Martedì, Febbraio 16th, 2016
– di Don Isidore Bertrand (1829-1914) –
Redazione Quieuropa, Massoneria, Gesù Cristo, Lucifero, Eblis, Caino, Lilith, Eva, Satana, gnosticismo, Don Isidore Bertrand, Kabbalah, [...]
Mercoledì, Marzo 22th / 2012
Ue / Parlamento Europeo / Feg / Disoccupazione / Globalizzazione
Globalizzazione: che ne sarà del fondo anti-crisi?
In Europa la disoccupazione avanza. Gli aiuti? non si fermino!
Bruxelles – Il Feg è il “Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione”, nato nel 2006 con l’intento di aiutare i disoccupati che hanno perso o per venire incontro "almeno parzialmente" a quegli europei che perderanno il lavoro a causa della crisi economica imperante. Tale fondo, dalla sua istituzione ad oggi, ha aiutato migliaia di lavoratori messi nei guai dalla globalizzazione e dalla contestuale delocalizzazione, o comunque da politiche neoliberiste, che hanno favorito l'escalation economica e finanziaria di grandi gruppi, a svantaggio delle Pmi. Tuttavia il futuro del fondo Feg è incerto, perché alcuni Paesi membri della Ue sono dell’idea che ogni Stato debba provvedere autonomamente ai propri disoccupati, senza dover chiedere aiuto all’Europa. Germania, Olanda, Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia sono infatti dell’idea che le politiche del mercato del lavoro siano di competenza dei singoli Stati. Tuttavia, bisogna ricordare che la globalizzazione non è una questione locale, ma appunto qualcosa che va oltre i confini dei singoli Paesi. A questo si aggiunge il paradosso che questi paesi che vogliono bloccare il fondo, sono proprio quelli che negli anni passati hanno attinto da esso a piene mani! Inoltre sul Feg grava anche la decisione di attribuire i tre quarti delle risorse di tale fondo ai soli lavoratori agricoli, trasformandolo, di fatto, in un fondo per l’agricoltura. Il Parlamento Europeo, che in passato aveva proposto una deroga del fondo anti-crisi fino al dicembre 2013, si oppone a questo “fronte del no”, affermando che in gioco c’è la salute economica della Ue e la stessa idea sociale di Europa, la quale gode di una credibilità politica verso i cittadini. Perché tradire questa fiducia? O forse in fondo è stata già irrimediabilmente tradita con l'esistenza stessa della globalizzazione? Mirella Fuccella (Copyright © 2012 Qui Europa)