Cabala e origini della filosofia moderna: la filosofia di Fichte
Sabato, 10 febbraio / 2018
– di Carlo Alberto Agnoli – Articolo estratto
dall'opera AA.VV., La Massoneria oggi: verso il compimento della Grande Opera,
Atti del 4º Convegno di Studi Cattolici, Rimini 1986
Redazione Quieuropa, Carlo Alberto Agnoli, Kabbalah, Cabala, Adam Kadmon, Fichte, Spinoza
Cabala e origini della filosofia moderna:
la filosofia di Fichte
Effetti distruttivi e rivoluzionari del modello filosofico
dell'ebraismo talmudico-cabalistico dall'epoca
romantica ad oggi
di Carlo Alberto Agnoli (1)
(1) Estratto dall'opera AA.VV., La Massoneria oggi: verso il compimento della Grande Opera,
Atti del 4º Convegno di Studi Cattolici, Rimini 1986 (pagg. 65-92).
Premessa
Rimini – Il Cristianesimo, raccogliendo e meglio esplicitando l'eredità vetero-testamentaria, propugna un concetto sconosciuto ed estraneo a tutte le altre religioni antiche e moderne (eccezion fatta per l'islamismo che in apparenza lo fà proprio accogliendolo dai due Testamenti, ma che in realtà lo snatura e lo travisa), quello di creazione dal nulla dell'Universo. Uno dei punti in cui la dottrina (decisamente antitetica a quella cristiana) del panteismo (in natura tutto è dio e dio è tutto) e del conseguente monismo (vale a dire dell'Universo nel suo complesso come entità unica, come unico essere di cui i singoli enti sono parti solo in apparenza distinte) presenta maggiori difficoltà, è quello del rapporto fra l'uomo (soggetto pensante) e la natura (oggetto del suo pensiero). È evidente che
il monismo panteista non può ammettere una alterità,
una diversità tra pensiero e oggetto pensato, perché se lo facesse
spezzerebbe in maniera irreparabile l'unità del dio-tutto,
distinguendo fra due piani, uno fisico e uno spirituale,
nettamente separati e distinti.
Ne deriva che esso è costretto ad affermare l'unità, l'identità fra pensiero e pensato,
vale a dire fra pensiero ed essere.
Le conseguenze di questa affermazione sono le più paradossali che si possano immaginare: se il mio pensiero coincide con l'oggetto pensato, è evidente che esso non può mai sbagliare, onde l'errore non esiste, e sarebbe un errore dire che esiste l'errore. Del resto,
se tutto l'universo è dio, e quindi io sono dio,
come può, in dio, esservi errore?
Fitchte e le origini della filosofia moderna
Nel ricostruire la storia delle enunciazioni dottrinali di questi incredibili vaneggiamenti potrei risalire molto ma molto indietro, ma preferisco partire dal punto in cui essi irruppero liberamente nel pensiero filosofico occidentale e divennero culturalmente predominanti, e cioè dalle origini riconosciute dell'idealismo che, come è noto, altro non è che
la filosofia del romanticismo.
Tale filosofia ebbe il suo primo propugnatore in Johann Gottlieb Fichte (1762-1814). Riguardo a questo personaggio è significativo osservare che nel 1793 egli aderì alla Massoneria, iscrivendosi ad una Loggia di Zurigo e che l'anno immediatamente successivo, 1794, ottenne una cattedra alla Università di Jena. Fu proprio nello stesso 1794 che Fichte espose per la prima volta le dottrine che lo resero famoso. La grande novità della filosofia di Fichte è che egli nega la realtà del mondo, per affermare solo l'esistenza dello spirito umano.
L'acquisizione della coscienza di sé
Alle origini di tutto, egli dice, vi è un io umano infinito, assolutamente libero e creatore. Esso si contrappone, autolimitandosi, a un non-io, la natura, che egli stesso produce e crea e in cui si rispecchia. Da questo rispecchiarsi dell'io nel non-io, e cioè nella natura da lui stesso creata, nasce la coscienza. In termini semplificatissimi,
il principio di ogni cosa è uno spirito umano eterno,
infinito e onnipotente, ma non ancora cosciente,
che crea il mondo fisico per porselo davanti e, in opposizione ad esso,
acquistare coscienza di sé stesso.
Da questo suo rispecchiarsi e riconoscersi, e quindi dall'autocoscienza,
deriva la conoscenza
Gli io singoli, empirici e finiti, il mio, il tuo, il suo, dipendono bensì dal non-io e cioè dalla natura, dal mondo che rispetto ad essi appare esterno e autonomo, ma partecipando dell'io assoluto, sono in grado di comprendere che il «non-io», e cioè, si ripete, il mondo, è prodotto dall'io. Non è questo il luogo di illustrare come Fichte spieghi questa sconcertante comprensione. Ai fini che qui ci interessano importa, invece, svolgere alcune considerazioni che saranno illuminanti per procedere oltre nella nostra esposizione.
Spinoza e l'ebraismo talmudico-cabalistico
Fichte, massone, si richiama espressamente al pensiero del filosofo ebreo del Seicento Baruch Spinoza (1632-1677 – in copertina seconda foto da sinistra), che affermava appunto
l'identità del pensiero e dell'essere
e quindi di dio e del mondo, nel quadro di una concezione panteista (tutto è dio), e quindi monista (tutto è uno). Come Fichte si dichiararono seguaci di Spinoza anche gli altri due principali esponenti dell'idealismo: Friedrich Schelling (1775-1854 – in copertina seconda foto da destra) e Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831). Assistiamo dunque, con l'idealismo, nato non per caso in ambiente protestante, al penetrare nel mondo cristianizzato dell'ebraismo talmudico-cabalistico, che,
negando l'esistenza di un Dio personale
– dotato di pensiero e volontà e trascendente rispetto al mondo –
si risolve, appunto, in panteismo
(se il mondo è increato, è assoluto e quindi divino (2)). Il cabalismo è l'essenza stessa del segreto massonico. Nel Dizionario Massonico di Luigi Troisi, compare la seguente illuminante citazione: «La Kabbalah ebraica […] è utilissima a ricercare i significati più profondi dei rituali di tutti i Gradi scozzesi». Il che equivale a dire che la Massoneria è tutta nella Kabbalah.
(2) Che l'ebraismo talmudico cabalista si risolva nella panteistica negazione del concetto di Assoluto, e quindi di Dio come persona, è illustrato in lungo e in largo da quell'altissima autorità dell'ebraismo che è il professor Gershom Scholem dell'Università di Gerusalemme nel libro I concetti fondamentali dell'ebraismo, Marietti, 1986. Ciò però non toglie che l'ebraismo, facendo propria la concezione di Plotino di «emanazione» dall'Assoluto, ammetta poi, a un livello meno elevato dell'Assoluto stesso, persone divine, angeliche e demoniche.
L'uomo al posto di Dio
Cabalisticamente, nella filosofia di Fichte, al posto di Dio viene messo l'uomo, il cui pensiero crea l'Universo. Ma quest'uomo, se ben ci pensate, è ambivalente. Alle origini esso è un lo e cioè un Uomo Assoluto, eterno e onnipotente, che crea l'Universo per riconoscersi in esso. Fichte dice che egli pone il non-io, e cioè la natura. Ma in questa sua operazione egli si spezza negli io empirici, e cioè negli innumerevoli individui che compongono il genere umano e che sono finiti, limitati, pur continuando ad esser parte dell'Uomo Assoluto e Originario. Dunque, a ben vedere, vi è un uomo immenso, cosmico, che è all'origine di tutto e comprende tutta l'umanità, e in esso vi sono tanti uomini singoli che concorrono a formarlo come cellule di un unico immenso organismo. Questa dottrina costituisce la occulta radice esoterica dell'umanitarismo, e cioè della religione dell'uomo, e postula, come punto di arrivo politico, la reintegrazione dell'unità originaria spezzata in un unico Governo Mondiale. Già a questo punto si impongono due evidenti considerazioni:
1) il pensiero cabalistico, ebraico e massonico,
si risolve nella sostituzione dell'uomo a Dio, e cioè nella
rinnovazione del peccato originale suggerito ad Adamo ed Eva
nel Genesi dal Serpente tentatore;
Sovversione della filosofia scolastica cristiana
2) Fichte non è l'ideatore di una nuova filosofia,
ma solo l'agente incaricato di infiltrare e diffondere, nel mondo cristiano,
una dottrina assai diversa, soppiantando la filosofia scolastica
(strettamente legata alla credenza nel Dio personale e creatore),
e sostituendovi il culto dell'uomo.
Alla scolastica della religione cristiana si sostituisce quella della religione talmudica e cabalistica. E' la stessa operazione iniziata tra il Quattro e il Cinquecento con l'Umanesimo, e in particolare con Pico della Mirandola (1463-1494), e portata avanti col protestantesimo.
Lutero e la dottrina talmudica
Martin Lutero (1483-1546) infatti, introducendo la dottrina talmudica del «libero esame» dei Testi Sacri, cancella l'oggettività della Rivelazione e della Legge Divina (garantita dall'assistenza dello Spirito Santo, particolarmente alla Chiesa gerarchica) e le sostituisce l'uomo divinizzato, interprete inappellabile del vero e della leggeespressi in quei testi. In tal modo, esso diviene misura e fonte del Vero e del falso, del Bene e del male. Infatti,
se tutte le interpretazioni, anche le più contrastanti sono vere,
non vi è una verità oggettiva che vincola l'uomo,
ma la «verità» è l'uomo stesso.
Attraverso l'esame della famosa stampa di Albrecht Dürer (1471-1528) intitolata Melancolia, è dimostrabile come tutto ciò si inserisca in un contesto cospiratorio caratterizzato da una simbologia convenzionale che apparirà anche nei secoli successivi come marchio della grande congiura anticristiana. A questo riguardo è interessante osservare come i filosofi romantici fossero concordi nell'affermare (3) che la filosofia propalata da Fichte apriva una nuova era, in inglese si direbbe un New Age, nella storia del pensiero umano. Per rendersi conto della potenzialità rivoluzionaria e dirompente del pensiero di Fichte è necessario esaminare con attenzione la cosmogonia che esso sottintende e le tre fasi attraverso cui la medesima si svolge. Riprendiamola, dunque, in attenta considerazione.
(3) Cfr. N. Abbagnano, Storia della filosofia, vol. III, pag. 74.
Controsenso della filosofia romantica
All'origine di tutto, dice quel filosofo, vi è l'io umano assoluto e cioè l'uomo assoluto, l'uomo cosmico ed eterno, il quale non essendo materia e neppure pensiero, spirito, (perché il pensiero, la coscienza, sorge soltanto quando l'io si oppone al non-io e in esso si riflette) in buona sostanza si risolve in un nulla. Ciò è tanto vero che Fichte, facendo proprie le parole che il F\ Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), massone e Illuminato di Baviera, pone in bocca al mago Faust prima del patto con Mefistofele che, erettosi a suo demonio custode, lo porterà di peccato in peccato, alla redenzione diabolica, sostiene che «Im Anfang war die Tat» (4): al principio vi era l'azione. L'azione, si badi bene, non l'essere, onde il fondamento del tutto non sarebbe l'essere, ma l'attività che lo produce.
Come poi possa esserci un'attività che non ha essere e quindi non è,
come possa esserci qualcosa che non esiste,
è un mistero della filosofia faustiana e romantica.
(4) Cfr. J. W. Goethe, Faust, verso 1237.
Compito dell'uomo-cosmico: superare i limiti
Questo uomo cosmico-nulla, che è la tesi, il punto di partenza, della cosmogonia fichtiana, o meglio, cabalistico-massonica, produce e contrappone a sé stesso, come propria antitesi, la natura, il non-io. Tale contrapposizione, spiega Fichte, limita l'io originario, lo toglie di mezzo in parte (quasi che l'infinito potesse ammettere una diminuzione, una sottrazione) e da essa scaturisce, sintesi fra i due opposti, la coscienza, la conoscenza, la rappresentazione, frutto dell'incontro dell'io che conosce con l'oggetto conosciuto. Condizione, però, di tale conoscenza è, come si è visto, la limitazione posta dal non-io, onde l'uomo, precipitando dall'Uno nel mondo del limitato e quindi del relativo e del molteplice, si sarebbe spezzato negli io «finiti», e cioè nei singoli uomini limitati e soggetti, pertanto, alla morte. Essi restano tuttavia, pur sempre, parti, componenti di quel grande lo assoluto primario.
Di fronte a questo
processo iniziale che dà il via all'Universo
ed è fondato sul principio della contrapposizione degli opposti
(l'assoluto, tesi, e non-io, e cioè natura, antitesi, che si conciliano nella sintesi-conoscenza)
il compito dell'uomo cosmico che ormai agisce attraverso i suoi frammenti molteplici
è, dice Fichte, quello di superare incessantemente il limite dato dal non-io,
che altro poi non è che la realtà, per affermare sempre più la propria infinitudine.
Onde la realtà, la condizione attuale del mondo, e cioè della Storia, è un dato che va sempre superato per ripristinare l'illimitatezza, la divinità dell'uomo. Essa rappresenta l'antitesi, cui consegue una sintesi la quale si pone come nuova realtà, che va a sua volta superata, e quindi tolta di mezzo, nella corsa verso il recupero della incondizionata libertà dell'uomo rispetto al dato oggettivo, reale, considerato sempre come un limite, e quindi una pastoia che va soppressa e distrutta. È da notare che in questo ordine di idee la causa della caduta è la brama della conoscenza e quindi il pensiero, l'autocoscienza, che costituiscono le individualità separate, onde la ragione, senza cui non si ha né conoscenza né coscienza, appare come il principio del male, la forza malefica che ha spezzato l'unità divina dell'Adam Kadmon (uomo divino/uomo primordiale: vedi figura in copertina) e che occorre quindi far scomparire per reintegrare quell'unità perduta.
La frammentazione dell'uomo celeste
Considerata in questa prospettiva esoterica, la filosofia di Fichte presenta aspetti e valenze sconcertanti che sfuggono a chi non la consideri alla luce del segreto iniziatico che la Massoneria insegna ai suoi adepti e che può in estrema sintesi (non è eccessivo tornare ancora una volta su concetti tanto oscuri) essere così ricapitolato: al principio vi è l'Uomo Divino, l'Uomo Celeste, l'Adam Kadmon, l'uomo totale ermafrodita, e quindi completo e autosufficiente, in cui i sessi non sono ancora divisi. Poi vi è una sua caduta originaria che si concreta nella nascita del mondo fisico, il non-io, che è produzione e proiezione dell'lo primo. È lo anch'esso, ma lo oggettivato e cristallizzato che limita l'originaria assolutezza dell'Uomo Celeste. Dall'incontro fra io e non-io nasce la conoscenza. Persa l'assolutezza e con essa la totalità e l'unità originarie,
l'Uomo Celeste si frammenta,
quasi come un vaso di vetro caduto a terra e spezzato,
in innumerevoli piccoli uomini che, per stare alla nostra immagine,
rispecchiano e riflettono bensì, come altrettanti frammenti del vaso infranto,
la prisca, unica figura, ma hanno smarrito il senso di quella unità che li trascende e vagolano fra le apparenze illusorie del molteplice. La separazione dei sessi è espressione di questa perdita della totalità, dell'unità e dell'assolutezza dell'lo primevo.
Giustificazione filosofica del Governo Mondiale
Questo mondo materiale,
questa prigione dove le regole della fisica e quelle della ragione e della morale
limitano la libertà originaria e incondizionata, perché divina, dell'uomo cosmico,
va infranto.
Occorre reintegrare l'Adam Kadmon,
affermandone l'unità anche politicamente mediante
l'unificazione del genere umano in un unico Stato.
L'esatto contrario dell'unità della Chiesa
Tale unità del genere umano, che si fonde in un individuo unico rivendicando la propria assolutezza e divinità e rigettando ogni legge, è l'esatto contrario dell'unità della Chiesa come Corpo Mistico di Cristo.
Ma la mèta finale è l'ekpurosis, il diluvio di fuoco in cui l'intera prigione cosmica,
l'intera illusione del non-io, della natura,
della coscienza e della individualità degli «io» separati,
sia dissolta, in cui il microcosmo
(e cioè l'uomo singolo, analogo al divino, ma sminuito e smarrito nel labirinto del mondo)
sia riassorbito dal macrocosmo, e cioè, appunto, dall'Adam Kadmon.
Si noti bene che tutte queste elucubrazioni sulla precedente divinità dell'uomo, sullo spezzamento dell'lo originario e celeste, vengono alla Kabbalah dalla filosofia pagana neoplatonica e in particolare da Plotino (205-270), e indirettamente dallo stesso Platone (428-348 a. C.).
Il vicolo cieco del mago-ribelle-rivoluzionario
Per liberarsi da Dio e affermare, quindi, la propria assolutezza e divinità, l'uomo, anzi, il mago che si arroga natura e poteri divini, deve negare l'immensa realtà che lo circonda e lo condiziona, le leggi fisiche cui il suo corpo è soggetto, la scienza che le ricerca e le riconosce e, infine e soprattutto, la ragione, che gli manifesta la sua infima piccolezza e impotenza di fronte all'Universo e lo vincola condizionandolo negli schemi invincibili dei processi logici, fondati tutti sull'invalicabile principio di non contraddizione e sulla conseguente distinzione tra vero e falso.
Negata realtà e ragione,
il mago, il ribelle a Dio, il rivoluzionario,
altro scampo non ha se non nel nulla in cui si precipita per annientarsi
e sfuggire all'odiato Creatore.
Piano politico del modello fichtiano-cabalistico
Il marchingegno fichtiano-cabalistico, tesi, antitesi e sintesi, sul piano politico e storico funziona così: l'ordine sociale attuale si presenta come tesi – ciò che è posto, ciò che è dato – che va rimosso perché condiziona e limita. Ad esso, quindi, l'«io» nel suo sforzo di liberarsi dalle catene del reale, dell'oggettivo, e «reintegrarsi» nell'incondizionata libertà dell'Adam Kadmon, dell'Uomo Celeste primigenio, contrappone un'antitesi.
La sintesi è la consapevolezza di un nuovo io collettivo,
più «libero» del precedente dal concetto vincolante e limitante di
oggettività del vero, del bene e del giusto.
Tale nuovo io postula del pari nuove strutture politiche.
"Progresso" secondo la filosofia fichtiana (Cabala)
Ma poiché, come si è visto, nella filosofia di Fichte ogni realtà si pone come limite che va «superato», questa sintesi diviene la tesi, e cioè il punto di partenza di una nuova triade dialettica, cui viene contrapposta un'altra antitesi. Dall'incontro dei due termini scaturisce una seconda sintesi che si colloca al di là della precedente, allontanandosi ancor di più dal punto di partenza iniziale, e così via, in una corsa indefinita, divinizzata sotto il nome di «Progresso», dove ogni realtà viene superata e distrutta nel viaggio di ritorno al presunto nulla originario. Infatti, abbiamo visto, e giova ripeterlo, che
l'Adam Kadmon, l'Adamo cosmico,
non essendo né materia né spirito, è un nulla.
Cabala – portata giuridico-istituzionale
Sul piano giuridico istituzionale le tappe di questa marcia assumono il nome, a seconda che siano violente o graduali, di rivoluzioni o di riforme. Per meglio chiarire il processo qui esposto ricorro a un esempio che esprime molto chiaramente lo schema triadico divulgato da Fichte e ne coglie l'essenza: partendo da un'operazione aritmetica semplicissima 2+2=4, il fichtiano, panteista coerente, per cui
non esiste verità oggettiva perché tutto l'Universo é prodotto dall'Io
e anzi i concetti stessi di oggettività e di verità vanno respinti
perché limitano l'incondizionatezza divina e quindi la dignità dell'uomo(5),
se taluno gli dirà che invece 2+2 fà 8, non respingerà questo risultato come erroneo, ma lo accoglierà come un'opinione, un'antitesi alla tesi precedente. Di conseguenza, egli unificherà i due dati contraddittori nella sintesi 2+2=6. Tale sintesi costituirà il primo termine, la tesi della triade successiva, che quindi sarà così formulata 2+2=6 tesi; 2+2=10 antitesi; 2+2=8 sintesi, che coincide con l'antitesi iniziale. E così via, in una corsa illimitata verso l'allontanamento dal vero, dal reale e dal giusto, per affermare la libertà dell'uomo da ogni limite e pastoia di oggettività e quindi di verità (6).
(5) L'idealismo romantico contiene in nuce i due principali enunciati, fra loro strettamente connessi, della religione acquariana: «Se lo credi è vero» e «se lo fai è bene», che costituiscono i fondamenti della «scienza» e dell'«etica» della «Nuova Era» massonica e satanista. È questo il vero significato del tanto esaltato «libero pensiero», a proposito del quale, nel secolo scorso, un sacerdote di cui non ricordiamo il nome, scriveva questi arguti versi: «Se il pensier dev'esser libero/ senza fren, senza ritegno/ io direi che al manicomio/ fosse proprio nel suo regno:/ a pensar senza imbarazzi/ chi più libero dei pazzi»? (6) Si obietterà, forse, che non si vede perché la Rivoluzione non corra subito alle sue ultime conseguenze, ma occorre tener presente che la reintegrazione dell'Adam Kadmon deve coinvolgere, per essere tale, l'intera umanità, e quindi vincere resistenze che non possono essere superate se non con gradualità. La Rivoluzione è anche e soprattutto una grande pedagogia. Ne consegue che, al di là dei grandi scossoni che ne accelerano il corso (la Rivoluzione Francese del 1789, quella europea del 1848, quella russa del 1917 e quella mondiale del 1968, per non citare che le principali) non può non essere graduale.
Carlo Alberto Agnoli
Articolo estratto
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Sabato, 18 Giugno/ 2016 – Centro Orientamenti e Tradizione e Forza Nuova Osservatorio Antisette Pavia – Quieuropa, Centro San Giorgio, Massoneria, Satana, gnosticismo, Centro Orientamenti e Tradizione e Forza Nuova Osservatorio Antisette Pavia, Cecilia Gatto Trocchi, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea, NATO, Council on Foreign Relations, Royal Institute of International Affairs, origine della Gnosi, ONU, CFR, Perché gli gnostici venerano il Serpente, Massoneria, Gnosticismo, New Age, Ecumenismo, fondamenta […]
18 giugno 2016Read M
Mercoledì, 22 Giugno/ 2016 – Centro Orientamenti e Tradizione e Forza Nuova Osservatorio Antisette Pavia – Quieuropa, Centro San Giorgio, Massoneria, Satana, gnosticismo, Centro Orientamenti e Tradizione e Forza Nuova Osservatorio Antisette Pavia, ONU, Helena Petrovna Blavatsky, Annie Besant, Rito Egiziano di Memphis-Misraim, Alice Bailey, Seconda Guerra Mondiale, guerra di religione combattuta in gran parte con armi mentaliinvocazione ed evocazione dei demoni, Satana, Palazzo di Vetro dell'ONU, […]
22 giugno 2016Read More#
Sabato, 25 Giugno/ 2016 – di Redazione Qui Europa – Redazione quieuropa, Leone Maurin, Duca di Frontignan, Abate Giord, satana, apparizioni di satana, Frammassoneria sinagoga di Satana, Blackwood Magazine Apparizioni di satana nelle logge massoniche "Era costui un giovane di una ventina d'anni… il suo sguardo era di una tristezza infinita, di una disperazione profonda" La Massoneria […]
25 giugno 2016Read More#
Venerdì, 1 Luglio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, esoterismo, ONU, UE, yoga, Forze Occulte della Sovversione, Giudaismo, Massoneria, Liberalismo, millenarismo gioachimita, Israele, America, esoterismo, mondialismo, Freud, Jung, De Chardin, Fogazzaro, Blavatsky, Eliphas Levi, Magia, massoneria Unione Europea, Onu e origini dell'esoterismo pubblico contemporaneo: Eranos, Esalen e dintorni Il volto nascosto dell’Onu e dell'Unione europea: relativismo cabalistico-massonico contro Dio, ragione […]
1 luglio 2016Read More#
Domenica, 24 Luglio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Julius Evola, Marco Fraquelli, spiritualismo gnostico, spiritualismo alchemico, spiritualismo esoterico, gnosi, dadaismo, fascismo, Concordato,Il filosofo proibito, panteismo, essoterico, satanismo, monaco, concezione dello stato, comunismo, socialismo, liberalismo, René Guénon, alto iniziato, Massoneria, talmudismo, poteri occulti, messianismo terreno Il volto nascosto di Julius Evola: gnosi, dadaismo, […]
24 luglio 2016Read More#
Lunedì, 4 Luglio/ 2016 – di Don Curzio Nitoglia – Redazione quieuropa, Don Curzio Nitoglia, Jumg, Freud, satanismo, Carl Gustav Jung, spiritualismo gnostico, spiritualismo alchemico, spiritualismo esoterico, Hegel, teologia cattolica, protestante, psiche umana, filosofia kantiana, dottrina modernista. dogmi della Chiesa romana, fondamento oggettivo, relativismo metafisico, relativismo teologico assoluto, Antonio Fogazzaro, kantismo, buddismo, SS. Trinità, Quaternità, Figlio di Dio, Satana sarebbe il primo Figlio di Dio, salute psichica, apocatastasi di Origene, Jacques Maritain, Biographie, Spirito Santo, Lucifero, Redenzione, Paolo VI, Raïssa Maritain, Léon […]
3 luglio 2016Read More#
Mercoledì, 10 Agosto/ 2016 – di Redazione Qui Europa / Premessa Redazione Antimassoneria – / Redazione Quieuropa, Redazione Antimassoneria, Nuovo Ordine Mondiale, ebrei, Talmud, San Giovanni Bosco, San Massimiliano Kolbe Giovani fedeli all'ebraismo: siamo destinati a dominare il mondo La confessione: i goym saranno nostri schiavi! Parlano i protagonisti del New World Order La risposta ideale della Chiesa, […]
10 agosto 2016Read More#
Venerdì, 29 luglio/ 2016 – di Sergio Basile – Redazione Quieuropa, Talmud, Mons. Leone Meurin, Don Isidore Bertrand, Clotilde Bersone Libertà, Uguaglianza e Fratellanza: significato occulto secondo lo spirito massonico I segreti dello spirito massonico-rivoluzionario ►Video in allegato di Sergio Basile "In Massoneria esiste una dottrina segreta e religiosa, […]
29 luglio 2016Read More#
Lunedì, 10 Ottobre/ 2016 di Jean Vandamme Redazione Quieuropa, Jean Vandamme, Paolo Baroni, Centro Sa Giorgio, Socialismo, origini occulte, Massoneria, Governo Globale Le radici occulte del Socialismo Gli iniziati dietro ogni ideologia apparentemente si combattono, ma il loro fine è lo stesso: la creazione di un unico governo mondiale, la Repubblica Massonica Universale. ( Il regno dell'anticristo […]
10 ottobre 2016Read More#
Sabato, 24 Settembre/ 2016 di Elizabeth Dilling / Traduzione Paolo Baroni Centro San Giorgio iniziativa di Libero Confronto / Pensa e Scrivi di "Qui Europa" Redazione Quieuropa, Talmud, Anticristianesimo, Offese a Gesù e a Maria, Centro San Giorgio, rabbini, Elizabeth Dilling, Jewish Encyclopedia, padre della menzogna, ebraismo, libro anticristiano L'Anticristianesimo Talmudico – Il disprezzo manifestato […]
24 settembre 2016Read More#
Lunedì, 17 Ottobre/ 2016 – di Maurice Pinay – Redazione Quieuropa, Maurice Pinay, Paolo Baroni, Centro Sa Giorgio, Socialismo, origini occulte, Massoneria, Governo Globale, Ebraismo, Diffusione del Comunismo in Russia, Diffusione del Comunismo in Italia, Mazzini, Garibaldi, Depretis, Togliatti, Anti messianismo La Massoneria favorisce e propaga il Comunismo che è opera ebraica Il complotto contro la Chiesa: […]
16 ottobre 2016Read More#
Mercoledì, 2 Novembre/ 2016 di Matteo Mazzariol / Presidente Movimento Distributista Italiano Redazione Quieuropa, Movimento Distributista, Chesterton, Matteo Mazzariol, banchieri, Cabala, Moneta Debito, satanismo, magia, schiavitù Denaro-debito e Cabala: il maledetto trucco per schiavizzare i popoli Il nesso fondamentale tra cabala e pane quotidiano è costituito dal denaro ed in particolare dal meccanismo di creazione […]
1 novembre 2016Read More#
martedì, 23 maggio/ 2017 Per padre il diavolo, di Don Curzio Nitoglia Invito alla lettura di Padre Pablo Natalucci Redazione Quieuropa, Don Curzio Nitoglia, ebraismo, massoneria, per padre il diavolo, problema ebraico, Padre Pablo Natalucci "Per padre il Diavolo": introduzione al problema ebraico, secondo la tradizione cattolica di Don Curzio Nitoglia Invito alla […]
23 maggio 2017Read More#
Martedì, 15 Novembre/ 2016 – di Elizabeth Dilling – Redazione Quieuropa, Elizabeth Dilling, Piero Pisani, Centro Sa Giorgio, esoterismo, Cabala, Kabbalah, origini occulte, Massoneria, Governo Globale, Ebraismo, Satanismo, Zohar Da Babilonia a Gerusalemme – Qual è la divinità dell'ebraismo e della Cabala? / 1 Panteismo, magia, paganesimo: la rottamazione del Vecchio Testamento di Elizabeth Dilling (1) […]
15 novembre 2016Read More#
Mercoledì, 16 Novembre/ 2016 – di Elizabeth Dilling (1894-1966) – Redazione Quieuropa, Elizabeth Dilling, Piero Pisani, Centro Sa Giorgio, esoterismo, Cabala, Kabbalah, Ebraismo, Satanismo, Zohar, Spinoza, Marx, Darwin, Induismo, Gnosticismo, Panteismo, Sefirot, National Conference of Christians and Jews Da Babilonia a Gerusalemme – Cabala ebraica, culla di gnosticismo, sincretismo, darwinismo, marxismo / 2 Cabala: alienazione e detronizzazione di Dio: glorificazione luciferina […]
16 novembre 2016Read More#
Sabato, 31 Dicembre/ 2016 – di Elizabeth Dilling (1894-1966) – Redazione Quieuropa, Elizabeth Dilling, Piero Pisani, Centro Sa Giorgio, esoterismo, Cabala, Sefirot, Sefer Raziel, Kabbalah, Ebraismo, Satanismo, Zohar, Metatron, Mithra, Dio Sole, Teorie luciferine, evocazione degli spiriti, amuleti, La Rosa di Sharon Da Babilonia a Gerusalemme – Cabala ebraica, spiritismo, paganesimo e panteismo anti-cristiano / 3 Chi è Metatron, il […]
31 dicembre 2016Read More#