Martedì, Agosto 26th/ 2014
– di Sergio Basile –
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I Misteri del Concilio e il problema della fratellanza
ebraica – Seconda Parte
►Dalla Conferenza di Seelisberg del '47 a "Gesù e Israele" dell'ebreo
filo-comunista Jules Isaac
►Dall'International Conference of Christians and Jews alla creazione
dell'organismo mondialista "World Council of Churches"
di Sergio Basile
Premessa – L' "errore" di Jules Isaac e l'errore del Concilio
Roma – Nell'articolo pubblicato ieri (vedi qui I Misteri del Concilio e il problema della fratellanza ebraica – Prima Parte) abbiamo analizzato le preoccupazioni di Padre Pio per la pericolosa china intrapresa dai padri conciliari e per il pericoloso avvicinamento a prospettive ecumeniche strizzanti l'occhio alle altre religioni e soprattutto all'ebraismo (e di conseguenza, in maniera indiretta, al suo bagaglio profondamente anti-cristiano, talmùdico, kabbalistico e filo-massonico, in aperta antitesi con lo stesso messaggio evangelico di Gesù). Padre Pio evidentemente conosceva bene i rischi di queste infiltrazioni, e ciò grazie alle sue numerose esperienze mistiche (vedi qui Visione di Padre Pio del 1913).
Da "fraternità cristiana" a "fratellanza universale"
Abbiamo poi notato l'ambigua introduzione, all'interno di uno dei documenti conciliari più importanti, Nostra Aetate, del concetto-principio-guida – dai toni, se vogliamo, spiccatamente massonici e mondialisti – di "fratellanza universale": concetto antitetico col Vangelo, sulla scia degli insegnamenti di Gesù stesso riportati dagli evangelisti (specie Giovanni e Matteo). La "fratellanza evangelica" (fraternità cristiana) presuppone infatti non un vincolo di "fratellanza generica" ma un sacro vincolo di unione che deriva solo ed esclusivamente dal riconoscimento della Trinità e dal riconoscimento di Gesù Cristo, vero Messia e Dio. I padri conciliari, dunque, evidentemente dimenticarono l'altra faccia (quella preminente) dell'ebraismo di quegli scribi e farisei che non riconobbero (ed uccisero) Dio incarnato: "dimenticarono" cioè il volto talmùdico e la Kabbalistico dell'ebraismo.
L'avvicinamento all'ebraismo ( anti-cristiano )
L'Ebraismo infatti, come visto in più sedi (vedi qui Essenza ed inganni del Talmudismo in chiave anticristiana qui Rivoluzione e Sionismo, Rivelazioni eccellenti – 2 – Le ammissioni dei rabbini Lior e Waton qui Dichiarazioni e Rivelazioni eccellenti di Sionisti doc e qui Padre Massimiliano Kolbe – La Milizia dell’Immacolata e la lotta contro Massoneria e Sionismo) poggiava e poggia su testi sacri nettamente e violentemente anti-cristiani, concernenti un messianesimo opposto a quello cristiano (anti-cristiano, per l'appunto). Cosa che – se ci pensate – rende invero storicamente incompatibili Ebraismo e Cristianesimo. Ma il Concilio Ecumenico Vaticano II (per questo, evidentemente, non apprezzato da Padre Pio) sembrò stranamente non cogliere questa evidente realtà. Come sembrò, stranamente, non cogliere il ruolo fondamentale dell'ebraismo nella genesi e diffusione del comunismo e nella costituzione dell'internazionale socialista (vedi qui Rivoluzione e Sionismo, Rivelazioni eccellenti – 2 – Le ammissioni dei rabbini Lior e Waton e qui Mistero Marx – Dai Protocolli dei Savi di Sion all’internazionale Socialista).
La Conferenza di Seelisberg – 5 Agosto 1947
E' poi davvero soprendente scoprire un altro curioso aneddoto storico: il libro"Gesù e Israele" dell'ebreo-francese Jules Isaac (vedi qui I Misteri del Concilio e il problema della fratellanza ebraica – Prima Parte) che tra l'altro fu tra i fondatori della prima "amicizia ebraico-cristiana" (vedi qui L'OSSERVATORE ROMANO – JULES ISAAC E L'UDIENZA COL PAPA ) non fu altro che il riassunto dei lavori della Conferenza Internazionale dei Cristiani e degli Ebrei, o Conferenza di Seelisberg (vedi foto sopra, in alto a destra) che ebbe luogo nella cittadina omonima, in Svizzera, dal 30 luglio al 5 Agosto 1947. L'International Conference of Christians and Jews vide la partecipazione di cattolici, protestanti ed ebrei provenienti da diversi paesi del mondo. La conferenza (costituitasi poi in un organo permanente che oggi ha sede ad Heppenheim, in Germania – vedi qui il sito www.jcrelations.net) emanò una raccomandazione con 10 punti, poi ripresi proprio nel libro "Gesù e Israele".
Da conferenza ecumenica a organo permanente
Oggi, è interessante sapere, come il Consiglio internazionale dei cristiani e degli ebrei (ICCJ) sia un'organizzazione ombrello costituita da 38 gruppi nazionali provenienti da 32 paesi del mondo, impegnati a tempo pieno nel dialogo "ecumenico" tra Cristianesimo ed Ebraismo (ebraismo fondamentalmente kabbalistico e talmudico… non dimentichiamolo!!). Esso nacque su iniziativa ebraica e protestante, come reazione "positiva" (o bizzarra… dipende dai punti di vista) alla Shoah: fenomeso storico tra i più complessi e strumentalizzati di sempre, che – secondo un numero notevolissimo di studiosi – nasconde ancora oggi numerosi misteri ed incongruenze…
Nuovo Ordine – Il Consiglio "Mondiale" delle Chiese
Su questa scia di ridefinizione dei rapporti col mondo ebraico lavorò anche il neonato "World Council of Churches" o "Consiglio Mondiale delle Chiese", una sorta di organizzazione mondialista votata all'ecumenismo (vedi qui World Council of Churches – Wikipedia, the free encyclopedia) e dunque a quella famosa "fratellanza" cui facevamo riferimento sopra.
Nasce lo Stato d'Israele – 14 Maggio 1948
8 mesi dopo, il 14 maggio 1948, nacque lo Stato ( illegittimo ) d’Israele, sulla scorta dell'occupazione impropria dei territori palestinesi, favorita dalle grandi potenze che aderirono al socialismo e che fomentarono la Seconda Guerra Mondiale (vedi qui Gaza, l’Occidente Democratico e la politica di Pinocchio – Verità Nascoste): la rinascita dopo 20 secoli di una sovranità ebraica in Eretz Israel secondo molti studiosi filo-sionisti finì per contraddire le scritture stesse, mettendo in crisi la teoria della maledizione del popolo d’Israele, costretto dal castigo di Dio a un perpetuo errare dopo il peccato di deicidio. Ma è davvero così? Beh, considerando l'illegittimità di quanto sta avvevendo dal 1948 ad oggi a Gaza, giudicate voi! Per non parlare delle regie filo-sioniste dietro altri numerosi teatri di disordine mediorientali.
L'ebreo Jules Isaac in udienza da Pio XII – 16 Ottobre 1949
Il 16 ottobre 1949 Jules Isaac ebbe poi un breve incontro con Pio XII a Castel Gandolfo, durante un’udienza pubblica nella quale egli regalò al Papa il suo "Gesù e Israele" . Ma evidentemente le decisioni sulla convocazione del Concilio, che sarebbe seguito da lì a poco, con l'elezione di Giovanni XXIII (vedi qui Papa Giovanni XXIII – Wikipedia) come vedremo, furono prese altrove… La Conferenza di Seelisberg del 1947 – badate bene – promosse tra l'altro la "comprensione e la cooperazione tra cristiani ed ebrei basata sul rispetto per ciascuno, l'identità e l'integrità, nonché sul non abuso della religione per il dominio nazionale e politico": bisognerebbe sapere come vedono oggi questa presunta "comprensione ebraica" i cristiani palestinesi (e musulmani non wahhabiti – vedi qui Speciale – Così il sionismo creò l’integralismo islamico – Terza Parte) di Gaza, Nazareth o Betlemme, o le vittime "economiche" del sistema bancario internazionale a trazione sionista. Non trovate?
L'udienza col neo-eletto Giovanni XXIII – 1958
Successivamente, qualche anno dopo, Jules Isaac venne ricevuto dal neo-eletto Giovanni XXIII, in un’altra udienza privata, al termine della quale consegnò al Papa un Dossier sul dialogo ebraico-cristiano. L’incarico di prendere in consegna il dossier fu affidato al cardinal Augustin Bea (vedi foto piccola sopra, a destra, e foto grande al centro). Giovanni XXIII annunciò inaspettatamente la convocazione del Concilio, solo tre mesi dopo la sua elezione, senza averne parlato con nessuno. Egli morì, tuttavia, il 3 giugno 1963; la Dichiarazione Conciliare invece venne promulgata due anni dopo, nel 1965, dal suo successore Paolo VI.
L'intermediazione di Maria Vingiani?
Ma è interessante notare come l'incontro con Giovanni XXIII sarebbe stato combinato (almeno secondo quanto riportato da fonti ufficiali vaticane – vedi qui L'OSSERVATORE ROMANO – JULES ISAAC E L'UDIENZA COL PAPA ) grazie ad una intermediaria doc: si trattò della veneziana Maria Vingiani, definita sullo stesso sito del Vaticano (vedi qui L'OSSERVATORE ROMANO – JULES ISAAC E L'UDIENZA COL PAPA ) come "instancabile promotrice dell'esperienza del dialogo in Italia, pioniera sin dal 1947 del movimento ecumenico in Italia e fondatrice negli anni del concilio Vaticano II del Segretariato per le attività ecumeniche". Queste curiose relazioni storiche esaminate non possono lasciarci indifferenti, in quanto segno evidente di una lenta regia che dietro le quinte preparò il terreno al "Concilio". Questo spiegherebbe – a nostro avviso – anche l'estrema velocità impulsiva che portò dopo soli tre mesi dalla sua elezione, Giovanni XXIII a indire il Concilio Ecumenico, gettando le basi per la "rivoluzione" di Paolo VI e di "Nostra Aetate". (Continua….)
“Miei venerabili fratelli del Collegio Cardinalizio,
pronunzio davanti a voi, certo tremando un poco di commozione
ma insieme con umile risolutezza di proposito, il nome e la proposta
della duplice celebrazione: di un Sinodo Diocesano per l’Urbe
e di un Concilio Generale per la Chiesa Universale”
(Giovanni XXIII – Discorso 25 Gennaio 1959)
Sergio Basile (Copyright Qui Europa © 2014 )
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
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Preghiera per la salvezza dell'Italia e dell'Europa
Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento.
Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male.
Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore.
Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore. Amen.
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Prima Parte – Seconda Parte – Terza Parte
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