Sabato, Febbraio 1st/ 2014
– di Padre Piotr Anzulewicz –
Giovedì, Aprile 19th/ 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Unione Europea / Commissione Europea / Strasburgo / Occupazione / Lavoro / Crisi /Povertà / Giovani / Donne /Anziani / Disoccupati / Eurobond / Fondo di riscatto / Barroso /Andor / Rehn / Arigho / Monti / Maria Laura Barbuto
"All in" dell’Europa per crescita e occupazione.
Che non sia un bluff?
Barroso a Strasburgo – “Nuovi posti di lavoro:
investiamo su Economia verde, assistenza sanitaria e sociale
e telecomunicazioni.
Bruxelles, Strasburgo – L’Unione Europea gioca la carta “occupazione e crescita economica” con un tris di misure che punta allo sviluppo dei settori dell’economia verde, dell’assistenza sanitaria e sociale e delle telecomunicazioni, nel tentativo di creare, entro il 2020, 17.600.000 posti di lavoro e raggiungere, così, l’obiettivo del 75% di occupazione nel mercato del lavoro internazionale. La Commissione Europea cala il poker “vincente” mirando a coniugare la flessibilità dell’impiego con un salario minimo, sussidi e dialogo sociale per come esposto nella comunicazione “Verso una ripresa ricca di lavoro”, presentata e discussa questa mattina, al Parlamento di Strasburgo, dal presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e dai commissari alle politiche sociali e all’economia, Laszlo Andor ed Olly Rehn. Nella relazione imposta all’attenzione degli europarlamentari vengono tracciate linee guida che dovrebbero “rappresentare una pietra miliare nella costruzione di un dinamico mercato di lavoro”, per come ha affermato Barroso, e che fanno riferimento ad un salario minimo adeguato e a sussidi di inserimento per le categorie “svantaggiate” come quelle dei giovani, delle donne, lavoratori anziani e disoccupati da lungo tempo. La portavoce di Andor, Cristina Arigho, ha specificato che “La Commissione non mira ad imporre una soglia europea di salario, ma i salari minimi svolgono un ruolo importante nella lotta alla povertà” che riguarda l’8% dei cittadini europei.
Barroso si difende con gli Eurobond
Ma se da un lato la buona volontà dell’Unione Europea cerca di mettere una toppa “ideale ed ipotetica” alla crisi del mercato del lavoro, dall’altro l’Europarlamento non subisce passivamente i buoni propositi della Commissione, che pone sotto accusa insieme ai vari governi, per aver ignorato gli stimoli per la crescita e abbracciato misure di austerità troppo pesanti per i bilanci pubblici. Barroso, davanti al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria, ha affermato di “non aver mai dichiarato che la crisi è passata” e ha invitato gli europarlamentari a “riconsiderare gli Eurobond o il fondo di riscatto per mutualizzare il debito pubblico europeo”. Rimane solo da chiedersi se, per il problema del mercato del lavoro, quello dell’Unione Europea sarà un “All in” vincente oppure un grande Bluff? E intanto, in Italia, il caro Prof. Monti, pensa ancora all’articolo 18 ma, qualora lo avesse dimenticato, gli ricordiamo che non si può vincere sempre bluffando!
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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