Floriana Castro / Antimassoneria (Copyright © 2015 Qui Europa)
Sabato, Marzo 26th/ 2016
– di Floriana Castro / Antimassoneria –
Redazione Qui Europa, Redazione Antimassoneria, Floriana Castro, Cristianesimo, Pasqua, Gesù Cristo, Messia
Analisi razionale e logica della fede Cristiana:
Gesù è storicamente esistito e si proclamò
il Messia
Straordinaria indagine su Gesù: prove inoppugnabili
sulla verità storica dei vangeli e sulla divinità
di Gesù Cristo
di Floriana Castro / Antimassoneria
Il Cristianesimo non ha nulla a che fare con l'ebraismo
Roma – di Floriana Castro – E’ vero che i cristiani discendono culturalmente dagli ebrei e dell'ebraismo? No, l’Antico Testamento era tutto orientato al Nuovo Testamento e a Gesù Cristo. Onde Mosè e i Profeti annunziarono Cristo venturo, che fu rigettato dal ‘falso Israele’ ed accolto dal ‘vero Israele’, ossia da coloro che, fedeli allo spirito dell’Antico Testamento, hanno accolto il Messia Gesù Cristo. Quindi il Cristianesimo non ha ricevuto nulla di positivo dal giudaismo post-biblico o attuale, (vedi qui – Le tre religioni monoteiste hanno lo stesso Dio?) mentre il giudaismo mosaico o vetero-testamentario è relativo ed ordinato totalmente al cristianesimo senza il quale non avrebbe avuto ragion d’essere. La venuta del messia fu largamente profetizzata e annunciata centinaia di anni prima di Cristo.
Indagine su Gesù
Chi era Gesù? E’ proprio vero che egli sia il Salvatore? In realtà è il nome stesso che lo afferma: infatti il nome Gesù (in aramaico Yeshua) vuol dire letteralmente “Colui che salva” , chi lo ha messo al mondo quindi era già a conoscenza del mistero del Verbo Incarnato. L’Antico Testamento, oltre a raccontare la storia di quello che una volta fu il popolo eletto fornisce numerosissime profezie sulla nascita, sul ministero, sulla morte e risurrezione del Messia. Fra le profezie più toccanti vi sono quelle del profeta Isaia che 800 anni prima della venuta di Cristo sulla terra descrive nei minimi particolari la Sua nascita da una Vergine, la passione e morte per la salvezza dell’umanità:
“la Vergine concepirà e partorirà un Figlio che sarà l’Emmanuele, Dio con noi”
(Isaia 7,14).
Il profeta Michea riesce persino a pevedere il luogo di nascita del Messia:
“E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere tra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà colui che essere il dominatore di Israele Egli starà là
e pascerà con la forza del Signore suo Dio.”
(Michea 5,14)
Nel Salmo 22,16-18, si parlava di “mani e piedi forati”, di spartizioni d’indumenti e di tiro a sorte di una veste. Eventi che si avverarono in modo stupefacente alla morte di Cristo. L’evangelista Giovanni nel passo 19:23-24, lo evidenzia citando il suddetto salmo.
Profezie messianiche
Sempre Isaia in modo stupefacente previde che il Messia non sarebbe stato servito e riverito dal Suo popolo, ma la Sua Morte e Risurrezione sarebbero state gradite al Padre per la salvezza delle anime: "Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. 4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; dalle sue piaghe noi siamo stati guariti.11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza” (Isaia 53,3-12). Non avrebbe subìto la decomposizione della morte. Leggiamo:
“Perché tu non lascerai l’anima mia nello Sceol (tomba)
e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione”.
Salmo 16,10
Il "fariseismo" ebraico dinanzi alle profezie del Vecchio Testamento
In Atti 2,27-31/13,35-37 si applica questo passo alla resurrezione di Cristo, il cui corpo non subì le conseguenze fisiche della morte. Nei Vangeli, e specialmente in San Matteo (che scrive per i suoi connazionali giudei), si fa continuamente riferimento all’adempimento delle antiche profezie messianiche nella vita di Gesù Cristo. Delle analogie tra le profezie sul Messia profetizzato nel Vecchio Testamento e la vita di Gesù anche gli ebrei hanno dovuto prenderne atto, ma invece di convertirsi hanno preferito mettere da parte tali versetti (vedi qui le profezie messianiche). L’autenticità degli scritti del Vecchio Testamento finora sono meno confutati dal Voltaire e dal Dan Brown di turno (vedi qui Il Dragone, la Massoneria e il mistero dei vangeli apocrifi – Seconda Parte), quindi chi confuta il Vangelo dovrebbe prima di tutto confutare anche i libri del Vecchio Testamento in cui si annuncia la Venuta di Cristo e gli Atti degli Apostoli e le epistole, in perfetta continuità con il Vecchio Testamento e con i Vangeli.
Il Cristianesimo per l'ebraismo: scandalosa rinuncia all'elezione
Perchè Gesù venne ripudiato dal Suo popolo? Per l’ebreo, il Cristianesimo rappresenta la rinuncia di un monopolio, e la rinuncia ad una “interpretazione nazionalista” – per non dire razzista – dell’”elezione”; esso è l’apertura alla fratellanza umana, per l’ebreo crea scandalo pensare che Dio sia venuto sulla terra per salvare tutti gli uomini e il Regno Glorioso che spetterà a chi accoglie il Messia non fa parte di questo mondo terreno. Un affronto per i Giudei, abituati come sono a volere a tutti i costi la gloria e il trionfo e la supremazia nell’aldiquà. Anche il nome Yeshua (di cui loro conoscono il significato) crea molto sdegno nell’animo giudaico percio’ si evita di pronunciarlo. Nel Talmud ebraico il Suo nome viene sostituito con: Jeshu, l’appeso, l’impiccato, quel tale, ecc..
Numerose prove non cristiane sulla storicità di Gesù
Che Gesù sia esistito veramente non ci sono dubbi: sulla sua storicità abbiamo non solo i 27 documenti del Nuovo Testamento, che comprendono: 4 Vangeli; Atti degli Apostoli; 13 epistole di Paolo; 2 lettere di Pietro; 1 di Giuda Taddeo; 3 di Giovanni; 1 lettera agli ebrei; 1 lettera di Giacomo e l’ Apocalisse. Ma esistono anche fonti extra su Gesu’, come: La Didachè, la lettera di Clemente ai Corinzi, la lettera di Ignazio di Antiochia, Il pastore di Erma, la lettera di Barnaba, la lettera di Diogeneto, I frammenti di Papia, la lettera di Policarpo, Le apologie di Giustino, Il Toleoth Yeshua, il Talmud ebraico e molti altri. Documenti che non possono essere certo considerati “di parte” la cui storicità nessuno ha mai messo in discussione.(vedi qui – Il Talmud registrò nel Tempio una Assenza – Blondet & Friends).
Nessuno dubita sull'esistenza di personaggi poco documentati…
Nessuno ha mai dubitato sulla storicità di Alessandro Magno, benchè sulla sua storicità esistano solo 4 fonti storiche, la piu’ antica pervenuta 400 anni dopo la sua morte. Probabilemente l’autore che ne ha narrato le gesta si sarà basato su altre fonti che sono state perse, mentre la sua ricostruzione è giunta fino a noi. Ma non è l’unico: tutto quello che sappiamo su Cicerone lo sappiamo grazie a Plutarco nato 90 anni dopo la morte di Cicerone, oltre a Plutarco altri 4 autori antichi lo hanno citato. Tutto quello che sappiamo su Confucio lo sappiamo attraverso Mencio, il piu’ grande aderente al confucianesimo. circa 100 dopo la sua morte. La prima biografia su Maometto è stata scritta da Ibn Isḥāq, un secolo dopo la morte del “profeta”. La vita di Dante Alighieri la conosciamo solo grazie a Boccaccio che la scrisse 50 anni dopo la sua morte. Potremmo procedere all’infinito, ma spero che abbiate capito che se per una qualche misteriosa ragione qualcuno cominciasse a dubitare sulla storicità di Cicerone o di Alessandro Magno, nessuno gli crederebbe. E se qualcuno cominciasse a farfugliare che la Divina Commedia fu attribuita a Dante, ma in realtà fu scritta da Buddha a causa di un qualche oscuro complotto, non credete che questo qualcuno si ritroverebbe ad affrontare un TSO obbligatorio? Forse nessuno però sarà mai interessato a farlo, perché nè Dante, nè Alessandro Magno – nonostante il loro genio – hanno il potere di cambiarvi la vita.
Quali fonti non cristiane raccontano che Gesù si è proclamato Dio
Quindi, se si accettano come storici i documenti scritti dai discepoli di Socrate, di Buddha, di Maometto, dobbiamo accettare anche i documenti che attestano la storicità di Gesu’. Molti per estrema ignoranza biblica sostengono che gli apostoli fossero analfabeti e che sarebbe stato impossibile per loro scrivere i Vangeli. In realtà San Paolo era un uomo colto e istruito, conosceva diverse lingue e al suo seguito si trovava San Luca (l’evangelista) un ex pagano divenuto cristiano: medico e scrittore Luca raccoglie le testimonianze di apostoli e discepoli, fu l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli e le cronache della prima Chiesa Cristiana. San Marco fu discepolo di Paolo e, in seguito, di Pietro e fu l’autore del Vangelo secondo Marco. Ebreo di origine, nacque probabilmente fuori della Palestina, da famiglia benestante, figlio con molta probabilità della vedova Maria che era al seguito di Gesù. Dell’apostolo ed evangelista San Matteo sappiamo che era un pubblicano, per conto di Roma prima che venisse chiamato alla conversione e al seguito di Gesù. Matteo, era appaltatore di tributi in genere per i terreni pubblici. In altre parole era un dipendente del governo d’occupazione romano, quindi non era un analfabeta.
Prove storiche sulla divinità e resurrezione oltre al Nuovo Testamento
Quali altre fonti storiche oltre al Nuovo Testamento attestano che Gesù si sia proclamato Dio, che sia morto e risuscitato? Le testimonianze che Gesù non è un personaggio mitologico sono moltissime (vedi qui Fonti storiche non cristiane su Gesù – Cathopedia), molte di esse derivano anche da fonti pagane o giudaiche: da Tacito alle epistole di Plinio il Giovane all’imperatore Traiano, il De Vita Caesarum di Svetonio, l’orazione contro i cristiani di Marco Cornelio Frontone e altri e fatti coerenti con la Palestina del I secolo. Giuseppe Flavio nato nel 37 DC, ha vissuto la sua infanzia vedendo con i suoi occhi e ascoltando con le proprie orecchie le testimonianze dei primi cristiani. Era uno storico giudeo NON convertito al cristianesimo parla due volte di Gesu’ nel suo libro “Antichità giudaiche” scritto nel 93 DC (vedi qui VITA DI GESU'/ Il miracolo raccontato da un pagano?):
“Ci fu un uomo straordinario, chiamato Gesu’. Egli fu autore di opere straordinarie,
maestro di uomini e attiro’ a sé molti giudei e anche molti greci.
E quando Pilato lo mise a morte molti di loro contiuarono ad amarlo.
Egli infatti apparve loro il terzo giorno dopo la morte come era annunziato dai profeti.
Ancora oggi non è venuta meno la tribu’ di quelli che sono chiamati Cristiani”.
Giuseppe Flavio – “Antichità giudaiche”
Perfino il Talmud, paradossalmente ammette…
Il matematico Piergiorgio Odifreddi tempo fa cercò miseramente di smentire questo passaggio ricevendo però la derisione dei suoi colleghi. Il Talmud ebraico babilonese – sulla quale storicità nessun matematico mai ha osato dubitare (…) – parla numerose volte di Gesu': non mette mai in discussione, nè la sua storicità, né la sua morte in croce e non manca nemmeno di riferire i miracoli che Gesu’ operava, definendoli pero’ “stregonerie” e riferisce la Sua auto-proclamazione di divinità definendola “istigazione all’idolatria”. Non solo, anche nel Talmud palestinese ( IV sec.) si fa riferimento alla storicità di Gesù, alla sua ascensione e al fatto di essersi proclamato Dio. Una baraita ebraica del II secolo dice; "Gesu’ fece stregonerie e istigò al peccato la collettività di Israele”.
Le testimonianze di Tacito e Mara Bar Serapion
Il nome di Cristo viene citato dallo storico latino Tacito (56-123) nel quindicesimo libro degli Annali, quando narra della persecuzione dei cristiani per opera di Nerone: egli afferma che i cristiani avevano avuto origine da Cristo, che la fede cristiana si era diffusa a Roma e in Giudea e che Cristo era stato condannato a morte sotto Ponzio Pilato. Abbiamo la lettera di Mara Bar Serapion, uno stoico siriano che si trovata in un prigione romana, a suo figlio; la lettera è stata variamente datata dal 73 al 260. In questa lettera si tratta dell’uccisione di tre uomini saggi della storia e uno di questi è stato da alcuni identificato con Gesù, definendolo il saggio re dei giudei. Mara Bar Serapion scrive che gli israeliti che misero a morte il loro Re furono puniti con la cacciata da Israele e la distruzione del Tempio, così come Gesù aveva predetto.
"A che cosa è servito ai giudei uccidere il loro saggio re,
visto che il regno è stato poi tolto loro”.
Mara Bar Serapion
I rotoli di Qumran
Si è sempre persato che i Vangeli fossero stati scritti pochi anni dopo la crocifissione. Nei primi del 700 gli illuministi per attaccare l’inoppugnabilita delle testimonianze dei discepoli di Gesu’ e avallare la loro tesi sulla non storicità dei vangeli, spostarono la datazione dei Vangeli dopo l’anno 100. Ma ci sono numerose prove concrete che il Vangelo di San Giovanni sia stato scritto PRIMA e non oltre il 70 DC, ovvero, massimo dopo 40 anni dopo la Crocifissione. All’inzio del 1900, vicino al Mar Morto è stata ritrovata una grotta con dentro dei manoscritti.
I tentativi della giudeo-massoneria anti-cristica di smentire i vangeli
Quella grotta era stata sigillata intorno l’anno 68 prima che la città Qumran venisse distrutta. Quei manoscritti noti come “i Rotoli del Mar Morto” sono stati studiati per decenni, tanti frammenti vennero identificati con diverse opere letterarie . Uno in particolare il frammento 7Q5 è datato dal papirologo Collin Roberts intorno l’anno 50 DC, ma non venne ancora identificato. Finalmente nel 1968 un archeologo e papirologo, José O’Callaghan attraverso un computer appositamento programmato riusci’ ad identificarlo: era un frammento del Vangelo di Marco. Ovviamente questa scoperta sensazionale che smetisce una volta per tutte le tesi secondo cui i Vangeli furono scritti da persone nate parecchi anni dopo la Crocifissione passa inosservata perchè oggi la cultura dominante è prettamente massonica e laicista.
Illuministi smentiti
Non c’è spazio per la verità, con la scoperta definitiva che i Vangeli canonici risalgono a massimo 50 anni dopo la Crocifissione abbiamo la prova concreta e definitiva che i Vangeli sono stati scritti da testimoni oculari dei fatti che smentisce per sempre gli Illuministi. Uno dei suoi massimi teorici David Friedrich Strauss nel 1863 beffardamente affermava: "La storia evangelica sarebbe inattaccabile se si potesse stabilire che è stata scritta da testimoni oculari o pe lo meno da uomini vicini agli avvenimenti”. Chissà se oggi Strauss fosse vivo se avrebbe avuto l’onestà di ammettere di aver fallito e di accettare che i documenti tramandatici da persone vicine a Gesù costituiscono dei validi documenti storici, proprio come quelli che ci sono stati tramandati su Maometto, su Buddha, Alessandro Magno ecc .. Documenti storici che nessuno ha però mai messo in discussione. Non solo, ma abbiamo le prove che i Vangeli di oggi sono identici a quelli scritti quasi 2000 anni fa: ci sono pervenuti ben 34.086 manoscritti dei Vangeli, il più antico risale a meno di 100 anni dopo la morte di Gesù benchè scritti in diverse lingue: copto, siricaco, latino greco e si dimostrano assolutamente identici nel contenuto.(vedi qui Cosa rispondere a quelli che dicono che 'Gesù non è mai esistito). Gli amanuensi hanno voluto rispettare con la massima fedeltà il testo originale, senza aggiungervi niente. Duemila anni fa il Dio fatto Uomo, come profetizzato nel corso dei secoli pur non essendo ricco, è riuscito a farci pervenire dei documenti sulla sua vita, scritti da persone vicine a lui e da testimoni oculari; documenti che nonostante il progresso e i vari tentativi per smontarli si rivelano inattaccabili. Quanti c’hanno provato a cancellare la Verità dalla faccia della terra, nonostante la certezza della loro morte e l’immortalità di Dio! “I cieli e la terra passeranno, le mie parole non passeranno”(MT 24,32)
Perché Gesù fu messo a morte
Molte illazioni sono state fatte su Gesù, la Sua Vita e la sua Divinita’, in particolare negli ultimi decenni. In ambienti gnostici e massonici – quindi ostili al messaggio evangelico – sono circolate voci su contraffazioni dei Vangeli. Ma prima di prendere in esame i Vangeli apocrifi (meglio dire gnostici e spieghero’ il perchè in seguito), vorrei ricordare la causa della condanna della Crocifissione di Gesu’. Gesu’ fu crocifisso con l’accusa di aver istigato all’idolatria per essersi proclamato Figlio di Dio e di essere“una cosa sola col Padre” (GV 10,30), davanti agli uomini, davanti ai sommi sacerdoti e davanti a Pilato, “ vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo» (Marco 14,62). Fu questa la causa per la quale Caifa si straccio’ le vesti e consegno’ Gesu’ ai Romani perchè Egli fosse Crocifisso.
Due possibili alternative
Quindi, davanti a queste affermazioni ci sono solo due alternative: o si crede che Gesu’ è veramente il Figlio di Dio, o non si crede. Chi decidesse di non credere sappia che crede sostanzialmente che Gesù abbia mentito per farsi crocifiggere, sarebbe cosa assai assurda non credete? In genere si mente per salvarsi la pelle non per farsi uccidere! (vedi qui Perchè Gesù Cristo è il Dio Vero – Riflessione del Prof. Giacinto Auriti). Gesu’ non voleva morire. Pochi istanti prima del Suo arresto prevedendolo aveva pianto e sudato sangue nell’attesa di cio’ che lo attendeva. Per tale ragione è impossibile equiparare Gesu’ ad un qualsiasi altro profeta, dato che su di Lui si proclamò il Messia atteso e non profeta. La crocifissione di Gesu’ spiazza completamente i Suoi apostoli che durante la Passione si nascosero e lo abbandonarono. Non era possibile per loro che il Messia fosse condannato alla morte piu’ ignominosa che all’eopoca poteva esistere. Ma succede un fatto: quel sepolcro dopo tre giorni viene trovato vuoto, nonostante le precauzioni di farlo sigillare con un’enorme pietra e la presenza di guardie.
Un fatto straordinario e l'ira degli eretici farisei
I farisei – al contrario degli apostoli che non compresero le parole di Gesu’- erano memori che Gesu’ aveva anunziato – quando era ancora in vita – che sarebbe risorto come era scritto nelle scritture del Vecchio Testamento. Il cadavere non c’era piu’, ma la testimonianza delle donne che affermano di aver visto Gesù Risorto in carne e ossa, non trovano credito presso gli apostoli, ancora nascosti per paura che i giudei potessero arrestare anche loro. Gli apostoli infatti dopo la Crocifissione di Gesu’ persero la fede, credettero di essersi sbagliati. Tornano così alla loro vecchia vita, alla pesca; la loro avventura era finita. Ma succede un fatto straordinario che cambia il corso degli eventi. Nei Vangeli si narra che Gesu’ finalmente si manifesta anche a loro. Fatto sta che da allora gli apostoli sembrano trasformati; improvvisamente la paura dei giudei e della persecuzione svanisce. Da allora cominicia l’evangelizzazione e l’annunzio della Risurrezione di Cristo attirando l’ira della Sinagoga che non potè dimostrare che il cadavere di Gesù marciva nel sepolcro, perchè il sepolcro era vuoto.
Una incredibile e inaspettata iniezione di coraggio
Da qui innanzi gli apostoli non temeranno piu’ di morire per Gesu’ ma anzi sfoggiano un coraggio mai avuto prima. Li attendeno la cosapevolezza del martirio, molte fatiche, atroci sofferenze e nessun benefit terreno. Cosa spinge questi uomini, che fino a qualche tempo prima avevano abbandonato il loro divin Maestro per paura di essere arrestati? Cosa li spinge a girare per il mondo per raccontare questa storia straordinaria di cui erano stati testimoni, in cui hanno anche dovuto ammettere la loro viltà per aver abbandonato Gesù al momento della sua morte? Numerosi miracoli e segni accompagnano la loro predicazione, migliaia di persone anche pagane vedendo i miracoli che accompagnavano la loro predicazione decidono di farsi battezzare. Ormai gli Apostoli sono consci della missione salvifica del Messia e non temono piu’ di dover pagare con la vita; scoprirono così, che dietro la morte di Gesù si celava la Vita.
La buona notizia
Ma quale fu la novella che gli apostoli predicarono sin dai primi giorni dopo la Risurrezione? Quella di Dan Brown? Gli Atti degli apostoli lo smentiscono, infatti questi scritti, insieme alle epistole di Paolo e degli altri discepoli sono la continuazione dei 4 vangeli canonici e a nessun massone e o nemico della fede – al contrario dei vangeli – li ha mai confutati. Ecco qual era il messaggio che essi riferivano. Primo discorso di Pietro: “Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso" (Da Atti degli Apostoli, Cap. 2).
Conclusioni
Questo era – per i giudei – l’invito all’idolatria per la quale i discepoli di Gesu’ e i martiri venivano fustigati, flagellati, crocifissi, dati in pasto alle bestie, o decapitati. Gli apostoli annunciavano l’incarnazione del Verbo di Dio, la Sua morte, la Sua risurrezione di Gesu’ e la necessità della conversione e del battesimo per il perdono de peccati. Attraverso la testimonianza e l’operato dei Santi possiamo ancora notare tutt’ora ai nostri giorni miracoli cui la scienza è costretta ad arrendersi (vedi qui Giulio Fanti ci parla della Sindone, qui Porta a Porta – Sindone (2008) e qui https://www.facebook.com/fravolantino.verdeii/videos/vb.100005642234259/226680044196735/?type=2&theater). Quindi fin qui abbiamo chiaramente dimostrato l’inoppugnabilità dei Vangeli; che Gesu’ non può essere equiparato ad altri profeti o falsi profeti; che il Cristianesimo, in quanto Verità rivelata, realtà trinitaria è una storia che nessuna mente mortale avrebbe mai potuto partorire in quanto nata non da un sogno, non da una visione (come quella di Maometto) ma nata dall’umiliazione della morte di Croce, che nessuna mente umana, e dico nessuna nemmeno quella degli apostoli di Gesù avrebbero mai potuto immaginare essere lo strumento con la quale Dio avrebbe lavato il peccato degli uomini.
Floriana Castro / Antimassoneria (Copyright © 2015 Qui Europa)
Partecipa al dibattito – Redazione Quieuropa – infounicz.europa@gmail.com
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Video Allegati
Giulio Fanti ci parla della Sindone – YouTube
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