Crisi, Lisbona dice No alla Tav. All’Italia 4 euro-corridoi su 10

Sabato, Marzo 24th / 2012

– di Sergio Basile –

Consiglio europeo / Ministri dei Trasporti / Tav / Corridoi europei / Alta velocità / Trasporto ferroviario / Portogallo / Italia / Lisbona / Roma / “Baltico-Adriatico”/  “Mediterraneo” /  Torino-Lione / “Helsinki-Palermo” / “Genova-Rotterdam” / Austerity / Protesta  

Alta velocità: Via libera dal Consiglio Ue

ai 10 "corridoi". Lisbona dice “No”

alla Sua Tav

All'Italia 4 euro-corridoi. Soddisfazione di Monti:

meno dalle fasce deboli oppresse dall'austerity

Bruxelles, Lisbona, Roma – Nelle ultime 48 ore i ministri dei trasporti dell`Ue hanno chiuso l`elenco dei 10 corridoi europei per l’alta velocità, progetto da concretizzare – secondo Bruxelles – entro il 2030, al fine dichiarato di voler realizzare una linea ferroviaria veloce che possa percorrere e collegare tutti i principali svincoli strategici del Continente. Ciò accade mentre in Val di Susa non cessa la protesta, e mentre in Portogallo – addirittura – Lisbona ha annunciato lo stop ai lavori della tratta Lisbona-Madrid, giudicandolo – a nostro avviso giustamente – fuori portata ed antitetico rispetto all’attuale situazione di crisi economica che sta affossando il Paese. “Non ci sono le condizioni finanziarieha tuonato il premier Pedro Passos Coelho. Quanto all’Italia il governo Monti ha espresso, al contrario – forse sottovalutando le richieste esasperate e pressanti di una moltitudine crescente di famiglie, precari, disoccupati  e pensionati di tutt’Italia – tutta la sua soddisfazione per la linea europea adottata, che ha riconosciuto all’Italia quattro corridoi di alta velocità su dieci: “Baltico-Adriatico”, “Mediterraneo” (nel quale rientra la tratta Torino-Lione) “Helsinki-Palermo” e “Genova-Rotterdam”. Ciò per un totale di 31,7 miliardi messi a disposizione per gentile concessione “dei cittadini europei” mediante l’Ue. Le reti – inoltre – collegheranno nel complesso  86 porti e 37 aeroporti. Inoltre, nel vertice delle scorse ore si è avuta la conferma che saranno altresì realizzati 35 progetti transfrontalieri con 15 mila chilometri di ferrovie high velocity. Ma non staranno correndo un po’ troppo? A chi gioverà – se non alle classi più abbienti – avere treni super-veloci se nessuno potrà più uscire di casa per mancanza di soldi? A che serve preoccuparsi dei trasporti e far scoppiare nel contempo il prezzo della benzina – arrivata nelle scorse ore vicina a soglia 2 euro – per poi incentivare treni da superlusso? Non si comprende davvero l’utilità sociale di tutto ciò, ed il prezzo che si sta pagando per finanziare un’opera faraonica degna dell’antico Egitto, che però mal si sposa con le politiche di austerity e tagli imposte dai governi nel Consiglio europeo, sulla base di quanto chiesto da Barroso, dalla Merkel, da Sarkozy, Monti e dallo stesso Draghi (Bce).

Sergio Basile (Copyright © 2012 Qui Europa)

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2 Responses to Crisi, Lisbona dice No alla Tav. All’Italia 4 euro-corridoi su 10

  1. tablette graphique 24 Maggio 2012 at 15:40

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