Regionali Sicilia, la spunta Crocetta (Pd-Udc) ma boom dei grillini. Eredità da 6 miliardi di euro di Debito

Martedì, Ottobre 30th/ 2012

– di Maria Laura Barbuto –

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Regionali Sicilia, la spunta Crocetta

(Pd-Udc), ma boom dei grillini

Chi penserà ai 6 miliardi di euro di debito?

Si prospettano nuove alleanze politiche che

influenzeranno l’intera nazione. In molti

accusano Crocetta di essere un prestanome

della vecchia politica

Ci penserà Monti a peggiorare la situazione?

Palermo –  Regionali: alla fine a spuntarla è Rosario Crocetta, grazie al sostegno di Pd e Udc, ma la vera notizia delle elezioni nell'isola, è che il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è diventato il primo partito, con il 15% dei voti. Un'enormità se si considera i soli 25.000 euro impegnati in campagna elettorale. Ma già dalla vigilia il proglema era chiaro a tutti: chiunque sarebbe diventato il nuovo Governatore della Regione Sicilia, di certo avrebbe avuto ben poco da festeggiare, vista la presenza di un debito regionale pari a 6 miliardi di euro. Rosario Crocetta, in tal senso, ora avrà il compito di mettere una toppa gigantesca, entro la prossima primavera, per salvare le casse siciliane, una "mission impossible" da compiere, che molti definiscono davvero come uno scoglio insormontabile. Attenzione al commissariamento, insomma! L’ombra della Sicilia commissariata è proprio dietro l’angolo ed in tutto ciò, l’assurdità è che i veri problemi della regione, durante i comizi elettorali dei vari candidati, sembrano essere rimasti solo dietro le quinte degli show politici.

 Il Podio, il vincitore morale e le rivendicazioni 

Per altro la vittoria di Rosario Crocetta era in parte annunciata grazie proprio all'anomala accoppiata montiana Pd-Udc – carrozzone dichiaratamente pro euro-casta – e soprattutto ai cospicui fondi gettati nel calderone della campagna elettorale. Insoma per il momento nell'isola a comandare sono stati ancora una volta i grandi numeri e le "strategiche alleanze forzate". O meglio le accozzaglie di carrozzoni! Fin dalle prime ore dello spoglio, il candidato della strana coppia Bersani-Casini – ex sindaco di Gela – era balzato subito in testa  alla classifica elettorale con il 30% circa delle preferenze, seguito dal candidato del Pdl Nello Musumeci che ha racimolato il 25% dei voti. Ma sul podio, l’espressione della volontà popolare ha voluto che ci salisse anche il grillino Giancarlo Cancellieri, candidato del Movimento 5 Stelle. Un pò una sorta di vincitore morale di queste regionali. Amaro in bocca per il candidato del partito Italiani Liberi e Forti, Gaspare Sturzo, che ha tuttavia parlato di boicottaggio dei media ai suoi danni. Come dimostra la lettera di diffida indirizzata contro il "Giornale di Sicilia” ed inoltrata per conoscenza anche alla redazione di “Qui Europa”. Pubblicata Sabato scorso. (Vedi allegato)

 Le "Croci di Crocetta" 

Ma il destino dell'isola – Crocetta, patti di stabilità, debiti gonfiati e patti europei recessivi a parte – sembra segnato. La Sicilia dalle mani bucate ha sprecato davvero tanto: basti ricordare i soldoni investiti per il personale con  i 17.000 dipendenti, i 1.800 dirigenti ed il 48% della spesa globale "impiegato" improddidamente nella voce "spesa sanitaria"; problemi ai quali si aggiunge anche quello della stabilizzazione dei lavoratori precari. E verrebbe da dire che “chi prima non pensa in ultimo sospira”: lo spreco precedente, oggi, ha portato ad un enorme buco di 6 miliardi di euro che, purtroppo, segna in modo determinante il futuro dell’isola. Ora il vero problema per Crocetta e la sua squadra, sarà proprio quello del debito; e successivamente quello di trovare nuove alleanze per creare una maggioranza che di certo non sarà solida e compatta. E ciò anche in relazione alle critiche dirette avanzate da molti altri esponenti degli schieramenti antagonosti, che hanno notato come tra i futuri assessori nella lista di Crocetta, ci siano addirittura numerosissimi uomini della vecchia giunta di Totò Cuffaro, e non solo. Ma Rosario Crocetta è dunque un "prestanome" della vecchia politica? Insomma, come diceva lo spot elettorale del neo-governatore, quel che si dice la "Rivoluzione della Sicilia"! Vedremo. Per ora sono in molti a storcere il naso.

 Il  vero timoniere e gli Iceberg dello Stretto 

Ma il risultato delle elezioni regionali in Sicilia, evidentemente, avrà ripercussioni anche oltre i confini dell’isola ed influenzerà i “movimenti” programmati della politica nazionale. Ma tanto, come già è chiaro a tantissimi cittadini, il timone della politica è in mano a Mario Monti che sta guidando la nave Italia, direttamente nella direzione in cui si trovano solo "iceberg mortali", e non escludiamo, come abbiamo più e più volte ripetuto, che lo zampino del Professore bocconiano condannerà anche la Sicilia. Scommettiamo?

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

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