Giovedì, Febbraio 13st/ 2014
– di Angelo Iervolino e Antony Romero –
Martedì, 25 luglio/ 2017
di Patrizia Stella
Redazione Quieuropa, Patrizia Stella, ipocrisia, Talmud, Chiesa, Benedetto XVI, Bergoglio
La fabbrica dell'ipocrisia – E' ora di dire basta!
Pedofilia – La strategia ipocrita dei nemici della Chiesa
per distruggere la credibilità di tutto il clero
di Patrizia Stella, con contributi di Sergio Basile
Pedofilia e Ipocrisia – E' ora di dire basta!
Verona, Roma – di Patrizia Stella – Accade fin troppo frequentemente che certi “zelanti” pastori facciano a gara per rivangare, a ritmi periodici, le solite questioni trite e ritrite della pedofilia di certa parte del Clero, come è apparso ultimamente a caratteri cubitali in prima pagina, non solo su Repubblica, ovviamente, ma perfino su “Avvenire” e su “Famiglia Cristiana” con una ostentazione disgustosa di chi si gloria di sputare nel piatto dove mangia. E’ ora di chiarire una volta per tutte la questione e mettere a tacere, non solo i giornalisti laici, ma soprattutto certo clero fanatico di sapore “bergogliano” perché sembra che non perda occasione per infangare soprattutto la figura di Papa Benedetto, colpendo lui, suo fratello George e guarda un po’, perfino il coro della cappella di Ratisbona, luogo dal quale Benedetto XVI tuonò contro il pericolo musulmano, citando fonti storiche ma tirandosi addosso quasi la lapidazione pubblica. E sparano cifre assurde e infondate: "570 e più ragazzini coinvolti… con tanto di sevizie e violenze". Tanto chi potrà controllare se nemmeno uno dei ragazzi è stato toccato?
Calunniate calunniate, qualche cosa resterà, diceva Voltaire!
Tanto è ormai risaputo che i calunniatori e i corrotti non ci rimettono nulla perché protetti anche da eventuali denunce. Insomma da quella macabra descrizione del coro di Ratisbona mancavano solo le streghe e gli orchi, forse qualche camera di tortura e poi il quadro è al completo! Ma i genitori di questi ragazzini non si sono mai accorti di nulla a quel tempo? Tutto tranquillo? Nessun ragazzo che avesse subito qualche trauma e messo in luce fatti così terrificanti sui quali doveva indagare la polizia? Nessuna denuncia alla Questura in modo da avviare a quel tempo e non adesso, una doverosa indagine?
Da promotori della pedofilia ad accusatori?
E’ degno dell’inferno chi continua ad accusare con tanta tenace malignità proprio quel Papa, Benedetto XVI, che per primo prese posizione con coraggio contro questi sacerdoti colpevoli di pedofilia, in qualunque parte del mondo fossero, dispensandoli dal sacerdozio, stabilendo misure drastiche per la selezione o espulsione dal seminario di candidati con “certe tendenze” allo scopo di metter fine una volta per tutte a questo increscioso argomento. Come se ciò non bastasse, papa Bergoglio, l’anno dopo la sua nomina, decise di riaprire dolorosamente e senza motivo quelle ferite che si stavano ormai rimarginando dopo l’intervento drastico di Papa Benedetto, col voler istituire una Commissione di inchiesta per tenere sempre vivo e desto questo deplorevole argomento, nominando addirittura come responsabile un prelato investigatore, e una signora di una certa età, presunta “vittima” di un prete, ormai defunto da decenni che neppure aveva la possibilità di far valere le sue ragioni. E la gente lì a ringraziare nell’attesa di vedere, con curiosità morbosa e accusatoria, quale altro nuovo o vecchio “capro espiatorio” venisse nel frattempo riesumato e messo di nuovo alla pubblica gogna. Ma adesso noi laici, che amiamo la verità storica, che abbiamo visto troppi sacerdoti innocenti cadere in depressione o togliersi la vita per queste falsità nei loro confronti, noi laici, credenti o no, diciamo BASTA!!! E’ ora di finirla, non ne possiamo più di essere considerati degli imbecilli o ignoranti che bevono tutte la fandonie che uno Stato vendicativo, filo-giudeo-massonico, ateo e anticlericale, d’accordo con certi preti massoni e miscredenti, ha orchestrato per colpire una povera chiesa ormai agonizzante e sempre disposta a fare gratuiti “mea culpa” davanti a qualunque accusa le venga mossa, vera o falsa che sia
senza scordare che mentre la Sacra Bibbia vieta la pedofilia,
diversi libri sacri alla giudeo-massoneria,
non solo legittimano la pedofilia, ma addirittura la promuovono,
nel silenzio più assoluto dei media
e degli "uomini di cultura e responsabilità"
(Ndr)
Ad esempio nel Talmud la pedofilia viene giustificata, anzi è permesso il "possesso" di ragazze con età inferiore a 14 anni, definite
“schiave designate a tal scopo”.
Il "libro sacro" a seguaci dell'ebraismo e a giudeo-massoni, inoltre, per adulterio intende solo l’effettivo atto sessuale, inteso come penetrazione. Ogni altra forma di rapporto perverso, di conseguenza, è giustificato. Perfino il rapporto sessuale con un bambino di età inferiore ai tre anni, nel Talmud, non è ritenuto adulterio. Eppure negli ultimi ani, molti film holliwoodiani (si pensi al premio Oscar "Il Caso Spotlight"), nati nell'humus dell'enclave cinematografica ebraico-massonica più nota e potente al mondo, sembrano non contemplare questa realtà e remare a senso unico contro l'odiata Chiesa Cattolica, pur sapendo che il fenomeno dell'infiltrazione giudeo-massonica nella Chiesa è oggi una realtà inconfutabile; pur sapendo – d'altro canto – che tutti i testi sacri del Cattolicesimo condannino apertamente la pedofilia, come uno degli abomini più gravi agli occhi del Signore; pur sapendo (come la stragrande maggioranza degli ebrei e dei massoni che dominano Hollywood) che il Talmud – al contrario della Sacra Bibbia – legittima la pedofilia. Dunque l'ipocrisia regna sovrana… E il caso del "Coro di Ratisbona" è solo l'ultimo di una lunga serie di attacchi strategici, ben architettati e mirati, alla Chiesa di Cristo.
Un'enfasi ingiustificata dalle statistiche reali
Vediamo, di seguito, alcuni aspetti della questione. Punto primo: L’Istat parla di una percentuale minima, cioè dello 0,1 percento in tutto il mondo di sacerdoti cattolici che si macchiano di questo peccato di pedofilia, ben sotto alla percentuale che si riscontra anche per molte altre istituzioni sociali, civili, religiose, sportive, mediche, ecc. delle quali nessuno parla mai! Per non parlare di molte sette e gruppi élitari pseudo-religiosi e paganeggianti. Questo non può essere motivo per mettere tutto a tacere, tuttavia è altrettanto doveroso evitare di parlarne con tanta enfasi come se gli unici colpevoli al mondo fossero solo i sacerdoti cattolici! In alcui casi, poi, più che di pedofilia si tratta di atti omosessuali con minori però già grandi e consenzienti, (di età fra i 15 e 17), sempre gravissimo peccato per la Chiesa, ma ben diverso, soprattutto quando risulta che il più delle volte furono gli stessi ragazzini ormai scafati, a provocare i sacerdoti per poi incastrarli e denunciarli con prededitazione (ed in collaborazione con adulti ben informati dei fatti) allo scopo di averne luridi guadagni di risarcimento da spartire. Ovviamente con ciò non si vuole giustificare nessuno, ma si vuol dare una fotografia della realtà un pò più chiara.
Risarcimenti alla cieca e assenza di prove
Punto secondo: Da quando in qua i peccati vanno risarciti con somme di denaro a profusione e alla cieca? E con quale criterio? In che misura e quantità? Chi lo stabilisce? Bastava che uno dicesse “Don Tizio mi ha toccato” che subito questo passava dalla parte del martire mentre al povero don Tizio, ammesso che fosse vivente, non restava altro che fare il mea culpa, perché tutti lì a lapidarlo in piazza se avesse osato difendersi, costringendolo a tirar fuori denaro come risarcimento per la presunta vittima, o lui o la chiesa al posto suo. Ma che bella fonte di guadagno per certi criminali organizzati e ben risarciti proprio dalla Chiesa, solo dietro loro denuncia, in molti casi mai provata! Anche perché molti di questi fatti ormai risalgono agli anni 1947-50 e quindi i presunti colpevoli, che allora potevano avere dai 25 anni in su, sono quasi tutti morti. E allora dove sono le prove, dov'è il contraddittorio necessario a qualunque Tribunale serio, con regolare processo civile o penale?
No a giustizialismi sommari
Punto terzo: ruolo dei vescovi e giustizialismi sommari – Si sono voluti punire addirittura quei vescovi che sono stati zitti, che non hanno denunciato questi “reati”, umiliandoli pubblicamente e costringendoli a rassegnare le dimissioni. Ma da quando in qua il vescovo si trasforma in Pubblico Ministero col dovere di inquisire, denunciare e condannare mettendo il colpevole sulla pubblica gogna? Ma la Chiesa non è un Tribunale! E il ruolo del Vescovo è quello voluto da Gesù Cristo, cioè di correggere, portare al cambiamento con mezzi spirituali.. non riferire assolutamente fatti o misfatti di cui si viene a conoscenza, come pretendono i rivoluzionari assetati di sangue e vendette! Ma semmai di provvedere al giusto rimedio, o punizione, o allontanamento del colpevole dal luogo o dallo stesso ministero se il caso è grave, però sempre nel rispetto della persona e della sua dignità, mantenendo il giusto riserbo ove necessario, o addirittura il dovere sacrosanto del silenzio assoluto se si tratta di fatti conosciuti nel Sacramento della Confessione, come prevedono le norme del codice di diritto canonico. Da quando in qua i Vescovi sono obbligati a denunciare fatti anche gravi conosciuti in confessione o in colloqui riservati, esempio anche omicidi, o truffe, o adulteri, o ricatti, o malefici o peggio? Ma dove sta andando la Chiesa? Sta diventando peggio della Corte Marziale, per volere di certi “zelanti” preti o vescovi che neppure credono in Dio e ancor meno conoscono la dottrina cristiana e il codice di diritto canonico. Detto ciò è palese, d'altra parte, la responsabilità dei pastori nell'intervenire tempestivamente al fine di sanare focolai e drizzare vie storte, sempre nel rispetto della dignità di tutti, ma senza quel deleterio spirito di giustizialismo sommario che spesso anima l'azione di massoni e nemici della Chiesa.
Ingiustificato accanimento oltre ogni limite
Punto quarto – Nei confronti di quella cerchia – sia pur ristretta – di preti che possono avere avuto le loro cadute di gioventù, poi pentiti con chiaro cambiamento di vita, ci chiediamo: a costoro non è concesso il perdono dalla Chiesa? Perché un tale accanimento? Perché costringere questi sacerdoti a lasciare l'abito magari dopo molti decenni dall’accaduto, in tarda età, in mezzo alla pubblica vergogna, abbandonandoli a sé stessi, senza più alcuna prospettiva di un lavoro professionale, di una sicurezza economica o familiare? Buttarli sulla strada, come si suol dire. Se è doveroso punire anche severamente quei rei confessi incalliti e mai pentiti che recano solo scandalo, c’è anche il pericolo, generalizzando questa specie di “purghe” dal sapore stalinista, di commettere da parte della Chiesa il più grande peccato di ingiustizia e atto persecutorio nei confronti dei propri figli, dandoli in pasto a uno Stato spietato e assetato solo di scandali, di odio e di vendette.
Ipocrisia "di Stato"
Punto quinto: l'ipocrisia di Stato. Premesso che la pedofilia rimane un gravissimo peccato che solo Dio può perdonare dietro sincero pentimento col proposito di non cadervi più, ciò premesso, dal punto di vista civile, ci chiediamo:
come può lo Stato dichiarare “reato” (a senso unico) la pedofilia
perseguendola solo contro la Chiesa cattolica,
quando la vuole insegnare e diffondere perfino nelle scuole,
attraverso la legge criminale del GENDER?
Addirittura ciò avviene nei confronti dei bambini dell’asilo, spiegando loro il "dovere di toccarsi", di avere esperienze sessuali a vasto raggio in modo anche da decidere se scegliere di essere maschio o femmina, cane o gatto, leone o capretta per accoppiarsi con chicchessia, uomo, bambino, donna, vecchio, bestia o tutto ciò che può scatenare l’orgasmo in un diabolico delirio di onnipotenza che è diventato, per lo Stato, l’unico “valore” da difendere. Questi tali ipocriti (spesso e volentieri forgiati e plasmati nel seno oscuro delle logge massoniche – vedi qui Ex-massone: le leggi contro la famiglia sono promosse dalle logge massoniche), che condannano a norma di legge un sacerdote, magari per fatti di cui lui si era pentito da interi decenni, cambiando vita, ebbene questi tali ipocriti falsi e bugiardi e criminali, se a loro volta non si pentiranno pubblicamente e non faranno ammenda per queste loro gravissime colpe, saranno preda degli artigli del diavolo per tutta l’eternità.
Patrizia Stella (Copyright © 2017 Qui Europa)
con contributi di Sergio Basile
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Articolo correlato
Giovedì, Giugno 19th/ 2014
– di Chiara Comini –
Redazione quieuropa, Unione europea, Chiara Comini, Onu, Pedofilia, Kinsey Institute
L’ONU accredita con uno speciale riconoscimento un
Istituto che ha legami con la pedofilia
Il piacere del diavolo e la via dell'Europa Mondialista
► Video denuncia in allegato
di Chiara Comini
Mondialismo e Pedofilia – La curiosa via dell'ONU
New York, Bruxelles – di Chiara Comini – Il Kinsey Institute for Research in Sex, Gender and Reproduction, è un istituto fondato nel 1947 presso l’Indiana University che ha come fine quello di indagare, diffondere e sensibilizzare la gente alla cultura del sesso. Questo organismo è stato accreditato lo scorso 23 Aprile dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC ) con uno speciale status. ECOSOC è uno dei 6 organi delle Nazioni Unite impegnato nei seguenti settori: 1) sviluppo sostenibile; 2) sviluppo sociale; 3) questioni di genere; 4) popolazione e sviluppo; 5) diritti dell'umanità. Uno dei punti principali di cui si occupa Ecosoc è “il rispetto universale per i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti a prescindere da razza, sesso, etnia religione o lingua.” Le Organizzazioni Non Governative possono lavorare con le Nazioni Unite ed entrano in ECOSOC con lo status di “Consultative”. Esistono poi tre categorie di Consultative: la prima è detta General Category, ed è la più importante, poi troviamo la Special Category, definita un livello intermedio, e infine Roster.
Special Category ONU, per la creatura del pedofilo Kinsey
Definito l’ambito in cui ci troviamo, torniamo a parlare del Kinsey Institute, che appunto è stato insignito del titolo "Special Category" nella sua collaborazione con le Nazioni Unite. Ciò che lascia perplessi è che tale ente sia stato fondato da Alfred Kinsey (vedi link in allegato: il Nuovo Ordine Sessuale finanziato dai Rockefeller) una persona a dir poco di dubbia fama. Novaterrae, in un articolo del 29 Gennaio 2014, ci racconta a riguardo: "Alfred Kinsey ha affermato che i bambini sono sessuali fin dall’infanzia". Le sue fonti principali erano uomini adulti che hanno registrato i particolari dei loro contatti sessuali con i bambini per il suo libro Sexual Behavior in the Human Male.
Sexual Behavior in the Human Male
Un uomo ha fornito dettagli a Kinsey dei propri abusi perpetrati tra il 1917 e il 1948, illustrando il tutto nella Tabella 34 nel libro di Kinsey. Si registra il numero di “orgasmi” in determinati periodi di tempo da parte di bambini a partire da appena cinque mesi fino a 14 anni. L’orgasmo è definito come “violente convulsioni”, “singhiozzi, grida o reazioni più violente, a volte con abbondanza di lacrime (soprattutto tra i bambini più piccoli)”, “dolore lancinante”, o si descrive che il bambino “si allontanerà con forza dal partner e potrà fare tentativi violenti per evitare di raggiungere l’orgasmo, anche se trae un certo piacere dalla situazione.” Non sfugge qualcosa? Cito nuovamente: "Orgasmo definito come “violente convulsioni”, “singhiozzi, grida o reazioni più violente, a volte con abbondanza di lacrime (soprattutto tra i bambini più piccoli)”, “dolore lancinante”.
Il piacere del diavolo
E’ folle chi legge, se pensa che qui si voglia far passare una palese violenza sessuale nei confronti di bambini, addirittura di neonati (“ a partire da appena cinque mesi”), come qualcosa che in realtà dà piacere? Come qualcosa di naturale? E chiediamoci: come è possibile che un bambino di cinque mesi si mostri accondiscendente per un rapporto sessuale? Il dubbio allora è solo uno: si vuol far passare la pedofilia come qualcosa di normale o la si vuol chiamare in un altro modo? Siamo alla follia pura!
Follia approvata dall'Unione Europea
Follia approvata dall’Unione Europea, la quale evidenzia in ogni modo possibile la sua “apertura” verso la pedofilia; basta leggere il documento dell’OMS sugli Standard per l’educazione sessuale in Europa, che come Kinsey (uno dei padri della teoria del genere), parte dal presupposto che il bambino è già da sempre sessualizzato. Con queste premesse la conseguenza è che la pedofilia diviene un orientamento del tutto lecito e legittimo. Già nello scandalo Dutroux troviamo una lista di nomi di “potenti”, tra cui persone di alte cariche anche a livello europeo.
La via dell'Europa mondialista
Alla luce di tutto ciò la domanda spontanea è: quale direzione ha intenzione di prendere l’Europa in tal senso? Sembra abbastanza chiara se si analizzano obiettivamente i pochi suddetti fatti, che sono solo alcuni esempi. Molte persone oggi non si rendono conto che questo rappresenta una reale preoccupazione, qualcosa su cui occorre informarsi e prendere posizione. Molti pensano che siano fandonie, paradossi. Il punto, però, è nella sua assurdità molto semplice: perché in un mondo che fa attenzione a tutto, che giustamente pretende garanzie su garanzie nei confronti dei lavoratori, specie se a contatto con minori, l’ONU collabora con un istituto per le ricerche sul sesso, genere e riproduzione, fondato da un pedofilo?
Jones: "Kinsey era un maniaco sessuale, pedofilo, dedito alle orge…"
Leggiamo dal Corriere della sera del 13/12/97: “Secondo James Jones, uno storico rispettato, Kinsey era un maniaco sessuale: masochista (in età avanzata si autocirconcise con un coltellino senza anestesia) dedito alle orge, con tendenze pedofile, non alieno dai ricatti e fondamentalmente gay, nonostante il matrimonio. Non a caso, i soggetti delle sue ricerche, tutti volontari, sarebbero stati in buona parte molestatori, prostitute, pervertiti e così via". Jones racconta che Kinsey seduceva gli studenti, soprattutto i maschi, per soddisfare i propri appetiti e giungeva al punto di organizzare orge tra i collaboratori e i volontari, con la partecipazione anche della moglie e di filmarli, un po’ per tenerli in pugno, e un po’ per studiare la sessualità dal vivo. "Con questo sistema – aggiunge lo storico – egli riuscì a farsi finanziare da alcune fondazioni, inclusa la Rockefeller.”
L'allarme rosso – Una domanda che dobbiamo porci
Quanto mancherà, continuando di questo passo, che si arrivi alle battaglie per far passare la pedofilia come un normale orientamento sessuale? Ci sono già organizzazioni che lo richiedono, e… se si pensa che la pedofilia è ben radicata ai vertici del potere, diffusa più di quanto non si creda tra le alte cariche; se analizziamo obiettivamente i passi dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in tal senso; se consideriamo le dichiarazioni di qualche noto personaggio, in linea con il pensiero del ‘bambino sessualizzato’ … non possiamo evitare di porci qualche domanda.
Chiara Comini
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