Mertedì, Giugno 4th/ 2013
– di Angelo Iervolino e Sergio Basile –
Turchia, Erdogan, Europa, Rivoluzione, proteste, Guerra, [...]
Martedì, Febbraio 21th / 2012
– di Mirella Fuccella –
Ue / Agricoltura / Mondo / Sovraffollamento / Risorse / Spreco / De Castro / Egoismo umano / Landgrabbing
E’ corsa all’accaparramento delle terre
La condivisione dei beni come
unica risposta possibile?
Bruxelles – Si calcola che nel 2050 sul pianeta terra saremo in nove miliardi di persone. Queste previsioni, in realtà, non sono mai attendibili fino in fondo, perché il futuro riserva sempre sorprese impossibili da prevedere. In ogni caso, è un dato di fatto che per adesso la popolazione mondiale sia in costante aumento. E questo pone il problema dell’approvvigionamento delle risorse alimentari, che diventerebbero sempre più scarse. Il condizionale è d’obbligo, perché in verità, nel mondo occidentale gli sprechi alimentari sono tali che quasi la metà del cibo prodotto finisce direttamente nella spazzatura (in quanto scade prima di riuscire ad essere venduto). Nel frattempo il pesò dell' impatto-umano sul pianeta è sempre più forte. Tra il 1970 e il 2003 le specie terrestri si sono ridotte del 31%, quelle di acqua dolce del 28%, quelle marine del 27%, quelle tropicali sono diminuite del 55%. Ogni anno nel mondo vengono distrutti molte migliaia di milioni di ettari di terreno e di verde. È la corsa alle terre, all’agricoltura, anche con la nuova scoperta del mercato biologico, che attira le aziende come mosche. Si tratta del “land grabbing”, fenomeno di cui si parla nel libro di Paolo De Castro – presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e docente di economia agraria a Bologna – dal titolo “Corsa alla terra.
L'egoismo umano ed il "falso alibi" della "scarsità delle risorse"
Cibo e agricoltura nell’era della nuova scarsità”. In pratica il patrimonio fondiario mondiale è stato preso d’assalto al fine di produrre cibo per gli allevamenti di bestiame destinati al consumo di carne nei paesi sviluppati ed in via di sviluppo o al fine di destinare sconfinati appezzamenti di terra alla coltura intensiva di mais o soia geneticamente modificati. Causando, Insomma, non pochi problemi alla pacifica e beata esistenza delle poplazioni autoctone africane (specie etiopi: vedi precedente articolo di "Qui Europa" sul fenomeno del land-grabbing). Senza dubbio in tutto questo c’è qualcosa che non va… e la risposta non sta nel cercare di accaparrarsi la terra per primi, ai danni del nostro prossimo, quanto piuttosto nel cercare di comprendere quale sia la strada giusta per riuscire a condividere i beni che la terra ci offre. D'altra parte il Buon Dio, nella Sua immensa saggezza ha creato spazio, terra e frutti per tutti. Il problema è l'egoismo: un qualcosa che fin dai tempi dell'adamitico Eden ha creato e crea ancor oggi grandi scompigli sul pianeta Terra.
Mirella Fuccella (Copyright © 2012 Qui Europa)
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