Martedì, 31 Maggio/ 2016
– di Roberto Pecchioli –
Venerdì, 3 novembre/ 2017
– Lettera alla redazione –
Redazione Quieuropa, Lettera alla redazione, No Ius soli, attacco alla nazione, Piano Kalergi
No allo Ius Soli – Salviamo l'Italia!
Lettera-appello alla redazione, di una straniera in Italia
(senza cittadinanza)
Lettera alla redazione, di Caterina Konul (straniera residente in Italia)
Lettera-appello alla redazione
Roma – Lettera alla redazione, di Caterina Konul – Gentili Signori, sono straniera, sposata con un italiano. Come straniera confermo che
anche senza la cittadinanza in Italia
è possibile vivere con gli stessi identici diritti, doveri e privilegi e
non esiste alcuna discriminazione o limite nell'accesso ai servizi di benessere,
studio o lavoro.
Si pagano le stesse tasse, le stesse multe, si usano gli stessi servizi medico sanitari, a volte forse anche con qualche privilegio in più rispetto ai cittadini italiani. L'unica cosa in più che si ottiene dalla cittadinanza in effetti è il voto politico e la partecipazione alla vita politica governativa diretta. Quindi mi sembra ovvio il vero motivo di questo circo mediatico che di sicuro non è per il benessere degli stranieri, ma solo per un tornaconto politico dei loschi figuri burattinai.
Conservare le proprie radici
Penso che con lo ius soli si creerà un problema simile per molti stranieri i quali potrebbero perdere atuomaticamente le loro cittadinanze originarie, trovarsi senza i beni materiali che avrebbero altrimenti ereditato nei loro paesi e sopratutto sarebbero sradicati dalle loro terre, radici, diventando di fatto ne carne, ne pesce, come tanti di quelli finti "francesi", "inglesi" che vediamo solo di passaporto – ma di fatto, arabi, turchi, africani ecc.., mai integrati – diventati di fatto apolidi, poichè estranei ormai anche per i loro paesi di origine…è una cosa bruttissima e posso dire che
per una persona rimanere senza un'identità etnico culturale/nazionale
equivale a una specie di morte spirituale.
Ius Soli: lo strumento più razzista che esista
Perciò in realtà, lo ius soli è uno dei fattori più razzisti che esiste:
chi parla di uguaglianza e rispetto per far accettare lo ius soli,
in realtà, vuole togliere l'identità autentica e le origini a coloro che non sono italiani.
Questa trovata è razzista doppiamente:
sia contro gli italiani che vengono penalizzati
dal mescolamento con le masse etnico razziali incompatibili,
sia per lo straniero che viene privato della sua identità…
La cittadinanza è un "battesimo culturale"
Acquisire la cittadinanza è una specie di battesimo! Nascere nella nuova identità è un atto sacro e non deve diventare un circo umiliando il titolo che vogliono regalare anche a chi non lo vuole e sopratutto, a chi non lo merita.
Per avere la cittadinanza italiana
bisogna diventare italiani a tutti gli effetti ed essere degni di questo titolo.
In ogni caso, comunque, nessuno sarà privato dei diritti e dei doveri per vivere in Italia dignitosamente: ciò perchè, ripeto ancora, da straniera
vivo qui ormai da 14 anni
e non ho mai subito nessun tipo di limitazione in più rispetto agli italiani.
Viviamo tutti gli stessi problemi e privilegi in ogni caso: disoccupazione, difficoltà economiche, sicurezza scarsa, incertezza per il futuro, precarietà di ogni tipo, ecc.. Tutte queste cose si avvertono ugualmente sia dagli stranieri che da italiani. Anzi, certe volte gli stranieri sono più fortunati perchè sanno qualche lingua in più e vengono presi più facilmente per certi lavori di tipo comunicativo. Ovvio che in ogni paese esiste un pò di razzismo, ma penso che la gelosia per le proprie origini e terre sia una cosa perfettamente naturale e quando un italiano da preferenza al suo connazionale fa un atto assolutamente naturale e sano. Si tratta di solidarietà civile e nazionale, le basi di sopravvivenza per qualsiasi popolo. Del resto spesso ci sono i fattori incompatibili perfino tra 2 paesini della stessa ragione – poichè siamo tutti diversi, non omologabili con un colpo di penna che scrive "ius soli" – e
se a qualcuno non piace, non è costretto stare qui:
può sempre tornare là dove si sentirà a casa, potendo vivere e sentir propri
quei contesti socio-culturali e religiosi che più gli garbano.
Il paradigma del parassita "sovversivo"
Ma qui siamo in Italia e dobbiamo rispettare le usanze, le mentalità e leggi italiane. Penso che chi da fuori viene a dettare le sue regole in un paese di altri, sia pari ad una parassita che vuole disintegrare il corpo nel quale si è annidato. Per esempio, se un tedesco volesse trasformare l'Italia in un posto con le usanze tedesche, allora tanto valeva che se ne restava in Germania: cosa viene a fare in un paese diverso dal suo? Io sono venuta a vivere in Italia e la amo cosi come è, proprio come è l'Italia.
Non sono venuta a vivere in Africa o in Arabia.
Quindi non mi piace il fatto che intere città italiane
stiano perdendo forzatamente la loro identità e il nucleo demografico aborigeno,
diventando qualcosa di orribile grottesco senza l'identità autentica italiana.
Se io avessi voluto vivere in Marocco, mi sarei trasferita in Marocco, non in Italia.
Amo l'Italia e le sue tradizioni, la sua cultura!
Amo l'Italia ed il popolo italiano con i suoi privilegi e difetti, le sue tradizioni e la sua cultura. Mi dispero quando vedo come il Paese viene devastato, la sua cultura e la sua storia calpestate da neo barbari. Sento timore anch'io quando esco per le strade da sola: potrei andare a vivere dai miei cari in sicurezza aspettando e sperando che passi questo periodo oscuro della storia italiana. Ma non voglio lasciare sola qui la mia famiglia italiana acquisita, ovvero mio marito e i miei suoceri. Dunque resisto fin quando posso! Non abbiamo avuto figli, perchè cosi è il volere di Dio e noi non accettiamo i metodi artificiali contronatura. Ma se fossi sposata con uno straniero ed avessi avuto un figlio in Italia, in ogni caso, avrei voluto che fosse lui a decidere, da adulto, che cittadinanza prendersi.
No allo Ius Soli!(da straniera senza cittadinanza)
Personalmente, credo che lo ius soli sia un attentato contro la dignità
e il patrimonio culturale, genetico ed etnico del popolo italiano.
Popolo italiano, patrimonio dell'umanità
Lettera alla redazione, di Caterina Konul (straniera residente in Italia)
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