Giovedì, 20 Ottobre/ 2016
di Roberto Pecchioli
Sabato, 16 giugno / 2018
– di Nicola Arena, Sete di Giustizia –
Redazione Quieuropa, Nicola Arena, Giacinto Auriti, Moneta-debito, tappeto mobile, valore, tempo
Moneta-debito: come un tappeto mobile che
funziona al contrario
Il tappeto mobile, come la moneta, deve servire la gente, agevolandone
il cammino. Se funziona al contrario, come la moneta-debito, esso
condanna gli individui incapaci a reggere il passo imposto
e annulla gli sforzi di tutti gli altri
di Nicola Arena / Sete di Giustizia
Percepire il valore dallo spostamento delle cose
Roma – di Nicola Arena – Lo scandire del tempo lo percepiamo dagli spostamenti degli oggetti o delle persone attraverso lo spazio. Abbiamo spiegato in altre occasioni che
il valore è tempo oggettivato in un simbolo.
Come possiamo quindi percepire il valore
dallo spostamento delle cose?
Lo possiamo percepire mettendo in relazione alcuni oggetti
molto diversi fra loro nelle funzioni, nella forma e nel contenuto.
Nell’era tecnologica dove si produce un’infinità di prodotti, molti sono inutili, altri superflui ma ce ne sono tanti che sono davvero pratici per il miglioramento della vita sociale. Uno di questi il marciapiede mobile, noto anche come tappeto mobile: è un dispositivo che permette il trasporto di persone fra due punti allo stesso o a diverso livello. Il marciapiede mobile è dotato di una superficie piana, mossa da un motore elettrico che utilizza il principio del nastro trasportatore applicato come mezzo di trasporto pubblico urbano. È usato diffusamente negli aeroporti e nelle stazioni delle grandi metropolitane. È molto funzionale nei casi in cui è necessario far defluire molte persone in spazi ristretti, poiché in questo caso la velocità delle persone stesse è ridotta a causa della folla. Per non urtarsi, i singoli pedoni in marcia devono, infatti, mantenere una distanza minima e sono costrette a camminare a zig zag perciò tendono a variare la loro velocità, causando un rallentamento a catena di chi li segue. Invece la velocità costante del marciapiede mobile, anche se modesta, risolve questo problema. Ci siamo soffermati nella descrizione di quest’oggetto perché in esso possiamo notare degli aspetti di natura sociologica, infatti, il marciapiede mobile è quello che descrive vari aspetti della vita quotidianamente vissuta dalle persone in movimento. Osservandone il suo funzionamento notiamo lo scandire del tempo attraverso la velocità, lo spostamento dei corpi da un punto a un altro dello spazio. Il tempo di vita vissuto dalle persone è percepito, da un osservatore esterno, attraverso uno spazio percorso.
Il tappeto mobile e la moneta
Stavolta vogliamo porre in parallelo alcune prerogative del marciapiede mobile e dello strumento monetario. Cos’hanno in comune questi due oggetti così diversi fra loro? Il primo è logicamente creato per facilitare il benessere della gente, permette di velocizzare del doppio la marcia a piedi e accorciare i tempi facendo impiegare meno sforzo fisico e mentale per raggiungere la meta. Il tappeto mobile è a disposizione di tutti quelli che lo usano, permette a chi cammina di raddoppiare la propria velocità, nelle soste comunque fa continuare il proprio cammino. Per chi non riesce a camminare con le proprie gambe o che ci riesce con enorme fatica, il t.m. è un ausilio molto importante. In tutto questo ragionamento elementare non emerge una prerogativa dell’oggetto descritto, ovverosia quella di funzionare nella stessa direzione di marcia dei passeggeri. E’ ovvio direte. Le cose ovvie però spesso devono essere valutate, altrimenti non si possono notare nella loro importanza. Riepilogando:
il tappeto deve servire la gente e per farlo deve agevolarne il cammino.
E' stato investito per questo motivo
E se funziona al contrario?
Pensiamo per un attimo a un tappeto mobile che funzioni al contrario della direzione prescelta. E pensiamo che la gente sia obbligata a doverlo usare. Pensiamo anche a una situazione in cui per legge non ci si possa spostare su un’altra strada e camminare liberamente fuori da quello strumento.
Esso annullerebbe la nostra velocità,
ci costringerebbe a raddoppiare il lavoro per mantenere un ritmo normale,
quando subentrerebbe la stanchezza, la sosta diventerebbe un motivo di sconforto,
perché farebbe compiere il percorso inverso, vanificando la doppia fatica
e costringendo ad altri sforzi per continuare il camino.
Un tappeto mobile così concepito non darebbe alcuna possibilità alle persone anziane, ai disabili e ai bambini piccoli e comunque a tutti coloro che non hanno la forza di raggiungere con tranquillità la meta, alcuna possibilità di poter esprimere le proprie capacità e rivendicare la dignità di esseri umani. Il tempo di vita impiegato per lavorare e andare avanti sarebbe vanificato, sacrificando il proprio tempo da dedicare a noi stessi e al prossimo.
Moneta-debito e annullamento del tempo di lavoro
In tutto questo ragionamento cosa c’entra la moneta? La moneta è anch’essa uno strumento, il cui valore risiede nella previsione dell’uomo di poter comprare un oggetto che gli dia benessere. La moneta quindi è un contenitore di valore previsionale. Come tutti gli oggetti dovrebbero essere costruiti per soddisfare il benessere dell’uomo, quindi anche la moneta dovrebbe seguire questo ragionamento logico. Invece
la quasi totalità delle persone ignora che la moneta nasca come debito.
Ora cosa significa che nasce come debito? Intanto dobbiamo dire che per sua natura la moneta essendo un’unità di misura del valore è essa stessa una parte di valore dell’oggetto che deve misurare. In pratica la moneta raddoppia specularmente il valore di tutti gli oggetti presenti e che richiedono essere acquistati. La sua creazione a debito, però, da parte delle banche centrali, realizza una mostruosa truffa perché annulla la proprietà dei beni e comporta il fatto di dover produrre il doppio degli oggetti per riuscire ad ottenere il valore iniziale. La moneta debito quindi annulla il tempo di lavoro delle persone per produrre quegli oggetti. Il discorso forse comincia ad essere più interessante. La moneta permette di scambiare le merci e il loro spostamento dal punto di fabbricazione alle nostre case.
Moneta-debito ed effetto dell'interesse
Se aggiungiamo al debito, anche un aggravio degli interessi è come aumentare la velocità al contrario del t.m. Affermava il professor Auriti
Il contribuente si illude che il prelievo fiscale sia utilizzato per le funzioni dello Stato,
la verità è invece che in buona parte va a finirenelle tasche
degli azionisti della banca centrale
( Giacinto Auriti )
Da un lato, quindi, bisogna lavorare il doppio dall’altro, bisogna aggiungere altro lavoro per pagare gli interessi.
La moneta debito quindi annulla il nostro cammino e ci riporta indietro di altrettanto.
E nelle soste? Come nella sosta sul t.m. che ruota al contrario,
le tasse non fanno altro che aumentare la velocità al contrario del t.m.
e sottrarci parte del lavoro guadagnato
facendo diminuire costantemente il nostro valore prodotto,
costringendoci a lavorare ulteriormente
per recuperare quel valore che già avevamo raggiunto.
3 servi fedeli dei banchieri che oscurano il cammino
Cosa accadrebbe invece se la gente si rendesse conto della truffa monetaria in atto? Ognuno di noi prenderebbe spontaneamente la strada propria, abbandonando le imposizioni che ci sono state cucite addosso dai padroni del denaro e dai loro servi fedeli che, forse, non tutti conoscono e che possiamo racchiudere in tre categorie principali: i politici (di qualsiasi schieramento che abbia visibilità mediatica), gli economisti, che vediamo scorrazzare nelle televisioni, fornendoci le ricette economiche sempre però rimanendo all’interno del sistema del debito, e i giornalisti prezzolati che fanno da collante fra le altre due categorie.
Il popolo non ha quindi nemmeno gli strumenti percettivi
per comprenderne la truffa.
Non ha punti di rifermento per capire (come sopra un t.m. dentro una galleria buia). Speriamo di aver prodotto altri elementi di riflessione e che possano suscitare quella curiosità necessaria per comprendere l’essenza ovvia delle cose che ci circondano. Attraverso questa percezione possiamo scoprire che la bellezza del nostro mondo dipende dalla capacità di riconoscere e discernere la verità dalla menzogna, la differenza fra un tappeto mobile che va nella giusta direzione o in quella contraria, la differenza che c’è fra la moneta debito che ostacola, affanna e impoverisce fino ad annullare la dignità umana, e la moneta proprietà che nasce come dono e come giusto corrispettivo per una prestazione resa. La moneta proprietà ci farebbe guadagnare parte del tempo della nostra vita che potremmo impiegare per stare insieme e aiutare gli altri e per noi stessi, assaporando il piacere della preghiera in un ambiente puro e incontaminato dei nostri pensieri.
Nicola Arena (Copyright © 2018 Qui Europa)
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Video – B.A.R. – Buono Agevevolaz. Reddituale
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2 lug 2017 Intervista B.A.R. – Sergio Basile e Nicola Arena
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