Nigeria: Ecatombe di Cristiani

Martedì, Giugno 12th / 2012

– di Maria Laura Barbuto –

Nigeria / Abuja / Damaturu / Yalwa / Onu / Ue / Cristiani / Cristianofobia / Islamici / Musulmani / Attentati / Vittime / Persecuzioni / Religione / Petriolio / Oro Nero / Guerra Religiosa / Boko Haram / Goodluck Jonathan  / Maria Laura Barbuto / Qui Europa  / genocidio / Mattanza / indifferenza della Comunità internazionale / Onu / Ue   

Nigeria: Cristiani vittime della legge della morte,

ma forti nella fede

Vergognosa indifferenza della Comunità

Internazionale e dell'Ue

Continuano gli attentati da parte di Boko Haram.

L’oro nero aumenta l’odio

 

di Maria Laura Barbuto 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abuja –   Vigilia di Natale 2010,  86 vittime cristiane.  L’anno dopo, a Damaturu, dove già a novembre sei chiese erano state attaccate, la vicenda si ripete. In occasione del Natale 2011, muoiono 30 cristiani, uccisi da 5 attentati e, nei giorni seguenti, ancora altri attacchi realizzati da una setta mussulmana con l'obiettivo dichiarato di provocare l'esodo dei cristiani dal nord del paese, hanno provocato la morte di altre 28 persone. Nel 2012, in occasione della celebrazione della Pasqua, un nuovo attentato colpisce la Nigeria settentrionale: altri 20 morti. Il 3 giugno scorso, un attacco kamikaze contro una chiesa a Yalwa, causa oltre 15 morti. Ancora più recente, un duplice attentato contro 2 chiese, ha causato altre 4 vittime e decine di feriti. In Nigeria la setta islamica Boko Haram detta la legge della morte e della paura: la religione è il motivo manifesto dello scontro tra cristiani ed islamici ma anche altri motivi, considerati latenti, contribuscono ad infiammare gli animi e ad acuire la “guerra religiosa”. Interessi economici importanti (che determinano una gestione del potere da parte di pochi “eletti”) sono legati ai giacimenti di petrolio presenti, in forma abbondante, sul territorio africano.

  In Nigeria i Cristiani continuano a versare il loro sangue                            

Potenzialmente, quindi,  la Nigeria potrebbe essere un paese ricco e la sua popolazione benestante, se non fosse che solo una minima percentuale dei Nigeriani gode degli enormi guadagni che derivano dalla gestione dell’oro nero. Il 70% della popolazione è costretta alla miseria, motivo che spinge alla corruzione e alla violenza a causa di un sentimento di  malcontento marcatamente diffuso. La classe politica, dopo l’elezione del cristiano Goodluck Jonathan a Presidente del Paese, non ha saputo fronteggiare al meglio la spinta islamica “autoritaria ed omicida” che contribuisce a destabilizzare, ulteriormente, i già precari equilibri della Nigeria.

  Il vergognoso silenzio di Onu e Ue – Boko Haram libera di agire              

Intanto, la comunità internazionale – Onu e Ue – sta a guardare come un terzo occhio, come se fosse estranea a ciò che accade nella “lontana” Africa, interessata piuttosto alla speculazione internazionale, al'euro ed ai mercati. Le vite umane quelle, no. Quelle possono aspettare. Più volte abbiamo riportato notizie delle persecuzioni che i cristiani sono costretti a subire in tutto il mondo e lo faremo – nostro malgrado – tante altre volte ancora perché queste sono le “novità giornalistiche” degne di imporsi all’attenzione di tutto il mondo. Qualcosa deve cambiare e, cosa ancora più importante, tutti dobbiamo contribuire a questo cambiamento. La legge della morte e della violenza deve essere trasformata in libertà. Ora, subito!

Maria Laura Barbuto (Copyright © 2012 Qui Europa)

 

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