Clamoroso – Mario Monti & Moody’s: premier responsabile del declassamento dell’Italia?

Mercoledì, Giugno 6th / 2012

– di Maria Laura Barbuto –

Unione Europea / Italia / Roma / Consiglio dei Ministri / Palazzo Chigi / Moody’s / Agenzie di rating / Libero / Declassamento Italia / Paese a rischio debito / Presidente Bocconi / Consulenze / Procura Trani / Procura Milano / Mario Monti / Maurizio Belpietro / Giorgio Napolitano / Re Giorgio I / Rocco Ghirlanda / Maria Laura Barbuto / Qui Europa / Controinformazione / Responsabilità nel declassamento / Strani rapporti / In un Paese normale / Commissione parlamentare d'inchiesta  / Bilderberg Club / Trilateral Commission / Morgan Stanley 

Clamoroso – Mario Monti & Moody’s:

premier italiano responsabile del

declassamento del nostro paese?

Le accuse di "Libero" a Mario Monti e la

risposta debole del Governo. 

Monti, che caduta di stile!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma –  Il quotidiano “Libero”, diretto da Maurizio Belpietro, stamane, le ha suonate proprio di santa ragione al Governo: il professor Mario Monti potrebbe essere coinvolto nel declassamento dell’Italia, quando Moody’s definì il nostro paese, allora guidato da Silvio Berlusconi,  “a rischio debito”. L’esecutivo fa sapere, in risposta alle indiscrezioni di Libero, che il premier è stato membro del Senior European Advisory Council di Moody’s da luglio del 2005 fino al gennaio del 2009, periodo nel quale Mario Monti ricopriva l’incarico di presidente della prestigiosa università Bocconi di Milano. Palazzo Chigi precisa che “la partecipazione del premier come membro di Moody’s si limitava a 2, massimo 3 riunioni all’anno e non ha mai previsto, neppure in forma indiretta, la valutazione di stati o imprese sotto il profilo del rating, ma solo ed esclusivamente scambi di opinioni sulla politica economica e sui processi di integrazione europea ”. Il giudizio di Moody’s, per come riporta “Libero” potrebbe essere stato determinante per le sorti del Paese e potrebbe aver influito in maniera determinante – come già "Qui Europa" ha osservato nei giorni scorsi (vedi archivio) – sulle dimissioni, date circa sei mesi dopo, dall’allora premier Silvio Berlusconi che si trovò “costretto” a cedere il testimone dell’esecutivo proprio al presunto consulente dell’agenzia di rating, Mario Monti, chiamato come una sorta di Salvatore della Patria da Re Giorgio Napolitano I. Entrambi – Monti e Napolitano – impegnati – stasera, a Roma – a lodare le gesta delle forze armate nell'ennesima parata di stagione, mentre tutt'intorno è fame, precarietà e disperazione. Non per essere moralisti, ma francamente vedere tanta ipocrisia, e nel veder commemorare eventi così "alti e solenni" da simil personaggi, ci duole proprio il cuore e ci si risveglia dal profondo un istintivo slancio di sana disapprovazione misto a sdegno.

  Procure al lavoro –  Le "mosche bianche" della Democrazia  

Allora, nel mutismo generale e nell'auto-censura nella quale si è vergognosamente chiusa la politica in merito alla vicenda, una voce solitaria si è fatta però sentire dalle file del Pdl: una "mosca bianca" chiamata Rocco Ghirlanda, promotore della proposta di legge che prevede l’istituzione di una "commissione parlamentare ad hoc" che garantisca l’affidabilità e l’imparzialità delle agenzie di rating. Ghirlanda, per l'appunto, ha chiesto nelle scorse ore (senza avere per altro – come ovvio in questi tempi bui – la giusta e doverosa risonanza mediatica che meritava) “che il premier smentisca categoricamente le voci che lo legano al declassamento del nostro paese”. Per amor di cronaca, c'è da dire che in seno alla questione sono state avviate già indagini  sia dalla Procura di Trani sia da quella di Milano.

  La matematica non è un'opinione!  

Dunque se mai “Libero” dovesse avere ragione, noi di "Qui Europa" non ci stupiremmo di certo. Abbiamo sempre sostenuto, seppur nel nostro piccolo, che il momento di crisi che l’Italia sta attraversando è stato creato a pennello per nascondere gli interessi di coloro che detengono il potere decisionale e politico, oltre che economico. Mario Monti, che grande caduta di stile! Da membro Moody’s (Trilateral, Bielderberg, Goldman Sachs, con profonde simpatie per Morgan Stanley ed un'altra dozzina di pseudo "associazioni" più o meno occulte: o per così dire "private") a premier italiano, probabilmente responsabile della definizione dell’Italia come “paese a rischio”!

  In un Paese normale…  

In un Paese normale, magari, questo potrebbe essere sufficiente a favorire le "provvidenziali" quanto "doverose" dimissioni del professore amante delle banche, delle tasse e delle liberalizzazioni. Questo in un Paese normale: s'intende! Ma, qualora se ne fosse dimenticato, carissimo prof, Le ricordiamo che questo, prima di essere il Suo, è il Nostro paese. E, pertanto, ci levi le mani di dosso.

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

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