Commissione europea / Commissione al Marcato Interno / Michael Barnier / Sistema bancario / Conto Base / Cambio Isttuti / Eba / Basilea / Switching / Credit crunch / Correntisti / Potere banche
Banche – Commissione Ue: Barnier promette guerra alle banche e … rinvia. Morsa del credit crunch ancora su [...]Dramma Siria – La Scomoda Domanda a Terzi e la “non risposta” del ministro – S.O.S. del Vescovo di Aleppo
Lunedì, Dicembre 17th/ 2012
– di Marinella Correggia –
Dramma Siria – La Scomoda Domanda a Terzi e la "non risposta" del ministro – S.O.S. del Vescovo di Aleppo / Dramma Siria / Le Scomode Domande a Terzi e Rogozin / Le non risposte di Terzi e le Conferme del Vicepremier Russo / Italia / Russia / Siria / Damasco / Conferenza stampa / Rogozin e Terzi / Incremento delle spese militari / Guerra / Armamenti / F-35 / Ordigni di morte / Nato / Pazzie della Guerra / Disarmo / Roma / Signori della Guerra / Esteri / Europa / Unione europea / Premio Nobel per la Pace / Esercito siriano / Media / Pace / Guerra / Libertà / Diritti fondamentali / Distruzione / Crimini / Manipolazione mediatica / Ribelli / Armi / Controllo del territorio / Jihadisti / Terrorismo / Esercito Libero Siriano / Aleppo / Damasco / Lettera al Ministro Terzi / Sibialiria / Marinella Correggia / Lettera al vicepremier russo Rogozin / Russia / 500 aziende italiane / Zone economiche speciali (Zes) / Walid al-Moualem / Rogozin / Valerie Amos / Installazione dei missili Patriot in Turchia / Doha / Amici della Siria / Bufala dell'uso delle armi chimiche / Catholic Relief Services / Caritas Germania / Svizzera e Lussemburgo / Appello del vescovo di Aleppo / 70% dei siriani sotto la soglia di povertà / embargo dell'accidente / Minaccia di rapimenti / Attentati continui di cecchini / St. Louis Hospital / Suore di San Giuseppe dell'Apparizione
Dramma Siria: Le scomode domande al
Ministro Terzi e le conferme del
Vicepremier Russo, Rogozin in
visita a Roma
Risposte e "non risposte" su un dramma umano
consumato tra l'indifferenza di chi potrebbe
agire per la Pace e sta a guardare e la
complicità dell'imperialismo occidentale
Intanto in Siria continua la carneficina.
Ormai circa 40.000 i cristiani trucidati da mercenari
pagati da gruppi di pressione esterni. Ma attenzione:
"Siamo tutti Siriani!" – S.O.S. del Vescovo di Aleppo
Roma, Damasco – Il ministro italiano del governo tecnico Giulio Terzi è fra quelli che fomentano la guerra in Siria, ultimamente anche riconoscendo come unico rappresentante del popolo siriano una Coalizione di oppositori nata in Qatar e alleata dei gruppi armati (e questo proprio nei giorni in cui a Damasco una autobomba esplosa vicino a una caserma e a un asilo uccideva donne e bambini). Per protestare contro la politica di guerra del governo tecnico da nessuno eletto, il 12 a Roma la Rete No War e a Milano il Comitato contro la guerra hanno manifestato (vedi foto). Ma per dire allo stesso Terzi che “il re che fomenta la guerra è nudo”e possibilmente dirglielo di fronte al vicepremier russo Dmitrij Rogozin che era in visita a Roma nell’ambito dei rapporti economici, ho partecipato alla conferenza stampa tenuta dai due alla Farnesina. I giornalisti italiani avevano a disposizione una sola domanda e mi sono fatta avanti per una volta con audacia. L’interscambio fra Italia e Russia è di circa 27 miliardi di dollari, l’Italia è il terzo partner commerciale della Russia che è il nostro secondo fornitore di petrolio – con il 15% – e di gas, con il 30%: dati non irrilevanti, nel caso in cui i produttori di energia e risorse naturali volessero effettuare un embargo all’Occidente. Finora è stato sempre quest’ultimo a condurre embarghi. In Russia poi sono attive circa 500 aziende italiane nelle Zone economiche speciali (Zes). Quanto alla Siria, nel suo intervento Terzi ha detto solo che “nelle differenze che hanno caratterizzato le posizioni dei nostri governi, c’è una visione condivisa della necessità di una soluzione politica”.
Le Domande al ministro tecnico Terzi e a Rogozin
Mia domanda a Terzi. “Il suo governo tecnico ha dichiarato nei giorni scorsi di aver riconosciuto come unico e legittimo rappresentante del popolo siriano la Coalizione di gruppi nata in Qatar. Cosa pensate allora di fare rispetto a quella grande parte della popolazione siriana che non si riconosce nell’opposizione, o perché sta con il governo, o perché sta con sezioni dell’opposizione, parlamentare e non, che non partecipano alla Coalizione o perché infine è vittima di gruppi armati alleati della Coalizione stessa?” Mia domanda a Rogozin: “Il viceministro degli Esteri russo Bogdanov ha detto che il riconoscimento della Coalizione di Doha da parte di molti paesi, in testa quelli occidentali e arabi, allontana una soluzione pacifica e negoziale e promette ulteriori spargimenti di sangue perché facilita l’invio di armi ai gruppi armati. Cosa pensa di fare ora la Russia sulla strada del dialogo fra tutte le parti come previsto dalla Conferenza di Ginevra?”
La "non risposta" di Terzi
(Non) risposta del ministro (per conto) Terzi. “La nostra decisione è in linea con le posizioni di molti paesi ed è lo sbocco e la maturazione di due anni di contatti con le forze della società siriana. Siamo convinti che l’alleanza e la leadership delle forze della Coalizione garantiscano inclusività per un futuro democratico; anche quanto alla governance, per un esecutivo, si può contare su personalità autorevoli in grado di rappresentare tutte le componenti della società siriana. La nostra valutazione non coincide con quella della Russia ma siamo d’accordo sulla necessità del cammino verso la più immediata soluzione politica a partire dalla Conferenza di Ginevra e dal piano Brahimi. Non possiamo consentire alla guerra civile di continuare all’infinito”. “Soluzione politica” (?): le stesse parole che usavano i governi della Nato mentre bombardavano a tutto spiano la Libia.
Intanto a Bruxelles …
Infatti nella stessa giornata a Bruxelles i leader dell’Unione Europea, (fresca di Nobel per la Pace) – scrive la Reuters – "hanno dichiarato che tutte le opzioni sono sul tavolo, anche la fornitura di armi all’opposizione". Un atto, però, illegale dal punto di vista internazionale. E a questo proposito si noti che Terzi aveva richiamato il diritto internazionale…a protezione di chi lotta contro la pirateria: cioè i soliti due marò che, per aver ucciso dei pescatori indiani, sono trattenuti dall’India. (Le tivù italiane presenti si sono poi affollate intorno a Terzi, all’uscita, per chiedergli qualcosa in più e il ministro tecnico ha minacciato iniziative serie, “se la cosa non si risolve, abbiamo pronti dei piani concreti” (forse l’invio di armi ai guerriglieri maoisti visto che ormai l’Italia, dopo la Libia in Siria, appoggia gruppi armati in lotta contro governi?).
La risposta di Rogozin: "tutti devono agire per la Pace!"
Risposta del vicepremier russo Rogozin. “Noi l’avevamo detto: dopo le primavere arabe ci sarebbero state estati caldissime. Il Medio oriente cade a pezzi come un domino. La comunità internazionale si è dimostrata incapace di trattare in modo saggio i conflitti civili sviluppatisi. Oppure fa ancora peggio: prende le parti di una parte in guerra, come in Siria. C’è una guerra feroce là e il coinvolgimento di attori terzi in quel conflitto è come buttare benzina sul fuoco. Si alimenta la violenza. Tutti dicono di volere la pace, e un giorno ci sarà la pace in Siria, ma di questo passo, a che prezzo? Noi continuiamo a sostenere le azioni negoziali in ambito Onu. La Russia è più lontana di voi dall’area del conflitto. Ma tutti dobbiamo agire per il negoziato, in ambito Onu”
La questione delle sanzioni: Concausa di morte e precarietà assoluta
Intanto, mentre in Siria proseguono gli scontri fra esercito e gruppi armati, il Ministro degli Esteri Walid al-Moualem ha sottolineato alla responsabile umanitaria dell’Onu Valerie Amos la necessità che siano rimosse le sanzioni (causa, insieme agli scontri, di carenze anche alimentari) e che venga aiutata la ricostruzione delle infrastrutture distrutte. Un funzionario della Nato citato dalla Reuters ha sottolineato che "l’Alleanza deve avere un piano per impedire che le armi chimiche finiscano nelle mani sbagliate”.
Scopo dei "falsi allarmi" sull'uso di armi chimiche
Da notare: cade l’allarme suscitato per settimane circa il possibile uso delle armi non convenzionali da parte dell’esercito siriano si Assad, e si torna alla versione di mesi fa. L’allarme serviva a due scopi: 1) installare i Patriot in Turchia, “in funzione difensiva”; 2) garantire il successo della riunione dei ("cosiddetti") “Amici della Siria”a Marrakesh. Pieno doppio successo.
Marinella Correggia, Sibialiria
_________________________________________________________________________
Articolo correlato – Appello del Vescovo di Aleppo
(Intervista di La Croix al Vescovo di Aleppo – del 14 Dicembre 12)
Dramma Siria – Il Vescovo Audo: "Potenze
internazionali, fate ai siriani questo
dono della Pace"
Mobilitazioni delle chiese in tutto il mondo, dopo
l'appello di Benedetto XVI: l'ultimo appello del
Vescovo di Aleppo alla comunità internazionale
Per Mons. Antoine Audo, gesuita Vescovo di Aleppo,
Presidente della Caritas Siria, il conflitto siriano è
diventato internazionale: solo un accordo internazionale
e l'impegno di tutti i vescovi e le chiese cristiane potrà
portare alla riconciliazione, fermando le forze esterne
che vogliono distruggere il Paese
Aleppo – Come descriverebbe la situazione ad Aleppo adesso? – Mons. Antoine Audo: L’Insicurezza regna ovunque. Non possiamo più circolare e si è permanentemente minacciati da rapimenti (a scopo di estorsione), dalle imboscate dei cecchini, dalle bombe (da parte dell'esercito siriano o dei ribelli) e dagli attentati con autobombe. Questa insicurezza ha fatto sì che l'80% delle persone non lavora più, in modo che l'economia è bloccata e la povertà aumenta (per non parlare dell'embargo economico occidentale alla Siria). Tanto più che il costo della vita è raddoppiato dall'inizio del conflitto.
70% dei siriani sotto la soglia di povertà
Le persone semplici che vivevano con poco devono ora essere supportate in tutto, così si può dire che oggi il 70% dei siriani vive al di sotto della soglia di povertà. Come fanno a sopravvivere? – M.A.: La gente ha dei risparmi e il sostegno della famiglia funziona ancora bene nelle nostre società tradizionali. E i siriani della diaspora (Nord America, Europa, Australia …) riescono ad inviare da 300 a 500 dollari per le loro famiglie ogni mese. Ma le famiglie sfollate facilmente diventano un peso. In qualità di presidente della Caritas Siria da un anno, posso dire che tocco la miseria con le dita – Caritas Siria quali programmi ha implementato? – M.A. : Nelle sei regioni organizzate dalla Caritas (Damasco, Aleppo, Homs, Jaziré, Horan e la costa), diamo la priorità all'aiuto alimentare con 4000 pacchi di alimenti (del valore di circa 20-30 dollari ) distribuiti mensilmente in tutto il paese: un totale di 100.000 dollari finanziati principalmente dai nostri partner tradizionali (Catholic Relief Services, Caritas Germania, Svizzera e Lussemburgo …). Sviluppiamo assistenza medica, in particolare a Damasco e Aleppo, per dare libero accesso alle cure sanitarie. E ad Aleppo, abbiamo aperto un contratto con il St. Louis Hospital gestito dalle Suore di San Giuseppe dell'Apparizione perchè tutti i feriti vi siano operati e curati gratuitamente e ho deciso di finanziare questo progetto per la somma di $ 50 000 al mese. Abbiamo anche un "programma invernale" ($ 300 000 fino a marzo 2013) per l'acquisto per 3.000 famiglie in tutta la Siria, di stufe e petrolio, coperte e vestiti caldi e di aiuto per pagare l'affitto.
Contributo di tutti i Cristiani determinante per evitare guerra "legale"
Come vede il futuro prossimo in Siria? – M.A. : La mia impressione generale è che non se ne esce. Questo conflitto siriano, inizialmente locale, è diventato regionale (con il Qatar, Arabia Saudita, Iran, Turchia) ed è ora internazionale (con la Russia, gli Stati Uniti, la Cina e l'Europa). Quindi possiamo solo sperare che ci sia un accordo internazionale per risolvere il conflitto locale e raggiungere la riconciliazione e la pace. Ciò significa riconoscere la complessa storia dei rapporti tra alawiti e sunniti e parlarne con calma – che oggi è impossibile, perché si tratta di un argomento tabù nella società siriana. Ciò implica anche che ogni parte smetta di ritenersi depositario della verità e riconosca la dignità degli altri. A questo proposito, i cristiani, tutti i Cristiani – in Siria, in Oriente come in Occidente – possono contribuire a spezzare la spirale di umiliazioni, di violenza e di vendetta per avere l'audacia del perdono .
Fare il possibile per salvare questo bellissmo Paese e migliaia di Cristiani
Quale appello Lei vorrebbe lanciare? – M.A. : Mi rivolgo a quelli che distruggono questo bellissimo Paese, così ricco di storia e cultura: invece di sfruttare i punti deboli confessionali, essi farebbero meglio ad aiutarlo a trovare soluzioni politiche ed economiche. Miliardi di dollari sono già stati persi in questa guerra, per niente. Cerco di fare tutto il possibile per salvare la Siria e anche per salvare la presenza dei cristiani, perché più ci sarà distruzione in Siria, sempre più cristiani se ne andranno, e sarà una perdita per il paese e per tutta la regione! Contribuire alla riconciliazione e assicurare la pace alla Siria sarà vantaggioso per tutti, a livello nazionale, regionale e internazionale! Chiedo pertanto alle potenze internazionali che ci facciano il dono della pace attraverso una mediazione politica ragionevole e razionale.
___________________________________________________________________________________
Altri articoli correlati – Approfondimenti
Approvato il Decreto della Vergogna della Politica Italiana
Mercoledì, Dicembre 12th/ 2012 – di Sergio Basile – Approvato il Decreto della Vergogna della Politica Italiana / Decreto Di Paola / Italia / Incremento delle spese militari / Guerra / Articolo 11 della Costituzione / Armamenti / F-35 / Ordigni di morte / Nato / Pazzie della Guerra / Disarmo / Roma / Francesco […]
12 dicembre 2012No CommentRead More#
Chiediamo le Dimissioni del Ministro Di Paola e del Governo Monti, capace di trasformare l’Italia in un “Paese di Guerra”, tradendo l’Articolo 11 della Costituzione e gli stessi Italiani, umiliati dalla Crisi Indotta
Giovedì, Dicembre 6th/ 2012 – di Sergio Basile, Maria Laura Barbuto e di tutta la Redazione dell'Osservatorio Nazionale "Qui Europa" – Di Paola e l'incremento delle "spese militari" dell'Italia / Esteri / Palestina / Israele / Onu / Assemblea / Rivendicazioni / Stato osservatore / Parlamento Europeo / Negoziati / Martin Schulz / Hannes […]
6 dicembre 2012No CommentRead More#
Oggi o Domani i deputati discutono la Legge Delega di Riforma delle Forze Armate. Invia subito una Mail ai Deputati contro la Legge che Aumenta le Spese Militari – Sono Ore Cruciali – In allegato trovi la lettera tipo da inviare e un elenco di indirizzi e-mail
Mercoledì, Dicembre 5th/ 2012 – Adesione all'Appello contro l'approvazione del Disegno di Legge delega di revisione dello strumento militare presentato dal Ministro della Difesa Giampaolo di Paola – Legge Delega di Riforma delle Forze Armate / Appello / Approvazione del Disegno di Legge delega / Revisione dello strumento militare / Ministro della Difesa / Giampaolo […]
5 dicembre 2012No CommentRead More#
Leggi Articoli in allegato – Approfondimenti
Medioriente e il Ruolo dell’Ue, Nobel per la Pace
Mercoledì, Dicembre 5th/ 2012 – di Sergio Basile – Medioriente e Ruolo dell'Ue, Nobel per la Pace / Medioriente: I nodi Siria e Palestina, il pretesto delle armi chimiche, la Questione Irachena e il Ruolo dell'Ue, Nobel per la Pace / Pace / Unione europea / Embargo / Iran / Teheran / Palestina / Paride Nobel / Giorgio La […]
5 dicembre 2012No CommentRead More#
Campagna Contro la Guerra in Medioriente e Iran e sulla Denuclearizzazione Euromediterranea
Mercoledì, Dicembre 5th/2012 – No ai venti di Guerra sul Nucleare Iraniano, di Laura Tussi – Campagna Contro la Guerra in Medioriente / Europa / Italia / Denuclearizzazione Euro Mediterranea / Iran / Guerra / Siria / Pace / Non proliferazione degli armamenti / Israele / David Grossman / Stati uniti / Usa / Onu / Conferenza […]
5 dicembre 2012No CommentRead More#
Siria – Oscuri burattinai e Costruttori di Pace: Sottoscrivi l’Appello contro la Guerra e Invialo al Governo Monti
Lunedì, Dicembre 3rd/ 2012 – L'Editoriale del Lunedì, di Sergio Basile – Siria, Appello per la Pace al Governo Monti – Lettera/Appello al Governo Monti contro la Guerra in Siria Siria – Oscuri burattinai e Costruttori di Pace: quello che dobbiamo sapere e fare per la Pace. Sottoscrivi l'Appello al Governo Monti / Pace in Siria […]
3 dicembre 2012Commenti disabilitatiRead More#
L’Appello per la Pace in Siria dei Movimenti pacifisti mondiali laici e cattolici e la Questione Palestinese
Venerdì, Novembre 30th/ 2012 – di Socorro Gomes e Sergio Basile – L'Appello per la Pace in Siria dei Movimenti pacifisti mondiali laici e cattolici e la Questione Palestinese / Teheran / Socorro Gomes / attivista brasiliano dei movimenti sociali pacifisti / Lakhdar Brahimi / dialogo nazionale/ Esteri / Repubblica Islamica dell'Iran / Partito Comunista Siriano / Ahmar Bagdash / Ali Heidar / ministro per […]
30 novembre 2012No CommentRead More#
Il Papa invia in Siria il Cardinal Sarah in Missione Speciale ed esorta tutti a lavorare per la Pace
Mercoledì, Novembre 28th/ 2012 – di Sergio Basile – Il Papa invia in Siria il Cardinal Sarah / Missione Speciale / Siria /Italia / Roma / Città del Vaticano / Chiesa / Papa Benedetto XVI / Missione di Pace in Siria / Mario Monti / Cardinal Sarah / Padre Lombardi / Vaticano / Guerra / […]
28 novembre 2012No CommentRead More#
Siria,Turchia, Israele: Gli interventisti sono dietro l’angolo
Martedì, Novembre 27th/ 2012 – di Maria Laura Barbuto – Siria, Turchia, Israele: Gli interventisti sono dietro l'angolo / è solo calma apparente / Esteri / Siria / Turchia / Israele / Ankara / Damasco / Teheran / Guerra / Morti / Vittime / Patriot / Missili / Negoziati di pace / Potenziale militare / Ribelli / Misure […]
27 novembre 2012No CommentRead More#
Bombe a grappolo: Human Rights Watch dopo Misurata fa il Bis… in Siria
Martedì, Novembre 27th/ 2012 – di Marinella Correggia – Bombe a grappolo: Human Rights Watch dopo Misurata fa il Bis… in Siria / Gruppi armati anti Assad / Siria / Opposizione Armata / Guerra / Medioriente / Damasco / Assad / Guerra della Nato / Human Rights Watch / Cluster bombs / Bombe a Grappolo / Marinella […]
27 novembre 2012Commenti disabilitatiRead More
Gaza, Israele e il nocciolo del Problema
Giovedì, Novembre 22th/ 2012 – di Sergio Basile – Gaza, Israele e il nocciolo del Problema / Gaza / Israele / Palestina / Sionismo / Usa / Guerra / Noam Chomsky / Norman Finkelstein / Coraggio / Onestà intellettuale / Monte Sinai / Mosé / Dieci Comandamenti / Dio / Gesù Cisto / Sacificio sulla Croce […]
22 novembre 2012No CommentRead More#
Il Grande Risiko dell’Impero ora mira al cuore dell’informazione Siriana
Mercoledì, Novembre 21th/ 2012 – di Sergio Basile – Il Grande Risiko dell'Impero ora mira al cuore dell'informazione Siriana / Gruppi armati anti Assad / Siria / Opposizione Armata / Els / Guerra / Medioriente / Damasco / Assad / Guerra della Nato / Assalto al Ministero dell'informazione / Stampa Siriana / Bavaglio mediatico / […]
21 novembre 2012No CommentRead More#
Il Caso Siria e le pressioni dell’Imperatore Ottomano, Erdogan, per la Guerra coloniale
Martedì, Novembre 13th/ 2012 – di Maria Laura Barbuto – Siria e Turchia: Guerra e Persecuzioni / Il Caso Siria e le pressioni dell'Imperatore Ottomano, Erdogan, per la Guerra coloniale / Esteri / Siria / Turchia / Israele / Europa / Unione Europea / Guerra / Occidente / Economia / Regime / Ribelli / Armi / […]
13 novembre 2012No CommentRead More#