In luglio al via l’ESM – I limiti del Meccanismo Ue di Stabilità

Martedì, Marzo 27th / 2012 

– di Maria Laura Barbuto –

Consiglio Europeo / Esm / Trattato sul funzionamento dell’Ue / Articolo 136 / Trattato di Maastricht / Articolo 104 / Articolo 105 / Banca Centrale Europea / Giuliano Amato 

ESM – Meccanismo europeo di Stabilità:

entrata in vigore prevista per luglio –

Meccanismo di aiuto o inganno?

La modifica del Trattato sul funzionamento dell’Ue:

obiettivi, scopi e critiche sull’Esm.

Bruxelles –  A partire dal prossimo luglio entrerà in vigore il fondo di salvataggio europeo chiamato Meccanismo europeo di stabilità (Esm – European Stability Mechanism) per come previsto dall’accordo stabilito nel 2010 dal Consiglio europeo, con il quale gli stati Ue sottolineavano la necessità di un organismo che assicurasse – laddove ce ne fosse stato bisogno – assistenza finanziaria agli Stati della zona euro. L’Esm acquisirà i compiti attualmente svolti dal Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria. Va ricordato che il 25 marzo del 2011, lo stesso Consiglio europeo ha provveduto alla modifica dell’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, aggiungendo un paragrafo nuovo secondo il quale viene stabilito che “Gli Stati membri la cui moneta è l’euro, possono stabilire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità dell’intera eurozona. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta ad una rigorosa condizionalità”. Nel novembre del 2011, l’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, aveva affidato le sue considerazioni, in merito al suddetto articolo, alle pagine del Sole24ore, affermando che esso poteva essere considerato come “una strada breve di fronte alla crisi dell’eurozona capace di soddisfare le richieste di sanzione da parte della Germania nei confronti degli Stati deficitari”. Fa sempre discutere poi, il ruolo che la Banca Centrale Europea (Bce) assume in questo periodo di crisi e gli articoli 104 e 105 del Trattato di Maastricht ne disciplinano le funzioni: il primo “vieta l’acquisto diretto di titoli di debito pubblico da parte sia della Bce sia delle banche centrali nazionali”, il secondo riconosce come “primo obiettivo del Sistema europeo delle Banche Centrali il mantenimento della stabilità dei prezzi, la realizzazione degli obiettivi comunitari ed il pieno rispetto del principio di un’economia di mercato aperta ed in libera concorrenza”. Ma qualcosa non torna. Due domande sorgono spontanee: Perchè la "fallita" Argentina cresce oggi ad un ritmo velocissimo? Perchè il Giappone ha un'inflazione stabile e non è in crisi pur avendo il maggior debito pubblico del mondo (addirittura circa il doppio di quello dell'Italia)? Per chè l'Italia sarebbe in crisi pur avendo un avanzo primario (differenza tra entrate fiscali e impegni pubblici) leader in Europa ed un livello record di risparmio bancario di famiglie e imprese? Edidentemente – ripeto – qualcosa non torna! 

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

 

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