Martedì, Gennaio 28th/ 2014
– Comunicato di Renato Rallo, L'Intellettuale Dissidente –
Giovedì, Maggio 17th / 2012
– di Silvia Laporta –
Italia / Corte Ue / Kinder Ferrero / Azienda italiana / Made in Italy / Wohlfahrt / Contenzioso / Cioccolato / Nutella
Di Kinder ce n’è una: la sentenza della Corte Ue
salva l’esclusivita’ del marchio.
La Kinder resiste agli attacchi esteri, e Ferrero
si consola con pane e Nutella
Lussemburgo, Bruxelles, Alba – Il marchio 'Kinder' non si tocca, deve restare unico e non avere simili, nemmeno in settori diversi da quello del mercato alimentare. La dolce barretta al cioccolato che tutti ricordiamo, deve restare un’icona italiana per le generazioni passate e quelle a venire. A deciderlo, è stata la Corte di giustizia Ue del Lussemburgo: “Il nome Kinder distingue per più di una generazione di italiani un'intera famiglia di prodotti della Ferrero e quindi non e' possibile registrare in Europa un marchio simile come 'Kindertraum' perche' potrebbe generare confusione nel pubblico. Questo il significato della sentenza adottata oggi dal Tribunale. Il contenzioso e' approdato davanti ai giudici europei dopo essere gia' stato esaminato dall'Uami, l'ufficio per l'armonizzazione nel mercato unico di marchi, disegni e modelli. A questo ufficio si era rivolto qualche anno fa un signore tedesco, il signor Harald Wohlfahrt, per registrare il marchio denominativo 'Kindertraum' (che significa 'sogno dei bambini') per prodotti del settore cartario (cartoncini, prodotti da cartoleria, decorazioni natalizie). Ma cogliendo l'opportunità offerta nell'ambito della normale procedura di registrazione di un marchio la Ferrero si era opposta, poiché che di marchi registrati contenenti la parola kinder ne ha ben in 32 anche in classi 16 e 18 (quelle della cartoleria e decorazioni natalizie.)
Il responso della Corte Ue
Nel 2009 l'Uami aveva dato ragione al gruppo italiano, giudizio poi ribadito nel 2010 dalla Commissione per i ricorsi della stessa Uami. Il signor Wohlfahrt aveva ha quindi deciso di presentare ricorso al Tribunale Ue per chiedere l'annullamento della decisione dell'Uami, sostenendo che il rischio di confusione tra i due marchi non sussiteva. I giudici comunitari hanno però stabilito ora che il marchio 'Kinder' non ha carattere descrittivo, bensì distintivo, per il pubblico italiano, e proprio questo specifico carattere ''impedisce la registrazione di marchi simili''. La diversità tra le parole “Kinder”e “Kindertraum” non rende la parola salva dalla confusione che potrebbe facilmente generare, in particolar modo nella somiglianza dei segni e dei prodotti e dei servizi , proprio poiché appartengono alla stessa categoria. Questo dettaglio è importante poiché la ditta tedesca potrebbe voler sfruttare la similitudine del nome per provare ad avvantaggiarsi sul mercato, sperando probabilmente in qualche "miracolo" legislativo dovuto proprio ad una mancanza di certezze tipica di questo campo.
Ferrero: la nutella resiste agli attacchi esteri
Quale bambino italiano non conosce un prodotto della famiglia Ferrero? E chi di noi non associa almeno uno di questi prodotti alla propria infanzia? Il marchio Kinder è diventato un’icona e la popolazione italiana vi è così affezionata, che anche in periodo di crisi, non sono i maggiori prodotti della famiglia Ferrero ad essere esclusi dai carrelli della spesa. Per esempio la Nutella detiene l’86% della quota di mercato nelle creme spalmabili a base cioccolato. Forse gli italiani addolciscono gli effetti della recessione con cucchiaiate di pane e Nutella!
Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)