Mercoledì, 11 luglio / 2018
– di Sergio Basile –
Mercoledì, Giugno 6th / 2012
– di Silvia Laporta –
Commissione europea / Commissione Ue / Commissione Industria / Antonio Tajani / Industria dell'auto / Rilancio del mercato dell'auto in Europa / Cars21 / Crisi economica / Crisi del setore automobilistico / 80 miliardi di euro / Barriere doganali / Liberismo economico / Qui Europa / Europa / Silvia Laporta / Innovazione / Apertura dei mercati / Regolamentazione intelligente
Il Commissario Tajani presenta il piano Ue
per il rilancio del mercato dell'auto
"Liberalizziamo tutto!" La principale ricetta Ue
per rilanciare il mercato dell'auto
Bruxelles – La Commissione Europea, punta a sostenere un settore chiave dell’economia del “Vecchio Continente”, il mercato delle auto. Si chiama Cars21 il foro voluto dall’esecutivo Ue, che riunisce gruppi automobilistici e associazioni imprenditoriali. Il promotore, Antonio Tajani, commissario dell’industria, nonché promotore del progetto, vuole proporre un progetto ambizioso che miri al superamento della crisi nel settore automobilistico degli ultimi tempi. Questo settore, è uno dei più rilevanti a livello europeo, dando lavoro a 12 milioni di persone e investendo ogni anni circa 28 miliardi di euro. E’ fonte di profitti, grazie alla domanda in crescita nei paesi emergenti e Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) , ma anche grazie al mercato di esportazione: si preannuncia infatti, una crescita del mercato cinese da 41 a 125 auto ogni mille abitanti, nel 2020. Nello stesso tempo, troppe aziende e troppe fabbriche, nel settore delle utilitarie, danno luogo a un preoccupante sovraccarico.
Nasce Cars21 – Le 3 linee guida per il rilancio dell'auto nell'Ue
Innovazione, Liberalizzazioni e Regolamentazione intelligente
Da qui, Cars 21. Sotto la promozione del ministro Tajani, il progetto si basa su tre linee guida principali: l’ innovazione, l’apertura dei mercati, e una “regolamentazione intelligente” che non pesi ingiustamente sull’industria. Nel campo dell’innovazione, la Commissione metterà a disposizione nuovi fondi: circa 80 miliardi di euro, nel bilancio comunitario 2014/2020, “ di cui almeno un miliardo a disposizione del settore auto”, precisa il Commissario dell’industria. Il motore a caldo rimarrà il più diffuso nel prossimo decennio. Va migliorato, reso meno inquinante e meno costoso. Nel frattempo, le imprese europee devono poter cavalcare il futuro, vale a dire il motore elettrico e il motore ibrido. . In questo contesto, Tajani vuole che la Commissione applichi una filosofia della regolamentazione che sia “selettiva e intelligente”.
Sarà la giusta strada per rilanciare il settore?
"Un eccesso di norme in un momento di recessione economica, unita a una forte concorrenza internazionale – secondo il Vicepresidente della Commissione europea – rischierebbe di compromettere gli sforzi del mercato europeo". "Toccherà anche – ha dichiarato nelle swcorse ore – trovare un sottile equilibrio che tenga conto delle prerogative industriali, ma anche di quelle ambientali". Tajani sostiene che dopo una prima fase definibile “greener” – più verdi: ocioè con una particolare attenzione all'ambiente – bisognerà entrare nella fase “green”: cioè più incentrata sulle posizioni economiche. Infine, per quanto riguarda le “regolamentazioni intelligenti”, anche per evitare – secondo la commissione -barriere doganali surrettizie in alcuni paesi, Tajani vuole puntare su accordi internazionali nel campo della regolamentazione e degli standard tecnici. Sperando però, aggiungiamo, che le "solite liberalizzaziooni" del mercato non ci portino a competere – così come avviene negli altri settori, soprattutto quello manifatturiero – con gli altri mercati (soprattutto la Cina) a condizioni inique e palesemente impari. D'altro canto le politiche liberiste fin qui selvaggiamente praticate dall'Europa non hanno fatto altro che danneggiare le piccole aziende, in favore delle solite multinazionali. Sarà questo il metodo per rilanciare il mercato dell'auto europeo? Non sarebbe necessario incrementare prima i livelli reddituali dei cittadini? Come si può infatti investire nel settore e acquistare auto quando manca, spesso e volentieri, il necessario per vivere? A voi la scontata risposta!
Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)
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