Lunedì, 18 settembre/ 2017
di Patrizia Stella
Redazione Quieuropa, Patrizia Stella, Eucaristia, Liturgia, Rivoluzione, Chiesa
Mercoledì, Aprile 11th/ 2012
– di Alessandro Pavanati –
Europa / Esteri / Cina / Fmi / Eurozona
Nel cappio dell’Impero di Mezzo
La Cina nel 2014 ritratterà il proprio peso
all’interno del Fondo Monetario Internazionale.
A quale prezzo?
Pechino, New York, Bruxelles – E alla fine ci siamo arrivati. La speculazione finanziaria, nata dalla crescita vertiginosa, fuori controllo e forse un po’drogata delle economie emergenti ha portato al collasso di un intero sistema economico basato sui canoni occidentali di produzione e lavoro. Eppure il malato sarà costretto a chiedere aiuto proprio al carnefice. Già, perché fra circa 2 anni la Cina ritratterà il proprio peso – al rialzo – all’interno del Fondo Monetario Internazionale, che si trova sotto l’onere di sostenere parzialmente il peso insopportabile di Eurolandia. La domanda sorge spontanea: cosa chiederà la Cina in cambio della cessione di maggiori aiuti? E cosa profila all’orizzonte il potenziale scontro della Cina con una presidenza americana di stampo repubblicano? Già, perché il candidato in pectore Mitt Romney ha promesso misure severe a tutela dell’economia americana (leggesi a difesa dell’aggressività capital-comunista di Pechino). Rimane indubbia la debolezza del vecchio blocco occidentale, che con le sue mani ha costruito armi improprie, ora al servizio di sistemi economici con una difficilmente contenibile sete di riscatto sulla scena mondiale.
Alessandro Pavanati (Copyright © 2012 Qui Europa)
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