Domenica, 2 settembre / 2018
– di Sergio Basile –
Venerdì, Aprile 13th / 2012
– di Mirella Fuccella –
Unione europea / Bce / Crisi finanziaria / Italia / Spagna / Tasse / Finanza / Speculazione
L’Europa sulla scia del Titanic:
Il naufragio dei piani finanziari della Bce
Monti segue l'iceberg Draghi nel mare infuriato
della finanza globale. Spread oltre quota 400
Roma, Francoforte – Sul “Tempo” di ieri ha destato la nostra attenzione e ci ha incuriosito un'interpretazione metaforica e piuttosto realistica dell'attuale situazione dell'Europa che presentiamo con "piacere" – nostro malgrado – ai lettori di "Qui Europa", analizzando con spirito critico un famoso naufragio – il naufragio per eccezione – che parla dell’attuale situazione finanziaria dell’Italia e di molti suoi partner Ue dell'Eurozona, paragonando i piani europei in materia di risanamento finanziario ai piani del Titanic, di cui quest’anno ricorre il centenario. Da tutte le inchieste sul famoso naufragio emerge infatti una conclusione: la causa del disastro non fu l'iceberg, “ma il Titanic stesso, la velocità e l'ansia dell'armatore di battere sulla ricca rotta per New York i rivali della Cunard. Soprattutto la famosa presunzione di inviolabilità”. In nome del mito dell'invulnerabilità si giunse alla decisione di dimezzare le scialuppe, che erano dunque sufficienti per solo un terzo dei passeggeri. Le regole di costruzione del Titanic, l’arroganza di progettisti e comandante, ci ricordano l'Europa finanziaria di questi giorni. I dogmi imposti da Berlino saranno ottimi sulla carta, ma dimenticano – o fingono di dimenticare – che la crisi attuale è determinata dal sistema della finanza globale.
Nel mare infuriato della finanza
La rotta del governo Monti esegue nel dettaglio quanto scritto nella lettera della Bce al governo italiano del 5 agosto 2011. Ma nonostante questo, martedì lo spread è tornato oltre 400 punti, record dal 31 gennaio, e poi il Tesoro ha piazzato a carissimo prezzo 11 miliardi di Bot. Se i mercati tornassero anche in futuro a pretendere questi tassi, allora l'intera manovra basata sulle tasse inizia a fare acqua e tutti i nostri sacrifici diventano inutili. Monti i compiti a casa li fa: pareggio di bilancio a base di tasse sulla casa e sui risparmi; abolizione delle pensioni di anzianità; tagli alla sanità; addizionali record per comuni e regioni. Tutto come indicato nella lettera della Bce. Quella lettera, riletta oggi, a Marlowe – autore dell’articolo sul “Tempo” – sembra invece il progetto del Titanic: ovvero “la pretesa di imporre rotta e velocità nel mare infuriato della finanza di oggi”. Il cui volume di affari è pari a dieci volte il Pil mondiale.
Si salvi chi può!
Affossata la Grecia, il prossimo bersaglio sono Italia e Spagna. La Spagna ha varato 40 miliardi di tagli, compresa una legge che rende facili e veloci i licenziamenti; e adesso interviene sulla sanità. Il paese è però in recessione, la disoccupazione è al 24% ed il deficit al 5,3%. Noi invece abbiamo – almeno sulla carta, e con stime piuttosto generose – il 10% di disoccupati (senza contare gli inoccupati), e intanto la crescita ed i consumi sono un ricordo, i mutui off limits. “Buttati a mare i greci, – conclude il collega del Tempo – tra italiani e spagnoli si lotta in terza classe per una scialuppa. Ma non sappiamo se la nave che ci è stata garantita come meraviglia del mondo sia un Titanic, e se la rotta fissata in alto loco non ci porti contro un iceberg”.
Mirella Fuccella (Copyright © 2012 Qui Europa)
Wow! This can be one particular of the most beneficial blogs We’ve ever arrive across on this subject. Actually Wonderful. I am also a specialist in this topic therefore I can understand your hard work.