Dittatura a Stelle e Strisce – I Soviet Usa Commissariano l’informazione. Il Caso “Associated Press”
Giovedì, Maggio 16th/ 2013
– L'Approfondimento di C. Alessandro Mauceri –
Guantanamo, Stati Uniti d’America, Obama, “missioni di pace”, Associated Press, Eric Holder, Jim Cole, Casa Bianca, Aviano, missili B61, B61 Mk12 teleguidati, Hans Kristensen, the Guardian, MUOS, marines americani
Dittatura a Stelle e Strisce – I Soviet Usa
Commissariano l'informazione.
Il Caso "Associated Press"
Lo Sgarro – Associated Press? Evidentemente sapeva troppo…
Il Padadosso – TG Uno: Obama ora si scopre difensore
della libera informazione e promette leggi ad hoc!
L'approfondimento di C. Alessandro Mauceri
La Vera "Democrazia" in America – Alla Faccia di Tocqueville
Washington, Roma – Molti di noi seguono i notiziari, leggono i giornali e pensano di essere ben informati in merito a ciò che avviene nel mondo, almeno per quanto ciò sia possibile. Tutti ormai diamo per scontato che certe cose non possano più avvenire e che, almeno nei Paesi cosiddetti evoluti e industrializzati, i diritti umani siano rispettati e riconosciuti. Eppure, da qualche tempo, le notizie che ci giungono ci parlano di un progressivo stato di degrado che sembra non aver fine. Tutti noi siamo rimasti stupiti alla pesante azione del Presidente e del capo del governo russi per zittire alcuni giornalisti dell’opposizione che avevano osato dire qualcosa che loro non gradivano. Anche se il vero cancro globale oggi non è il governo Putin, anzi! La Russia – come traspare – sembrerebbe non voler aderire al Nuovo Ordine (Disordine) Mondiale in via di realizzazione, sotto l'egida di USA, NATO, Lega Araba e UE.
Missioni di Pace, Azioni d Pace… Balle sulla Pace
Qualche tempo fa abbiamo riferito di ciò che avviene nel carcere di Guantanamo (vedi articolo in allegato) dove i diritti civili dei prigionieri, in barba alle convenzioni internazionali sottoscritte dagli Stati Uniti d’America, sono praticamente inesistenti e dove, nonostante le dichiarazioni ufficiali del Presidente Obama, di fatto si continua a torturare (perché di questo stiamo parlando e non di detenzione) nascondendo i fatti dietro lo scudo della “sicurezza nazionale”. Lo stesso scudo che, almeno secondo alcuni, avrebbe giustificato le guerre degli ultimi decenni, nascoste dietro parole ingannevoli e strumentali come “missioni di pace”, con le migliaia di morti che hanno causato e gli inesistenti risultati dal punto di vista sociale ed economico per i Paesi invasi dagli Stati Uniti e dalle nazioni alleate. In realtà tutte queste guerre hanno avuto un solo beneficio: consentire all’industria bellica di produrre enormi quantità di armamenti da vendere a entrambi i contendenti e imporre ai Paesi invasi la ricostruzione e lo sfruttamento delle risorse naturali, uno dei principali obiettivi – ma non il solo – delle cosiddette “azioni di pace”, da parte delle multinazionali e degli addomesticati governi dei Paesi invasori.
Skyfall – I Padrini USA e lo Sgarro di Associated Press
Oggi, però, è stata resa nota una notizia che è riuscita a sorprenderci. Alcuni organi degli Stati Uniti d’America, per diverso tempo, hanno spiato la sede dell’Associated Press, un'agenzia di stampa internazionale, con sede negli Stati Uniti d'America, senza alcuna autorizzazione giudiziaria e senza alcuna motivazione ufficiale. Più di venti linee telefoniche, tra aprile e maggio del 2012, sono state oggetto di questo spionaggio. Decine e decine di reporter sono stati sottoposti a controlli nelle sedi sotto vigilanza. Non solo, ma lo hanno fatto a totale insaputa degli organi di governo (almeno questo è ciò che è stato ufficialmente confermato) demandati al loro controllo. E' ciò che nelle ultime ore (paradossale davvero) ha dichiarato lo stesso Obama (nel video-notizia trasmesso dal TG di Rai Uno delle 13,30) il quale ha aggiunto (leggete e remate.. o ridete) che la Casa Bianca farà di tutto per varare leggi a difesa della libertà di stampa. Peccato che il Presidente abbia omesso di dire come tali leggi già esistano e come a non rispettarle sia proprio la stessa Casa Bianca.
La Dittatura Bianca
A questo punto non si sa cosa sia più grave: che il governo di un Paese che ha tra i propri diritti costituzionali la libertà di stampa, decida, di fatto di limitarla; o che le autorità competenti lo abbiano fatto senza avere nessuna autorizzazione da parte degli organi superiori; o che il procuratore generale Eric Holder (foto sopra a sinistra) abbia affermato che la decisione è stata presa dal suo vice, Jim Cole (foto sopra a destra), a sua insaputa; o che la Casa Bianca abbia affermato che il presidente Barack Obama non era a conoscenza dell’operazione; o che la stessa casa Bianca abbia tenuto a specificare che, anche se lo avesse saputo, nulla sarebbe cambiato; oppure, che nessuno degli organismi internazionali per la tutela dei diritti sia intervenuto per condannare quanto avvenuto.
La Colpa dell'Associated Press
In realtà, la vera colpa dell’Associated Press, come chi ha illecitamente spiato il giornale ha serenamente ammesso, era stata solo quella di rendere pubblici, in un articolo del 7 maggio 2012, i dettagli di un’operazione antiterrorismo condotta in Yemen dalla CIA e realizzata, come ormai di consueto, ai limiti della legalità (o forse anche oltre). Tanto è bastato perché lo Stato che negli ultimi decenni si è levato a paladino dei diritti civili di tutti i Paesi del mondo, al punto di scatenare diversi conflitti mondiali ancora in corso, decidesse, senza alcuna autorizzazione, di spiare una testata giornalistica. E di farlo dicendo che, se anche chi doveva, non avesse autorizzato un simile intervento, lo avrebbero fatto lo stesso! In realtà, ciò che dovrebbe sorprendere è il silenzio mediatico che nasconde fatti di una gravità enorme condotti senza che la popolazione ne venga informata, al fine di evitare che una sua reazione possa compromettere lo svolgimento di azioni spesso al limite della legalità.
Il Tempo del Silenzio… che uccide
E, allora (ad esempio) non si deve sapere, se non a cose fatte, che gli Stati Uniti d’America hanno fatto un’incursione in un Paese sovrano (Pakistan) con mezzi militari per andare a uccidere un sedicente terrorista senza processarlo e senza neanche informare le autorità locali, se non a cose fatte. Non si deve sapere che gli Stati Uniti d’America, che pure hanno sottoscritto il trattato internazionale per la denuclearizzazione bellica, hanno poi speso miliardi e miliardi di dollari per aggiornare i propri armamenti nucleari e li hanno poi, strategicamente e silenziosamente, collocati in Italia (ad Aviano) e in mezza Europa (Belgio e Olanda, ad esempio). Vendendoli massicciamente agli stessi alleati: vedi Arabia Saudita (articolo in allegato). Che, pur avendo promesso la denuclearizzazione, hanno aggiornato il proprio arsenale nucleare sostituendo i missili B61 con i nuovi B61 Mk12 teleguidati che, come ha affermato Hans Kristensen del Guardian, hanno permesso “un aumento significativo delle potenzialità nucleari statunitensi in Europa”. E senza che nessuno proferisse parola.
Italia – L'imperialismo USA in Sicilia e i media ben addomesticati
E ancora. Non si deve sapere a cosa serve il famoso MUOS, posizionato dall’esercito americano in Sicilia (ma anche in altri Paesi europei) nonostante il diniego del Presidente della Regione Sicilia, il quale, per Statuto regionale, è anche capo delle forze di polizia. Eppure già il fatto stesso che un simile impianto militare non sia un impianto della NATO, ma sia di esclusiva proprietà, e gestione, degli Stati Uniti d’America, e sia posizionato in territorio italiano (nel territorio della colonia Italia) dovrebbe sorprendere e giustificare la curiosità dei mezzi di informazione. Senza dimenticare che i seri dubbi che sono sorti circa la possibilità di ricadute sull’ambiente e sulla salute umana causata da questi impianti che, però, non è mai stato possibile analizzare correttamente essendo proprietà USA (ma “piazzati” in Sicilia). E non si deve sapere in base a quale diritto nelle scorse settimane l’esercito americano ha effettuato diversi sbarchi con elicotteri su aree e terreni privati della Sicilia e senza darne comunicazione alcuna. Salvo poi dire che si era trattato di una esercitazione e che le autorità competenti avevano dimenticato di informare. Figuriamoci poi se qualcuno debba giustificare lo sbarco di 500 marines americani e il loro collocamento in una base dell’esercito americano in Sicilia. Per tacere su Sigonella e sul caso Libia. A pensarci bene, dopo quello che sta avvenendo in Sicilia, in Italia e nel mondo non crediamo si possa parlare di “dimenticanze” di informazione. Semplicemente non lo si è detto perché non lo si è voluto dire. In questo modo, Italiani o Americani o altro, possono sempre dire, dopo che un fatto è avvenuto, che il loro operato è stato reso necessario da eventi contingenti e regolato da accordi (che non esistono) e nel rispetto di leggi (ormai tante volte violate o non rispettate che non ci si fa più caso).
Paradigma "Associated Press – Svegiamoci!
Forse, è questo il vero problema, che dovrebbe sorprenderci e farci reagire: il fatto che sia ormai diventata un’abitudine il mancato rispetto delle leggi locali, nazionali ed internazionali da parte di alcuni insulsi ed iniqui soggetti demandati, da personaggi altrettanto oscuri, alla gestione della cosa comune. Come dire: "fate quello che dico io, tanto poi io decido di fare quello che voglio e me ne frego delle leggi che vi ordino di rispettare”. E allora forse non sorprenderà che la stampa non sia più libera e che si possano sorvegliare di nascosto le comunicazioni dell’Associated Press…
C. Alessandro Mauceri (Copyright © 2013 Qui Europa)
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