Addio assassino: lo striscione sull’Arlington per Obama. Riuscirà Trump a fare peggio?

Lunedì, 14 Novembre/ 2016   

Redazione Qui Europa

 Redazione Quieuropa, Presidenziali Usa, Obama assassino, manifesto, Clinton-Trump idillio 

Addio assassino: lo striscione sull'Arlington per

Obama. Riuscirà Trump a fare peggio?

Un gruppo di cittadini statunitensi ha voluto dire addio a suo modo

al presidente uscente Barack Obama: un maxi striscione con

la scritta “Addio, assassino!” .

Quali prospettive con Donald Trump?

Video in allegato

 

A cura della Redazione di Qui Europa

Addio assassino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Lo striscione sull'Arlington: Obama assassino! 

Washington – Un gruppo di cittadini statunitensi ha voluto dire addio a suo modo al presidente uscente Barack Obama: un maxi striscione con la scritta “Addio, assassino!

                                                 Goodbye murderer! 

con sullo sfondo il volto del presidente uscente Barack Obama, è stato issato dal ponte Arlington della capitale degli Stati Uniti, situato a meno di 1 miglio dal Pentagono. Qualcuno ne ha subito approfittato per rimarcare l'abisso esistente tra Obama e il neo messia di Park Avenue, Mr. Donald Trump. Hanno parlato di questa azione dimostrativa gli utenti dei social network, compresi gli stessi organizzatori della clamorosa iniziativa. Così ha twittato uno degli organizzatori di questa iniziativa:

                “Così abbiamo deciso di dire addio all’assassino Barack Obama,

                                     che presto lascerà il suo incarico.

E’ responsabile della morte di migliaia di civili in Libia, Siria, Iraq, Yemen ed Ucraina.

            Durante la sua presidenza ha scatenato molte guerre sanguinose.

                                   Non meritava il Nobel per la Pace.

                Dovrebbe finire sul banco degli imputati alla corte dell’Aja” 

Addio assassino! lo striscione sull'Arlington per Obama - Bugie in America

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 Riuscira Trump a fare peggio di Obama?            

E che dire, dunque, dell'idilliaco rapporto confidenziale tra Trump e Hillary Clinton, il braccio destro di Obama? Come leggerlo? La guerra in campagna elettorale è stata evidentemente, chiaramente, una farsa ben costruita, (vedi qui Duello Trump-Clinton: la Grande Farsa e qui Donald Trump, l’uomo utile al Nuovo Ordine) utile alla fabbrica del consenso pro-Trump e per legittimare la "nobile democrazia americana"… Per il resto le cene tra la famiglia Clinton e la famiglia Trump, le partire a golf, l'attenzione per le politiche sioniste e l'amore dichiarato alla FED parlano chiaro. Riuscirà Trump, dunque, a far peggio di Obama? A giudicare dal discorso dello scorso 21 Marzo 2016, tenuto presso l'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee: lobby americana nota per il forte sostegno allo Stato di Israele, considerata il più potente e influente gruppo d'interesse a Washington, i cui componenti comprendono democratici, repubblicani e indipendenti) le prospettive non sono del tutto "incoraggianti". Una curiosità! Sapete qual era il primo nome dell'AIPAC?

                      American Zionist Committee for Public Affairs, 

                  cui obiettivo, evidentemente, è quello di realizzare 

                       la Grande Opera sionista del Grande Israele. 

 Incredibili dichiarazioni di Trump all'AIPAC      

Di seguito, i tratti salienti dell'incredibile discorso di Trumpil Super-Sionista Trump, la "speranza dell'Amerika", qualche mese prima di essere eletto. Si è trattato di un intervento molto plaudito dall'assemblea anglo-israelita (una sorta di investitura ufficiale) assolutamente tenuto nascosto – ovviamente – da tutti i media "democratici". Specie da quelli italiani! Ovvio! Un discorso nel quale egli giudica "debole e poco incisiva" l'azione di Obama in difesa di Israele, in Medio Oriente, promettendo pugno duro contro l'Iran. Confortante anche la ricetta "democratica" per la Palestina e l'atteggiamento promesso presso l'Onu.

               "Buona serata! Grazie mille! Parlo a voi oggi come un

               sostenitore di lunga data e vero amico di Israele. (…)

Nel 2001, settimane dopo gli attacchi su New York City e Washington (attacchi su tutti noi) perpetrati dai fondamentalisti islamici, il sindaco Rudy Giuliani ha visitato Israele per mostrare solidarietà con le vittime del terrore. Ho inviato il mio aereo perché ho eseguito la missione per Israele al 100 per cento.

                               Nella primavera del 2004 (…)

 sono stato Gran Maresciallo della Salute alla 40a parata per Israele, 

              il più grande raduno a sostegno dello stato ebraico.

Era un momento molto pericoloso per Israele e francamente per lo era chiunque sostenesse Israele. Molta gente ha rifiutato questo onore. (…) Io ho preso il rischio e sono contento di averlo fatto. (…) Sono venuto qui per parlare del futuro delle relazioni americane con il nostro alleato strategico,

 della nostra amicizia infrangibile e della nostra cultura fraterna; 

                dell'unica democrazia in Medio Oriente: lo stato di Israele.

                                         (applausi a profusione)

 La priorità di Trump: contrastare l'Iran              

La mia priorità numero uno è quella di smantellare l'affare disastroso con l'Iran. (…) Questo affare è catastrofico per l'America, per Israele e per tutto il Medio Oriente. (…) Quando sarò Presidente, adotterò una strategia incentrata su tre cose in merito all'Iran.

                     In primo luogo, ci si alzerà con il pugno duro 

             contro l'Iran per destabilizzare e dominare la regione

L'Iran è un problema molto grande e continuerà ad esserlo.  Ma se non sarò eletto Presidente, so come affrontare il problema.  E credetemi, è per questo che ho intenzione di essere eletto Presidente, gente! L'Iran è un problema in Iraq, un problema in Siria, un problema in Libano, un problema nello Yemen e sarà un problema molto, molto importante per l'Arabia Saudita. Letteralmente ogni giorno, l'Iran fornisce armi sempre maggiori per supportare i loro Stati fantoccio. Hezbollah, Libano hanno ricevuto armi sofisticate anti-nave, armi antiaeree e sistemi GPS e razzi come hanno fatto pochi al mondo. Ora stanno cercando di stabilire un altro fronte contro Israele dal lato siriano del Golan. A Gaza, l'Iran sostiene Hamas.

                                         E nella West Bank, 

                stanno apertamente appoggiando i palestinesi……  

 Lo smantellamento della rete iraniana                

In secondo luogo

        smantellerò totalmente la rete di terrore globale dell'Iran  

                che è grande e potente, ma non potente come noi 

(cioé egli si identifica pienamente con Israele pur essendo, nel Marzo del 2016, candidato repubblicano alla presidenza Usa – Nds). 

           L'Iran è il più grande sponsor del terrorismo nel mondo.  

          E lavoreremo per smantellare il loro sistema. Credetemi! 

 

 Veto all'ONU in favore d'Israele                           

  In terzo luogo dobbiamo applicare i termini dell'accordo precedente

               e accrescere le responsabilità dell'Iran. Credetemi! 

Volete sentire qualcosa di davvero sconvolgente? Come molti del grande popolo in questa stanza sanno, sui missili iraniani, in ebraico, sono state incise le parole "Israele deve essere cancellato dalla faccia della terra." Il problema è che nessuno ha fatto nulla in merito. Lo faremo, lo faremo. Ve lo prometto, lo faremo. (…) Permettetemi di essere chiaro:

                      un accordo imposto dalle Nazioni Unite 

              sarebbe stato un disastro totale e completo (…) 

           Gli Stati Uniti devono opporsi a questa risoluzione 

               e utilizzare il potere del nostro diritto di veto, 

                       che userò come Presidente al 100%

                      Quando sarò presidente, credetemi, 

     io opporrò il veto a qualsiasi tentativo da parte dell'ONU 

           di imporre la propria volontà sullo stato ebraico. 

                       Sarà posto il veto al 100 per cento.

                                   (applausi a profusione)

Quando sarò diventato presidente, i giorni in cui trattano Israele come un "cittadino di seconda classe" termineranno all'istante. E quando dico una cosa, la dico sul serio. Mi incontrerò con il primo ministro Netanyahu immediatamente. Lo conosco da molti anni e noi saremo in grado di lavorare a stretto contatto per contribuire a portare stabilità e la pace in Israele e per l'intera regione. Nel frattempo, ogni giorno cresce l'incitamento verso i bambini, ai quali viene insegnato ad odiare Israele e ad odiare gli ebrei. Ciò deve finire!

                                   (applausi a profusione)

 Critica contro Obama: "troppo morbido"           

Quando si vive in una società in cui i vigili del fuoco sono gli eroi, i bambini piccoli vogliono essere i vigili del fuoco. Quando si vive in una società in cui gli atleti e stelle del cinema sono gli eroi, i bambini piccoli vogliono essere atleti e stelle del cinema. Nella società palestinese, gli eroi sono quelli che vogliono uccidere gli ebrei. Non possiamo permettere che questo continui. Non possiamo permettere che questo accada più. (applausi) (…)  

            Il modelo fino ad ora applicato da Obama e Hillary Clinton, 

                                       è stato un disastro totale… 

     Lei e il presidente Obama hanno trattato Israele molto, molto male. 

 La "Nuova Pace" promessa da Trump                 

Abbiamo visto che con la donazione di 150 miliardi di $ per l'Iran, nella speranza che essi si fossero magicamente uniti alla comunità mondiale (Nuovo Ordine Mondiale? – Ndr) . non è successo nulla.

                Ma quando gli Stati Uniti stanno con Israele, 

                   le possibilità di pace, in realtà aumentano 

                         e aumentano in modo esponenziale. 

           Questo è ciò che succederà quando Donald Trump

                           sarà il presidente degli Stati Uniti. 

Si sposterà l'ambasciata americana nella capitale eterna del popolo ebraico, Gerusalemme. (…) 

 La ricetta di Trump per i palestinesi                    

         I palestinesi devono venire al tavolo sapendo che il legame 

tra gli Stati Uniti e Israele è assolutamente, totalmente infrangibile. (…) 

                               Essi devono venire al tavolo 

     disposti ad accettare che Israele abbia uno stato ebraico 

             ed esso esisterà per sempre come stato ebraico. 

 Un bel bambino ebreo…                                          

Amo le persone in questa stanza. Io amo Israele. Io amo Israele. Sono stato con Israele così a lungo che ho ricevuto alcuni dei miei più grandi onori da Israele, mio ​​padre prima di me, incredibile. Mia figlia, Ivanka, è in procinto di avere un bel bambino ebreo (N.b.: è stato chiamato Theodor, in onore del fondatore del sionismo). Voglio ringraziarvi di cuore. E' stato un vero grande onore. Grazie a tutti. Grazie. Grazie mille". (Applausi a profusione e standing ovation della comunità ebraica)

Donald Trump, 21 Marzo 2016, discorso all'AIPAC

 

A cura della Redazione di Qui Europa

partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com

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Addio assassino! lo striscione sull'Arlington per Obama - Bugie in America

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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