Mercoledì, Dicembre 31st / 2014
– A cura di Massimo Mancinelli / Redazione "Qui Europa" –
di Giacinto Auriti – Premessa di Sergio Basileria
Redazione Quieuropa, Sergio Basile, Sete di Giustizia, Giacinto Auriti, fabbrica di calci in culo, moneta debito, principio di giustizia, corruzione, tribunali
Moneta e Giustizia – Giacinto Auriti: "ci vuole
una fabbrica di scarpe per calci in culo"
La ricetta auritiana – Proprietà della moneta ai cittadini:
l'unico mezzo per realizzare il "principio di giustizia"
►Video in allegato: Prof. Giacinto Auriti
Intervento di Giacinto Auriti
Premessa di Sergio Basile – Presidente Sete di Giustizia
Sull'inattuabilità del principio di giustizia
Roma – di Sergio Basile – Cos'è più facile, trovare un ago in un pagliaio o un avvocato/magistrato/giudice non influenzabile? Fate voi! Certo, provocazione a parte, la storia giudiziale e gli annessi scandali della "giustizia non giusta" sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti, è inutile nascondersi dietro un dito! Perfino Gesù nel Vangelo ricorre alla parabola del giudice disonesto, per rapportarsi – per contrasto – con la "giustizia del mondo". La giustizia spesso e volentieri è un miraggio! Come non restare sbigottiti dinanzi all'andamento di molte cause orientate a facilitare – o realizzare in toto – gli interessi di chi può esercitare un maggior potere corruttivo? Non di rado i tribunali si trasformano in squallidi mercati, e gli attori del palcoscenico giudiziale in miseri burattini. A dominare, nella maggior parte dei casi, è l'influenza della "setta per antonomasia", la fratellanza che custodisce il "segreto dei segreti", "il "segreto della moneta": sempre pronta ad assoldare nuovi adepti da "servire" e usare. La corruzione si fonda sulla moneta e sui suoi padroni (1). Va da sé che chi può far leva su un quantitativo praticamente illimitato di moneta – poiché (magari) la accumula attraverso strade "facili" o addirittura la emette creandola dal nulla, senza alcuna riserva aurea (2) e ne orienta a propria discrezione i flussi – possa incidere in maniera preponderante su tutti i processi socio-economici e – purtroppo – anche giudiziari. Come dice un vecchio detto:
"La giustizia per gli amici si interpreta…
per tutti gli altri si applica!"
Questi monopolisti risolvono a proprio favore controversie ed inconvenienti di vario genere. Ma c'è di più! Essi creano crisi economiche a tavolino; finanziano gruppi d'interesse di vario tipo (a sfavore di altri), fomentano guerre, ecc.. Insomma, orientano il corso della storia e delle comunità sociali. Sia il Professor Giacinto Auriti, il padre della Teoria del Valore Indotto della Moneta e del SIM.EC., che San Padre Pio, entrambi uniti da una salda fede nel Signore Gesù Cristo, avevano ben chiara la situazione, e vedevano nello sterco di satana (la carta-moneta emessa a debito, sulle spalle dei cittadini) l'arma principale del Male per dominare i popoli e devastare le anime; lo strumento favorito dal Padre dell'inganno per ammaliare gli uomini, salvo poi – a giochi fatti – gettarli nello sconforto più totale e nell'oblio della disperazione. Quanti potenti e corrotti gemono oggi tra le fiamme dell'inferno? Tanti! Ecco di seguito un aneddoto piuttosto eloquente, uno tra i tanti…
(1) Cfr.: La Contromassoneria del Bene Comune;(2) n.b.: le banche centrali oggi emettono moneta-debito senza alcuna riserva aurea a copertura della stessa
Una voce nella notte
Un dì una persona di mia conoscenza (di cui non rivelo il nome per ovvi motivi) udì una voce nel cuore della notte, che la sveglio di soprassalto. Era una voce disperata, inconfondibile, quella del defunto padre – morto circa dieci anni prima – la voce, tremante e grave, di un uomo che chiedeva soccorso… Non si trattò assolutamente di un sogno! La "presenza" di quel richiamo d'aiuto era drammaticamente reale e nitida. L'uomo sembrava soffrire molto, in maniera inconsolabile e implorava:
"(nome della persona) Aiutami! Aiutami!
Che qui non ce la faccio più! Ti prego Aiutami!".
Egli – come appresi di seguito – da vivo era stato un gran maestro del 33° grado della Massoneria. Il ragazzo restò molto scosso da questo episodio. Questa storia ci dice sostanzialmente due cose: che esiste una dimensione spirituale e trascendentale della quale gli adoratori della religione del materialismo non si curano minimamente (Padre Pio definiva costoro, i massoni, quali "povere e tormentate anime vaganti") e della quale dovrebbero preoccuparsi; e poi che esiste una forza, chiamata Amore, protesa alla realizzazione del bene comune e contrapposta ad un'altra forza – antitetica alla prima – cupa, élitaria e malefica, protesa a realizzare interessi assolutamente non orientati al bene di tutta lumanità. Una doppia forza, dunque, alla quale corrisponde una duplice idea di giustizia. La giustizia del mondo contrapposta alla Giustizia di Dio: è in questo dualismo che naufraga miseramente il mito del democratismo della "Rivoluzione Francese" e della triplice ripartizione dei poteri (3). Di seguito, in merito, proponiamo un intervento (testuale) molto significativo del grande Professor Giacinto Auriti, registrato nel 1999 (vedi giù il video in allegato)(4).
(3) Libertà, Uguaglianza e Fratellanza: significato occulto secondo lo spirito massonico
(4) ► Fare una fabbrica di scarpe per "calci in culo" – Giacinto Auriti
La teoria della doppia verità (doppia giustizia)
Giacinto Auriti: "Nella storia ci sono i raccomandati di ferro e quelli che non sono raccomandati. Chi sono i raccomandati di ferro? Sono i padroni del denaro! Quando oggi i politici pretendono di giudicare la storia e la guerra che si sta combattendo, in cui sono coinvolti innocenti, bambini, ecc.., non possiamo non reagire. Però quando si vuole fare giudizio sull'opportunità di un intervento, questo giudizio non può essere fatto in nome di un principio di "giustizia" perchè la giustizia allora si deve applicare per tutti…. Non si può "ignorare", come è successo anche in Israele! Quando noi parliamo di queste cose dobbiamo cominciare a leggere la storia giustamente: qualunque dramma di genocidio va condannato, però bisogna farlo per tutti! Quelli che vogliono "fare giustizia" usano due regole: una per chi è giudicato e un'altra regola per se stessi; perchè essi hanno la forza, quindi il ragionamento che viene fatto è quello delle "molte verità". La scuola dei sofisti greci, grande scuola dei filosofi di Atene, enunciava e praticava la teoria della doppia verità, per cui ad un certo punto ognuno sostiene la verità che fa comodo; non si parla più del "discorso giustizia", del giudice che dovrebbe essere assolutamente equidistante dalle parti, ma si parla della raccomandazione e del clientelismo. Oggi in politica estera (e, spesso e volentieri, nella giustizia ordinaria – Ndr) vale questo principio.
Una fabbrica di scarpe per calci in culo…
Quand'è che noi possiamo cominciare a costruire dalla base la speranza per una Giustizia Nuova? Questo può avvenire solamente a una condizione: che si tolga dalle mani dei vertici bancari mondiali la proprietà della moneta e si faccia di ogni popolo il proprietario della sua moneta. Dare la proprietà della moneta ad un vertice usurocratico – come avviene oggi – è ridurre il politico a cameriere del banchiere. Ho detto con una battuta: oggi bisognerebbe fare una fabbrica di scarpe nuova, perchè ne manca una. Manca una qualità di scarpe: la scarpa per i calci in culo! Padre Pio fu avvicinato da un magistrato che gli disse:
"Sà noi magistrati ci prendiamo le pratiche che ci convengono
e ce le compriamo"!
(San) Padre Pio diede un calcio nel culo a questo magistrato e lo fece rotolare per le scale. Abbiamo trovato la logica per scrivere la storia! Le rivoluzioni si fanno a tavolino, non è vero che si fanno in piazza: io ricordo i miei compagni di scuola morti in guerra, alcuni erano fascisti, altri comunisti… io ero così costernato da questo fatto… Li conoscevo tutti e due e sapevo che erano entrambi onesti. Quello che conta non è la qualità dell'idea, ma l'onestà con cui ci si crede, perchè è questo quello che conta. Naturalmente io ho cominciato poi a pensare di costruire un'alternativa nuova: oggi siamo arrivati a quella che abbiamo definito democrazia integrale, incominciare cioé a ragionare col nostro cervello, sostituire alla moneta-debito la moneta proprietà" (Giacinto Auriti)
Sergio Basile (Copyright © 2016 Qui Europa)
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Video correlato
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DIS. LEGGE N°1889 SENATO XIII LEGISLATURA
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