Mercoledì, Settembre 3rd/ 2014
– di Giacinto Auriti –
Giovedì, Marzo 29th / 2012
Commissione europea / Bruxelles / Ricerca / Etica / Scienza / Staminali / Embrioni / Esperimenti / Esnats / Fieldsend / Mikolàsìk / McGuckin /Hescheler
Ue – Esperimenti e test sugli embrioni :
Nuove frontiere "senza scrupoli" nella
ricerca
Embrioni umani al posto degli animali:
il progetto Esnats finanziato con 12 milioni di euro
dall’Ue
Bruxelles – L’importante è che la ricerca compia passi da gigante, indipendentemente dalle modalità di progresso, indipendentemente dall’etica morale e dalla dignità umana. Infatti, l’Unione Europea ha pensato bene di finanziare con 12 milioni di euro un progetto di ricerca nell’ambito del VII Programma Quadro, che decide di porre fine agli esperimenti sugli animali, per dare il via a quelli sulle cellule staminali embrionali umane. La distruzione potenziale di embrioni ha come “giustificazione” il fatto che gli stessi siano in sovrannumero e che, pertanto, verrebbero distrutti comunque. Ma gli embrioni non sarebbero utili, un domani, per curare gravi malattie per le quali oggi non esiste soluzione, ma verrebbero utilizzati solo per testare la tossicità di farmaci e ridurre i costi di ricerca, diventando così, non una speranza per tante persone, ma un prodotto commerciale che nasconderebbe grandi finalità economiche. “Il paradosso – secondo quanto affermato dal direttore per l’Europa di “Care for Europe” Ong cristiana, David Fieldsend – è che anziché considerare le cellule embrionali umane come degne di un più elevato rispetto o protezione, le stesse vengono ridotte al rango di un’alternativa agli animali”. Dello stesso parere è l’eurodeputato del Ppe slovacco, Miroslav Mikolàsìk che parla “non solo di una questione etica, ma anche scientifica, visto che fino ad oggi non è stato curato mai nessun paziente in tutto il mondo con le cellule staminali”. La Commissione Europea, in un documento redatto precedentemente, stabiliva che qualsiasi ricerca sulle staminali umane allo stato embrionale ed adulto può essere finanziata, ma nell’aula del Parlamento europeo rimangono forti dubbi. Diverso è il trattamento delle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale o da adulti, che – secondo quanto dichiarato dal presidente dell’istituto per la ricerca sulle terapie cellulari di Lione, Colin McGuckin – ha portato alla cura di 70 malattie e 600 casi di test clinici, oltre che alla creazione di un nuovo fegato del tutto naturale con le cellule dello stesso paziente, prima operazione al mondo portata avanti dallo stesso McGuckin. Secondo Mikolàsìk sarebbe opportuno che la Commissione si concentrasse su queste ricerche, lasciando perdere quelle sugli embrioni, sulle quali si è pronunciata anche la Corte di Giustizia Europea che ne ha vietato gli esperimenti scientifici. Alla guida del progetto “Esnats”, ovvero Nuove Strategie di test alternativi basati sulle cellule staminali embrionali, vi è Jurgen Hescheler, dell’Istituto di Neurofisiologia dell’Università di Colonia, che coordina un gruppo di 29 organismi tra università ed aziende, tra le quali rientra anche la società italiana Avantea, specializzata in zootecnia e biotecnologie. Nonostante le turbolenze in merito al caso, la Commissione sembra fare orecchie da mercante privilegiando coscienze senza scrupoli.
Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)
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