di Don Curzio Nitoglia
Mons. Delassus e l’americanismo
Roma – di Don Curzio Nitoglia – Monsignor Henry Delassus ha scritto un illuminante libro sull’americanismo (L’Américanisme et la Conjuration antichrétienne, Lilla-Parigi, Desclée De Brouwer, 1899, tr. it., L’Americanismo e la congiura anticristiana, Siena, Bernardino, 1903) che ci aiuta a capire l’attuale situazione religiosa e geopolitica – dominata dall’americanismo temporale e spirituale – prevista con lucidità dal prelato francese circa 100 anni or sono. In quest’opera il prelato spiega che tra tutti i soggetti inquietanti del mondo attuale, sia in campo politico che religioso, l’America del nord non è dei minori. Infatti, ciò che la caratterizza è “l’audacia nelle imprese industriali e commerciali ed anche nei rapporti internazionali, calpestando essa tutte le leggi della civiltà cattolico-romana” (p. 47). Purtroppo, tramite l’americanismo, gli Stati Uniti spingono la loro audacia anche nelle questioni religiose. Il termine “cattolicesimo americano” o americanismo (1) non è l’etichetta di uno scisma o di un’eresia, esso è “un’insieme di tendenze dottrinali e pratiche, che hanno sede in America e che di lì si spargono nel mondo cristiano e specialmente in Europa” (p. 48). L’aspetto più preoccupante dell’americanismo è quello dei “suoi rapporti con le speranze e i progetti del giudaismo, specialmente con le tendenze anticristiane delle leggi del mondo moderno e della società americana, che aspira a possedere il monopolio del pensiero rivoluzionario” (p. 49). Infatti, “esiste una congiura anticristiana che lavora, tramite rivoluzioni e guerre, ad indebolire e, se fosse possibile, ad annichilire, le nazioni cattoliche, per dare l’egemonia a quelle protestanti, come l’America, la Germania e la Gran Bretagna” (nota n. 1, p. 49).
(1) Condannato da Leone XIII nel 1889 con la Lettera Testem benevolentiae al cardinal Gibbons
La missione dell'americanismo
Uno degli «elementi distintivi della “Missione americana” è il ritorno all’unità di tutte le religioni, tramite la distruzione delle barriere e delle differenze, giungendo ad un Congresso della tolleranza internazionale delle religioni, per lottare unite contro l’ateismo» (p. 129). L’indifferentismo o la tolleranza per principio, cui tende l’americanismo, consiste nell’equiparare “tutte le religioni, come egualmente buone” (p. 83). “La cospirazione anticattolica penetra dappertutto, per distruggere – se fosse possibile – la Chiesa ed innalzare al suo posto l’israelitismo liberale e umanitario” (p. 84). “Tale cospirazione è diventata universale” (p. 85). “Tra spirito ebraico e americanista c’è un punto di contatto nei princìpi del 1789” (p. 85). “La presunzione o confidenza eccessiva in sé stessi è la caratteristica specifica dell’americanismo… e gli ebrei sperano di farne uscire l’israelitismo liberale e filantropico” (pp. 86), cioè la neo-religiosità dell’èra nuova.
Il Magistero della Chiesa e la condanna dello spirito americanista
Monsignor Henri Delassus (p. 87) spiega che il Magistero della Chiesa ha condannato tutti i falsi princìpi sui quali si fonda lo spirito americanista: i diritti dell’uomo (condannati da Pio VI); la libertà assoluta della persona umana, la libertà di pensiero, di stampa, di coscienza e di religione (da Gregorio XVI e Pio IX), il separatismo tra stato e Chiesa (da Leone XIII). Invece, per gli americanisti occorre basarsi sul “liberalismo largo o latitudinarista e sulla tolleranza dogmatica ad oltranza, evitando di parlare di tutto ciò che potrebbe dispiacere ai protestanti e alle altre religioni” (p. 87). Per la Chiesa di Roma “il cattolicesimo è la vera religione, mentre per gli americanisti è solo una religione tra tante” (p. 88).
Realizzazione religiosa e geopolitica dell'ideale americanista
Purtroppo l’ideale religioso e geopolitico americanista (circa cinquanta/settanta anni dopo la condanna di Leone XIII) si è realizzato: 1°) spiritualmente – inizialmente e in maniera latente – nel Concilio Vaticano II e poi – compiutamente ed apertamente – ad Assisi nel 1986 ed infine – parossisticamente – con Francesco I e 2°) temporalmente con il teo-conservatorismo statunitense (dei repubblicani conservatori Reagan, Bush padre e figlio, che è stato continuato in politica estera anche dal democratico progressista Barak Obama) giungendo nel 2015 con la crisi turco-russa al suo completamento radicale. Infatti, «gli americanisti dicono che le idee ebraico/americane sono quelle che Dio vuole per tutti i popoli del nostro tempo.
Americanismo, costola dell'Ebraismo
Ebraismo e americanismo credono di aver ricevuto una “missione divina” sul mondo intero. Purtroppo l’influenza dell’America con il suo spirito di libertà assoluta, si estende sempre di più tra le nazioni, di modo che l’America dominerà le altre nazioni» (p. 126). L’America sembra essere la “Nazione dell’Avvenire” (p. 128). Tuttavia – commenta il prelato – “se tale avvenire sarà quello dello sviluppo industriale e commerciale, sociale e politico, secondo i princìpi del 1789, ossia il progresso materiale e l’indipendenza assoluta dell’uomo da ogni autorità, anche divina; l’èra che vedremo sarà la più disastrosa mai conosciuta. In essa l’America distruggerà le tradizioni nazionali europee, per fonderle nell’unità o pax americana” (pp. 128-129).
Kant e filosofia dell'Americanismo
La base, o il minimo denominatore comune, di tale mistura di religioni, popoli, culture, è un moralismo sentimentale o “una vaga morale” (p. 129) soggettiva ed autonoma kantiana, “indipendente dal dogma, ove ognuno è libero d’interpretarla a modo suo” (p. 70). Essa si è realizzata, oggi, tramite l’unione tra teo-conservatori americanisti con il sionismo e alcuni elementi conservatori-liberali del cattolicesimo europeo, che si uniscono per difendere la vita, l’embrione, contro il materialismo ateo (cosa buona in sé), ma a discapito della specificità della purezza del dogma, della tradizione culturale di ogni nazione e delle differenze etniche (le quali, se non vanno esagerate non debbono neppure essere distrutte con l’offesa dei popoli, che hanno una loro peculiarità di lingua, cultura, mentalità e religione). “Il movimento neo-cristiano o americanista, tende a liberarsi dal dogma per fondarsi sulla bellezza dell’etica” (p. 72), “a rimpiazzare la fede con una cultura o una sensibilità di morale autonoma e indipendente, in una vaga religiosità superiore a tutte le altre religioni positive” (p. 100).
Fede senza opere: americanismo, ecumenismo e mondialismo
Secondo la dottrina cattolica, “la fede senza le opere è morta” (s. Giacomo), ma “senza la fede non si può piacere a Dio” (s. Paolo). Quindi non bisogna disprezzare la morale, ma neppure ridurre la religione alla sola moralità, senza tener più conto dell’integrità dogmatica. Monsignor Delassuss si spiega ancor meglio scrivendo che: “Vi è un’intesa tra ebraismo e americanismo, per sostituire la religione cattolica con questa Chiesa ecumenista o mondialista, questa pseudo religione democratica, di cui l’Alleanza Israelita Universale prepara l’avvento” (p. 186). L’americanismo è lo strumento del giudaismo liberale e filantropico-umanitario, il quale ha rimpiazzato la “fede” del giudaismo ortodosso (in un Messia personale e militante, che avrebbe ridato ad Israele il dominio sul mondo), con la “credenza umana” dell’ebraismo liberale (in un “messia idea”, ossia il mondo moderno, nato dall’Umanesimo, Protestantesimo e Illuminismo rivoluzionario, inglese, americano e francese, che farà cadere il mondo nel relativismo e nell’irenismo, i quali eroderanno il Credo cattolico e quel che resta ancora della Cristianità europea), “per condurre l’umanità, dolcemente, verso la Nuova Gerusalemme” (p. 105). Lo spirito del “Mondo Nuovo” o dell’americanismo è caratterizzato (secondo Delassus) dai princìpi dell’89, che sono “l’indipendenza dell’uomo da ogni potere umano e anche divino” (p. 130), vale a dire i diritti (o il culto) dell’uomo e lo spodestamento di Dio e della sua Chiesa.
Duplice aspetto dell’americanismo
I) dal punto di vista politico è caratterizzato da un certo cosmopolitismo, che porta al mondialismo ed alla globalizzazione, le quali infiltrandosi in ogni nazione la corrompono per dominarla. Tale “regno o repubblica universale” è il sogno dell’Alleanza Israelita Universale, “centro, focolaio e vincolo della congiura anticristiana, alla quale l’americanismo porta un appoggio considerevole”. Il giudaismo talmudico si basa sulla lettura materiale (più che letterale) delle profezie del Vecchio Testamento. Delassus scrive: “Leggete queste profezie nel significato materiale-terreno e vi troverete la risposta all’enigma, la spiegazione dell’attività febbrile giudaica, il sogno dell’ebraismo. Esso si crede, ancor oggi, il popolo destinato da Dio a dominare, materialmente e temporalmente, su tutte le nazioni… tramite la finanza, le banche, la stampa e i mezzi di comunicazione [o di distruzione] di massa” (pp. 55). Mentre a Roma il 29 giugno del 1869 si apriva il Concilio Vaticano I, a Leipzig si tenne un Concilio del giudaismo, il quale asseriva che “la realizzazione dei princìpi della modernità è la più grande garanzia per il presente e per il futuro del giudaismo” (p. 55). Purtroppo, continua il prelato francese, “due fenomeni sono sotto i nostri occhi: la preponderanza crescente del popolo ebraico e la tristissima crisi della Cristianità” (p. 56).
Punto d’incontro tra giudaismo e americanismo
Il punto d’incontro tra giudaismo e americanismo, va ricercato nei princìpi rivoluzionari del 1789, e particolarmente in due tesi: “1°) Che tutte le nazioni rinuncino all’amor di Patria e si fondino in una repubblica universale; 2°) che gli uomini rinuncino, egualmente, ad ogni particolarità religiosa, per confondersi in una stessa vaga religiosità” (p. 57). Questi ideali sono portati avanti dall’Alleanza Israelitica Universale, fondata nel 1860 dall’ebreo e massone Adolfo Crémieux (vedi foto in copertina) gran maestro del Grande Oriente di Francia. Tale Alleanza “non era soltanto un’internazionale ebraica, essa mirava più in alto: essere un’associazione aperta a tutti gli uomini, senza distinzione di nazionalità, né di religione, sotto l’alta direzione d’Israele. Essa vuol penetrare in tutte le religioni, come è già penetrata in tutti i paesi e far cadere le barriere, che separano ciò che un giorno dovrà essere unito in una comune indifferenza” (pp. 57-58).
La strategica penetrazione che omologa tutto e stravolge
Il prelato s’interroga: “Cosa significa penetrare in una religione? Soprattutto introdurvi le proprie idee. Il giudaismo cerca d’infiltrare le sue idee nella Chiesa cattolica? Sì, i suoi rappresentanti lo asseriscono” (p. 58). Le forze politiche di cui si serve il giudaismo liberale, filantropico e massonico sono: a) la democrazia; b) la libertà come valore assoluto; c) il cambiamento radicale (cfr., p. 112). Questo cambiamento radicale riguarda anche la vita spirituale, prefiggendosi il primato dell’azione sulla contemplazione. L’esaltazione dell’iniziativa individuale (propria del liberismo puritano americano), con un’eccessiva fiducia in sé stessi (cfr., pp. 113-114). Il Benessere fisico e corporale (diverso dal benessere comune temporale), come “trasfigurazione del corpo” (p. 114). Il “sensismo empirista inglese, come radicale antimetafisica ed anticristianesimo”. Delassus costata che oramai i nuovi cristiani americanisti, assieme agli ebrei liberali e umanitari, “aspirano ad un Messia che non è Gesù Cristo e neppure il messia militante personale dell’ebraismo ortodosso, ma un’idea di Benessere materiale e corporale che renderà l’uomo felice e ricco su questa terra” (p. 117). Tale Benessere (con la maiuscola), consiste non nel possedere il necessario o il conveniente, ma nel “superfluo”. I fedeli di questa nuova religiosità non vanno contrariati, bisogna dar loro sempre ragione, seguire la corrente, dir loro ciò che piace ed appaga i sensi (cfr., p. 160).
Esoterismo, Massoneria, Ecumensimo: infiltrazione nel Cattolicesimo
II) Dal punto di vista religioso: l’americanismo si serve dell’esoterismo, del massonismo e dell’ecumenismo per infiltrare la religione cattolica e – se fosse possibile – distruggerla. “La massoneria ha le stesse pretese e le esprime con le stesse parole” (p. 59). Il giudaismo liberale è ancora più chiaro, quando dice che bisogna tendere verso “una nuova Gerusalemme, la quale deve sostituire Roma… La stirpe ebraica vuole stabilire il suo regno sul mondo intero, nell’ordine temporale e in quello spirituale” (p. 59). Anche l’americanismo si serve delle società segrete per ottenere i suoi scopi (cfr., p. 60) per rovinare le Patrie e la religione. La nuova “repubblica universale sarà governata dal popolo ebraico, unica vera genìa cosmopolita, apolide ed universale” (p. 60). Ed infine “dall’anticristo, supremo dittatore divenuto l’unica deità di questo nuovo mondo” (p. 64).
Il triste privilegio e la sostituzione della polemica con l'irenica
Gli Stati Uniti hanno il triste “privilegio di distruggere le tradizioni e le specificità nazionali e religiose europee, per fonderle nell’unità americana” (p. 64). L’americanismo vuol sostituire la polemica (polemikòs = attinente alla disputa dottrinale) con l’irenica (eirenikòs = che riguarda il pacifismo, la tolleranza e la conciliazione ad oltranza). L’americanismo è “assolutamente convinto, che gli Stati Uniti sono predestinati a produrre uno stato sociale, superiore a quello che si è vissuto sino ad ora” (p. 130).
Americanismo ed Ecumenismo (dal congresso di Chicago 1893)
L’altro pilastro su cui si basa l’americanismo è l’ecumenismo. Monsignor Delassus (p. 104) ci informa che a Chicago, tra l’11 e il 28 settembre del 1893, si svolse un Congresso (vedi foto in copertina) o Concilio ecumenista di tutte le religioni (tranne la cattolica). In tale conciliabolo si stabilì che “la Chiesa cattolica dovesse fare le concessioni più generose verso le altre religioni” (p. 105); naturalmente Roma condannò. Tuttavia, non si può non notare come nel 1962-1965 tali idee americaniste siano penetrate anche in ambiente cattolico durante il Concilio Vaticano II, il quale ha avuto come scopo principale il “dialogo col mondo moderno” che è il medesimo che animò il Congresso di Chicago del 1893 e il Concilio del giudaismo tenutosi a Leipzig nel 1869, il quale asseriva che “la realizzazione dei princìpi della modernità è la più grande garanzia per il presente e per il futuro del giudaismo” (p. 55). Insomma si sarebbe voluto, già nel 1893 al congresso do Chicago, “riunire i preti e i ministri dei culti più diversi, per associarli in una preghiera comune” (p. 108), naturalmente senza cadere (non si sa come) nell’indifferentismo (proprio come ad Assisi nel 1986). Tale congresso di Chicago è definito dal Delassus “vero concilio ecumenico dei tempi nuovi” (p. 109); le analogie con il Vaticano II sono, purtroppo, oggettive ed impressionanti. Il Delassus concludendo il suo studio sull’americanismo lo definisce con poche ma efficaci espressioni: “Compromesso con l’incredulità, concessioni all’errore, mutilazione del dogma, attenuazione del soprannaturale e facilismo o faciloneria di ogni specie”.
Il rimedio a tanto male
E propone quindi il rimedio a tanto male: “Evitare lo scoraggiamento, come attitudine di coloro che sanno e conoscono la realtà, ma non hanno il coraggio di reagire. (…) Dunque mai incrociare le mani, rinunciando alla lotta; anzi occorre impiegarle per la preghiera, la penitenza e l’azione culturale e dottrinale con conseguenze pratiche concrete (…). Occorre essere circospetti per non prestare, neppure involontariamente, aiuto al giudeo-americanismo. Quindi, non predicare il Benessere come fine ultimo, … il successo in questo mondo, … la trasfigurazione del corpo umano, … la preoccupazione disordinata degli interessi umani, … l’abolizione delle barriere tra religioni e culture, … non predicare la cessazione della polemica per sostituirle l’irenica, … non predicare l’annacquamento del dogma a favore di una moralità soggettiva e la conciliazione tra lo spirito di Cristo e quello del mondo” (pp. 153-156).
I progressi dell’Americanismo con papa Bergoglio
Francesco I, in un’intervista, ha risposto a Eugenio Scalfari: “Il Vaticano II, ispirato da papa Giovanni e da Paolo VI, decise di guardare al futuro con spirito moderno e di aprire alla cultura moderna. I padri conciliari sapevano che aprire alla cultura moderna significava ecumenismo religioso e dialogo con i non credenti. Dopo di allora fu fatto molto poco in quella direzione. Io ho l’umiltà e l’ambizione di volerlo fare” (2). Secondo lui occorre dare “la priorità all’incontro tra le persone, al camminare assieme. Così facendo, dopo sarà più facile abbandonare le differenze” (3). Infatti secondo Bergoglio è bene “non perdersi in vuote riflessioni teologiche” (p. 39). Non solo, dunque, primato dell’azione, ma disprezzo della riflessione e della speculazione teologica. Il dialogo e l’incontro personale valgono per tutti, ebrei, musulmani ed anche per i “tradizionalisti”, se pronti ad “incontrarsi, a camminare assieme”; il resto verrà da sé, le diversità pian piano si addolciranno. Bergoglio suole ripetere: “è il tempo a farci maturare. Bisogna lasciare che il tempo modelli e amalgami le nostre vite” (p. 65). Il motto di papa Bergoglio è “qualsiasi forma di mancato incontro è per me un motivo di profondo dolore” (p. 110), perciò quando “mi domandano un orientamento, la mia risposta è sempre la stessa: dialogo, dialogo, dialogo…” (p. 111). Quindi occorre saper sfumare e far le dovute differenze nella personalità di Bergoglio, poiché in lui vi è anche un lato abbastanza nascosto ma reale di “estetismo liturgico tradizionale” alla Romano Guardini, ed egli non disprezzerà, come Montini, la Messa detta di San Pio V, purché non si obietti troppo e pubblicamente sulla ortodossia del Novus Ordo Missae di Paolo VI; l’importante è non far teologia, ma camminare assieme. Così il modernismo americanista, che oramai ha occupato l’apice dell’ambiente cattolico ed ecclesiale, chiede ai cattolici fedeli alla Tradizione di agire uniti per vincere il materialismo, l’ateismo. Così, alcuni cattolici, fedeli e in buona fede, si lasciano convincere e agendo assieme ai modernisti finiscono per essere mangiati da loro, come “il pesce più piccolo è divorato da quello più grande”.
(2) Repubblica, 1° ottobre 2013, pag. 3 (3) Cfr.: Jorge Bergoglio. Papa Francesco. Il nuovo Papa si racconta, Salani, 2013, p. 76
L’aggiornamento americanista alla modernità
Il risultato di tale adattamento alla modernità è stato catastrofico anche in ambiente ecclesiastico. Basta non voler chiudere gli occhi sulla situazione di degrado dottrinale e morale in cui versano gli uomini di Chiesa o la Chiesa nella sua componente umana e la mancanza di credito di cui è oggetto oggi il cattolicesimo. Quindi il rimedio per uscire da tali flagelli è il seguente: il ritorno alle vere fonti del cristianesimo, la patristica integrata e ultimata dalla scolastica, sotto la guida del magistero della Chiesa. Pertanto occorre rivalutare a) il valore della ragione umana, che se non può conoscere tutto di ogni cosa può nondimeno giungere a conoscere con certezza l’essenza delle cose e perciò rappresenta l’ancora di salvezza nel mare del dubbio universale; b) il valore perenne della sana filosofia scolastica e specialmente tomistica, fondata sui princìpi primi e per sé noti. Solo una retta ragione e volontà illuminata e rafforzata dalla fede e carità soprannaturali potranno risolvere i problemi dell’uomo contemporaneo. Non è affogando assieme che si salva un bagnante in difficoltà, ma occorre prima portarlo in salvo dai flutti per poterlo poi rianimare.
Ciò non deve portarci a disprezzare la figura del Papa in quanto tale, ma..
L’attuale situazione della Chiesa è un vero tormento e non ci deve portare a disprezzare la figura del Papa in quanto tale né il Papato, anzi dobbiamo difenderli quando sono attaccati da coloro (v. Dichiarazione dell’ONU del 5 febbraio 2014) che li odiano in quanto tali, nonostante le edulcorazioni e gli annacquamenti che sono stati apportati per rendersi simpatici all’uomo contemporaneo (“quando il sale diventa insipido viene buttato via e calpestato”). Nello stesso tempo è lecito mostrare con rispetto le divergenze tra la Tradizione costante della Chiesa e l’insegnamento pastorale oggettivamente innovatore, senza pretendere con ciò di poter salvare la Chiesa. Raccomando vivamente lo studio illuminante di questo libro di Henri Delassus, che ci aiuterà a capire ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi sia da un punto di vista geopolitico (il mondialismo, la globalizzazione, l’invasione dell’Europa e la formazione del nuovo ordine mondiale) sia da un punto di vista religioso (il pan-ecumenismo di Assisi 1986 e “l’ONU di tutte le religioni” lanciato da Francesco I nel 2015). Che Dio ci aiuti a mantenere la vera fede integra e pura, senza deviare per eccesso o per difetto.
Don Curzio Nitoglia / doncurzionitoglia.net
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Mercoledì, 25 Maggio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Le Forze Occulte della Sovversione, Giudaismo, Massoneria, Kalergi, Comenius, Saint-Yves, Nuovo Disordine Europeo, Fratelli Moravi, Fratelli Boemi, Rosacroce, Johann Valentin Andreae, Consultatio de rerum humanarum emendazione, Descriptio de republica cosmopolita, cosmopolitismo, Nuovo Prdine Mondiale, impero giudeo-massonico anti-cristiano, protestantesimo, ecumenismo, Lux ex tenebris, Pontificio Consiglio della Cultura, L’eredità di Comenius, bilancio di un centenario, Alexandre Saint-Yves d’Alveydre, Mission des […]
24 maggio 2016Read More#
Lunedì, 9 Maggio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Le Forze Occulte della Sovversione: Giudaismo, Massoneria, Liberalismo & Bolscevismo, millenarismo «gioachimita», Gioacchino da Fiore, ecclesiologia della Nuovissima Alleanza, San Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, Vangelo e Gesù, Puritanesimo, negazione della Santissima Trinità e la Divinità di Cristo, origine ebraica di Gioacchino, Goffredo d’Auxerre, San Bernardo di Chiaravalle, Giudaismo padre della Massoneria, Massoneria anglo-americana, Rivoluzioni, Liberismo calvinista, Americanismo teo-conservatore, Plutocrazia dell’alta finanza apolide, vera Economia, Millenarismo gioachimita, Giudaismo, […]
8 maggio 2016Read More#
Lunedì, 20 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Gesù Cristo, Nuova Alleanza, Primogenitura, ebrei e cristiani, Gerusalemme e Roma, Primato di Pietro, Città Santa, Nostra Aetate, Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo, Kurt Koch, Brian Farrell, Norbert J. Hofmann, ministri di una Nuova Alleanza, S. Roberto Bellarmino, S. Marcello I, S. Ambrogio, Pietro ispirato da Gesù Cristo,scelse Roma, Giacomo di Sarûg, supremo […]
20 giugno 2016Read More#
Sabato, 18 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Parussia, Apocalisse, Gesù Cristo, Venuta finale, anticristo, giudaismo, Parabola di Luca, S. Ireneo, Leone XIII, Concilio Vaticano I, Concilio di Trento, seguaci dell'anticristo, eletti, papa Innocenzo III, Vangelo di S. Luca L'Apocalisse secondo i Padri della Chiesa e l'annientamento dell'anticristo Il Piccolo Numero degli Eletti, […]
18 giugno 2016Read More#
Domenica, 29 Maggio / 2016 – Festa del Corpus Domini – di Claudio Prandini – – integrazioni e note a cura della Redazione di "Qui Europa" – Redazione Quieuropa, Redazione Parrocchie.it, Claudio Prandini, Gesù Cristo, Sacrificio Eucaristico, Festa del Corpus Domini, Comunione nelle mani, importanza del Corpo e Sangue di Cristo, Comunione in bocca, protestantizzazione dell'Eucaristia, insegnamento dei […]
28 maggio 2016Read More#
Venerdì, Gennaio 22th, 2016 – di Patrizia Stella – Redazione Quieuropa, Gesù Cristo, Patrizia Stella, Ebraismo, Cristianesimo, Islam, ebrei, cristiani, musulmani, investitura divina, errore dell'ecumenismo, jihad, Abramo, Isacco, Giacobbe, deicidio, errori del popolo eletto, Novus Israel, Santissima Trinità, San Tommaso d'Aquino Le tre religioni monoteiste hanno lo stesso Dio? Ebrei, Cristiani e Musulmani, sono tutti figli dello stesso Dio? […]
22 gennaio 2016Read More#
Domenica, Giugno 7th, 2015 – di Rev. Antoni Carol i Hostench – Redazione Quieuropa, Antoni Carol i Hostench, Festa del Corpus Domini, Sigillo della Nuova Alleanza, Io sono, Mosè, manna dal cielo, Gesù Eucaristia, moltiplicazione dei pesci e dei pani, Presenza reale di Gesù Cristo, Nuovo Israele, San Giovanni Paolo II Cristianesimo – Festa del Corpus Domini La […]
7 giugno 2015Read More#
Lunedì dell'Angelo, Aprile 6th/ 2015 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Ecumenismo ed ebraismo, Benedetto XV, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco, Andrea Giacobazzi, Resurrezione, Settimana Santa, Vittoria di Dio e Salvezza dell'uomo, Pio XII, San Pio X, Betlemme, muro della vergogna, vergognosa situazione della Palestina, documenti dei papi contro il sionismo, Theodor […]
6 aprile 2015Read More#
Mercoledì, Settembre 10th/ 2014 – di Don Floriano Pellegrini – Redazione Quieuropa, Belluno, Roma, Don Floriano Pellegrini, Ecumenismo, Belgio, moda dell'ecumenismo, errori dell'ecumenismo, Anversa, Nuovo Ordine mondiale, a braccetto con i sommi sacerdoti, cattolicesimo modaiolo, veri testimoni, fraternità cristiana e fratellanza mondialista, Gesù non ha fatto ecumenismo, morte in croce per la verità Il Nuovo Ordine, […]
9 settembre 2014Read More
Sabato, 18 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Parussia, Apocalisse, Gesù Cristo, Venuta finale, anticristo, giudaismo, Parabola di Luca, S. Ireneo, Leone XIII, Concilio Vaticano I, Concilio di Trento, seguaci dell'anticristo, eletti, papa Innocenzo III, Vangelo di S. Luca L'Apocalisse secondo i Padri della Chiesa e l'annientamento dell'anticristo Il Piccolo Numero degli Eletti, […]
18 giugno 2016Read More#
Giovedì, 16 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, YHWH, Gesù il Nazareno, Re dei Giudei, Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum, Ponzio Pilato, Croce di Gesù, Gesù il Nazareno Re dei Giudei, Tetragrmma YHWH, nome con cui Dio si rivelò a Mosé Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum, ossia JHWH – La verità scritta sulla croce La scritta “INRI” non […]
16 giugno 2016Read More#
Mercoledì, 8 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, San Tommaso d'Aquino, Aristotele, Kalergi, Comenius, Saint-Yves, Nuovo Disordine Europeo, precetti morali, Legge naturale, precetti cerimoniali, Vecchio Testamento, nascita del sacerdozio, Nuova ed Eterna Alleanza, precetti legali o giudiziali, Somma Teologica, cardinal Biffim, accolgienza indiscriminata, integrazionismo, religione conquistatrice con la spada, Corano, Mazzini e la Terza Guerra Mondiale, scontro con l'Islam L’accoglienza secondo […]
8 giugno 2016Read More#
Mercoledì, 2 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia / Premessa di Sergio Basile – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, modernisti, Chiesa cattolica, Roma, Lutero, Rousseau, Locke, ebraismo, Bergoglio, eresie ebraiche, protestantizzazione della Chiesa, clero comunista e clero massonico, soggettivismo e relativismo, inconciliabilità tra ebraismo e cattolicesimo, Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale E' possibile un […]
2 giugno 2016Read More#
Domenica, 8 Maggio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Saverio Gaeta, Bruno Cornacchiola, Pio XII, apparizioni delle tre Fontane, satana, Gesù Cristo Nostro Signore, Maria, San Paolo, Basilica delle Tre Fontane, ecumenismo, apostasia nella Chiesa, inferno, fine dei tempi, punizione divina Il Segreto delle Tre Fontane rivelato a Bruno Cornacchiola Pio XII incoraggiò Cornacchiola a […]
7 maggio 2016Read More#
Mercoledì, 2 Giugno/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia / Premessa di Sergio Basile – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, modernisti, Chiesa cattolica, Roma, Lutero, Rousseau, Locke, ebraismo, Bergoglio, eresie ebraiche, protestantizzazione della Chiesa, clero comunista e clero massonico, soggettivismo e relativismo, inconciliabilità tra ebraismo e cattolicesimo, Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale E' possibile un […]
2 giugno 2016Read More#
Lunedì, Giugno 10th/ 2013 Iniziativa di Libero Confronto – Pensa e Scrivi di "Qui Europa" – di Arrigo Muscio, Presidente Associazione Genitori Cattolici – Papa Francesco, Papa Bergoglio, Gesuiti, Roma, Vaticano, Domenica, Angelus, Arrigo Muscio, Presidente Associazione Genitori Cattolici, Profeta Ezechiele, La Sacra Bibbia, Genitore Uno, Genitore Due, Casa d'Israele, Lettera di San Paolo Apostolo, Galati, […]
10 giugno 2013Read More#
Martedì, Luglio 8th/ 2014 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Massoneria, protestantesimo, deriva gender, chiesa battista di Cagliari, matrimonio Ggay, origini del piano gender, alice Bailey, clamorose dichiarazioni della chiesa protestante tedesca, Protocolli dei Savi di Sion", "l'Agenda degli illuminati, Duca di Kent, Edward Windsor, Gran Maestro della Gran Loggia Unita di Inghilterra, Enrico VIII, Edoardo VI, Riforma anglicana, […]
8 luglio 2014Read More#
Giovedì, Luglio 3rd/ 2014 – di Paolo Baroni, Centro San Giorgio e Redazione QE – Redazione Quieuropa, Redazione Centro San Giorgio, Paolo Baroni, Nuovo Ordine Mondiale, Il piano di Alice Bailey e il Nuovo Ordine Mondiale, I 10 Punti definiti nel 1922 a cura della fondatrice della Lucis Trust, Lucifer Trust, l'Agenda degli Illuminati del 1776, rottamare Gesù Cristo, Internazionale Socialista, New Age, Il movimento della Nuova […]
3 luglio 2014Read More#
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Approfondimenti
Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – Prima Parte – Le Origini
Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – 2 – L’opera rinascimentale dei cabalisti
Gli oscuri misteri della Kabbalah ebraica – 3 – Cabalizzazione dell’ebraismo