – Paravento legale all'usura di stato                                             

Assodato che la democrazia è oggi (e non solo) solo un paravento legale all'usura di stato, cerchiamo di comprendere come possa legittimarsi con tanta e tale disinvoltura il potere usurocratico e il male che vi sta dietro, mediante il linguaggio e l'azione. Cerchiamo di capire, cioè, come si possa trasformare uno stato d'animo criminale in un piano criminale di proporzioni planetarie. Dover simboleggiare qualcosa, significa evidentemente rappresentare, convogliare, trasformare un elemento spirituale (positivo e negativo che sia) all’interno di un simbolo materiale.

 Materia e simbolo come espressione di un concetto astratto                     

La materia, quindi, serve unicamente per rendere visibile concetti astratti e perciò evidenziarne i contenuti. Da sempre l’uomo ha avuto la necessità di trasmettere i propri pensieri e le proprie emozioni, e lo ha fatto prima con il linguaggio (trasformando gli oggetti in un suono rappresentativo di essi) e in seguito con la scrittura (cioè utilizzando segni e immagini). Ma lo ha fatto anche con la pittura, la scultura e l’architettura in generale. Molti quadri trasmettono le emozioni più profonde, altri trasmettono il vuoto più assoluto; molte statue simboleggiano la potenza e il potere dei governanti, rendono visibile la gloria di epoche passate, in modo duraturo e permanente nei tempo. Il simbolo è dunque, nel bene e nel male, un messaggio che oltrepassa l’età e produce dei risultati.

 il simbolo dell'usuraio e del suo stato d'animo perverso                              

Anche l'usuraio ha il suo simbolo di riferimento preferito: non si tratta di un quadro, di una statua, ma di un semplice pezzo di carta chiamato "cartamoneta", "moneta", o meglio "moneta-debito". Fin dall’antichità la necessità oggettiva di comunicare il proprio stato d'animo, la propria volontà e/0 veicolare il proprio progetto di vita (positivo o negativo che fosse) ha assunto diversi significati, ma sicuramente quello più importante, per quanto concerne il coinvolgimento delle vite stesse d’intere generazioni è stato quello di riuscire a trasformare il valore e renderlo visibile attraverso la materia simbolica. Per poter esprimere, o quantificare, una dimensione spirituale è dunque necessario l’uso di uno supporto materiale. L'usurario (che comprese per primo ed in maniera perfetta questo concetto) è riuscito ad esprimere il lato oscuro della sua anima e l'essenza stessa di essa (l'usura) mediante lo snaturamento di uno strumento utilissimo ideato nell'antichità (presso il popolo ebraico) inizialmente per nobili motivi di mutuo sostegno e credito: la moneta. Lo strumento  "convenzionale" più utile e geniale mai inventato per creare ricchezza; ma anche il più disumano e diabolico se mal usato per finalità di dominio anziché di servizio  e mutuo soccorso.

 Strumento monetario e materializzazione di uno stato d'animo              

Uno strumento (frutto di mera convenzione) capace cioè di creare benessere e prosperità fra gli esseri umani che la usano ed accolgono, ma anche effetti distorti e malefici (contrari al benessere umano) se a gestirlo non solo i popoli, ma l'usuraio stesso (oggi incarnato nella figura del sistema bancario internazionale guidato dalle banche centrali "private" e dai soliti noti e grandi usurai della storia… allontanatisi volutamente da un provvidenziale progetto di redenzione universale). Alla luce di questa analisi comprendiamo facilmente come il denaro – o moneta – non sia stato altro che il tentativo riuscito di trasformare il VALORE, CREATO DALLA MENTE UMANA in materia.

 Quella che i massoni chiamano trasformazione alchemica…                     

Atto che potremmo considerare (utilizzando il linguaggio massonico) "alchemico" e che ha permesso ad un semplice ed insignificante pezzo di carta da tipografia battezzato (ad esempio) 100,00 euro di avere – dal nulla – un potere di acquisto altissimo, tanto da poter ottenere in cambio uno o due pieni di benzina; uno e due paia di scarpe, un vestito, ecc… Il denaro è stato un’ottima invenzione e (se non si fosse intromesso l'usuraio) sarebbe dovuto servire a monetizzare l’abilità, la dote ed il tempo libero dell’uomo. A facilitare gli scambi e mettere in moto l'economia creando benessere e valore aggiunto rispetto alle ricchezze già esistenti ed autoprodotte (generate) da Dio attraverso la terra fertile. Un talento (o valore aggiuntivo rispetto ai famosi doni gratuiti dell'Eden) evidenziato dalle opere manuali e mentali, moltiplicabile grazie al tesoro spirituale e convenzionale (perchè frutto di un patto stretto da una collettività su un territorio) racchiuso dentro una materia simbolica chiamata – come detto – moneta.

 L'inganno dei sensi – l'inganno alchemico e il mito di Re Mida                 

Con il nostro pensiero possiamo trasformare idee, pensieri, concetti astratti, emozioni, odori, sapori. Per poter materializzare valori personali e collettivi, utilizziamo quasi sempre degli oggetti visibili e percepibili dai nostri cinque sensi, proprio perché l’attività visiva, ovvero il contatto fisico, possono avvicinarci ed immergerci nella rappresentatività del concetto volutamente espresso. Ma è risaputo che i nostri sensi possono essere ingannati e perciò a volte manipolati. Ciò attraverso l'attualizzazione e trasposizione pratica dell'antico mito di Re Mida, leggendario sovrano della Frigia, capace di trasformare tutto ciò che toccasse in oro. Esattamente ciò che ha fatto con l'inganno la massoneria ebraica internazionale e le sue numerose ramificazioni da Est a Ovest, da Nord a Sud (e il loro grande ideatore mediorientale) con il malefico processo di gestione e creazione del concetto di "moneta-debito": idea grazie alla quale, nei secoli, lo strumento monetario è stato vergognosamente sottratto (con l'inganno) ai popoli ed alle tribù territoriali, ed è stato gestito da una cerchia di oscuri personaggi. Il tutto nel segreto più totale delle logge: i tempi e i laboratori di questa alchimia, non a caso consacrati al dio del danaro.

 Il più oscuro inganno della storia                                                                         

L’inganno malefico dell'usuraio ha rovesciato questo antico ed idilliaco patto tra individui stetto nel deserto del Sinai ancor prima della venuta di Cristo. L'usuraio, infatti, nei secoli è riuscito a convincere l’opinione pubblica del fatto che la trasformazione che ha dato origine al denaro non sia stata da VALORE SPIRITUALE (meramente convenzionale) in SIMBOLO MATERIALE, bensì da SIMBOLO MATERIALE in VALORE. Questo inganno ha prodotto squilibri sociali di proporzioni immani, costringendo, in tutto il mondo, milioni, miliardi di persone alla sofferenza e alla povertà indotta grazie alla gestione distorta che il Grande Usuraio ha fatto del denaro: guerre, carestie, malattie, e condizioni di vita disumane. Tutto ciò è stato il risultato di questo inganno: il più oscuro della storia! Perché è accaduto tutto ciò? A prescindere dalla propria fede religiosa, il motivo è ravvisabile magistralmente (e non poteva essere altrimenti) nelle  chiarissime parole di Gesù Cristo: "Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona" (Vangelo Secondo Luca, 16,13 – N.b.: il termine mammona va inteso come demonio o come denaro).

 Dal concetto di proprietà al concetto di Debito                                                

Il denaro quindi, come intuito dal grande professor Giacinto Auriti (il padre della Teoria del Valore Indotto della Moneta) cambiata la percezione della sua essenza, all’origine della sua fabbricazione e/o coniazione (vedi qui Giacinto Auriti – Il Segreto dei Segreti e qui Giacinto Auriti – Legittimazione di uno Strumento di Dominio Mondiale) è stato presto invertito di segno, passando dal concetto della PROPRIETA’ a quello DEL DEBITO. Il denaro, specie dalla nascita ed istituzionalizzazione della Banca d’Inghilterra (1694/1717) è stato concepito ed emesso con segno contrario a quello per cui è stato inventato. Esso finì, dunque, per essere addebitato e non accreditato nei bilanci degli stati, giustificando il furto legalizzato di tassazioni sempre più aspre, inique e criminali.

 Il risultato dei "padroni" illegittimi dei simboli monetari                             

I custodi e mistificatori dei simboli monetari si sono, perciò, arrogati il diritto di gestire la vita di miliardi di uomini (così si è imposto l'imperialismo sionista, cioè l'imperialismo del sistema bancario internazionale e dello stesso Commonwealth) appropriandosi del valore spirituale (che nasce dalla gente e dovrebbe servire la gente) e costringendo l'umanità ad annegare in uno sconfinato oceano di debito, facendo si che miliardi di persone fossero inconsciamente derubate e gravate dai debiti del VALORE monetario (e quindi VITALE) prodotto da loro stessi. Capite l'assurdo paradosso? Occorre saper distinguere, quindi, il vero valore dalla materia, solo in questo modo possiamo – già fin da oggi – liberarci da questi inganni e pretendere dai politici (che dovrebbero tutelare gli interessi dei popoli) il riconoscimento in tutto il mondo di un principio non “barattabile”: LA PROPRIETA’ POPOLARE DELLA MONETA.

 Unica via d'uscita: proprietà popolare della moneta                                      

Grazie a questo principio ciascuno dovrebbe (sempre per convenzione) vedersi accreditata (e non addebitata) una quota mensile di moneta pro-capite fissa e tale da non dover patire la povertà e le malattie e disgrazie che ne conseguono. Ferma restando la libertà del singolo di poter moltiplicare in un momento successivo la propria ricchezza iniziale (inalienabile e intoccabile da parte del grande usuraio) mediante il suo lavoro e il suo ingegno personale. In questo modo le agenzie di rating, la cricca Renzi e la cricca di Palazzo Berlaymont (con i loro complici) diventerebbero d'un colpo solo antichi ed oscuri fantasmi del passato. Questo un giorno si realizzerà! Lo garantì Giacinto Auriti in dozzine di scritti e prima di lui lo garantirono San Giovanni e il suo maestro e vero ispiratore: Dio stesso. Gesù Cristo. Amen!