Semplificazioni Tlc – Ue chiede chiarimenti all’Italia

Martedì,  Aprile 10th/ 2012

Italia / Commissione europea / concorrenza / telecomunicazioni / Lettera / Chiarimenti / Unbundling / Servizi accessori / Liberalizzazionedell'Ultimo Miglio / Telecom Italia / Gestore terzo / Noleggio / Divisione Banda / Agcom / Governo Monti / Decreto Semplificazioni / Camera dei Deputati / Approvazione in via definitiva  

Servizi Banda Larga – Decreto semplicifazioni: 

Barroso chiede chiarimenti sull’unbundling

all’Italia

Nuova lettera Bruxelles su decreto approvato mercoledì

alla Camera – Risposta dell'Italia entro due mesi

Bruxelles – Dopo la lettera dello scorso 16 marzo inviata a Roma al fine di ottenere delucidazioni sulla prima versione del decreto semplificazioni, nelle ultime ore, dalla capitale istituzionale dell’Unione europea, la Commissione di Barroso ha inviato al Professor Monti una nuova lettera per chiedere chiarimenti in relazione alle modifiche apportate al suddetto decreto, approvato mercoledì in via definitiva dalla Camera, con un emendamento nell’occhio del ciclone dei commissari, inerente al cosiddetto “unbundling”, ed inerente all’accesso alla rete delle telecomunicazioni ed ai relativi servizi accessori. Ma la materia presenta molte implicazioni e potrebbe andare a collegarsi – con ripercussioni negative – anche al celeberrimo trattato internazionale noto come ACTA (vedi articoli in archivio in “Qui Europa”) che sarà esaminato e votato il prossimo 11 giugno all’Europarlamento: (vedi articoli pregressi e video in “Galleria Multimediale” in “Qui Europa”). Monti, al fine di accogliere le “indicazioni” dei commissari, ha prontamente deciso di varare un emendamento di modifica del decreto, affidando all’Agcom la facoltà di stabilire – entro i prossimi sei mesi – le modalità di apertura alla concorrenza dei servizi.  L'Italia dovrebbe rispondere alla nuova lettera amministrativa di Bruxelles entro i prossimi due mesi.

 “Unbundling” o "Liberalizzazione dell’ultimo miglio"  

Con il termine Unbundling, o meglio ULL – Unbundling Local Loop (letteralmente Accesso disaggregato alla rete locale) si indica la possibilità – successiva alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni – che hanno i nuovi gestori del settore telefonia, di utilizzare delle infrastrutture esistenti e di  proprietà di altro operatore, per vendere ai clienti servizi propri e magari aggiuntivi, pagando un canone all’operatore legalmente proprietario delle infrastrutture messe a disposizione del terzo gestore. L’ULL è noto anche come “liberalizzazione dell'ultimo miglio”: ovvero dell’ultimo tratto “simbolico” di cavo telefonico che va dalla centrale telefonica alle reti di accesso, ovvero che giunge nelle case degli utilizzatori finali. Nel caso specifico dell’Italia, i cavi telefonici – come noto – sono in gran parte di proprietà di Telecom Italia Rete, che agisce in regime semi-monopolio. Pertanto, come detto, i suddetti cavi possono essere utilizzati per offrire servizi – su noleggio – anche da altri operatori. Con l'ULL, i cavi affittati vengono disconnessi dalle centrali telefoniche Telecom e connessi a quelle del nuovo operatore: nuovo responsabile per i servizi offerti.

  Full unbundling e Shared access  

Aderire all’ULL full equivale in pratica al cambiamento  di gestore di telefonia fissa, e quindi rompere il contratto con l'operatore precedente (es.: con Telecom Italia). Invece, con lo Shared Access è contemplata la possibilità di mantenere inalterato il contratto con l'operatore dominante (detto “incumbent”) ottenendo però un contratto di connessione diretta del servizio ADSL con altro operatore. La banda è pertanto come se fosse “divisa”. Anche se in alcuni casi oltre all’affitto del cosiddetto “ultimo miglio” della rete vengono presi in affitto anche gli apparati di rete di Telecom.

  Limiti al servizio ULL  

Il servizio è incompatibile con i servizi di selezione dell'operatore (carrier selection) e preselezione  (carrier pre-selection) e con i servizi di connessione internet tramite modem tradizionale (dial-up) e modem ADSL forniti da operatori diversi da quello prescelto. La normativa vigente ha lasciato la facoltà di poter attivare un servizio in CS o in CPS solo all'operatore Telecom Italia in quanto ex Monopolista.  Pertanto esistono delle limitazioni reali e dirette. Ad esempio, I clienti in ULL hanno accesso ai numeri speciali di emergenza (112,113,115,118), ma non ad altri numeri speciali classici enumerati nell'avantielenco di Pagine Bianche. Ciò perché non esistono accordi commerciali specifici e diretti tra l’operatore telefonico che gestisce l'accesso in ULL (es.: Gestore terzo) e l'operatore proprietario dell’arco di numerazione non raggiungibile. Accordi che invece evidentemente riguardano esclusivamente il rapporto commerciale esistente a priori tra Telecom ed i gestori di tali numerazioni speciali.

Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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2 Responses to Semplificazioni Tlc – Ue chiede chiarimenti all’Italia

  1. Sztachety Plastikowe 29 Maggio 2012 at 03:21

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  2. Diamond Hibben 24 Maggio 2012 at 20:22

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