Lunedì, Novembre 4th/ 2013
– di Padre Piotr Anzulewicz e Sergio Basile –
Catanzaro, Proprietà Popolare della Moneta, Padre Piotr [...]
Lunedì, 23 marzo / 2018
– di Francesca C. –
Redazione Quieuropa, Francesca C., satana, bestializzazione dell'umanità, anima, contesa atavica
Il processo in corso per la bestializzazione
dell'umanità
La guerra per la ristrutturazione dell'umanità ad opera del
Serpente Antico, verso la depravazione e
conquista delle anime
di Francesca C.
Introduzione – Falso mito di una metamorfosi
Roma – di Francesca C. – Sin dai primi anni di scuola si insegna ai bambini, come se si trattasse di una "verità assoluta", il mito di una metamorfosi che non ha nulla da invidiare a quelle greche, quello della nostra discendenza dalle scimmie. Vorrei raccontarvi anch’io una favola che potrete ritenere più o meno reale in base al vostro grado di discernimento. Per alcuni sarà una storia d’orrore, ma vista la predisposizione che molti hanno per questo genere mi auguro che la paura assuma le sembianze più rassicuranti di una progressiva catarsi. Bene, rispetto alla novella darwiniana, nella mia vi è un percorso inverso,
non si nasce bestie
ma ci si allontana dalle forme dell’uomo lentamente,
a poco a poco la bestialità, in modo discreto, accerchia lo spirito
finchè esso non si trova racchiuso in una figura sconosciuta che non sembra più l’armoniosa creatura precedente, un po’com’è accaduto a Pinocchio nel paese dei balocchi. Non spaventatevi però, perché a differenza di lui, da voi non si trasforma il corpo, resta lo stesso, si macchia il quadro dell’anima, come nel ritratto di Dorian Gray. Già vi immagino più sollevati, la vostra apparenza resta intatta, si scuce solo la tela dello spirito, ma quella, direte, non si vede, e ciò che è intangibile forse non esiste nemmeno, perché preoccuparsene? I reali protagonisti di ogni storia che si rispetti sono il bene ed il male, in questa saranno il Sommo Bene ed il più abietto Male, Dio ed il diavolo, satana.
Anima: oggetto di un'atavica contesa
L’oggetto di contesa è l’anima degli uomini. Ovviamente i due protagonisti hanno entrambi degli aiutanti per condurre l’uomo per mano verso l’altezza celeste spirituale o verso il basso precipizio morale. La scelta dell’alleanza è fatta in base al solito principio della somiglianza, Dio cerca nei suoi prescelti intermediari la luce che filtra copiosa dal faro dell’amore, l’altro signore scruta invece i cuori nell’abisso, quelli da cui non proviene alcuna luminosità poiché le finestre di amore, altruismo, giustizia, bontà, fedeltà sono irrimediabilmente serrate. La storia inizia con Dio splendente che creò la sua creatura più preziosa di carne e alla quale diede, come un buon padre, un’eredità di ricche delizie. Il male, Satana, che invece di ammirare lo splendore del Padre si sentiva accecato da tanta perfezione, covò un odio insaziabile che deformò mostruosamente i lineamenti della sua bellezza e prosciugò ogni traccia del Creatore in lui. Non potendo egli stesso rivoltarsi contro la potenza invincibile del Padre decise di scagliare contro di Lui l’individuo che prediligeva, esso non era incorruttibile e si poteva facilmente strappare dal giardino della perfezione, bastava un po’ di persuasione, era sufficiente che percepisse la propria inferiorità, il Padre doveva essere un ostacolo alla sua emancipazione.
Ribellione contro il patriarcato celeste
Ricordatelo bene o lettori, Satana odia Dio Padre, il patriarcato è una minaccia alla sua intrusione, ove regna l’autorità del Padre egli non può entrare. La ribellione dei figli servirà ad esorcizzare la minaccia della potestà paterna. Che bella trovata! La malvagità spesso possiede un genio affilato.
Recidere i vincoli fra Padre Celeste e figli terreni
divenne l’ossessione del Maligno.
Egli voleva che quegli esseri maledetti costruissero con i mattoni della loro vanità la torre della superbia per poi vederli crollare, con gioia infernale, nella melma dell’abiezione Desiderava ardentemente che facessero la sua fine e che l’Onnipotente voltasse anche a loro il suo sguardo con ribrezzo. Non avrebbe potuto allontanare facilmente l’uomo dal giusto sentiero, la sua voce sarebbe parsa troppo feroce, ma se la creatura che doveva affiancare l’uomo, la donna, gli avesse suggerito con dolcezza il tradimento, allora egli l’avrebbe colto, come colse il frutto della corruzione.
Si delineò la diabolica strategia del Nemico,
quella che usa anche oggi, sussurrare con labbra di miele principi di fiele,
far passare l’odio attraverso un canale patinato d’amore,
condannare attraverso l’assoluzione.
Il padre dell’inganno individuò nella compagna dell’uomo una possibile alleata anche per la realizzazione del suo secondo mostruoso piano, distruggere il sacro vincolo della famiglia che Dio aveva predisposto. Come detestava quegli esseri così simili a Colui a cui appartenevano, li avrebbe deturpati volentieri fino a scorticare in loro ogni qualità lodevole! Con il tempo ed i giusti metodi ci sarebbe riuscito a portare con sé almeno una buona parte. Egli era perdente in partenza ed i suoi sinistri lampi di soddisfazione, erano distruggere il creato, le leggi divine e portare via al Padre Celeste il maggior numero di figli che potesse.
Dio li amò tanto da donargli la cosa più grande: la libertà di scegliere.
Di questo meraviglioso dono si servì il diavolo per la sua opera di distruzione.
L'inganno di satana e il piano antico
Satana è il più astuto e spietato calcolatore e pensò che gli uomini non potessero essere certi dell’esistenza di Dio, essi non sapevano di avere un’anima immortale da preservare limpida ed un corpo carnale da rispettare, egli comprese che credevano realtà solo la materia dell’illusione imperfetta nella quale vivevano. Tutto questo rappresentava un enorme vantaggio per il mostro, avrebbe fatto credere ad essi che solo il visibile fosse reale, che l’unica esistenza fosse sulla terra e che i piaceri provenissero dal potere e dai sensi. Com’era soddisfatto! L’uomo peccando gli aveva aperto una feritoia per la sovversione! Non potendo parlare agli uomini dall’alto della sua imponenza
Dio intese che solo la carne avrebbe potuto comprendere la carne
e mandò suo Figlio che col Suo Sangue pagò il prezzo
dell’ingratitudine umana.
Le anime più pie compresero e formarono la sua Chiesa. Satana li perseguitò in ogni modo ma Dio dimostrò il suo potere prendendo uno strumento di persecuzione, Saulo e trasformandolo in un emblema della cristianità.
Denaro di satana: idolo creato per la discordia
Se Gesù aveva comandato agli umani di amarlo e di amarsi come fratelli il demone cercò un idolo di discordia per sfamare i loro desideri terreni, il denaro, il nuovo culto feticista che avrebbe sottomesso il mondo.
Le persone non dovevano più preoccuparsi di accumulare amore ma soldi.
Il diavolo diede all’umanità affamata di vanità il suo vitello dorato.
Dio cercò le anime più sensibili per diffondere il disprezzo per l’idolatria malata dei soldi e dei sensi e le trovò fra coloro che si spogliarono di ogni sospiro vano per seguire i precetti di Cristo. Satana cercò allora i pionieri del sapere, gli intellettuali, si appigliò al loro senso di superiorità, gli parlò come al primo uomo: tu sei il solo dio di te stesso. Essi credettero e divulgarono la cieca fede nell’uomo-dio. Nacquero l’Umanesimo, il Rinascimento e con essi risorse lo spettro del progresso nel quale l’uomo si ergeva a sovrastare Dio.
Il prescelto e la ristrutturazione dell'uomo
Molti ancora erano troppo attaccati al Padre e satana volle creare il suo esercito del Male, ma per farlo doveva trovare un uomo come lui. Ve n’erano di crudeli, traditori, malvagi ma per il suo progetto ne serviva uno speciale. Quando ormai disperava di trovarlo vide Rotschild, egli era l’uomo che stava aspettando. Come quando Dio scrutò Antonio, Agostino, Francesco, tanto rise il malvagio quando vide quell’uomo colmo di sé, prostrato all’idolo d’oro, quello che guardava gli altri come vermi indegni, lui era il prescelto per la setta fatale. Il diavolo gli parlò di tutto ciò che la sua intelligenza avrebbe potuto raggiungere e di come avrebbe potuto ristrutturare e schiavizzare l’umanità. Il banchiere accettò e l’adorò. Così
il suo compito divenne riunire in tutto il mondo
uomini disumani, bramosi di soldi e potere, artisti ed intellettuali cinici:
Rockefeller, Weishaupt, Robespierre, Marx sono alcuni di loro.
Così dovevano essere gli schiavi di satana, privi di umanità,
ed egli che non avrebbe potuto mai dargli il cielo gli diede la terra
così che la infettassero con la loro sovranità iniqua, i loro libri bugiardi,
gli insegnamenti perversi, le false chiese.
I loro obiettivi sarebbero stati in primis eliminare Dio, dissolvere la famiglia, cancellare le nazioni, distruggere i valori cristiani. Egli li istruì così bene su come spargere fiori avvelenati che nessuno dubitò che fossero benefattori dell’umanità, dimenticando che essi non amavano gli uomini ma odiavano Dio. I granelli della loro distorta sapienza costituiscono le sabbie del deserto spirituale nel quale annegano i loro simili malvagi o sprovveduti.
La nuova religione del progresso (satanico)
Tutti erano l’eco di colui che li aveva adottati, essi predicavano con un’unica lingua biforcuta la sola religione del progresso che si sarebbe solo potuta esprimere in una sfida estrema alla natura.
Di certo si doveva chiamare antidoto il veleno
altrimenti nessuno l’avrebbe bevuto.
Si sarebbe creato il problema dell’arretratezza per giungere alla soluzione, il superamento, ovvero l’obiettivo iniziale. Ovunque satana piazzò le sue sentinelle della sovversione: nei media, alla presidenza, nelle scuole, nelle multinazionali, nelle società, ma quelli che più apprezzava erano nei servizi segreti e nelle organizzazioni internazionali. Dio fece uomo e donna ed il diavolo volle che finanziassero l’inversione dei sessi attraverso propagande distorte che hanno il solo scopo di rovesciare le leggi naturali. L’uguaglianza poi ha un suono terrificante, da romanzo distopico alla Huxley.
L’uomo e la donna devono completarsi nella differenza
e non annullarsi nella somiglianza.
Invece il padre del capovolgimento voleva offendere profondamente Dio.
Quale migliore affronto se non annullare i concetti di uomo e donna
in nome di una libertà perversa!
Così satana creò il femminismo e l'aborto legale
Parlò con la donna, la sua più antica alleata, le disse che avrebbe dovuto odiare l’uomo perché l’opprimeva, doveva emularlo quindi per diventare superiore. I sudditi della bestia, la Cia e la signora Steinhem parlarono di liberazione della donna dall’oppressione della famiglia. Molte gli diedero ascolto ma
quelle con giudizio rifiutarono il femminismo
poiché era l’annientamento della donna.
Satana, l’astuto, usa sempre la stessa tattica: il vittimismo, l’emancipazione ed i diritti, i tre scalini per introdurre ogni nefandezza. La vittoria di Satana però è stato l’aborto, cosa può esserci di più esaltante per il demonio se non la distruzione della vita mentre è ancora palpitante. La donna, creata per essere madre amorevole come la Madonna che invece trucida i suoi figli. Tutto l’inferno schiamazza per il compiacimento. Un'altra decisione che rende lieto il padre dell’inferno è quando l’uomo sceglie consapevolmente di distruggersi con il suicidio. Così satana ha sparso nella musica, nei libri, nei film questo atto come se fosse un’azione eroica invece che rappresentare un oltraggio alla vita. Però nella sua mediocrità, il diavolo sa che non può sempre pretendere l’auto-annullamento e quindi si accontenta di creare nell’individuo crepe che gradualmente lo eroderanno come un vecchio rudere.
La strategia della dipendenza
Quelle che più utilizza sono le dipendenze, droghe, alcol, pornografia, medicinali, tutto fa brodo per gettare la gente nel calderone infernale. Molte sono le armi psicologiche con le quali l’essere demoniaco può torturare la mente delle sue vittime: insoddisfazione, paure, complessi. Egli si tuffa in queste lesioni per suggerire ai malcapitati la via larga per sfuggire ai loro problemi. Queste soluzioni porteranno le persone ad una lenta deriva etica.
La distruzione delle nazioni
Satana era molto infastidito dalle nazioni, esse erano uno specchio identitario, custodivano l’orgoglio della propria cultura cristiana, quindi cercò un rimedio per spazzare via il concetto di Paese, e questo era la mescolanza, i soprusi agli abitanti autoctoni, l’importazione forzata di moltissima gente di una cultura ostile. Con questa trovata avrebbe potuto dissolvere nel caos i principi, ogni entità statale ed accrescere l’odio. I politici, soprattutto europei, sempre pronti a genuflettersi al Signore del male accolsero l’idea malsana chiamandola accoglienza dello straniero, sarebbe suonato male demolizione del nostrano. Satana si intende bene di eufonia. Lo spettacolo che il demonio guarda con compiacimento sono le guerre, vedere gli umani ammazzarsi è un godimento irrinunciabile, osserva i conflitti come noi assistiamo a un bel film. I suoi adepti infatti non hanno mai mancato l’ordine di finanziare entrambe le parti in lotta.
Il demonio ha disseminato i suoi agenti ovunque,
soprattutto nella tv poiché lentamente ogni immagine inaccettabile
sarebbe stata assorbita dall’abitudine che l’avrebbe ammorbidita e resa plausibile.
L’opinione può essere pilotata con i mass media, le masse possono essere convinte da propagande falsamente umanitarie, ai giovani basta offrire modelli volgari e depravati. Se poi qualche voce isolata avesse squarciato il silenzio dell’approvazione si sarebbe potuta ridicolizzare o silenziare per sempre. Mancava solo l’ultimo pezzo al puzzle satanico: la Chiesa.
L'attacco alla Sposa di Cristo
Il demonio allora ispirò ed insinuò la subdola azione di una setta anticattolica e filo-modernista all'interno degli apparati di vertice del Vaticano e della Chiesa, al fine di attaccare i capisaldi della fede tradizionale così come custodita dai Vangeli e dai padri della Chiesa nei secoli, in duemila anni di storia. Molti però, purtroppo, non vedono ciò che sta accadendo veramente, perdendo il senso dello scontro spirituale che sta interessando proprio il seno della Sposa di Cristo:
seguendo alcuni falsi maestri, lupi travestiti da agnelli,
costoro vedono le sembianze delle loro anime mutare irrimediabilmente,
diventando ferine quasi bestiali.
Le parole di molti di costoro sono semplici e volgari: essi hanno perso la complessa razionalità che contraddistingue gli esseri umani dagli altri animali. Le azioni di molti di costoro sono dettate dal bisogno di approvazione, ammirazione o dalla sete di guadagno. Gli istinti di molti di costoro comandano le rispettive anime, poiché le persone solide le muove la ragione ma quelle deboli le dirigono i piaceri. Le loro coscienze brancolano come cani nell’oscurità illimitata e si perdono nei tetri labirinti della perdizione. Dio continua a tender la mano anche a questi bruti, prima che la società perversa bestializzi anche l’ultimo barlume di umanità che loro resta. Essi non vedono quello slancio del Padre che annaspa disperato nel vuoto per riportare a casa i suoi figli e regalargli il suo regno straordinario che avrebbe dovuto accoglierli sin dal principio. Costoro hanno seguito il demone dell’io e non riescono più a sentire le chiamate di Dio. Santi, testimoni dell’aldilà sono stati inviati, profeti, messaggi divini, miracoli ma essi non percepiscono più altro che il mondo e solo quando questo si squarcerà e cadranno all’inferno capiranno.
L'altro esercito
Oltre all’esercito dannato vi è anche un altro gruppo di guerrieri, figli della luce, essi pregano e contribuiscono a far riconoscere di nuovo il Padre ai figli per la definitiva riconciliazione. Queste due milizie stanno ancora combattendo. Qui si ferma la mia narrazione ed il finale resta aperto. La storia sarebbe troppo lunga per essere continuata ma in ogni favola il bene vince sempre il male: nemmeno in questa accadrà diversamente. I fedeli continuano a difendere la verità e stanno già insorgendo contro questa diabolica profanazione di ogni valore. I più piccoli saranno tanti David che annienteranno l’Establishment di Golia. Vi saranno prove di tribolazione molto ardue per coloro che non tradiranno il Padre ma quando si lacererà l’illusione terrena il Bene trionferà.
Francesca C. (Copyright © 2018 Qui Europa)
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