Lunedì, Ottobre 6th/ 2014
– Redazione Quieuropa –
Lunedì, 8 settembre / 2014
– Redazione Watch.pair / Centrosangiorgio / Quieuropa –
Traduzioni a cura di Paolo Baroni, Centrosangiorgio
Redazione Quieuropa, Cabala ebraica, Kabbalah, nucleo dottrinale di ogni sètta massonica
Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – 3
Cabalizzazione dell'ebraismo e inconciliabilità
con la Torah
L'incorporazione degli insegnamenti del messia del 666:
Sabbatai Zavi
Il monito non ascoltato di Mosè:
«Non aggiungerete nulla a ciò
che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i
comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo»
(Dt 4, 2).
Autori vari
Kabbalah – La questione del misticismo cabalistico nell'ebraismo
Continua da qui – Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – Prima Parte – Seconda Parte – 2 – Il misticismo ha incontrato diverse reazioni all’interno della comunità ebraica. «Come per numerosi altri oggetti della credenza ebraica, l'area del misticismo è spalancata all'interpretazione personale. Alcuni ebrei tradizionali prendono il misticismo molto seriamente. Ad esempio, il misticismo è una parte integrante del giudaismo chassidico, e molti passi provenienti da fonti cabalistiche vengono solitamente inclusi nei tradizionali libri di preghiera» (29). «Altri ebrei tradizionali si accostano al misticismo "cum grano salis"»(29). Un noto ebreo ortodosso, presentando un oratore che avrebbe parlato del misticismo ebraico, disse: «la via della kabbalah fondamentalmente "è un’ assurdità, ma è un’assurdità ebraica, e lo studio di qualsiasi cosa di ebraico, anche delle sciocchezze, vale la pena"» (29).
(29) Cfr. Kabbalah: The Misunderstood Doctrine («Kabbalah: la dottrina fraintesa»);
http://baptist1.com/judaism/kabbalah.htm
Il veleno sottile
Lo storico ebreo Heinrich Hirsch Graetz (1817-1891) (30) affermò che la Kabbalah è in disaccordo con il giudaismo ortodosso. Un altro ebreo anti-cabalista come Théodore Reinach (1860-1928) dichiarò che la Kabbalah è «un veleno sottile che penetra nelle vene del giudaismo e lo infesta completamente». Lo storico e archeologo ebreo Salomon Reinach (1858-1932) la definisce «una delle peggiori aberrazioni della mente umana» (31). Michael Sidlofsky, nella succitata opera "Kabbalah: A Brief History", mostra come la Kabbalah abbia fluttuato nella sua popolarità fra gli ebrei: «La storia del misticismo ebraico ha conosciuto alcune svolte drammatiche; dall'élite del club segreto al movimento di massa, all'oggetto del disprezzo, e così avanti e indietro. Ai nostri giorni sembra che la Kabbalah stia godendo di una popolarità senza precedenti. È destinata, sia nelle sue forme di rinnovamento che nell'ortodossia ebraica, a divenire il giudaismo del futuro? È prematuro dirlo, ma una cosa sembra chiara: dato il trend di comunicazione massiva più facile e più veloce, e la fame in aumento di spiritualità genuina, il misticismo ebraico è un fenomeno molto esteso destinato a riempire questo vuoto» (32).
(30) Tra i primi storici a scrivere una storia completa sulle radici del popolo ebraico, da un punto di vista ebraico. (31) Cfr. T. Reinach, Historie des Israelites («Storia degli ebrei»), pag. 221; S. Reinach, Orpheus, pag. 299; cit. in N. H. Webster, op. cit., pag. 9. (32) Cfr. M. Sidlofsky, op. cit.; www.shamash.org/kavannah/kabbalah.html
cabalizzazione dell'ebraismo e dimenticanza del plurisecolare divieto
La Kabbalah – come detto nella prima parte (vedi qui Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – Prima Parte) – sta conoscendo un enorme successo anche negli Stati Uniti. Michael Sidlofsky sostiene che l'interesse per il misticismo è cresciuto in maniera esponenziale: «Uno dei rabbini ortodossi americani più tradizionali, Aryeh Kaplan, ha passato gli anni Settanta e i primi anni Ottanta a ricostruire l'ormai dimenticata tradizione meditativa ebraica e ha studiato testi cabalistici da tempo trascurati, molti dei quali giunti a noi solo in forma di manoscritto. Egli ha audacemente ignorato il plurisecolare divieto rabbinico riguardante la disseminazione di pratiche cabalistiche fra coloro che sono sotto i quarant'anni e che sono ignoranti in materia di Bibbia e di Talmud – uno dei motivi che portò alla tragedia di Sabbatai Zevi (vedi qui Il Dio dell’ebraismo moderno non è il Dio dei Cristiani. Chi è?) – insegnando meditazione ebraica classica e pubblicando manuali pratici e bibliografie sull’argomento. Grazie agli sforzi di Kaplan, molti rabbini ortodossi e molti laici hanno insegnato e scritto sulla Kabbalah, raccogliendo il suo appello agli ebrei non-praticanti in cerca di una guida spirituale» (33).
(33) Cfr. M. Sidlofsky, op. cit.; www.shamash.org/kavannah/kabbalah.html
1666 – La tragedia di Sabbatai Zevi autoproclamatosi Messia d'Israele
A questo punto una doverosa parentesi merita la storia di Sabbatai Zevi (1626-1676), un ebreo dell'attuale Smirne, in Turchia, che si convinse, ma soprattutto convinse gli altri, di essere il nuovo Messia. Prima e dopo di lui ce ne sono stati parecchi, ma Sabbatai ebbe un successo sorprendente. Studioso di Kabbalah, Sabbatai godeva del titolo di hakham, «saggio». Ma dal 1648 cominciò ad avere strani comportamenti e soprattutto proclamò di essere il Messia; cacciato da Smirne, girovagò tra Grecia, Tracia, Palestina ed Egitto. Nel 1665, incontrò Nathan di Gaza, un personaggio carismatico che lo persuase di essere davvero il Messia. Evidentemente non convinse solo lui perché Sabbatai, che prese il nome di «1666» dall'anno in cui cominciò la sua predicazione (e a cui i cristiani davano un valore speciale: 666 è il numero dell'Anticristo, della Bestia delle Sacre Scritture, Satana), raccolse moltissimi seguaci, soprattutto in Palestina e tra gli ebrei della Diaspora.
Non Gesù Cristo, ma Zevi, l'uomo del 666, l'incarnazione di Dio?!
Dall'Inghilterra alla Persia, dal Marocco alla Polonia, fino allo Yemen furono moltissimi gli ebrei che si convinsero che Sabbatai fosse davvero l'incarnazione di Dio e non soltanto un profeta. Nello stesso anno, il predicatore tentò di sbarcare a Costantinopoli, ma fu catturato dalle autorità turche, piuttosto seccate dai suoi sermoni. Bastò magicamente la minaccia di metterlo a morte e Sabbatai si convertì all'islamismo. Verrebbe da pensare che sia stato abbandonato da tutti i suoi seguaci. Macché, venne addirittura fornita la versione che la falsa conversione di Sabbatai era una sorta di «compimento dei tempi». Ovvero Sabbatai realizzava la necessaria fusione tra tutte le religioni monoteistiche e la sua falsa conversione all'islàm costituiva il suo «sacrificio» pari a quello di Gesù di salire sulla Croce. Sfuggito al carcere, il predicatore ebbe stretti rapporti con i sufisti e morì in esilio nell'attuale Montenegro. Il suo movimento esiste tuttora. A Cabbatai Zevi seguì come visto (vedi qui Il Dio dell’ebraismo moderno non è il Dio dei Cristiani. Chi è?) Jacob Frank, continuatore della sua opera talmudica a cabalistica.
I rabbini e lo sdoganamento dello Zohar su larga scala in Israele
Il giornalista israeliano Hannah Newman ha scritto l'opera "Masters of the Blinding Light" («I Maestri della Luce Accecante») per avvertire i credenti ebrei dell'infiltrazione del misticismo New Age, per mezzo della Kabbalah, nel giudaismo. La vendita casa per casa dello Zohar in tutto Israele può dar luogo alla sostituzione della Toràh con la Kabbalah. Davanti ad un simile sviluppo dell'aspetto mistico del giudaismo, i portavoce del New Age hanno applaudito quegli insegnanti ebrei ortodossi che recentemente hanno liberato la Kabbalah dall'accesso limitato imposto alle generazioni passate dai savi ebrei, rendendo così i suoi zohar insegnamenti disponibili a tutti, e incoraggiando la libera esplorazione senza la supervisione rabbinica.
La diffusione porta a porta dello Zohar: maggiore opera cabalista
In Israele, lo "Zohar" (la maggiore opera cabalistica) è stato venduto anche porta a porta. Ciò era severamente proibito sotto "il vecchio ordine" del giudaismo, ma i newagers non sono interessati alla comprensione corretta dell'insegnamento, giacché per loro la Kabbalah è semplicemente un percorso in vista della loro méta, che consisterebbe nel mettere il maggior numero di persone possibile, il più rapidamente possibile, in "contatto con il regno dello spirito". Questi insegnanti vengono salutati come "co-cospiratori" che stanno favorendo il piano del New Age: non si sa se lo fanno intenzionalmente o inconsapevolmente, ma i risultati saranno gli stessi.
Reincarnazione, monismo e spirito new age dell'ebraismo
Tuttavia, dal punto di vista del New Age, "il valore della Kabbalah ebraica risiede unicamente nei suoi insegnamenti che coincidono con "le altre antiche dottrine occulte", e specificamente con la reincarnazione, con le trattative con gli angeli, con i demoni e con gli spiriti dei defunti. C'è poi il monismo (la luce e l’oscurità, il bene e il male sarebbero tutti aspetti di Dio); si attribuiscono "messaggi segreti" o "significati nascosti" a parole o ad asserzioni che intendono qualcosa di diverso da ciò che apparentemente vogliono dire; per non parlare degli stati di trance auto-indotti, che darebbero luogo a visioni o a viaggi "astrali" (fuori dal corpo). C'è poi lo sfruttamento dei poteri sovrumani che si ottiene pronunciando nomi sacri (34).
(34) È notevole il fatto che nessuna di queste pratiche possa essere avvallata da un solo passo – pashat o darash – della Toràh, mentre alcuni di essi vengono espressamente vietati; e tuttavia, oggi essi sono discutibilmente gli elementi più famosi della Kabbalah. Il fatto che siano accettati da così tanti ebrei, nonostante la loro attinenza equivoca alla Toràh, può dare un'idea del successo dei missionari del New Age.
Obiettivo Kabbalah – Spezzare ogni collagamento con la Sacra Torah
La mèta dei newagers è di promuovere nella comunità ebraica un tipo di Kabbalah che procederà attraverso successive "trasformazioni" finché‚ finalmente, verrà spezzato ogni collegamento con la Toràh, "ricuperando" così la sua purezza" (35). Come disse Gesù Cristo ai farisei, «così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione» (Mt 15, 6). L'articolo di H. Loewe alla voce «Kabbalah» nella Hastings' Encyclopedia of Religion and Ethics, testimonia il suo impatto sull'ebraismo moderno: «Il cabalismo ha contribuito alla formazione di giudaismo moderno, poiché, senza l'influenza della Kabbalah, oggi il giudaismo sarebbe unilaterale, mancando di calore e immaginazione. In effetti, esso è penetrato così profondamente nel corpo della fede ebraica che molte idee e preghiere ora sono irremovibilmente radicate nel corpo generale della dottrina e della pratica ortodossa. Questo elemento non solo è stato incorporato, ma ha fatto presa sugli affetti degli ebrei e non può essere sradicato» (36).
(35) Cfr. H. Newman, Masters of the Blinding Light; (36) Cfr. Hastings' Encyclopoedia of Religion and Ethics; voce «Kabbalah», di H. Loewe; cit. in N. H. Webster, op. cit., pag. 374
Cos'è la Kabbalah?
«Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché pratichiamo tutte le parole di questa legge» (Dt 29, 29). Secondo il sito web The Kabbalah Unveiled, la Kabbalah è una dottrina esoterica: «La Qabalah può essere definita come la dottrina esoterica giudaica. In ebraico, essa è stata chiamata "QBLH", "Qabalah", che deriva dalla radice "QBL", "Qibel", che significa "ricevere". Questo appellativo si riferisce all'usanza di tramandare oralmente la tradizione esoterica, ed è molto prossimo al significato di "tradizione"» (37). Un altro sito web, Kabbalah: The Misunderstood talmud di gerusalemme Doctrine, rivela che il Talmud allude ad una saggezza segreta destinata ad un gruppo ristretto di studiosi. «Il Talmud contiene vaghe allusioni ad una scuola mistica di pensiero che viene insegnato solamente agli studiosi più avanzati e che non è mai stato messo per iscritto» (38).
(37) Cfr. The Kabbalah Unveiled; www.webvs.com/hogd/kabalah_unveiled.html (38) Cfr. Kabbalah: The Misunderstood Doctrine; http://baptist1.com/judaism/kabbalah.htm
L'eresia di Pico della Mirandola: "Kabbalah come legge di Mosè!"
Secondo la tesi di Pico della Mirandola, (cabalista rinascimentale che operò in Italia, contribuendo alla diffusione delle credenze e filosofie cabaliste – vedi qui Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – 2 – L’opera rinascimentale dei cabalisti) la tradizione orale segreta dei savi rabbini era stata divinamente ispirata esattamente come la Legge data a Mosè. Mirandola affermava che essa non era mai stata messa per iscritto e che veniva trasmessa attraverso una «regolare successione di rivelazioni». «Esattamente allo stesso modo, quando la vera interpretazione della Legge, secondo il comando di Dio, venne divinamente tramandata a Mosè, venne rivelata, e venne chiamata "Kabbalah", una parola che sia fra gli ebrei che presso di noi viene comunemente interpretata come "ricezione"; per questa ragione, chiaramente, solo pochi uomini, per una sorta di diritto ereditario, ricevettero quella dottrina non per iscritto, ma attraverso una regolare successione di rivelazioni […]. In questi libri risiede principalmente […] la cosiddetta "primavera della comprensione", ossia la teologia ineffabile della divinità supersostanziale; la fonte della saggezza, ovvero la metafisica esatta delle forme intellettuali e angeliche; il flusso della conoscenza, vale a dire "la filosofia più costante delle cose naturali"» (39).
(39) Cfr. http://marlowe.wimsey.com/rshand/streams/thera/canaan.html
L'inconciliabilità tra Kabbalah e 10 Comandamenti
Gerry Rose, autore di "The Venetian Takeover of England and Its Creation of Freemasonry" («La presa di possesso veneziana dell'Inghilterra e la creazione della Massoneria»), presenta la fallacia di questa Antica Saggezza che sarebbe stata trasmessa da Mosè ad un'élite di discepoli e che solamente gli iniziati potessero capire la Kabbalah. «Secondo la tradizione […], la Kabbalah era la fonte dell'Antica Saggezza che Mosè trasmise ad un gruppo ristretto di discepoli, una dottrina esoterica che solamente un iniziato poteva interpretare»(40). Tuttovia queste sono mere suppisizioni…. che non trovano corrispondenza con senso dei 10 Comandamenti rivelati da Dio a Mosè nel Sinai. Anzi essi cozzano fortemente con tale "rivelazione cabalistica".
(40) Cfr. G. Rose, The Venetian Takeover of England and Its Creation of Freemasonry;
http://marlowe.wimsey.com/rshand/streams/thera/canaan.html
Il monito di Mosè: "osserverete i comandi del Signore"
The Authenticity of Kabbalah («L'autenticità della Kabbalah») attribuisce alla Kabbalah i segreti della vita che sono apparentemente nascosti nella Toràh: «La Kabbalah rivela molti degli infiniti strati dei segreti della vita, della creazione, dell'anima e delle sfere paradisiache. Essa penetra oltre gli indumenti e il corpo della Toràh – la rivelazione definitiva della Divinità – mettendo in mostra il significato interiore, gli effetti e lo scopo della Toràh e del mitzvot. L'illuminazione che emana dalla Kabbalah infiamma l'anima dell’uomo, accendendo in essa la fiamma della consapevolezza di una realtà più profonda e più elevata. Il suo studio e le sue intuizioni costituiscono le esperienze mistiche. La Kabbalah è tutto questo, ma sempre ed esclusivamente all'interno del contesto della Toràh» (41). Mosè ammonì Israele con queste parole: «Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo» (Dt 4, 2). ( Continua … )
(41) Cfr. The Authenticity of Kabbalah;
http://marlowe.wimsey.com/rshand/streams/thera/canaan.html
Premessa e Traduzioni a cura di Paolo Baroni, Centrosangiorgio
Traduzione di parte dell'articolo dall’originale inglese "The Kabbalah refuted!"
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com / Redazione Quieuropa
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