Strasburgo pensa al “Benessere degli Animali”

Parlamento europeo – Strasburgo

Sessione Plenaria – 3, 4, 5 Luglio 2012

– Venerdì, Luglio 6th/ 2012 – 

 

  Tutela degli animali e della Salute Pubblica 

  – Previste pesanti sanzioni  

  – Tutele estese a tutti gli animali  

  – Nuove regole per i macelli  

Strasburgo –  Lo scorso mercoledì, il Parlamento europeo è stato chiamato in aula a votare la risoluzione non legislativa che tutela il benessere di tutti gli animali e, indirettamente, quello di tutti i cittadini. Gli eurodeputati hanno analizzato tutti gli aspetti della risoluzione in questione ed hanno “decretato” che sarà determinante usare il cosiddetto “pugno di ferro” nei confronti dei trasgressori al fine di proteggere la salute pubblica. Maggiore serietà e certezza dell’applicazione delle regole, eliminazione di eventuali vuoti normativi e pene, non di certo leggere, per coloro che non rispettano le norme: questi i punti fondamentali determinati dal documento votato a Strasburgo, al fine “di proteggere la salute umana, prevenendo la diffusione di malattie legate agli animali e la resistenza antimicrobica”. In sostanza, l’obiettivo principale è quello di dar vita ad una legislazione unitaria attiva in tutti i Paesi dell’Unione Europea che riconosca gli stessi diritti e gli stessi doveri a tutti gli agricoltori europei.

  Tutele estese a tutti gli animali da allevamento e domestici   

L’aspetto più importante di questa proposta è caratterizzato dai dettagli della legge quadro su base scientifica che riflettono il legame tra salute pubblica e animale – ha dichiarato la svedese, vicepresidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Marit Paulsen – Dobbiamo definire insieme cosa si intende per buone pratiche zootecniche e determinare chiaramente chi è responsabile degli animali”. La novità importante è delineata dal fatto che le regole che tutelano gli animali saranno estese a tutti gli animali da allevamento e a cani, gatti randagi e altri animali domestici, che allo stato attuale non sono coperti da nessuna legge internazionale. 

  Nuove regole per i macelli  

Ma la risoluzione diventa ancora più severa davanti agli eventuali trasgressori – siano essi persone fisiche o Stati membri – nei confronti dei quali vengono richieste “sanzioni efficaci accompagnate da opportune misure correttive” e viene disegnato il progetto di “intervento precoce” da parte della Commissione stessa per evitare lunghi ritardi nell’applicazione delle regole e verificare che tutti gli Stati rispettino le scadenze previste. Anche il macello sarà una pratica regolamentata in modo più severo: infatti, gli europarlamentari hanno invitato la Commissione a creare un’apposita etichetta per la carne da “macellazione senza stordimento” per rendere ancora più consapevoli delle proprie scelte i consumatori europei.

  Microchip obbligatori per cani e gatti?  

Nuove regole sarebbero previste anche per gli animali da compagnia: i proprietari di cani e gatti dovranno procedere all’identificazione e alla registrazione dei propri animali da compagnia, per evitare il proliferare di canili (della morte) e rifugi senza licenza. L’iniziativa è sicuramente importante, a maggior ragione se essa troverà reale applicazione nei diversi Stati europei, ma le considerazioni relative all’analisi della risoluzione vengono da sé: il primo pensiero vola in Ucraina (paese che come noto non rientra nell'Ue) che proprio in occasione degli ultimi campionati europei di calcio si è resa protagonista di una strage canina immotivata e non giustificabile per “ripulire” le strade  del paese e “renderle presentabili e vivibili” per i tifosi delle diverse nazionali in gioco. Come dovrebbe essere punito, allora, il governo di Kiev, responsabile di questa mattanza? L’identificazione e la registrazione degli animali domestici, in più, aiuterebbe a combattere il randagismo e ad evitare che l’abbandono degli animali rimanga una pratica impunita.

  Controllati da un "Grande Fratello"? 

Ma dall’altro lato la responsabilità normativa porterebbe molte famiglie a “ripensare” alla possibilità di avere in casa un amico a 4 zampe. E poi francamente l'idea di inserire un microchip sotto lo strato cutaneo dei nostri amici a quattro zampe è un'idea che non ci entusiasma. Sa di artifizioso. E come se un grande occhio potesse controllare in qualsiasi momento sia il nostro cane che – inevitabilmente – noi padroni. Maglio gli antichi metodi dunque!

  Sanzioni e Contraddizioni  

L’estensione della tutela legislativa a tutti gli animali da allevamento, comprese le vacche da latte, ovviamente, contribuirebbe a regolamentare al dettaglio i prodotti di questo settore, rendondoli anche molto più sicuri per i consumatori. Soprattutto, la certezza dell’applicazione di sanzioni “importanti” per i responsabili delle violazioni accrescerebbe il senso di responsabilità di ogni individuo che opera all’interno di questo sistema. Concordando pienamente con quanto contenuto nel documento redatto circa il legame tra salute pubblica e animale, ricordiamo che il rispetto delle regole previste deve essere necessariamente e concretamente garantito dall’Unione europea, nella speranza che non passi in secondo piano, proprio come è accaduto per l’Ucraina. E nell'ulteriore speranza, tuttavia, che (evitando facili pietismi e atteggiamenti ambigui) si guardi sì alla salute degli animali, ma sicuramente di più alla salute delle famiglie greche, italiane, spagnole che non riescono più ad arrivare a fine mese.

Osservatorio Nazionale Indipendente – "Qui Europa" 

Maria Laura Barbuto

 

 

 

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