Diritti dell’uomo: Al via il vertice a Brighton
Mercoledì, Aprile 18th/ 2012
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Diritti dell’uomo: l’Ue invoca le riforme
Domani vertice a Brighton. L'Ue chiede “maggiore impegno
nazionale per garantire rispetto delle norme”
Strasburgo – La tutela dei diritti umani è una priorità fondamentale per l’Unione Europea che chiede ai 47 Stati membri del Consiglio d’Europa di trovare, da oggi fino a venerdì prossimo, un accordo determinate per le riforme necessarie in questo ambito, volte a difendere le libertà fondamentali e ad alleggerire il carico di lavoro della Corte Europea attraverso un maggiore impegno dei singoli Stati membri. La Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che ha istituito la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è, ancora oggi, un motivo di grande vanto per l’Unione Europea ed il Regno Unito, che attualmente ricopre la Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, lo sottolinea fermamente ricordando come essa ha influito sul rispetto delle leggi europee e come continua ad incidere, attualmente, in situazioni drammatiche come quelle vissute dalla Siria e dalla Libia. Ma se le intenzioni sono positive e creano speranza, dall’altra parte è anche vero che sono circa 150.000 i casi presentati alla Corte di Strasburgo che rivelano un ritardo medio di 5 anni e che rimangono spesso irrisolti.
Il vertice di Brighton
La Corte chiede una maggiore partecipazione da parte di tutti gli Stati membri ed un consapevole riconoscimento delle responsabilità: maggiore impegno a livello nazionale che, proiettato sullo scacchiere internazionale, eviterebbe pressioni eccessive per l’organismo europeo che, da parte sua, dovrebbe rifiutare casi che risultano adeguatamente trattati dai singoli stati, nel pieno rispetto della Convenzione. Riforme, dunque, che dovrebbero prevedere la creazione di istituzioni nazionali a garanzia del rispetto e della tutela dei diritti dell’uomo: questo il progetto ipotizzato dal Regno Unito che nella persona del Ministro della Giustizia, invita tutti i rappresentanti dei 47 Stati a trovare un accordo sulle riforme nel vertice di domani, che sarà tenuto a Brighton. Speriamo che non siano solo belle parole e che, per come abbiamo riportato noi di Qui Europa in articoli precedenti (Vedi caso Limonov), gli interessi economici e politici dell’Unione Europea non siano più forti ed importanti degli interessi dei cittadini e del rispetto dei loro diritti.
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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