Giovedì, Gennaio 23th/ 2014
– di Sergio Basile e Redazione QE –
Mercoledì, Maggio 16th / 2012
– di Maria Laura Barbuto –
Italia / Crisi Ue / Roma / Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca / Omofobia / 17 maggio / Scuola / Giovani / Identità sessuale / Influenze / Cristianofobia / Aborto / Religione / Cristiani / Francesco Profumo
Italia – Giornata Internazionale contro l’Omofobia:
Profumo invita le scuole a sensibilizzare i giovani
L’identità sessuale non si scopre: è definita
dalla natura sin dalla nascita.
Roma – Domani, 17 maggio, ricorrerà la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, istituita nel 2007 dal Parlamento Europeo. Da ben 5 anni, quindi, le istituzioni cercano di sensibilizzare la popolazione e l’opinione pubblica in relazione ad un fenomeno in espansione che, a detta dei leader politici, si inserisce in un contesto più ampio di discriminazioni e atti di bullismo. Proprio per questo motivo, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, ha invitato tutte le scuole italiane a “celebrare” la ricorrenza perché, in quanto agenti di socializzazione primaria, esse hanno l’obiettivo di formare i giovani e di educare loro a conoscere “l’altro”, nella scoperta della diversità come ricchezza. Il Ministro Profumo ha, infatti, dichiarato che “Le scuole favoriscono la costruzione dell’identità sociale e personale da parte dei bambini e dei ragazzi , il che comporta anche la scoperta del proprio orientamento sessuale”. Ma, indire una apposita giornata contro l’omofobia, non potrebbe comportare che i giovani siano portati a credere nell’esistenza del diverso? L’educazione scolastica, così come quella familiare, dovrebbe essere improntata prima di tutto sul valore dell’uguaglianza nella sua generalità e totalità e non sul caso specifico. Non per sollevare polemiche, ma l’identità sessuale di ogni individuo viene definita dalla natura e dalla volontà divina sin dalla nascita e, quindi, non si scopre con il passare del tempo.
Il sottile "Profumo" della discriminazione
Allora, potremmo parlare di influenze: i bambini, che ancora devono formare in modo completo la propria personalità, potrebbero essere influenzati da concetti e immagini mentali fruiti sulla base di determinati insegnamenti. In poche parole, potrebbero essere influenzati sulla propria identità sessuale se si insegna loro che essere omosessuali è normale indipendentemente dall'esistenza dell'anima e dell'impronta che il Creatore da fin dalla nascita dona a ciascun uomo e a ciascuna donna. E a prescindere dal ruolo biologico e procreativo – e quindi sociale – al quale ciascun uomo è in valore assoluto chiamato ad assolvere, in qualità di cellula fondante della famiglia umana, per il progresso comune. Ma la normalità è quella stabilita dalla natura: dovremmo allora – a maggior ragione – indire anche giornate contro la Cristianofobia, contro l’aborto, contro le discriminazioni in generale. Questo non vuol dire che gli omosessuali debbano essere discriminati ma, anzi, al contrario, “Qui Europa” sosteniene che l’educazione all’uguaglianza si debba estendere davanti a qualsiasi forma di discriminazione, perché nel momento in cui viene preferito un argomento piuttosto che un altro, si fa il primo passo verso la “disuguaglianza”. Allora, chiediamo al Ministro Profumo che ha dichiarato che “la giornata rispecchia i principi della Costituzione e dell’Unione Europea”, di essere anche particolarmente sensibile all’insegnamento, nelle scuole italiane, della religione cristiana, sia perché essa è la radice principale che anima lo spirito europeo, sia perché il suo insegnamento parte proprio dall’uguaglianza. Eppure, è possibile anche che il “Profumo di uguaglianza” , in questo caso, si trasformi in “Profumo di discriminazione”.
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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