Mercoledì, 18 giugno / 2014
– di Nicola Arena e Sergio Basile –
Redazione quieuropa, Nicola Arena, Sergio Basile, Moneta e Dimensione Spirituale del Valore, [...]
Mercoledì, Settembre 19 th/ 2012
– di Silvia Laporta –
Mario Monti / intervista a Romano Prodi / Bce / Mario Draghi / Unione Europea / Crisi Economica / Mariano Rjoy / Jean Claude Juncker / Povertà / dittatura Europea / Mes / Spagna / Madrid / Roma / Leggo / Portogallo
La dittatura Europea inizia alla grande:
"Madrid deve chiedere aiuto alla Bce"
Cordialità tra professori – Intanto il Professor
Prodi fà i suoi complimenti al
Professor Monti
Madrid – Roma – Non per essere retorici, ma noi di "Qui Europa" ve l’avevamo detto, cari lettori. Più volte, nei nostri articoli, vi abbiamo spiegato dettagliatamente tutte le magagne e gli inghippi dei provvedimenti e dei piani dell’Unione europea in materia fiscale, bancaria ed economica; ma, soprattutto, vi abbiamo raccontato ed allertato in merito alle mire totalitaristiche dei nuovi padroni arroganti dell’Europa di ultima generazione, d'intesa con la casta bancaria, o meglio con l'élite dei banchieri europei ed internazionali. Partendo da una dittatura economica finendo con quella lesiva della nostra libertà di espressione e azione, l’Unione europea sta inglobando piano piano, nelle sue maglie – e proprio sotto il nostro naso – i poteri e le sovranità di tutti e 27 i paesi facenti parte del Vecchio Continente. Presto 28, con l'ingresso della Croazia. Ebbene, arriva proprio oggi, l’esempio pratico di come questa dittatura sia concreta e di come, i suoi despoti, la applichino attraverso il ricatto. E precisamente l’allarme arriva dalla Spagna.
Le pressioni dell'Eurogruppo sulla povera Spagna
“La Spagna dovrà prepararsi ad accettare condizioni molto dure se vorrà avere gli aiuti internazionali”. Dopo aver accettato di rivedere e ammorbidire gli obbiettivi di risanamento concordati ( ovviamente disattesi ) e dopo aver sorvolato sulle indecisioni e sui ritardi nel chiedere il salvataggio delle Banche, l’Unione Europea non è più disposta a fare concessioni al governo Spagnolo. Ma questo è quello che afferma Jean-Claude Juncker – Presidente dell'Eurogruppo, cioè dei 17 Paesi Ue aderenti all'euro – nel ricordare a Mariano Rajoy che non ci sono più margini di trattativa. O forse questo è quello che vogliono farci credere!
Le pressioni di Draghi e l'impazienza del "dio mercato"
Opporremo a queste parole una semplice domanda: come si fa a cavar sangue da una rapa? Come si possono chiedere altri soldi o voler concedere forzatamente dei prestiti al fine di “risanare l’economia” se non fanno che aumentare artifiziosamente e senza sosta alcuna il debito pubblico di un paese ormai in ginocchio, in preda a una gravissima recessione economica? Beh non è, ovviamente, né possibile né ammissibile. Ma sembra che Mario Draghi non la pensi cosi. “Ci troviamo in una sorta di limbo politico nel quale i mercati stanno aspettando che la Spagna chieda aiuto. Qualora la Spagna non richiedesse l’aiuto dell’Unione europea, aumenterà la frustrazione e impazienza dei mercati e gli annunci fatti alla Bce, non potranno avere alcun effetto.” E’ cosi che Mario Draghi lancia il suo avvertimento semi-mafioso alla Spagna.
I Vuoti richiami all'unità di Re Juan Carlos e la Recessione
A Madrid, intanto, Re Juan Carlos invita il paese a rimanere unito contro la crisi economica; annunciando che la recessione è nel suo pieno e che dividersi aumentando i dissensi è l’ultima cosa da fare in questo momento. Ma sappiamo tutti benissimo che la recessione è solo all'inizio per l'intera Eurozona! Rajoy, intanto, dal canto suo, guarda ai mercati e rifiuta per ora di ospitare la Troika a casa sua! Madrid sta valutando, dunque, i tempi, i modi e i dettagli della richiesta di salvataggio all’Unione europea: un passaggio che nasconderebbe – a detta del primo ministro spagnolo, amico dei tecnocrati di Bruxelles – la ferma volontà, di decidere da soli (?) le proprie strategie economiche e non farsi imporre da nessuno le misure da adottare. La Spagna vuole avere le carte in regola per chiedere aiuto senza doversi piegare alle condizioni di Bruxelles. I rendimenti dei titoli del debito spagnolo, sono troppo alti da sostenere nel lungo periodo. Lo sarebbero per qualunque paese! Dunque, con i bonos decennali sempre vicini al 6%. la situazione è davvero tragica. E Madrid diventa sempre più vittima alla mercè dei carnefici europei che sguazzano nelle difficoltà economiche del paese ed esigono sempre più soldi, sempre più sacrifici e sempre più ristrettezze decisionali nei confronti dellintera Penisola Iberica (cioè anche nei confronti del vicino e sventurato Portogallo).
Il "Dramma Italia" e l'ipocrisia dei "Professori"
Nel nostro paese, intanto, non si ferma il festival dell’ipocrisia pre-elezioni. Il professor Romano Prodi si lascia andare, in un’intervista su "!Leggo", a discorsi e frasi veramente scandalosi. Sarà forse la solidarietà tra professori, (europeisti ed entrambi ex colleghi alla Goldman Sachs ed ex colleghi tra i banchi di Bruxelles) ma Prodi sostiene con fermezza le politiche di Monti. “Mario Monti ha finalmente dato dignità all’Italia: prima eravamo esclusi da decisioni importanti perché gli altri capi di stato non capivano quale fosse la nostra politica economica.” Continua poi Prodi :” Gli eurobond servono per raggiungere la vera integrazione . E poiché la Merkel ha lavorato contro di noi in questi anni, a questo risultato si arriverà dopo le elezioni tedesche del 2013.” Eccone un altro. Ecco l’ennesimo politico italiano che si è dimenticato, forse volutamente, di accendere il cervello. Dire che Monti ha dato dignità all’Italia è come sputare in faccia alla sofferenza e al dolore delle migliaia di famiglie italiane che, grazie al professore, vivono in un'estrema condizione di povertà ma, soprattutto, significa non portare rispetto a chi , per le condizioni italiane, sulla propria di dignità c’è passato sopra. Stiamo parlando di tutti gli imprenditori che hanno deciso di togliersi la vita, piuttosto che vedere crollare il proprio futuro come un castello di carte.
L'Ora della Reazione e del Buon Senso!
Ma sembra che il rispetto per la nostra dignità sia ormai un optional, un qualcosa che non è obbligatorio portare. Spagna, Italia ma anche tanti altri paesi europei come la Grecia, sono l’esempio calzante di come l’Europa ci sta facendo sprofondare in un baratro oscuro e prima che la luce non s’intraveda più alla fine del tunnel, dobbiamo reagire. Dobbiamo riprenderci quello che è nostro.
Silvia Laporta (Copyright © 2012 Qui Europa)
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