Venerdì, Maggio 25th / 2012
– di Sergio Basile – Unione europea / Eurovertice / Consiglio europeo / Grecia / Eurozona / Fallimenti Ue / Troika / Commissione europea / Fondo Monetario Internazionale / Bce / Bundesbank / Washington / Christine Lagarde / Mario Draghi / José Manuel Barroso / Angela Merkel / Lucas Papademos / Vertice [...]Ue – Persecuzioni ai cristiani: L’esempio La Pira e Wojtyla
Giovedì, Maggio 10th / 2012
– di Maria Laura Barbuto e Sergio Basile –
Parlamento Europeo / Bruxelles / Strasburgo / Comece / Giovanni Paolo II / Giorgio La Pira / Nord Africa / Medio Oriente /Cristianesimo / Islam / Persecuzioni / Religione / Economia / Egoismo umano / Gruppi di potere / Giochi di potere / Dialogo interreligioso / Dialogo interculturale / Solidarietà / Ocse / Libertà religiosa / Mauro / Grim / Pester / Hulsman / Pizzaballa / Miracoli del dialogo / Maria Laura Barbuto / Sergio Basile / Qui Europa
Persecuzioni ai cristiani – Gesù Cristo?
Un personaggio molto scomodo
Dialogo: unica via d’uscita per i credenti, sulle
orme di Giovanni Paolo II e Giorgio La Pira
Dietro gli attacchi, anche interessi economici dei potenti
e giochi di potere.
Bruxelles, Strasburgo – La questione religiosa, che si creda o meno, è uno degli argomenti che ci riguarda più da vicino, che interessa la nostra quotidianità. Più volte, "Qui Europa", ha cercato di sottolinearne l’importanza e di collocare il cristianesimo in contesti “particolari”, in luoghi in cui, per i fedeli cristiani, la paura è il sentimento dominante ed il dono vita è subordinato alla “volontà” delle altre religioni, ma soprattutto – spesso particolare occultato o alterato ad arte – di gruppi di potere più o meno noti, che utilizzano il pretesto della religione (vedi questione Mediorientale) per insinuare i loro avidi e distruttivi tentacoli all'interno del Corpo Mistico di Cristo, che è la Chiesa, con le sue comunità sparse e disseminate in tutto il globo. Ieri, in merito, nell’emiciclo del Parlamento Europeo, ha avuto luogo un seminario organizzato dalla Comece (Conferenza episcopale europea), dal Partito Popolare Europeo e dai Conservatori, nel quale, se da un lato i dati emersi ripropongono le ormai note persecuzioni che i cristiani sono costretti a subire in tutto il mondo, dall’altro è emersa potente una nuova e fulgida speranza di pace. Ciò, evidentemente, in scia al solco maestro indicato dal Santo Padre Giovanni Paolo II e, ancor prima, dal "Servo di Dio", nonché politico-santo, Giorgio La Pira (foto): entrambi considerati universalmente quali i maestri indiscussi del Dialogo interculturale e della Pace tra le Nazioni. Una possibile e provvidenziale alba di Pace, sull'onda di un nuovo slancio conciliare ed ecumenico. Di un dialogo religioso proteso all’unione di religioni, ma soprattutto – auspichiamo, ancor prima – di popoli. Uomini che pur mantenendo la propria individualità, combattono insieme per sconfiggere la povertà materiale e quella spirituale: che in fondo, per estensione, è alla base della prima.
Guerre di religione o attacchi dei poteri forti?
Già! La povertà. Sembra questa la vera discriminante: l'elemento di disparità sociale o – d'altra parte – di "controllo sociale" che spesso scatena guerre e persecuzioni, dietro il patetico e retorico paravento delle guerre di religione. D'altra parte, si sa! Gesù Cristo, Nostro Signore, è un personaggio centrale nella storia dell'umanità (il più studiato e documentato di sempre) quanto scomodo. I missionari che agiscono nel Suo nome, donando la propria vita ogni giorno negli angoli più reconditi della Terra – ad esempio – sono molto amati, ma anche molto odiati: visti come un tremendo ostacolo ai piani di sottomissione e colonialismo di attrezzati, violenti e forti gruppi di potere (economici, politici e militari) che, ovviamente, non tollerano comunità (di quelli che chiamano "selvaggi") istruite, collaborative, riscattate – spiritualmente, moralmente ed economicamente – da condizioni di vita ai limiti dell'immaginabile. E' uno smacco troppo grande per i padroncini della Terra, e per il loro ego malato.
Da Bruxelles al calderone delle "Primavere arabe"
Ben vengano, allora, convegni e momenti di riflessione comune sulla terribile e sacrilega mattanza di "martiri" cristiani: ciò – soprattutto – se tali iniziative avvengono nel cuore istituzionale della Nuova Europa laica e tecnocratica. Tra gli ospiti del meeting, anche l’italiano Mario Mauro, presidente dei deputati del Pdl al Parlamento di Strasburgo – già vicepresidente dell'Europarlamento – che ha ricordato che “Secondo i dati dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, (Osce) negli ultimi 10 anni, su 100 persone che hanno perso la vita per motivi di odio religioso, 75 sono cristianiLa situazione è drammatica, dopo le primavere arabe, soprattutto nel Nord Africa e nel Medio Oriente, paesi in cui, come già abbiamo riportato in articoli precedenti, le persecuzioni e la privazione della libertà, alle quali sono sottoposti i cristiani sono all’ordine del giorno e “questo – a detta di Brian Grim, del Pew Forum on Religion and Public Life – accade in 130 paesi al mondo in cui l’odio nei confronti dei cristiani si traduce in un primo posto assoluto sul podio della pratica delle persecuzioni”. Grim ha ricordato che le vittime musulmane sono al secondo posto, poiché subiscono maltrattamenti in 117 Paesi. “Preoccupanti fenomeni – secondo Berthold Pester della sezione tedesca di Aiuto alla Chiesa che soffre – sono rappresentati sia dall’ascesa dei salafiti che predicano il ritorno al vero Islam, sia dall’esodo dei cristiani che fuggono dai paesi in cui subiscono torture proprio per preservare la loro vita”.
I semi della pace
Ma il cristianesimo non si perde mai d’animo: infatti, esistono esempi di grande solidarietà che meritano di imporsi all’attenzione di tutti i cittadini del mondo. “E’ il caso di Cita, cittadina del Qufada, dove – racconta il direttore della rivista “Arab-West Report”, Cornelius Hulsman, che vive da 40 anni in Egitto – un salafita, leader religioso islamico, collabora con il capo della comunità copta contro la povertà e questo è un grande esempio per tutti”. Secondo Monsignor Pierbattista Pizzaballa, custode di Terrasanta, “il dialogo tra credenti, tra gli individui e non tra religioni o sulla fede è l’elemento vincente che permetterà la nascita di una nuova mentalità”. Come nell’articolo sulla Cristianofobia, concludiamo ricordando che “L’attacco ai cristiani, non è solo un attacco alla religione, ma alla libertà della persona. E la libertà cristiana, come ogni altra libertà, non può essere sottoposta a vincoli, soprattutto se gli stessi calpestano i diritti fondamentali dell’uomo”.
Maria Laura Barbuto, Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)
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