– di Nicola Arena, Sete di Giustizia –
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BCE e Quantitative Easing: il trucco per estorcere
col sorriso la ricchezza reale dei popoli
L'arma del liberal-capitalismo e social-comunismo di regime per
prosciugare le ricchezze reali dei popoli europei mediante la
moneta emessa, illegittimamente, a debito
di Nicola Arena, Sete di Giustizia
Il bazooka della BCE – Ma perchè Draghi può prestare denaro?
Francoforte – di Nicola Arena, Sete di Giustizia – "Il governatore della Bce Mario Draghi – secondo l'ANSA – spinge governi europei, borse e opinione pubblica proponendo un piano per la crescita europea". Con il "quantitative easing" annunciato dalla Bce in difesa dell'euro, in apparente contrapposizione alle azioni dei singoli stati e alla volontà dei paesi del Nord Europa tutti votati all'attuazione delle cosiddette "riforme" – utili al sistema – e alla disciplina di bilancio considerata propedeutica e "necessaria" all'attuazione di eventuali sostegni diretti. Tutto questo si traduce, come affermato da Mario Monti tre anni fa in una celeberrima e clamorosa intervista che ha fatto il giro del web (vedi qui Mario Monti, le crisi e le cessioni delle sovranità nazionali ), in cessioni delle rimanenti parti delle sovranità nazionali ad un livello comunitario. Cioè, detta in altri termini, in favore di un impero… Per comprendere l’enorme operazione finanziaria in atto e per osservare tale manovra dalla giusta prospettiva, bisogna fare un salto qualitativo e culturale, spingendosi a riflettere su questioni ovvie e ormai, da troppo tempo, date per scontate da quasi tutti. ciò rispondendo innanzi tutto alla seguente domanda: perché Mario Draghi può prestare denaro? Per rispondere al sottile e prioritario quesito continuiamo con la cronaca e l'analisi delle cosiddette "azioni preliminari" inerenti alla manovra finanziaria in atto.
VIDEO – Mario Monti, le crisi e le cessioni delle sovranità nazionali
Comprendere i reali obiettivi del quantitative easing
Secondo l'ANSA "la Bce comprerà titoli per 60 miliardi al mese fino a fine settembre 2016, e comunque fino a quando non vedremo un deciso miglioramento nell'andamento dell' inflazione" coerente con l'obiettivo di un andamento dei prezzi vicino al 2%". E' quanto sostenuto da Draghi nell'operazione di marketing concepita all'atto del propagandistico lancio del 'quantitative easing'. L’acquisto di titoli, tradotto in termini più realistici, significa per chi non lo sapesse, un ulteriore aumento del debito pubblico, che dovremo restituire con gli interessi, e questo significa che gli italiani (nel nostro caso) saranno costretti a fare ulteriori sacrifici con ulteriori tagli ed aumenti della tassazione. Infatti, come purtroppo ancora molti ignorano, non possiamo creare da soli il nostro denaro e quindi dovremo – non si comprende in base a quale principio giuridico – cedere ricchezza reale nelle mani dei grandi ed illegittimi "prestatori" di prima istanza. Come sempre! Da marzo la Bce inizierà, dunque, a comprare titoli sulla base della quota dei vari paesi nel suo capitale. Secondo Draghi – in aggiunta – i rischi dei titoli comprati dalla Bce saranno condivisi solo in quota pari al 20% del totale, ed assieme alle banche centrali dei paesi dell'Eurozona.
Il trucco per espropriare e estorcere con il sorriso
Dinanzi a questa grandissima bufala concettuale, ci chiediamo in tutta franchezza che rischi possa avere chi crea il denaro dal nulla; denaro che – in aggiunta – dovrebbe appartenere in origine ai popoli europei. Ma non finisce qui! Il denaro-debito della BCE oltre ad essere emesso – come detto – dal nulla e prestato anche con la certezza di un rimborso, che si attualizzerà – materializzando funeste premonizioni – attraverso la tassazione o la cessione di aziende statali e di altre quote di patrimonio immobiliare pubblico, con la complicità dei politici asserviti al sistema. Mario Draghi, nelle ultime ore, interpretando il ruolo assegnatogli dai grandi reggenti del mondialismo illuminato (liberal-capitalista e social-comunista) si è detto "molto sorpreso che il tema della condivisione dei rischi sia diventato il più importante" nella discussione sul quantitative easing.
Il falso dogma illuminato dell'inflazione
Le misure di oggi – secondo l'ANSA – "aiuteranno contro i rischi per le aspettative d'inflazione". Eppure da sempre ci dicono che gli stati non possono “stampare” denaro perché altrimenti si crea inflazione. Beh! Immettere 60 miliardi di euro al mese per 20 mesi, non crea inflazione? una cosa è certa: la creazione di false ideologie economiche, come questa in esame sostenuta dall'economia classica, spinge le popolazioni ad un rifiuto della politica in generale e nel contempo ad accettare passivamente le decisioni prese da entità sconosciute.
Quando si perde il senso della verità
Il piano di acquisti presentato oggi dalla Bce durerà fino alla fine di settembre 2016 e fin quando "ci sarà – fonte ANSA – una sorretta correzione dell'inflazione, con l'obiettivo di un livello dei prezzi sotto al 2% nel medio termine". Ad affermarlo sempre il Presidente della BCE. In questo contesto di cifre e numeri si perde il senso della verità e della natura giuridica della moneta. Riproponiamo – allora – la domanda inizialmente fatta: perché mai Mario Draghi può prestare denaro?
La doppia anima della moneta
Per tentare di rispondere in maniera compiuta ed integrale a questo interrogativo ricordiamo l'esistenza di un dualismo atavico che si fonde nell'essenza della moneta: essa è formata da due parti distinte fra loro. La prima parte è materiale e simbolica: la moneta, infatti, può essere di natura cartecea, metallica o elettronica, caratterizzata – badate bene – da costi di fabbricazione praticamente inesistenti (vedi qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione); la seconda parte, in assoluto quella più importante (per quanto riguarda la moneta nominale e cioè quella attuale) è il valore, ossia il potere d’acquisto, di natura immateriale, ma percepito attraverso la prima parte che è il simbolo. Questo valore è creato dai cittadini di una nazione, che hanno deciso di utilizzare e quindi accettare convenzionalmente il simbolo monetario come mezzi di pagamento, come contenitore di valore indotto.
La BCE dovrebbe accreditare la moneta ad ogni singolo cittadino
Come ha ampiamente e inconfutabilmente dimostrato il Professor Giacinto Auriti, infatti, chi crea il valore della moneta sono i cittadini che la usano, e dunque ad essi va univocamente attribuita la PROPRIETA’ di tutta la quantità di valore monetario emesso. La BCE dovrebbe accreditare ad ogni singolo cittadino, una quota parte di valore emesso, come reddito di cittadinanza, la rimanente parte ACCREDITARLA agli stati europei per il loro fabbisogno, trattenendosi i costi di produzione e gestione dei sevizi resi (vedi qui – Signoraggio – La Confessione dell’élite). Alla luce di questa grande verità svelata da Auriti, ricordiamo ai cittadini europei che tutto ciò non costerebbe nulla (vedi qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha Costi di Produzione ): la produzione della moneta – attuale oro-carta – infatti non costa assolutamente nulla. Siamo di fronte ad un grande inganno: cioè al più grande inganno della storia!
Come corrispettivo il nulla
Ovviamente, la macchina politica economica è molto complessa, non aspettiamoci un ripensamento o una strategia remissiva da parte della BCE, in quanto il piano adottato con il QE è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti, in pratica uno scambio (certamente non alla pari) fra immissinone di liquidità, cioè denaro creato dal nulla, in cambio di cessioni di sovranità nazionali e ricchezza reale. Si comprende benissimo tutta la trama oscura attraverso un esempio, tipicamente auritiano, che riproponiamo di seguito: se compro un automobile, io mi indebito nei confronti della concessionaria , ma in cambio del mio debito, ricevo l’automobile. Con il QE la BCE viene ad indebitare ulteriormente i popoli europei, dando come corrispettivo il nulla, in quanto quel denaro i popoli europei potrebbero emetterlo, attraverso una propria Banca Centrale, senza indebitarsi, ma accreditandosi l’intera somma emessa.
E’ giunto il tempo di comprendere la grande truffa
che si nasconde dietro la moneta debito,
studiando le teorie auritiane, occorre – tuttavia – farlo in fretta, per lasciare alle nuove generazioni la speranza di vedersi affermata la certezza dei propri diritti con la proprietà popolare della moneta. La nostra soddisfazione maggiore sarà quella di poter prevedere nei volti dei bambini, la serenità di un sorriso vivo.
Nicola Arena (Copyright © 2014 Qui Europa)
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