Caso Cipro – La Decisione dell’Eurogruppo e L’Apertura dei Saldi di Primavera

Lunedì,  Marzo 25th/ 2013 

– di Sergio Basile –

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Cipro – La Decisione dell'Eurogruppo e

l'Apertura dei Saldi Primaverili

Banche cipriote verso fusioni ed accentramenti:

prelievo del 30% sui depositi superiori a

100 mila euro

Soddisfazione per l'euro-casta di Bruxelles:

meno per cittadini Ciprioti e Russi

 

di Sergio Basile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bruxelles – La Decisione dell'Eurogruppo 

Bruxelles, Nicosia – Nella notte è arrivata l'attesa notizia sul caso Cipro – sulla scorta del "netto no" del Parlamento all'ipotesi di "sacco dei depositi", ed dei fondatissimi allarmi per il biblico esodo dei capitali all'estero. La decisione è giunta – notiamo – per la gioia di Christine Lagarde (FMI) e dei falchi della Troika. Il Presidente del Fondo Monetario Internazionale, presto potrebbe stendere la sua "provvidenziale ala materna" anche sulla piccola isola del Mediterraneo: stato che si avvia a diventare la nuova Grecia, incamminandosi forzatamente sulla via delle privatizzazioni selvagge. E' – per grosse linee – quanto emerso a Bruxelles nelle ultime ore. l'Eurogruppo (il consiglio dei ministri economici dell'Unione europea) infatti ha dato l'ok al cosiddetto "piano di salvataggio" (stile Atene) concordato col presidente dell'isola-stato Anastasiades e sotto la supervisione della liberticida Troika (Ue, Bce, Fmi).

 La decisione sui depositi e sulle banche 

Dunque è ufficiale, la Laiki Bank sarà chiusa e i suoi asset finiranno – si apprende – "in una good bank e in una bad bank". Cioè sarà risolta la situazione con una sorta di accentramento bancario. Una sorta di fusione indiretta tra istituti. inoltre, per il resto, la linea tracciata dall'Eurocasta è sempre la solita: la codissetta "garanzia europea" scatterà solo per i depositi sotto i 100mila euro, che saranno salvi. Almeno per il momento. Per gli altri risparmiatori saranno "lacrime e sangue" o "tentativi di evasioni di massa". Di sicuro i magnati russi stanotte non avranno dormito (e non dormiranno) sonni tranquilli. Come del resto gli stessi cittadini ciprioti: una fuga di capitali terzomondializzerebbe l'economia dell'isola mettendo a rischio il futuro di un milione di cittadini. E' questo il cupo scenario che prevediamo.

 Cipro – Saldi Aperti? 

Ma il sottile gioco dell'Eurogruppo è anche un altro. Quale? Scopriamolo insieme analizzando in dettaglio le dichiarazioni rese note nelle ultime ore.  "Non ci sarà alcuna tassa o prelievo sui depositi (sostiene Bruxelles) ma un'altra forma di bail-in". Che succederà dunque? Si congeleranno i depositi sopra i 100mila euro, che andranno convertiti – quasi certamente – in obbligazioni di Stato. Da un'analisi più attenta della situazione, l'ottimismo ostentano dai TG in queste ore è dunque esagerato ed ingannevole.  Vediamo perchè! "L'accordo raggiunto – secondo il primo comunicato stampa ufficiale diramato l'Eurogruppo – mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro". in particolare, secondo il Presidente dell'Eurogruppo  Jeroen Dijsselbloem "l'intesa evita la tassa (?) e ristruttura (?)  profondamente il settore bancario di Cipro. Il programma – continua Dijsselbloem – contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà – conclude – un'appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre – e qui casca l'asino –  Cipro s'impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni". Insomma ci pare di capire che la svendita dell'isola è iniziata dietro la solita scusa dei "salvataggi"! Saldi Aperti!

 Accentramento – Il destino delle banche cipriote 

Le misure dell'accordo toccano – almeno in teoria – solo due banche finite nell'occhio del ciclone, le più importanti: Laiki e Bank of Cyprus. La prima – come visto – scomparirà dalla scena, e gli asset  buoni saranno assorbiti dalla Bank of Cyprus: stesso dicasi per il cosiddetto prestito "d'emergenza" da 10 miliardi di euro della Bce (Ela). Cosa accadrà ai depositi della Laiki? Semplice! Quelli sotto la soglia 100 mila euro (appartenenti all'istituto in via di smantellamento) come detto saranno salvati, gli altri finiranno nel canderone di una sorta di processo di liquidazione indotto dell'istituto di credito cipriota, con un prelievo del 30%. Per il resto (cioè per quel che attiene alla Bank of Cyprus) deciderà – ovvio – la solida odiatissima triade, la Troika, nel mese di Aprile, con l'assistenza e la compiacente collaborazione  del governo "europeista" di Nicosia. 

 La Puntualissima nota di Moody's – Mercati al lavoro 

Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

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